Alpignano: un parcheggio per favorire i pendolari

La Stampa dell` 11 maggio riferisce che ad
Alpignano e` stato organizzato un posteggio per I pendolari. Pare anche che
Alpignano progetti di ingrandirlo ulteriormente in futuro.
Credo che fare questo tipo di
parcheggi sia un passo nella
giusta direzione.

I parcheggi servono sopratutto per permettere alla gente di prendere treni, pullman,tram e metropolitane. I parcheggi al centro delle citta` creano traffico.


Quale sia la qualita` dell’opera  di Alpignano e` poi un altro discorso, bisognerebbe visitarla.

Vedasi anche:

http://gustavorinaldi.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/2005/12/il_traffico_in_.html


Monti al Quirinale

Napolitano e` una degnissima
persona, ma e` certamente identificabile con una parte politica. E` un
po’ come se il centrodestra, vinte per il roto della cuffia le
elezioni, ci offrisse un presidente Pera, Casini, Martino o Pisano. Non
si traterebbe di persone non degne, ma non sarebbe una scelta armoniosa.
Infatti non rappresenterebbe una scelta per l’unita` della nazione. Questi candidati rapresenterebbero una parte politica soltanto.  Inoltre ne` Napolitano, ne gli altri suddetti vorrebbero davvero dire che l’Italia crede in un mercato soggetto a regole. Nessuno di loro vorrebbe indicare un cambiamento forte.
Mario Monti rappresenta tutto cio’.
La situazione italiana e` gravissima e sembra che i partiti pensino agli
interessi di bandiera piuttosto che a riportare la barca in rotta.

Monti Presidente

Il Presidente Ciampi ha svolto molto bene il suo compito e forse e’ stato il miglior presidente che l’Italia abbia mai avuto. Sembra che non intenda accettare un secondo mandato.

Sta comunque arrivando il momento in cui si dovra’ eleggere il nuovo presidente. In questo momento l’Italia ha ancora un disperato bisogno di avere un presidente stimato internazionalmente  e accreditato come persona capace di far rispettare le regole della politica e del mercato. L’Italia ha bisogno di avere a capo qualcuno che sia non solo di grande valore, ma che sia anche  internazionalmente riconosciuto come tale.

Esistono due schieramenti trasversali. Uno crede che alla fin fine  lo stato possa meglio di ogni mercato decidere del successo delle imprese e delle persone. Inutile dire che i componenti di questo schieramento molto spesso emulano Luigi XIV e pensano che lo stato sono loro stessi.
Un’altro schieramento pensa semplicemente che le forze del mercato debbano essere lasciate a loro stesse, un po’ come bestie feroci nella giungla.
Questi due gruppi sono ampiamente rappresentati sia  nel centrodestra che nel centrosinistra.

Una terza visione e` che il mercato possa dare buoni risultati, se dotato di regole chiare e certe e di arbitri con la forza sufficiente per farle applicare.
Io credo che la miglior personificazione di questo spirito sia il professor Mario Monti.Nel suo periodo come commissario europeo alla concorrenza ha dimostrato di credere che il mercato sia da difendere. Ha dimostrato di non avere paura davanti alle piu’ grandi imprese del mondo (es. General Electric, Microsoft).   Chiedete a Bill Gates se aveva piu’ paura di tutto il movimento no global o di Mario Monti….

Mario Monti non appartiene a nessuna delle due coalizioni politiche. Fu inviato a Bruxelles da Berlusconi, fu confermato dal centrosinistra e bene collaboro’ con Romano Prodi.

Il nostro paese e’ davvero mal messo. Non c’e` tempo da perdere. Abbiamo un bisogno disperato di far capire al mondo che vogliamo tirarci fuori dai nostri guai: arretramento, stagnazione, perdita di quote di mercato, salari in diminuzione, assenza di prospettive, fuga dei cervelli, ecc.

Dobbiamo convincere il mondo e noi stessi che vogliamo fare sul serio. Mario Monti al Quirinale puo’ essere un segno chiaro per farlo capire.
Se siete d’accordo con questa candidatura, fatela circolare e fatemelo sapere. Dobbiamo scrivere ai deputati, ai senatori ed ai rappresentanti delle regioni  per far loro sapere cio’ che pensiamo:
Monti Presidente.

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Foto tratta dal sito ufficiale UE

P.S.
Il Professor Mario Monti non e’ stato consultato prima di formulare questa candidatura. Se in molti gli chiederemo di accettare, magari accettera’.

Perche` gli esplosivi non hanno un forte odore?

In generale sono  convinto che
non ci sia dispositivo anti-terrorismo che ci possa garantire di vivere
tranquilli, credo infatti che la tranquillita` derivi principalmente
dal fatto di avere pochi nemici, evitando di farseli.

A Londra nel luglio 2005 morirono 52
persone contro  191 persone che morirono a
Madrid  l’11 marzo 2004. A Londra una seconda ondata di attentati falli’ per la scarsa
qualita` degli esplosivi.
Gli esplosivi usati nelle bombe sui treni di Madrid del
2004 provenivano da legittime produzioni industriali. Si trattava di materiale
rubato. Diversamente gli esplosivi utilizzati sui treni e pulman di Londra erano fatti in casa.
Almeno per gli
esplosivi prodotti legittimamente non si potrebbe fare un accordo mondiale
secondo il quale chi produce esplosivi deve dare ad essi un fortissimo odore
riconoscible a grande distanza da qualunque cane?
Se fosse possible fare si’ che gli esplosivi prodotti dall’industria abbiano
odore di cagna in calore, qualunque bombarolo sarebbe presto seguito da torme
di cani esagitati. Resteranno gli esplosivi fatti in casa, che pero’ finora si
sono dimostrati meno efficaci e tremendi di quelli di produzione industriale.

In coda per Bookstock

Ieri alle 15.30 tanta gente, sopratutto giovani, erano in coda per accedere a Bookstock davanti al Pala-Isozaki in quello che una volta era corso Sebastoboli. Benche’ il sole fosse primaverile il caldo era gia`grande. La distesa di cemento non perdonava. L’assenza di un qualunque albero non dava appello.
Sia lode ed onore a chi organizza eventi come bookstock.
Sia dimenticato e deprecato chi crea delle fornaci come il piazzale davanti al Pala-Isozaki e lo Stadio Olimpico. Possa egli passare i suoi mezzogiorno d’estate su quel piazzale.
Quel piazzale va ri-umanizzato con del verde e degli alberi. Ora ad aprile  e` gia` caldo; a maggio, giugno, luglio, agosto e settembre sara` molto sgradevole. Per alcuni potra` essere letale.
Piazza d’Armi, dal lato dello stadio e` stata gravemente danneggiata e la superficie del parco e` stata ridotta.
Il ripristino dei confini del parco e del verde  nel parco e` urgente.

In morte della Eaton di Rivarolo

In questi giorni il Canavese sta celebrando un altro funerale, quello della Eaton di Rivarolo.

La capitale del Canavese e’ Ivrea una cittadina bellissima, che non ha ancora smesso di fare lutto per la morte dell’industria elettronica e meccanica.Ci sara’ una crisi, ma certo sembra che la citta’ viva nel lusso. Quale lusso? Il lusso di sprecare.Come e’ possibile che il castello di Ivrea non sia utilizzato adeguatamente? Per parecchio tempo il castello e’ stato adibito alla funzione di patria galera. Oggi potrebbe diventare un albergo meraviglioso, creando un centinaio di posti di lavoro. Cio’ non sembra attirare gli Eporediesi. Sembra quasi che i posti di lavoro nell’industria siano nobili e virtuosi e quelli nel turismo e nei servizi siano disprezzabili.Ci sono degli imprenditori locali disposti a fare un albergo a cinque stelle nel castello di Ivrea? Benissimo, gli si dia una concessione, ovviamente con specifici vincoli architettonici. Non ci sono imprenditori locali? Ci si rivolga alle catene internazionali degli alberghi di lusso. Certamente se ne trovera’ una che vorra’ investire nel Castello d’Ivrea. Il castello e’ stato per 1000 anni il cuore di Ivrea: torni ad esserlo.Ivrea puo’attrarre moltissima gente e puo’  creare molti nuovi posti di lavoro.

Ci tengo a precisare che non credo che qualunque progetto sia opportuno, per il solo fatto che possa trovare un finanziatore. I parchi di divertimento che distruggono il paesaggio del Canavese, non aggiungono valore, lo distruggono. Hanno senso quei progetti che valorizzano il capitale esistente, non quelli che distruggono la ricchezza che gia’ c’e’.

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Porta Nuova- Lingotto: qualche precisazione

Voglio ringraziare chi ha contribuito  con il suo parere sul tema della metropolitana tra Porta Nuova e Lingotto.

Voglio solo precisare che allo stato attuale e probabilmente anche in futuro il Comune di Torino non ha i soldi per comprare dalle ferrovie l’area dei binari di Porta Nuova. Le ferrovie in generale non pare vogliano dismetterla completamente, ma solo parzialmente. Se fossero costrette a dismetterla, lo farebbero solo per vendere i diritti per l’ edificazione di qualche bel palazzone. E’ un po’ tutta la storia delle  "spine" del  piano regolatore  Gregotti- Cagnardi: si fanno sparire dei binari per fare brutti palazzoni, senza qualita’, senza tecnologia e senz’anima.

A Londra e a Berlino le metropolitane a cielo aperto e le ferrovie urbane sono parte fondamentale del sistema metropolitano. La Circle Line, la PiccadillY line, la Central Line e molte altre a Londra e la SBahn a Berlino sono alla luce del sole in ampi tratti e vanno benissimo. Nessuno si sogna di sotterrarle.

L’unico argomento che mi convince e’ che forse i soldi del lotto Porta Nuova Lingotto non sono trasferibili ad altri lotti. Questo e’ triste ed assurdo. Con i soldi disponibili potremmo avere molto presto un collegamento da Rivoli a Nichelino ed invece dobbiamo accontentarci di Collegno-Lingotto (Ma ci sono davvero tutti i soldi per arrivare a Lingotto?).

Io non voglio meno metropolitane, ne voglio di più, il più in fretta possibile.

G.R.

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Porta Nuova Lingotto: una spesa utile?

Il tratto di via Nizza piu’ vicino a Porta Nuova  e’ stato recentemente chiuso per iniziare i lavori della metropolitana.

Ora si spenderanno grandissime somme per scavare una metropolitana tra Porta Nuova e Lingotto, ma la metropolitana tra Porta Nuova e Lingotto esiste gia’, si chiama binari 1 e 2 della ferrovia tra Torino e Lingotto. Mancano solo le fermate.

Porta Nuova nei piani di Trenitalia e del Comune di Torino e’ destinata ad essere sempre meno importante come stazione ferroviaria ecco dunque che due binari potrebbero  essere dedicati alla metroplitana, senza danno.

Si tratta di fare delle fermate vicino a corso Somellier, corso Dante, corso Bramante per un costo che sarebbe solo una piccola parte di quello che si vuole sostenere ora.

Con i soldi risparmiati si potrebbe raddopiare il binario della ferrovia tra Lingotto e Nichelino ed iniziare a scavare altri tratti in sotterranea  (ad esempio tra Porta Nuova, Piazza San Carlo, Piazza Castello ed avanti verso Torino nord)  dove uno scavo e’ davvero necessario.

I soldi sono pochi e saranno ancora meno in futuro. Dobbiamo concentrarli su cio’ che e’ davvero necessario.

Gustavo Rinaldi

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I benefici dell’immigrazione vanno redistribuiti

 

Abbiamo scritto che il lavoro degli
immigrati non e` in concorrenza con quello degli italiani:

http://gustavorinaldi.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/2006/03/gli_immigrati_r.html

Nuovi studi ci dicono che e` il caso di correggere in parte quanto scritto. Martin Wolf del Financial Times di mercoledi’ 5 aprile riferisce di due recenti studi sull’immigrazione. Da essi risulta che e` vero che gli immigrati favoriscono la crescita economica nei paesi ricchi, ma e` anche vero che esiste una concorrenza tra i lavoratori immigrati e certi lavoratori nazionali con un profilo professionale piu` simile a quello degli immigrati: i poveri ed i meno istruiti. Anche se spesso gli immigrati sono istruiti, di fatto, inizialmente e` con gli italiani meno istruiti che essi sono in diretta concorrenza. In certi casi e` vero che, se lavora l’immigrato, non lavora l’italiano.  Allora che fare? Bloccare l’immigrazione? Non  necessariamente. L’immigrazione porta comunque molti benefici al paese. Questi benefici vanno sopratutto alle classi piu’ ricche ed istruite e alla classe media e medio bassa. Non vanno alla classe piu’ bassa. Bisogna ricordarsi di cio’ e dare dei benefici specifici a quei cittadini italiani che sono in diretta concorrenza con gli immigrati: i meno istruiti e qualificati. Loro non hanno torto ad essere contro l’immigrazione, quando sono lasciati soli a pagarne il costo. Le tasse, il sistema formativo, i servizi sociali, le case popolari ed altri sussidi pubblici dovranno tenere conto di questa realta`.
Gustavo Rinaldi

2 caste: un commento di Stefano L.

La rivoluzione del sistema economico italiano verso un modello di maggior competitività è necessaria, ma il passaggio deve essere gestito, altrimenti si rischia di farsi del male. Abbiamo già perso troppo tempo, ma non possiamo permetterci di destabilizzare oltre un certo limite il tessuto sociale, sennò l’obiettivo di modernizzazione del paese non lo si raggiungerà mai.

Tranne che si voglia ridurre il reddito medio italiano a quello cinese, altro non c’è che investire in settori a tecnologia avanzata e ad alto valore aggiunto. Ma per fare questo occorrono tante risorse che le aziende medio-piccole non hanno.

La modernizzazione avrà un inevitabile costo. E dal momento che i sacrifici vengono meglio tollerati se se ne conosce il motivo, bisognerebbe fornire ai cittadini una informazione obiettiva e completa. Cosa che non si fa: nei dibattiti politici l’onestà intellettuale viene sacrificata in favore di discorsi demagogici, unicamente finalizzati all’accaparramento dei voti. Basta vedere il balletto delle cifre, anche su parametri sui quali dovrebbe esserci certezza e condivisione.

Un altro enorme ostacolo è l’efficienza nella distribuzione delle risorse, minata alla base dalla fitta rete di clientelismi e dalla mafia, potente soprattutto in certe aree del paese. Altro che risorse destinate alle tecnologie avanzate!

Per quanto riguarda i dazi, sono misure poco diplomatiche, tuttavia ci sono degli altri strumenti per ostacolare le importazioni. Se carichiamo i prodotti in entrata di adempimenti a standard e leggi, per esempio, se ne rende più complicata sia la produzione che l’import. Tuttavia è importante che i requisiti oggetto di conformità, siano testabili direttamente sul prodotto, per evitare di cadere nelle trappole del marchio CE.