L'innovazione tecnologica in un libro

Come un libro può guidare l’innovazione, il cambiamento tecnologico, il diffondersi di nuovi modelli di business per rendere le aziende più competitive, per scoprire e per affermarsi su nuovi mercati. Sono questi alcuni dei temi affrontati da Open Business Models , il volume di Henry Chesbrough curato nell’edizione italiana da Riccardo Varaldo e da Alberto di Minin e che sarà presentato il 18 marzo 2008 alle ore 10.00 , a Palazzo Incontri di Banca CR Firenze, via dei Pucci 1, Firenze.

Il progetto editoriale è il frutto di un sodalizio scientifico tra il gruppo di ricerca del Laboratorio di Management ed Innovazione della Scuola Superiore Sant’Anna e il Center for Open Innovation della Hass School of Business presso l’Università della California di Berkeley sui temi dell’innovazione e della gestione del cambiamento, visti nell’ottica della nuova industria che ha nella conoscenza e nei servizi la principale fonte del proprio vantaggio competitivo.

Job Meeting Torino

Il 18 marzo, presso la zona espositiva del Centro Congressi Lingotto in via Nizza 288, si svolge il Job Meeting Torino rivolto a laureandi e laureati di tutte le aree disciplinari.
L’accesso è gratuito, con orario continuato dalle 9.00 alle 17.00.

Nel corso della giornata, i neolaureati e gli studenti possono accedere liberamente agli stand e partecipare ai workshop, informandosi, direttamente dai responsabili aziendali, sulle modalità di selezione e di formazione, sui profili e sulle tipologie di laureati maggiormente ricercati, sulle possibilità di sviluppo professionale e di carriera in ciascuna azienda, consegnando personalmente il proprio curriculum vitae ai responsabili del personale presenti.

Tra gli stand partecipanti: Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino, che hanno patrocinato l’evento e presentano i propri servizi per il lavoro. Alla manifestazione partecipa con un proprio stand anche l’Università degli Studi di Torino.

Una copia del book “Ateneo&Azienda 2008–the neojob directory” viene consegnata gratuitamente, all’ingresso, a tutti i partecipanti.

Alle ore 11.00, presso la Sala Roma (piano mezzanino del Centro Congressi Lingotto), AlmaLaurea presenta la X° Indagine AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati e un approfondimento sugli atenei piemontesi.

Innovation Forum il terzo giorno

Via innovation forum blog

La giornata di oggi si concentrerà in particolare sul percorso Strategie e avrà come ospite d’onore Jeremy Rifkin.

Si comincia, come ieri, alle 9 a Palazzo Mezzanotte. Il primo argomento della giornata è l’infomobilità che trova nuove risorse nei trasporti intelligenti: Elio Catania, Presidente di ATM, porta ad esempio alcune esperienze nazionali e internazionali di successo. Lo stesso tema viene poi declinato in una dimensione ecosostenibile da Ezio Viola, dando il via a un panel che proseguirà fino alle 12.00.

Tra le 12 e le 13 è il momento di Jeremy Rifkin. Il Presidente della Foundation on Economic Trends poterà la sua esperienza nel keynote intitolato La sfida ambientale: modelli economici e nuove tecnologie per uno sviluppo sostenibile. Un intervento da non perdere.

Strategie anche nel pomeriggio: un Evento Speciale alle 13.15 in sala Blu A e successivamente il panel Reti Intelligenti, Energie Rinnovabili e Impatto Ambientale: prospettive per il sistema Italia.

Si passo poi al percorso Economia/Finanza: La sfida Italiana: ICT per la competitività e lo sviluppo sostenibile è il titolo del panel presieduto da Giacomo Vaciago, Economista e Presidente del Forum dell’Innovazione Digitale e Gabriella Cattaneo, Research Director, Competitiveness and Innovation Expertise centre pesso IDC EMEA.

La serata di oggi sarà dedicata alla Cultura. Presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia sarà presentato il libro Cultura dell’innovazione a cura di Riccardo Viale, Presidente della Fondazione Rosselli e Direttore Generale e Consigliere Delegato di COTEC. Modera Luca De Biase.

Innovation Forum: il secondo giorno

Via Innovation forum blog

Si comincia alle 8.30 con la registrazione dei partecipanti. La giornata di oggi si svolge a Palazzo Mezzanotte e comincia all’insegna del Web 2.0: alle 9.00 ha inizio la sessione plenaria dedicata a Nuove Tecnologie ICT per l’Innovazione: Verso l’Enterprise 2.0.

Presieduta da Giacomo Vaciago e Roberto Masiero, vedrà la partecipazione del futurologo e docente al Politecnico di Milano Vito di Bari che introdurrà il concetto di Web 2.0.

Ospite d’onore è Dan Tapscott, autore di Wikinomics, che affronterà il tema della collaborazione di massa in un keynote intitolato Web 2.0: How Mass Collaboration changes everything.

Nel corso della giornata si alternano poi sessioni dedicate alla strategie di finanziamento dell’innovazione e sessioni prettamente technology oriented. Qui trovate il programma dettagliato.

Spazio anche all’area Strategie e Cultura: la prima con una sessione dedicata a Infomobilità e città digitali, la seconda a Cultura digitale e Turismo. Si tengono entrambe tra le 16.45 e le 17.45, scegliete il vostro percorso!

Alle 17.30 invece un gradito intermezzo: lo spettacolo di cabaret di Diego Parasole che illustrerà Il lato comico del Web 2.0.

Dal cabaret si torna all’economia: la serata di oggi si tiene presso la Camera di Commercio e tratta Le priorità per liberare la crescita dell’economia italiana; dalle 21.00 alle 23.00.

Glomera: esce una nuova release

Sono oltre 350 gli utenti che hanno attivato un canale sulla piattaforma, dal lancio ufficiale di Glomera, avvenuto il 17 ottobre 2007 con Smau Channel, la web tv della Fiera internazionale dell’Information & Communication Technology. Ed è anche grazie ai loro preziosi consigli che Glomera ha potuto rendere il servizio offerto ancora più usabile, arricchendolo di nuove funzionalità: come le statistiche sull’audience registrata.

La nuova versione della piattaforma rende il servizio maggiormente accessibile, estendendolo agli utenti Mac e Linux, e potenzia le funzionalità abbinate: le statistiche e le modalità di integrazione del player e delle funzionalità interattive in altre pagine web.

Ogni canale permette infatti di monitorare in tempo reale l’andamento della programmazione misurando il numero di utenti unici collegati e offrendo dunque uno strumento puntuale a supporto della propria strategia di comunicazione video. “Si tratta di uno strumento di misurazione fondamentale per chi decide di pianificare una comunicazione video virale – afferma Stefano Colonna, amministratore delegato di Glomera – grazie a cui ognuno potrà ottimizzare le proprie video produzioni a costi abbattuti in termini monetari e temporali”.

Chiunque voglia creare una web tv, sia per scopi professionali, sia per il puro divertimento di essere creatore di palinsesti interattivi, ha la possibilità di fruire di un servizio immediato e di standard qualitativi elevati. Non è necessario possedere specifiche competenze tecniche per utilizzare i servizi di Glomera: bastano pochi click per mandare in onda le proprie trasmissioni.

L’utente può integrare la propria web tv all’interno di molteplici portali, scegliendo la combinazione che meglio si adatta alle proprie esigenze fra quelle disponibili, che comprendono: il player video di Glomera, la guida programmi, il box interattivo con link, immagini, documenti di approfondimento contestuali ai video e da far scaricare agli utenti, il box dei commenti, e il sistema di voto.

Glomera offre un servizio flessibile e immediato che consente di strutturare la propria comunicazione sul web in maniera efficace e di far leva su diversi livelli di interazione. Si favorisce la creazione di comunità virtuali offrendo agli utenti la possibilità di incontrarsi su un canale, seguire, commentare con gli altri utenti le trasmissioni in onda e interagire con il gestore.

Fare e far fare

Alberto D’Ottavi sull’innovazione in Italia

Il problema fondamentale dell’innovazione italiana è che NON BISOGNA “fare qualcosa”, bensì l’esatto contrario: “FAR FARE”. Non abbiamo bisogno dell’ennesimo ente che distribuisca soldi qua e là. Abbiamo bisogno che istituzioni, enti, università, aziende, e le stesse persone (politici, guru improvvisati della situazione, professori) facciano un passo indietro. Che facciano ognuno il loro mestiere, collaborando a creare un contesto di scambio aperto delle idee in cui gli innovatori, le idee nuove, possano emergere spontaneamente. Ed essere premiate

Dando soldi “dall’alto” si ottengono risultati magari anche buoni, ma a casaccio, in modo saltuario, e di breve respiro. Noi invece abbiamo bisogno di un ecosistema, di un “playground”. Abbiamo bisogno di un contesto aperto in cui si possano sviluppare idee senza pensare subito al ritorno economico.
In cui sperimentare nuove direzioni “perché è bello”, e niente più. Perché da un ambito simile verrà sicuramente fuori un’idea “killer”.

Piccole valley crescono

Da Repubblica Affari e Finanza

Esistono le Silicon Valley italiane? Non è una questione accademica ma la conseguenza di quello che dicono i dati dell’industria Made in Italy. Dati che parlano di un boom delle esportazioni che fa dell’Italia l’unico paese del mondo, assieme alla Germania, ad avere la stessa quota del commercio mondiale di mezzo secolo fa, quando Cina, India e Corea, industrialmente non esistevano ancora, e non c’era nemmeno il Giappone (vedi l’articolo pubblicato a pagina 14). Il Made in Italy vende, ha saputo riconvertirsi dai prodotti di bassa qualità a quelli ad alto valore aggiunto. Produce macchine e sistemi complessi, innova in tutta la filiera e in tutte le filiere. E allora dovrà pure avere dei centri di eccellenza. O no?

La risposta è complessa. Ma a voler proprio semplificare senza bizantinismi, l’unica risposta possibile è: no. Ecco perché.

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Milano capitale dell'innovazione

Dal 12 al 14 marzo il capoluogo lombardo ospita l’innovation forum 2008. Attraverso 4 percorsi tematici, guru internazionali, università, istituzioni e imprese si confrontano sulle priorità per accelerare il processo di innovazione in vista di Milano Expo 2015

Parte da Milano la sfida per l’Innovazione in Italia. Si aprirà infatti qui, il 12 marzo prossimo, l’Innovation Forum 2008, evento organizzato da IDC con l’obiettivo di definire le priorità per accelerare il processo di innovazione del Sistema Paese Italia in vista di Milano Expo 2015.

Questo appuntamento si propone di consolidare la Community degli Innovatori e di stimolare l’interazione fra i nuovi soggetti del technology transfer – Istituzioni, mondo accademico e della ricerca, aziende che vogliono introdurre l’innovazione tecnologica per migliorare i propri modelli di business e i servizi offerti – proponendo e sviluppando analisi per la crescita dell’Innovazione digitale e individuando opportunità di sviluppo per i cittadini e per le aree settoriali più strategiche per il Paese: Salute e Sanità, Turismo e Cultura Digitale, Infomobilità e Mobilità Sostenibile, Eprocurement ed e-sourcing nella Pubblica Amministrazione, Energia e Ambiente.

L’evento, che trasformerà Milano nella capitale dell’Innovazione, si svolgerà nell’arco di 4 giorni in differenti location sul territorio, nelle quali troveranno spazio dibattiti, seminari, tavole rotonde e momenti informali di confronto strutturati secondo i percorsi tematici:

– Condividere la conoscenza – Web 2.0;
– La cultura dell’Innovazione – Innovazione, design e territorio;
– Finanziare l’innovazione – L’economia dell’innovazione – Rinnovamento della PA;
– Nuove tecnologie per l’innovazione – Reti e infrastrutture per lo sviluppo;
– Innovazione e sviluppo sostenibile – Infomobilità e trasporti intelligenti – Energia e ambiente.

Il programma completo

Pecha Kucha a Torino per Share Festival

Pecha-Kucha in giapponese è l’equivalente onomatopeico del più comune “chit-chat” inglese, ovvero “chiacchiera”. Pecha Kucha Night è infatti un luogo di incontro per chiacchierare e conoscersi.

Pecha Kucha arriva in Italia e a Torino a Share Festival nell’anno in cui Torino è World Design Capital dopo aver contaminato altre 100 città in tutto il mondo tra cui New York, Los Angeles, London, Amsterdam, Berlino, Pechino, Buenos Aires, Mexico City, Bangkok, Delhi,ecc.

Pecha-Kucha Night è una serata di incontro in cui architetti, artisti, interior designers, grafici, video artist, stilisti, fotografi, pubblicisti, studenti e chiunque appartenga all’industria creativa presenta in pubblico un’opera, un progetto o un’idea.
Può essere un edificio, un quadro, un mobile, un film, un libro, una campagna di comunicazione, una nuova collezione di moda, un gadget pubblicitario o qualsiasi idea interessante da voler comunicare.

La particolarità di Pecha Kucha è la speciale formula di presentazione dei partecipanti brevettata a Tokio dagli architetti Astrid Klein e Mark Dytham nel 2003: “il format 20×20”. Ogni serata prevede la presentazione al pubblico di 12-14 partecipanti e ogni partecipante mostra 20 immagini con 20 secondi di tempo per ogni immagine, tutto circa 7 minuti.

La serata incalza con un ritmo continuo che cattura l’attenzione e la curiosità degli spettatori.
PKN ha la finalità di attrarre sia pubblico che giovani artisti nel loro spazio di eventi multimediali a Tokio, il club Superdeluxe, il cui motto “Think and drink“ esprime molto bene lo spirito delle PKN che è lo stesso spirito che anima Share Festival.

L’appuntamento con PKN a Torino è venerdì 14 marzo nel Salone d’Onore del Castello del Valentino alle ore 16.00