Alla ricerca della Torino Wireless

Da Lastampa.it

La Torino, tecnologica e meno. è sempre più wireless, nel senso che la distribuzione di access point o hotspot che dir si voglia, è sempre crescente nella città, come in buona parte delle metropoli italiane. Abbiamo cercato di misurare un po’ il fenomeno andando in giro per la città a cercare i punti di accesso al wi-fi ovvero ci siamo dati al wardriving. Ma cosà è il wardriving ? Wikipedia spiega: http://it.wikipedia.org/wiki/Wardriving
Il wardriving è un’attività che consiste nell’intercettare reti Wi-Fi, in automobile o a piedi con un laptop, solitamente abbinato ad un ricevitore GPS per individuare l’esatta locazione della rete trovata ed eventualmente pubblicarne le coordinate geografiche su un sito web.

Wardriving story
Il wardriving era una attività diffusa qualche anno fa fra i tecnofili quando la distribuzione degli hotspot wi-fi era molto modesta, ed era davvero come partecipare a una caccia al tesoro andare in giro per trovare i pochi punti di accesso disponibili. La nostra prima esperienza di wardriving fu fatta in una notte piovosa tre anni fa in compagnia di Raoul Chiesa, uno dei massimi esperti di sicurezza informatica in Italia, oltre che un caro amico. Attrezzatura iper professionale: antenna amplificata sul tetto della macchina, laptop con Linux e Kismet.
Il massimo per gli addetti ai lavori, caricabatteria per il portatile, perché dopo un po’ che giri il computer tende ovviamente a scaricarsi.
L’esplorazione fu nei poli tecnologici della citta, ma anche in zone insospettabili dove si trovarono access point spesso gestiti in maniera poco attenta e quindi facilmente penetrabili dall’esterno.

L’attrezzatura
Oggi il wardriving è meno diffuso che in passato perché ci sono ovunque access point e quindi il senso della caccia al tesoro è decisamente sparito. In compenso il wardriving permette di fare qualche interessante digressione.
Per il wardriving “fai da te” ci siamo attrezzati con strumenti a disposizione di tutti in un normale computer shop.
Un palmare con accesso wi-fi: Palm Tx
Una antenna GPS con connessione Bluetooth con il palmare: Hamlet BT
GPS receiver Un software di Wardriving: Netchaser
Una automobile, una manciata di ore in giro per le arterie principali di Torino nel periodo delle vacanze natalizie quando il traffico è più scorrevole
una radio accesa per farsi compagnia.
Ovviamente nella bella stagione consigliamo l’utilizzo del motorino o della bicicletta.

Wardriving dal vivo
Come funziona ? Prima di partire in automobile occorre lanciare il “cerca hotspot”. Accendere il palmare, far riconoscere il palmareall’antenna GPS, far partire il sofware di wardriving e via in giro. Ogni volta che il software riconosce un hot spot lo memorizza insieme alle coodinate del punto in cui è avvenuto il ritrovamento. E così via … Conviene ogni tanto “passare ai box” per ricaricare le batterie del palmare o tenerlo bene in carica con un caricabatteria dall’accendisigari dell’automobile.
Dopo aver rilevato i dati li abbiamo salvati scrupolosamente e trasformati in un foglio elettronico per farsi quattro conti. Sono poi stati caricati su Gpsvisualizer un servizio gratuito che permette di trasformare coordinate rilevate da ricevitori GPS in mappe statiche o in mappe che possono miscelate con Google Maps.-.
Con la collaborazione di Torino Valley è stata realizzata una mappa degli hot spot torinesi che rimarrà disponibile in vista di aggiornamenti. I colori sulla cartina indicano con un pallino rosso gli hot spot criptati WEP e con un pallino verde gli hot spot che non utilizzano nessun tipo di cifratura.

I numeri e qualche analisi
Durante il rilevamento sono stati intercettati 573 hotspot, che ovviamente non rappresentano la popolazione torinese di access point che è molto più numerosa. Di questi 374 (65%) usano la cifratura WEP, 199 (35%) non utilizzano nessuna cifratura. I dati di sicurezza sono decisamente migliori dei risultati di una ricerca del 2003 che aveva scoperto solo un terzo degli access point dotati di cifratura WEP.
In pratica questo che cosa significa: che il 65% degli access point torinesi sono ragionevolmente sicuri perché utilizzano per la trasmissione dei dati un sistema criptato che limita la possibilità di intercettazioni delle comunicazioni da parte di altri utenti. Gli hot spot non criptati invece permettono trasmissioni in chiaro. Questo a volte è voluto, per permettere l’accesso a servizi condivisi per comunità, come ad esempio per gli studenti del Politecnico e dell’Università. Altre volte si tratta di access point configurati male che possono essere pericolosamente esposti a utilizzi non consentiti non solo da parte di malintenzionati, ma anche di esperti in cerca di una connessione internet “al volo”.
In compenso un access point “libero” non è per definizione accessibile dall’esterno, perché esistono diversi sistemi di sicurezza che permettono di limitarne l’accesso.
Qualche curiosità analizzando i nomi degli SSID ovvero delle reti wireless generate dagli hot spot. Molte sono reti che derivano da Alice, l’ADSL di Telecom (13,5%). Troppi (5%) usano ancora “default” il nome standard dato all’access point dai fabbricanti, che fa pensare che poco sia stato fatto per personalizzare, anche per la sicurezza, l’apparecchiatura. Solamente due gli hot spot Fon intercettati dato che per ora chi usa Fon è ancora titubante a tenere acceso il servizio date le polemiche nate sulla sicurezza e sulla legalità dello stesso.

CSI Piemonte e Universiade

Il Comitato Organizzatore della XXIII Universiade Invernale Torino 2007 ha scelto il Csi-Piemonte come “Official Supplier” per i servizi tecnologici connessi alla manifestazione: un’azienda leader dell’informatica pubblica, sicura e affidabile.

Come fornitore ufficiale dell’evento, il Csi-Piemonte garantisce l’ assistenza tecnica alle oltre 300 postazioni di lavoro del Comitato Organizzatore, sia nelle sedi di Torino che in tutte le località di gara, e custodisce i server che ospitano il sito Internet e gli applicativi del Comitato Organizzatore. Le macchine sono state collocate presso il Centro Servizi Telematici del Consorzio, la struttura informatica attraverso cui passano ogni giorno i dati, i sistemi e i servizi di e-government della Pubblica Amministrazione locale.

Il Csi-Piemonte gestisce, inoltre, le nove reti Wi-Fi installate per fornire collegamento Internet a giornalisti e atleti nei centri stampa e ha curato il servizio di streaming per la trasmissione audio/video di eventi “in differita” e il sistema per l’invio di messaggi sms in modalità “unidirezionale” ai 4.000 volontari coinvolti nella manifestazione.

In occasione di “ArdenteMente Tour”, il Csi-Piemonte ha accompagnato la fiaccola dell’Universiade durante il suo giro di presentazione per l’Italia. Per l’occasione il Consorzio ha allestito un set di registrazione video sul motor home dell’Universiade, che ha seguito tutte le tappe nelle piazze italiane. Fra le opportunità offerte ai visitatori quella di partecipare a “Chroma Key”, il gioco che permette di diventare tedofori per un giorno e registrare una personale clip video dell’evento.

«Si tratta – sottolinea il Presidente del Csi-Piemonte Francesco Brizio – di un impegno molto significativo, che rinnova la nostra trentennale collaborazione con il mondo accademico. Sono stati proprio Università e Politecnico di Torino, infatti, a dare vita insieme alla Regione Piemonte a quella che negli anni è diventata un’azienda di software e servizi consolidata sul territorio e capace di collocarsi stabilmente fra le prime a livello italiano nel settore ICT. Un Consorzio impegnato nello sviluppo del territorio e legato ai valori dell’Universiade da un comune interesse per i giovani e per la loro crescita culturale e professionale».

Al Csi-Piemonte (180 milioni di euro di fatturato, 1.200 dipendenti e 8 sedi operative sul territorio) aderiscono oggi 54 Consorziati, fra i quali, oltre a Regione e Atenei, tutte le Province piemontesi, 15 Comuni e 19 fra Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere. Grazie alla sua capacità innovativa e alle sue competenze, il Csi offre alle Amministrazioni soluzioni tecnologiche avanzate nei diversi settori di intervento pubblico: dall’ambiente al territorio e alla protezione civile; dal catasto ai tributi; dalle attività produttive alla formazione e al lavoro; dai beni culturali alla sanità.

A fine marzo a Roma l'Innovation Forum 2007

L’Innovation Forum 2007 si terrà a Roma i prossimi 27 e 28 marzo, presso lo
Sheraton Roma Hotel & Conference Center.

Dopo il successo riscontrato nel 2006, il Forum manterrà la formula di Mostra Convegno, riproponendosi come il più importante “Learning Show” italiano sull’Innovazione Tecnologica a 360°, al quale interverranno i principali attori del cambiamento e dell’innovazione operanti nel nostro Paese.

L’Innovation Forum analizza l’impatto dell’innovazione tecnologica, di prodotto e di processo sulla trasformazione dei modelli di business delle imprese, sull’efficacia e produttività delle organizzazioni e sulla competitività dell’intero Sistema Paese. Questo appuntamento annuale ha l’obiettivo di supportare e favorire l’incontro tra i protagonisti della ricerca, del mondo accademico, dell’industria ICT e della politica nazionale e regionale, per confrontarsi sui problemi concreti e sulle reali opportunità dell’innovazione digitale.
L’Innovation Forum si colloca all’interno del progetto Forum dell’Innovazione Digitale, programma di iniziative pre-competitive promosse da IDC Italia insieme alle principali aziende ICT italiane, per creare know-how e accelerare lo sviluppo dell’innovazione basata
sulle tecnologie ICT, al fine di rilanciare la crescita del mercato e l’occupazione in Italia. Nel
corso del primo anno di attività, da maggio 2005 a maggio 2006, il Forum dell’Innovazione
Digitale ha promosso l’interazione fra aziende ICT e le istituzioni per il rilancio delle
politiche per l’innovazione, ha contribuito al “Piano italiano per la competitività e
l’innovazione” (PICO), ha organizzato il primo Learning Show “Innovation Forum” a
Roma, nel marzo 2006, con oltre 900 partecipanti, ha pubblicato il primo report “Il Sistema dell’Innovazione nelle Regioni Meridionali: ICT e Società dell’Informazione”.

Da giugno 2006 a giugno 2007, oltre all’organizzazione del secondo Learning Show
Innovation Forum a Roma nel marzo 2007, che costituisce il principale momento pubblico
del progetto, il programma delle iniziative del Forum è stato ulteriormente arricchito.
E’ stato lanciato il Project Lab, che comprende workshop interattivi sugli scenari di sviluppo dell’innovazione digitale nei più promettenti mercati verticali e che si propone di individuareiniziative innovative caratterizzate da un significativo potenziale di mercato. Tra i temi affrontati nel primo anno si possono citare Turismo e cultura digitale: la domanda
emergente, Sanità elettronica, Innovazione ICT per il Made in Italy.
Altra novità è costituita dalla creazione di una “Community degli Innovatori”, che fa capo
al nuovo portale del Forum dell’Innovazione Digitale 2007, una rete fra gli attori del sistema dell’innovazione in Italia comprendente distretti tecnologici, parchi scientifici e tecnologici, laboratori pubblico-privato, Agenzie per il Technology Transfer, Industrial Liaison Offices delle Università, Regioni, Comuni ed organizzazioni di sviluppo e finanziamento dell’innovazione sul territorio a livello nazionale e locale. Gli obiettivi comprendono lo scambio di esperienze, la definizione di posizioni comuni per lo sviluppo dell’innovazione sul territorio, la promozione del technology transfer, la preparazione di un Rapporto sugli Attori dell’innovazione in Italia, l’analisi del rapporto domanda-offerta di soluzioni e servizi ICT per la ricerca e l’innovazione.

Dal Barcamp Turin

La tecnologia al servizio della piccola e media impresa locale

Si svolgerà martedì 12 dicembre a Torino, con inizio alle ore 9.00, presso il Centro Congressi Torino Incontra – Sala Einaudi, in via Nino Costa 8, “Modelli di business per l’open source: esperienze, progetti e prospettive”, convegno organizzato da CSP in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, per presentare i risultati conclusivi dell’azione di CSP in DIADI2000.

Nell’ambito del progetto, alcune piccole e medie imprese piemontesi hanno potuto sperimentare Talea, il framework open source sviluppato da CSP, nato nel quadro delle iniziative sviluppate per favorire quel processo di crescita verso l’economia della conoscenza che è oggi in atto in Piemonte.
Talea è un ambiente software sperimentale, rilasciato con licenza open source, che permette la gestione della richiesta e della fornitura di beni e servizi tra i diversi soggetti interni ad una medesima filiera, attraverso un sistema di messaggistica declinabile su differenti dispositivi, quali personal computer, telefoni cellulari di ultima generazione, palmari e televisione digitale terrestre. La personalizzazione di Talea in diversi contesti produttivi ha permesso di sperimentare servizi di ottimizzazione dei processi all’interno di filiere di tipo sociale, turistico, informatico, agronomico, farmaceutico e commerciale.
Al convegno parteciperanno le aziende che hanno usufruito dei fondi a disposizione per la sperimentazione del framework Talea, un progetto realizzato nell’ambito di Diadi2000 in cui CSP ha svolto il ruolo di partner tecnologico.
A conclusione del periodo di testing, l’evento di chiusura dell’attività di CSP fornirà l’occasione per condividere gli esiti dell’iniziativa e discuterli con i soggetti impegnati nel processo di trasferimento tecnologico, istituzioni e imprese, che presenteranno i risultati dei progetti pilota.

ICT e Sviluppo Economico del Piemonte: Quali relazioni?

Il 7 dicembre 2006, l’Osservatorio ICT Piemonte organizza la Tavola Rotonda su:
ICT e Sviluppo Economico del Piemonte: Quali relazioni?

I temi di discussione prenderanno in considerazione il rapporto tra le ICT e l’economia regionale. L’attenzione sarà rivolta agli aspetti economici della diffusione delle ICT e, in particolare, all’analisi della situazione del settore ICT nella regione piemontese. Si cercherà di evidenziare le criticità e le potenzialità che possono fare delle ICT un nuovo o, quanto meno, un vero e proprio settore propulsivo dell’economia regionale.

Presso l’IRES Piemonte, ore 14:30, Sala Conferenze, via Nizza 18, Torino.

La nonna del computer

Via Torino Scienza

C. Babbage Pochi sanno che la storia dell’informatica può essere fatta iniziare a Torino, esattamente 150 anni fa. Era la fine del 1840 e si svolgeva presso l’Accademia delle Scienze torinese il secondo congresso degli scienziati, o, come si diceva allora, dei “filosofi italiani”. Dall’Inghilterra arrivò anche il matematico Charles Babbage, oggi considerato il primo informatico della storia. Lo accompagnava un amico piemontese, Federico Prandi, che viveva in esilio a Londra, essendo stato condannato a morte per aver partecipato ai moti liberali del 1821, e che proprio in virtù della sua amicizia con Babbage aveva ricevuto uno speciale salvacondotto per un breve ritorno in patria. Più tardi Prandi sarà graziato e diverrà uno dei più attivi imprenditori del Regno.

Il convegno Topix 2006

Internet e le tecnologie ICT hanno cambiato alla radice il nostro modo di vivere, di pensare e di lavorare. Una rivoluzione digitale ormai parte integrante del nostro mondo e che ha fornito a tutti nuovi servizi e nuove opportunità di business. Ma quale impatto sta avendo la Rete sui nostri modelli sociali ed economici e quali sono le tendenze previste dagli esperti del settore?

Sono questi gli interrogativi al centro della conferenza annuale “Internet, un sistema aperto per lo sviluppo della società”, che il TOP-IX, con il supporto organizzativo del CSI-Piemonte, organizza per il 6 dicembre prossimo a Torino, presso il Centro Incontri della Regione Piemonte, corso Stati Uniti 23, Torino.

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Giovanni Ferrero – Presidente di TOP-IX – le due sessione mattutine saranno moderate da Silvano Giorcelli – Direttore Generale TOP-IX. Nella prima sessione verranno inquadrati i modi in cui la rete influenza il vivere quotidiano, le politiche del territorio e l’erogazione dei servizi al cittadino. Interverranno: Cristiano Antonelli (Università di Torino), Roberto Moriondo (Regione Piemonte), Marco Mezzalama (Vicepresidente CSI-Piemonte) e Ezio Barbero (Sanpaolo IMI).

Nella seconda sessione si discuteranno le visioni strategiche con cui i grandi produttori e gestori di telecomunicazioni si stanno sfidando oggi sul mercato. Interverranno: Danilo Vivarelli (Fastweb), Mauro Nanni (Telecom Italia), Francesco Deleo (Wind) e Giuseppe Bonacina (BT Italia).

Il pomeriggio sarà incentrato sui casi aziendali che meglio hanno saputo prevedere l’orientamento vincente del web. Il dibattito sarà dedicato alle strategie di investimento per il prossimo futuro. Ne discuteranno Costantino Caroppo (Seat Pagine Gialle), Derek Anderson (Level3), Paolo Andreotti (RCS Multimedia), Enrico Noseda (Skype), Giuseppe Accardi (TestaWebdv) e Pier Carlo Ottoni (Emisfera).

Saranno inoltre presenti in sala alcuni bloggers che interagiranno con i relatori durante il dibattito e racconteranno l’evento sui loro siti.

www.top-ix.org

Il presente del futuro: lastampa.it

Via Vittorio Pasteris

Mercoledì 15 novembre al Planetario di Milano alle 18.30 La Stampa presenta agli investitori pubblicitari la nuova versione del suo sito Internet, che partirà nella sua nuova veste grafica e arricchito di contenuti assieme al nuovo quotidiano domenica 19 novembreLa presentazione dell’evento (diretta video dalle 18.30)
Il video flash di presentazione del futuro di stampa.it

Update: la registrazione video dell’evento

Telemobility Forum al Lingotto il 23 novembre

Telemobility Forum è l’unico evento italiano in grado di collocarsi come punto di riferimento internazionale per il mondo della telematica e dell’infomobilità, in programma il 23 novembre prossimo a Torino presso il Centro Congressi Lingotto.

GPS e navigazione satellitare, cartografia digitale, tracciabilità delle merci e RF-ID, applicazioni al trasporto pubblico, Galileo, NUA e E-Call sono i temi caldi affrontati, anticipando quanto avverrà sul mercato italiano ed estero nei prossimi anni. L’evento ospita i principali operatori del settore automotive, ma anche dell’infomobilità, della telematica e del mondo ICT in generale.

Telemobility 2006 ospiterà un nuovo progetto che ha l’obiettivo di sviluppare la prima “vetrina” privilegiata dove presentare le realtà che operano all’interno di strutture dedicate a supportare la nascita e lo sviluppo di imprese ad alto contenuto tecnologico, come ad esempio i Business Innovation Center, i Parchi Tecnologici, i Consorzi e gli Incubatori di Impresa, offrendo loro un momento esclusivo di contatto verso i potenziali partner, i media e il mercato. Questa l’idea di fondo di Innovability Network, un’area tematica dedicata alla piccole e innovative aziende che stanno sviluppando prodotti e servizi nei campi delle telecomunicazioni, dei trasporti, della logistica e della infomobilità, e che offrirà ai visitatori professionali la possibilità di conoscere le proposte e la valenza innovativa delle start-up. Con l’obiettivo di sviluppare un network di relazioni dove condividere esperienze e know-how e incrementare il business in un settore che registra una costante crescita.

http://www.telemobilityforum.com