JStone: la management company per l'innovazione piemontese

Favorire l’incontro tra innovazione industriale ed eccellenza piemontese con uno sguardo particolare al mercato estero. E’ questa la “mission” di JStone, la management company costituita nell’ambito della Fondazione Sviluppo e crescita Crt e presentata a Torino. JStone parte con un portafoglio di 500mila euro per la messa a regime del progetto stimata in due-tre anni.

“JStone – ha spiegato il presidente Mario Rey – cerca di colmare la carenza di interfaccia che fino ad oggi ha caratterizzato il Piemonte, incontrando le esigenze e richieste che si sollevano dal mondo istituzionale e industriale”. “Il nostro progetto – ha aggiunto l’amministratore delegato Dario Peirone – non da’ contatti occasionali ma vuole creare efficaci sinergie, anche a livello internazionale, tra tecnologie da tutto il mondo ed eccellenze tecnologiche piemontesi”. In particolare, il progetto di Fondazione Crt guarda all’estero, con l’obiettivo di creare network di partner internazionali e accordi a livello quadro.

Ad oggi sono stati attivati due iniziative in Israele e nella Corea del Sud. E nel corso dell’incontro di oggi e’ stato presentato l’accordo di cooperazione stipulato tra Fondazione Crt e il Matimop (Israeli Industry Center for research e Development), che ha l’obiettivo di promuovere e facilitare attivita’ bilaterali nell’ambito della Ricerca e sviluppo di tipo industriale, tra soggetti italiani ed israeliani, per lo sviluppo di nuovi prodotti, applicazioni o processi da vendere sul mercato globale. “JStone”, inoltre, ha come obiettivo la valorizzazione e il rafforzamento delle imprese del territorio piemontese, proponendo servizi che riguardano la valorizzazione del trasferimento tecnologico, il supporto all’internazionalizzazione, venture capital, ed aiuto nell’individuazione e ricerca delle risorse umane piu’ adatte.

Si festeggiano i 10 anni dell'I3P

i3pLunedì 14 Dicembre 2009 alle ore 16.30 presso la sala Agorà dell’Incubatore del Politecnico I3P festeggia il suo decennale a 10 anni dalla sua fondazione dando la parola ai protagonisti di ieri e di oggi che hanno avuto un ruolo fondamentale nella creazione e nello sviluppo di questa struttura invidiata in tutta Europa. Attori del mondo Politico, accademico, imprenditoriale saranno moderati da Francesco Antonioli de Il Sole 24 Ore.

La giornata di celebrazione, che inizierà alle ore 17:00 con una tavola rotonda ospitante i protagonisti, di ieri e di oggi, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella creazione e nella crescita di I3P; continuerà con la consegna dei riconoscimenti alle imprese uscenti, la premiazione della Start Up dell’Anno, per chiudersi con il brindisi di Natale.

La Tavola Rotonda, moderata da Francesco Antonioli de Il Sole 24 Ore, prevede gli interventi degli attori del mondo Politico: l’attuale Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso e il già Presidente Enzo Ghigo*; del mondo accademico con il Magnifico Rettore Francesco Profumo e il Professore Rodolfo Zich; del mondo imprenditoriale con l’ex Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino Alberto Dal Poz e il nuovo Presidente Andrea Romiti; non mancheranno il fondatore e primo Presidente di I3P Vincenzo Pozzolo e l’attuale Presidente, Marco Cantamessa assieme ad Andrea Argondizza, fondatore e CEO di AMET, prima azienda nata all’interno di I3P e Filippo Chiariglione, fondatore e CEO di SmartRM, una delle ultime e più promettenti aziende incubate in I3P mentre per il mondo finanziario Elserino Piol* e Claudio Giuliano.

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Working Capital a Milano il 16 dicembre

L’ultimo evento di Working Capital per il 2009

Mercoledi 16 dicembre si chiude la prima annata di Working Capital con l’evento milanese nell’aula magna della Bocconi, per continuare il dibattito sull’innovazione e per raccogliere altre idee di business. Chiunque abbia un progetto o un’idea imprenditoriale e pensi che Telecom Italia possa essere d’aiuto nella sua realizzazione, può partecipare all’elevator pitch preparando una presentazione della durata di 3 minuti, a cui seguiranno 3 minuti di domande e risposte.

Intervenga il Governo per gli ex Eutelia

L’unica speranza è un intervento governativo

Hanno le facce stanche e tirate,  dietro le maschere bianche che indossano per protesta, per dire che si sentono invisibili:  sono tanti i lavoratori della Agile che questa mattina hanno incontrato i giornalisti nella sede occupata dell’azienda.
Molti di loro sono ingegneri, tecnici superspecializzati che si occupano da anni di telecomunicazioni ed informatica, rimbalzati per acquisizioni e fusioni successive tra aziende di cui ormai han perso, dicono, il conto:  Noicom, Bull, Getronics, poi Eutelia ed infine Agile.
Non vedono lo stipendio da mesi, almeno nella sede di Torino: «Siamo stati spostati nella Agile a giugno, ci hanno dato lo stipendio solo quel mese, anzi la prima metà ce l’ha data la vecchia azienda, Eutelia e gli altri 15 giorni erano della nuova azienda, Agile. Poi più niente».  Loro però sono rimasti al lavoro, per paura di perdere le commesse, per paura di non avere più un futuro.  Tra i clienti, ci dicono, abbiamo anche delle istituzioni, dobbiamo dare continuità al servizio, ma non ce la facciamo più.

Alla conferenza stampa di questa mattina, la Fiom torinese ha lanciato l’allarme: «intervenga il governo» perchè «il tempo è finito e giorno dopo giorno si perdono le commesse». Lo stabilimento al Piero della Francesca, in corso Svizzera è presidiato da mercoledì scorso 24  ore al giorno. I dipendenti col fiato sospeso tra Torino e Ivrea sono circa 300.

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Internet evolved il 10 dicembre a Torino

Via Vittorio Pasteris

topix-5Internet evolved, la rete esce dalla rete. Questo il titolo della quinta Conferenza Annuale Top-IX in programma il 10 dicembre, al Centro Congressi Torino Incontra. Un incontro per tutti gli appassionati di Internet che potranno confrontarsi con gli esperti del settore.

L’evento sarà trasmesso in streaming e, durante la conferenza, sarà possibile porre domande tramite Twitter.
Quest’anno, la giornata si articolerà in quattro tematiche:
– Le nuove frontiere della rete;
– Green Web;
– Government as a platform;
– Micro Apps.

I Realize Start-Up Hack

La creazione di nuove opportunità imprenditoriali necessita di competenze e soprattutto della voglia dei più giovani di realizzare la propria idea. È questo lo spirito della Global Entrepreneurship Week un evento che si svolge dal 16 al 22 novembre e che “metterà in contatto persone di tutto il mondo attraverso attività locali,nazionali e globali progettate per aiutarle ad esplorare le loro potenzialità come imprenditori e innovatori”. Aderendo a questo messaggio il consorzio Top-ix di Torino promuove I Realize Start-up Hack un workshop di un giorno con l’obbiettivo di trasformare tesi universitarie in business plan.

Elaborato in collaborazione con Tesicamp.org, evento durante il quale laureati e laureandi in innovazione digitale hanno presentato le proprie tesi a un pubblico di professionisti e aziende, Start-Up Hack si svolgerà presso il Politecnico di Torino / I3P il prossimo 18 Novembre. Professionisti con varie competenze collaboreranno con gli studenti per elaborare il business plan delle loro tesi. Al termine della giornata una sessione di elevator pitch, con vincitore finale.
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GammaDonna/10 e Lode

C’è tempo fino al 4 dicembre per inviare la propria candidatura a GammaDonna/10 e Lode , il premio organizzato da GammaDonna, 3° Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile (Torino, 28-29 gennaio 2010).
Il premio, promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si propone di valorizzare la capacità imprenditoriale femminile come espressione di creatività innovativa nel dare vita a nuove imprese e/o introdurre soluzioni originali e significative in quelle esistenti.

Sostenitore dell’edizione 2010 anche il Ministero per la Gioventù, che assegnerà una menzione speciale alle giovani imprenditrici (sotto i 30 anni) vincitrici del Premio. Con questo riconoscimento, il Ministero per la Gioventù intende sottolineare l’importanza di sostenere e diffondere le iniziative imprenditoriali dei giovani e, in particolare, quelle avviate da giovani donne.

Una giuria di esperti selezionerà 5 casi di eccellenza sulla base dei criteri di valutazione pubblicati nel regolamento. Le cinque imprenditrici, saranno protagoniste della Vetrina della Creatività, in cui avranno la possibilità di raccontare al pubblico la loro storia di successo nel corso di un panel dedicato. La serata di premiazione si terrà giovedì 28 gennaio 2010 al Conservatorio di Torino.

Moda, la nuova sfida torinese

Via repubblica.it

La seconda età della moda torinese inizia nel 2000, quando Alice Capelli, dopo varie esperienze nel campo dell’arte e del design, apre per prima un negozio in via Bonelli. Il nome del suo marchio, Autopsie Vestimentaire, viene preso in prestito da una mostra, ma riflette bene il suo stile: «La parola autopsia rimanda all’idea dell’indagine – spiega Alice – . Nei miei abiti conta molto la ricerca dei volumi». Abiti destrutturati, dai particolari spesso stranianti, ma che proprio per questo convincono la clientela, che dopo nove anni di attività e due negozi (l’atelier principale si trova ora in via Bligny, da giugno via Mazzini ne ospita un altro) è particolarmente affezionata: «Chi compra un mio abito sceglie di vestire un capo speciale, realizzato con materiali di qualità come le lane biellesi».
Che tutto sia confezionato in Piemonte è la scelta di Giunone Couture, marchio fondato nel 2003 dalla sarta Cinzia De Biase e dall’architetto Sabina Marinello. Il nome unisce un ideale e un desiderio: quello di vestire donne “giunoniche”, piene di forme da valorizzare, e di essere delle “couturières”, fondendo vestibilità ai canoni dell’alta moda. È la manipolazione dei tessuti il valore aggiunto della collezione: «Ci piace plasmarli – racconta Sabina – , in modo che seguano il contorno della donna e nascondano i difetti. È questa la vera sfida per chi fa moda».

In piazza Vittorio, roccaforte della Torino bene, c’è Eleonora Carisi che nel 2006, a soli ventun anni, apre You, negozio di moda street, e fonda il marchio What’s Inside You. «All’inizio è stata dura – dice Eleonora – , proponevo le borchie, che si trovavano a Londra o a New York, e la gente non capiva. Poi finalmente sono diventate di moda». Ora il viavai di clienti è continuo, c’è il ragazzo che passa solo per salutare o la mamma che accompagna la figlia e decide di rifarsi il look. Per ispirarsi, Eleonora non guarda le sfilate, ma fa molto “web surfing”: «I blog e MySpace sono importanti per trovare nuove tendenze e per creare contatti». A Gaia Audino le idee saltano fuori all’improvviso, anche di notte. È da quando ha otto anni che sogna di fare la stilista, ora a trentadue conta su molte collaborazioni e su una linea tutta sua, Love The Dj. È il mondo dei club a fornirle la grande occasione: vestire i Subsonica per il tour 2008. «Il tema era il risparmio energetico e volevano degli abiti che brillassero al buio. Ho realizzato per loro delle camicie verdi fluo, che poi sono state scelte per le locandine del tour». Gli abiti double face e le t-shirt di Gaia si vendono ovunque, anche in Norvegia. Ora spera di creare una settimana della moda torinese, da contrapporre a quella di Milano, per coinvolgere i designer della città.

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I giorni di View Fest e View Conference

Alessandra C su Lastampa.it

I guru della cultura digitale si danno appuntamento a Torino per due imperdibili appuntamenti: ViewFest, festival del cinema digitale, e View Conference, conferenza internazionale di computer grafica che quest’anno festeggia la decima edizione.
Dieci anni di una lunga marcia che hanno portato View Conference, sotto la direzione di Maria Elena Gutierrez, a diventare un punto di riferimento europeo per la divulgazione e la promozione della cultura digitale in tutte le sue sfumature. Per loro natura, ViewFest e View Conference non sono appuntamenti dedicati unicamente agli addetti ai lavori, ma una settimana digitale aperta a chiunque voglia entrare in contatto con la creatività, la tecnica, l’arte e incontrare dal vivo i maestri del settore.

L’immersione nel mondo dell’animazione 3D, quest’anno celebrato anche al Festival di Cannes, parte con ViewFest, dal 30 al 1 novembre presso il Cinema Massimo. ViewFest è un’occasione per capire come le nuove tecnologie hanno cambiato il linguaggio cinematografico e l’immaginario. Lo scorso anno, in occasione di View Conference, Brad Lewis, produttore di «Ratatouille», attualmente impegnato nella direzione di «Cars 2», della Pixar, disse: «La gente pensa che qui girino tutti in scooter, spargendo, ovunque, polvere di stelle». Forse i corridoi della Pixar non sono ricoperti di polvere di stelle, ma i loro film fanno sognare in tre dimensioni. ViewFest propone due capolavori del’animazione targati Disney-Pixar, «Toy Story» e «Toy Story 2» nella versione 3D con gli occhialini attivi. Sempre targato Pixar, sempre nella versione 3D attivo, il cortometraggio «Partly Cloudy» che introduce l’ultimo capolavoro «Up». Anche quest’anno ViewFest propone due anteprime italiane, la nuova pellicola di Disney «A Christmas Carol» di Robert Zemeckis e trenta minuti del film «Piovono polpette», targato Sony/Imageworks, diretto da Chris Miller e presentato a Torino da Denny Dimian, responsabile della computer grafica.

ViewFest non è solo cinema, ma una panoramica sulla computer grafica, animazione e arte, rappresentate al meglio da Siggraph Asia 2008 Computer Animation Festival e il meglio di Siggraph 2009. L’Italia e la nostra città sono presenti a ViewFest con due eventi, ItalianMix e Torino That Arts, presentato in sala da Andrea Bessone, Elena Volpato e Giorgio Cugno.

Dopo il ViewFest la settimana digitale prosegue con View Conference, dal 4 al 7 novembre presso il Centro Congressi Torino Incontra in via Nino Costa 8. Un’immersione totale ad alto livello nelle culture digitali, un palinsesto ricco di dibattiti, seminari, presentazioni e workshop. L’ingresso è gratuito, dato l’alto profilo della manifestazione e caldamente consigliato di accreditarsi nel sito www.viewconference.it

Il CSI Piemonte al centro delle discussioni

Giorni pieni di interventi e analisi sul futuro del CSI Piemonte

Prima Beppe Minello su Lastampa

Chi, per i motivi più diversi, confida nel fatto che al Csi l’era-Rovaris stia volgendo al termine è meglio che rifaccia i suoi conti. Tra i 570 aspiranti all’incarico di direttore generale c’è anche Rovaris che su quella poltrona siede ininterrottamente da oltre 30 anni, da quando il Consorzio informatico lanciava i primi vagiti. «Invece di fare una selezione ad evidenza pubblica come ha deciso il cda forse sarebbe stato sufficiente ipotizzare un paio d’anni durante i quali affiancare ed accompagnare il successore…» ha commentato Rovaris a margine di una conferenza stampa durante la quale lui e il presidente Francesco Brizio hanno ribattuto punto su punto a tutte le accuse piovute addosso al Csi in questi mesi, in particolare dal vicepresidente della Sala Rossa, Michele Coppola (Fi-Pdl) e dal capogruppo in Regione dello stesso partito, Burzi.

Poi Rapahel Zanotti sempre su La Stampa

Ci sono tre motivi per cui il Csi Piemonte è diventato, negli ultimi tempi, zona di guerra. Uno: siamo a fine legislatura e il consorzio regionale, che offre sistemi informatici e servizi alle amministrazioni pubbliche, è un ottimo bacino di voti visti i suoi 1200 addetti. Due: Renzo Rovaris, il direttore generale che guida il consorzio dalla sua nascita, oltre trent’anni, è in parabola discendente. L’assessore regionale all’Innovazione Andrea Bairati ha deciso che era ora di cambiare. Tre: è in scadenza la convenzione con la Regione. Questo significa nuovi equilibri del consorzio con il suo maggior cliente che rappresenta, da solo, il 65% dei ricavi.
Non stupisce, dunque, che attorno a questo centro di potere si muovano gli appetiti di molti. C’è però un dato incontrovertibile che fa da sfondo e su cui tutti, indistintamente, dovranno fare i conti: il Csi Piemonte è diventato un pachiderma che fagocita milioni di euro, nonostante il suo bilancio risulti comunque in attivo.

A cui risponde Renzo Rovaris direttore del CSI

Leggo che il centrodestra è pronto a smembrare il Csi Piemonte, apprendo delle preoccupazioni del centrosinistra che, comunque, parla di mancanza di strategia e mi domando: perché? Il consorzio va bene, economicamente e produttivamente. Tutto si fonda sull’errata premessa che il Csi sia in crisi. Non è così. Forse la congiuntura tra elezioni politiche e il rinnovo del direttore generale sta agitando un po’ troppo la politica. Il consorzio è un bel boccone e qualcuno potrebbe farci dei soldi scardinandolo e rivendendolo sul mercato».

Renzo Rovaris, direttore generale del Csi Piemonte fin dalla sua istituzione nel 1977, non ci sta a fare da bersaglio. Soprattutto non vuole che la sua creatura sia trattata come tale. Le critiche piovute nei giorni scorsi non lo scompongono. «Il capogruppo di Forza Italia-Pdl in Regione, Angelo Burzi, dice che siamo indietro di dieci anni. Allora spieghi perché l’anno scorso abbiamo preso sette premi dal ministro della sua maggioranza Renato Brunetta e perché anche quest’anno ne abbiamo presi cinque», dice Rovaris.

Certo, quel documento della Booz&Co che ha analizzato i costi riducibili del consorzio su mandato dello stesso Rovaris, proprio non ci voleva che finisse sui tavoli del Consiglio regionale. «Si tratta di migliorie che stiamo già attuando – spiega Rovaris -. Tra l’altro l’analisi di Booz&Co ci sembra un po’ eccessiva. Calcolano tagli compresi tra i 25 e i 34 milioni per restare sul mercato. Noi siamo convinti che 10-12 basteranno: 2 li abbiamo recuperati da maggio, altri 5 il prossimo anno, una dozzina nei prossimi due».