VeneziaCamp 2009

Un evento sponsorizzato da VEGA, Parco Scientifico Tecnologico di Venezia

Tre giorni di lavori dal 23 al 25 ottobre in quella che è stata la prima fabbrica al mondo: l’Arsenale di Venezia. 3.000 metri quadri divisi in tre aree allestite con stand, community area, sale convegni, clusters.
Tre giorni con convegni, tavole rotonde e seminari. Questo è il Venezia Camp.

Presentata ViewFest 2009

Via Lastampa.it

Presentata oggi al Museo del Cinema nella Mole Antonelliana la prossima edizione di «ViewFest», festival del cinema digitale in programma dal 30 ottobre al 1 novembre, e «View Conference», conferenza internazionale di computer grafica, che si svolgerà dal 04 al 07 novembre. Madrina ormai storica direttrice organizzatrice della manifestazione – giunta alla sua decima edizione – è Maria Elena Gutierrez, l’americana di origini messicane ormai torinesizzata esperta studiosa di cinema, che ha illustrato un ricco programma per gli appassionati di effetti speciali.

«Sono orgogliosa di presentare ViewFest e View Conference, che raggiunge quest’anno l’importante traguardo della decima edizione. Sono due manifestazioni uniche che vogliono toccare ogni aspetto della cultura digitale ed esplorare il confine sempre più fluido tra mondi reali e mondi virtuali. Ad oggi – ha spiegato Gutierrez – possiamo contare già su 2000 iscritti, non solo italiani ma provenienti da tutto il mondo, che contribuiscono a fare di Torino il centro nevralgico del Global Village». ViewFest e View Conference sono diventati gli appuntamenti di punta del panorama non solo torinese ma italiano sul tema della computer grafica applicata a diversi campi.  Tra gli appuntamenti in programma per le due manifestazioni sono previste anteprime italiane, incontri e workshop con gli esperti del settore (si vedano i programmi sui relativi siti Web di ViewFest e View Conference).

Meglio la lezione via Ipod

La lezione via ipod funziona

La lezione s'impara meglio se la scarichi sull'iPodPodcast batte prof, 71 a 62. Non sarà una partita giocata in un’università pubblica che sta vicino alle cascate del Niagara a decidere il futuro dell’istruzione, ma l’indizio non è trascurabile. E dice che, quando è usata bene, la tecnologia funziona meglio dell’uomo nel far entrare nozioni complesse nelle teste degli studenti. Invece di rimpiangere i bei tempi andati del chalk and talk, gessetto e discorso, i docenti farebbero bene a imparare ad adoperare un registratore digitale. Perché la rivoluzione (dell’accademia) non sarà trasmessa in tv, ma non è da escludere che sia scaricabile.

L’antefatto, per cominciare. Dani McKinney, professoressa di psicologia alla State University di New York a Fredonia, studia da tempo le potenzialità della tecnologia a fini didattici. Decide quindi di usare i propri studenti come cavie. Metà della sua classe di 64 ragazzi seguirà una parte del corso in aula con lei, modalità classica. L’altra metà ascoltando una versione audio con tanto di slides da riprodurre, quanto e quando vorranno, su un qualsiasi lettore multimediale. Il test premia nettamente i secondi che, in media, prendono voti 9 punti più alti. La docente racconta l’esperienza nella rivista scientifica Computers&Education in un articolo dalla titolazione sapiente: “L’università di iTunes e la classe: possono i podcast rimpiazzare i professori?”. La docente è la prima a non crederci. Spiega che il trucco sta non nel podcast in sé ma in come lo si usa: “Chi lo ascolta una volta sola non ha fatto meglio di chi è venuto in aula. Mentre chi l’ha trattato come una vera lezione, prendendo appunti o risentendo alcune parti, ha avuto risultati assai migliori”. Per non dire della location e della disposizione d’animo: correndo e sudando sul tapis roulant il miracolo non avviene. Se invece pigi sette replay in biblioteca è molto probabile di sì.

Create Conference

CReATE_ConferenceIl progetto Create organizza  una conferenza internazionale sul tema CReATE: connecting ICT research and creative enterprises che si svolgerà il 3 e 4 novembre a Torino al  Virtual Reality e Multimedia Park di Torino. La conferenza, promossa dal consorzio Create con il contributo di Regione Piemonte, è dedicata ad ICT e Industria Creativa e vedrà il confronto tra mondo dell’impresa, universo della creatività e politiche pubbliche, con l’obiettivo di affermare il ruolo strategico del settore nello sviluppo economico dell’Unione.

Tra gli ospiti internazionali anche il Premio Oscar Glenn Entis, esperto di animazione digitale e Andy Cameron di Fabrica che cura quest’anno la realizzazione dello Share Festival, tra i partner della manifestazione con View Conference e Club to Club. Le due giornate, che si inseriscono nel quadro di una settimana di attività culturali svolte sotto il segno della creatività, costituiscono un momento di incontro tra soggetti pubblici e privati a vario titolo coinvolti nell’universo dell’Industria Creativa.

Università e centri di ricerca, gruppi di interesse, pubbliche amministrazioni e imprese si incontrano a Torino per parlare del presente e del futuro della creatività e del suo potenziale economico e industriale, discutendo sui primi risultati del lavoro di definizione di un’Agenda UE per l’Innovazione e la ricerca in questo campo. Ed è in questa chiave che tra le attività collaterali è previsto un matching event, momento di networking tra le imprese invitate, che è dunque anche un’occasione di pubbliche relazioni e confronto di esperienze. Il programma è scaricabile in formato pdf

Le iscrizioni sono aperte fino al 28 ottobre Le imprese interessate possono a loro volta avanzare una richiesta di partecipazione specifica.

Piemonte Share Festival 2009

piemonte share 2009
Piemonte Share Festival
, diretto da Simona Lodi e Chiara Garibaldi, celebra quest’anno la qiuinta edizione. Nell’anno della crisi finanziaria internazionale, il tema scelto non passa inosservato per la capacita di leggere e in parte anticipare gli impulsi e i movimenti profondi che animano la realtà contemporanea: “Market Forces” è già nell’aria da tempo.

Innestandosi su “Manufacturing”, tematica dell’edizione 2008, la complessità è il punto di partenza per progettare la nuova edizione. Come affrontare una realtà instabile dove l’imprevisto gioca un ruolo fondamentale? Come fare fronte a un futuro che non è più immaginabile in modo lineare e in cui la complessità stessa sembra l’unico approccio? La risposta di Andy Cameron, guest curator e presidente della giuria di Share Prize 2009, è “market”. Il mercato è la meccanismo per affrontare la complessità del futuro e l’imprevedibilità: un ecosistema. La sintesi di questo percorso  è “Market Forces”.

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Innovators Camp, il barcamp degli innovatori

Nell’ambito della edizione 2009 di ITN – Infrastructure, Telematics  and Navigation,  la Fondazione Torino Wireless e il fondo di venture capital
Piemontech hanno organizzato l’ Innovators Camp, il barcamp degli innovatori dal sottotitolo finanziare l’innovazione per crescere, che si svolgerà giovedì 15 ottobre 2009 dalle ore 09:30 alle 13:00 presso ITN – Lingotto Fiere, Sala Avorio, Via Nizza, 294 – 10126 Torino

L’obiettivo dell’evento è presentare i vari progetti di *finanziamento a  sostegno dell’innovazione* presenti nel nostro Paese: casi a confronto,  criticità del sistema dei finanziamenti e prospettive di business per il futuro.
La seconda parte della mattinata avrà la formula del BarCamp dove il  pubblico è invitato a condividere esigenze, progetti ed esperienze, in un
confronto aperto sui temi: innovazione, incubatori di idee, scouting di  progetti, finanziamento, reti di trasferimento tecnologico.

Io mi ricordo

Nel giugno del 2008 quattro giovani torinesi – Lorenzo Fenoglio, Franco Nicola, Luca Novarino e Valentina Vaio – creano una «banca della memoria» per raccogliere, sotto forma di interviste video pubblicate su YouTube, i racconti degli anziani, prima in Piemonte e poi in tutta Italia. L’obiettivo è impedire che vadano persi per sempre i ricordi di chi il secolo scorso lo ha vissuto in prima persona. L’iniziativa ha, in breve tempo, un successo tale da ispirarne di analoghe in altre paesi europei. In Italia ne parlano Walter Veltroni su Repubblica e i telegiornali nazionali, e la notizia rimbalza anche sulle pagine del tedesco Der Spiegel.
Oggi la Banca della memoria ha un proprio sito, che vanta più di un milione di visitatori e raccoglie oltre 420 mila interviste da tutto il mondo, per un totale di 31.239 persone intervistate.

Al materiale raccolto negli anni dalla Banca della memoria è dedicato il Dvd Io mi ricordo. Novanta minuti di interviste per raccontare il Novecento attraverso le memorie di persone comuni che lo hanno vissuto quasi interamente, testimoni dei grandi eventi della storia come della vita quotidiana. Tra loro, un personaggio d’eccezione, lo scrittore Andrea Camilleri, che alla Banca della memoria ha regalato una lunga intervista.

Insieme al Dvd Stile libero pubblica il libro Io mi ricordo. Ritratti di nonni scritti da nipoti a cura di Giacomo Papi. Alla base del libro un appello lanciato tempo fa, su Internet, da Banca della memoria: chi lo desiderava poteva inviare un breve ricordo di una persona anziana amata quando si era bambini.
Le risposte sono state quasi mille in poco più di un mese e il libro raccoglie settanta di questi brevi ritratti che raccontano gli anziani del Novecento attraverso gli occhi dei bambini di allora.

Dal venerdì di Repubblica

Tre giovanotti e una ragazza hanno un’idea che nessuno aveva mai avuto: intervistare gente nata prima del 1940 e riversare le videointerviste in rete. Ognuno racconta quello che vuole, dal primo giorno di scuola al primo amore, dalla guerra alla pesca, dal pane fatto in casa al bucato con la cenere. Boom: in 15 mesi, la loro invenzione, battezzata Banca della memoria, colleziona seicento interviste, quattromila iscritti, mille visitatori al giorno.

E ottiene una copertura mediatica da far scoppiare d’invidia il press agent più agguerrito. Veltroni si esalta. Gelmini pure, visto che i maturandi del 2009 sono invitati a discettarne nella prova d’italiano (saggio breve, ambito tecnico scientifico).

Ora, Einaudi pubblica il cofanetto Io mi ricordo, con un dvd in cui le pantere grigie scovate dalla Banca della memoria narrano a ruota libera, e un volume, Ritratti di nonni scritti da nipoti, che seleziona 71 racconti fra i circa quattrocento inviati in un mese alla Banca da discendenti e discepoli affezionati nostalgici, addirittura inconsolabili.
Ma cos’è tutta questa voglia di memoria in un Paese tanto smemorato? E, se è vero che un terzo dei visitatori del sito ha meno di trent’anni, come mai
questi giovani sono così benevolmente interessati alla terza età, quando gli anziani, a parte i gerontocrati avvinghiati al potere, fanno notizia solo se rapinati
o arrotati dai pirati della strada?

La testa fra le nuvole

Si è conclusa il 4 ottobre 2009 la tre giorni di economia ed ambiente che si è svolta presso il Rifugio Alpino Daniele Arlaud, 1.770 m nel Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand, nell’Alta Valle Susa (Torino). E’ la prima edizione di un progetto didattico sperimentale, dal titolo Testa fra le Nuvole, ideato dal Prof. Riccardo Beltramo del Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino e dal Prof. Franco Becchis della Fondazione per l’Ambiente di Torino.

Undici i laureati che hanno potuto approfondire, attraverso un percorso innovativo, che ha previsto una parte propedeutica ed una applicativa, le interazioni tra economia ed ambiente nella gestione di una struttura ricettiva d’alta quota. Un modo nuovo di fare didattica che ha permesso ai partecipanti di confrontarsi sul campo, partendo da un’analisi ambientale e tecnico-economico degli impatti che una struttura può generare ed analizzando le prassi, le tecnologie e le politiche economiche che possono ridurre tali impatti.

La location, il rifugio Arlaud, ha favorito questo approccio allo studio integrato di economia ed ambiente, essendo il primo rifugio in Italia ad avere ottenuto il marchio ambientale Europeo Ecolabel, che attesta la conformità della gestione e della struttura ad una serie di requisiti di carattere ambientale.
All’iniziativa hanno portato, inoltre, il loro contributo il Presidente dell’Uncem Piemonte, Lido Riba con una relazione sugli “interessi della montagna e gli interessi della pianura: un caso di studio di lobby istituzionale” ed il consigliere della Fondazione per l’Ambiente Levio Bottazzi che ha tracciato un quadro sugli “aspetti storici degli usi idrici ed energetici nelle montagne piemontesi”.

Governare l'incertezza

Il Convegno annuale 2009 del CSI-Piemontesi svolgerà il 5 novembre al Centro Congressi Lingotto Torino e avrà titolo: governare l'incertezza, le scienze e la sfida della previsione.

Il Comitato Tecnico Scientifico del CSI-Piemonte, nel suo ottavo convegno  interdisciplinare, invita esperti internazionali a un confronto sul ruolo  dell'incertezza nei diversi ambiti dell'agire umano e sui percorsi  disciplinari che si propongono di governarla.
Quale ruolo ha il caso nei grandi sconvolgimenti storici, politici ed  economici? Quale grado di precisione offrono i modelli matematici nella  previsione dell'andamento dei mercati, nella valutazione del rischio di  incidenti naturali e industriali, in ambito medico o meteorologico? Gli  strumenti ICT e le simulazioni ad agenti moltiplicano le informazioni: con  quali effetti sulla capacità di interpretare, decidere, pianificare? Con  quali ripercussioni sui comportamenti collettivi?

Intervengono:

  • Henry Brighton (Max Planck Institute for Human Development, Berlin)
  • Andrea Carpignano (Politecnico di Torino)
  • Marcello De Cecco (Scuola  Normale Superiore di Pisa)
  • Erol Gelenbe (Imperial College, London)
  • Luca  Mercalli (Società Meteorologica Italiana)
  • Simona Morini  (Università di  Venezia)
  • Paulo Pinho (University of Porto)
  • Silvana Quaglini (Università  di Pavia)
  • Paolo Vineis (Imperial College, London).

Dal 1° ottobre sarà on line un concorso collegato alla manifestazione.
 
http://www.csipiemonte.it/governareincertezza/