La Regione Piemonte progetta la progressiva introduzione nel proprio sistema informatico di programmi a sorgente aperta, il cosiddetto software libero. Questo sistema assicura legalmente a tutti gli utenti la possibilità di eseguire, copiare, modificare, migliorare e distribuire i programmi di software a cui si può attingere gratuitamente da internet.
Lo prevede una legge regionale proposta dal consigliere Luca Robotti , che è stata approvata all’unanimitàdall’aula del consiglio. Obiettivi, «promuovere il pluralismo informatico», ma anche e soprattutto «ridurre i costi per le licenze dei pacchetti applicativi», che «incidono pesantemente sulla spesa che la Regione sostiene per la realizzazione e la gestione delle reti informatiche».
Inoltre investire sul software libero, sottolinea Robotti nella relazione alla legge, può anche «produrre ricadute di rilevante impatto economico sulle imprese di servizi informatici presenti sul territorio regionale, promuovendo in tal modo anche l’economia piemontese».