Povero Riotta!

Alla Rai se lo mangiano. Certo ci congratuliamo con lui per l’importante nomina. Certo ci congratuliamo con noi stessi perche’ una volta tanto un giornalista di grande valore e di statura internazionale viene messo a dirigere il TG1. Ma siamo anche preoccupati.

La RAI non accetta cambiamenti e non accetta corpi estranei, decisi a cambiare le cose. La fecero pagare a Filiberto Guala, creandogli uno pseudo scandaletto di ballerine che mostravano troppo le gambe, la fecero pagare a Gad Lerner con un’obbrobbriosa storia di abuso di minori e non la faranno passare liscia neanche a Gianni Riotta.

In un ambiente simile, ma forse meno aggressivo, in galera, in queste situazioni si usa dire: "Vai con una mano davanti, una di dietro e possibilmente cammina lungo i muri".

Auguri dott. Riotta.

What a Wonderful World

Un gran pezzo di musica statunitense creato da  Bob Thiele e George David Weiss per  Louis Armstrong.

Audio

       I see trees of green, red roses too


        I see them bloom for me and you
        And I think to myself what a wonderful world.
       
        I see skies of blue and clouds of white
        The bright blessed day, the dark sacred night
        And I think to myself what a wonderful world.
       
        The colors of the rainbow so pretty in the sky
        Are also on the faces of people going by
        I see friends shaking hands saying how do you do
        They’re really saying I love you.
       
        I hear babies crying, I watch them grow
        They’ll learn much more than I’ll never know
        And I think to myself what a wonderful world
        Yes I think to myself what a wonderful world.

Atti chiari

Il governo israeliano lunedi’ 4 settembre 2006 ha ordinato la costruzione di 690 nuove abitazioni in Cisgiordania, territorio che una risoluzione ONU stabilisce appartenente al futuro stato di Palestina.

E` legittimo farsi alcune domande.

E` questo un atto giustificato? Israele ha intenzione di trattare con i Palestinesi?  Su che cosa? Non sembra  sulla terra.
Riconosce un loro diritto ad avere uno stato? Che cosa potrebbero ricevere i Palestinesi, se si comportassero come Israele desidera? Come dovrebbero rispondere i Palestinesi a questa decisione di costruire nuove case in Cisgiordania? Piu’ in generale dovremmo chiederci quale potrebbe essere una strategia razionale, laica e positiva dei Palestinesi di fronte al fatto che gli Israeliani stanno ulteriormente costruendo molti edifici su terra internazionalmente riconosciuta come loro. In base al diritto internazionale cio’ che il governo di Israele fa  e` illegale, ma Israele non riconosce l’autorita` di nessuna corte internazionale;  denunciarli quindi non sembra lo strumento adatto.
Devono i Palestinesi concludere che  Israele crede nella politica dei fatti compiuti?
Devono i Palestinesi concludere che la forza conta piu’ del diritto?

 

Donne e Potere

Forbes ha
recentemente pubblicato la lista delle donne piu’ potenti del mondo.

060901_presidente_di_banca

 



Nella lista di Forbes non so se c’e`, ma io  segnalo   Josephine Premla Sivaretnam. Dopo
alcuni studi in legge in Malesia ha preso un master alla London School of
Economics ed oggi e` la presidente di International  Commercial  Bank LTD. Una banca di proprieta` malese che opera nell’Europa centrale ed  in Africa. La Malesia e` un paese mussulmano.

Spesso si sente
parlare della cattiva condizione della donna nei paesi mussulmani.
In molti casi e`
vero, ma in alcuni no. La stampa italiana riporta piu’ volentieri gli esempi
cattivi di quelli buoni. Questo e` frutto di pregiudizi e provincialismo. Una
vecchia scusa dei colonialisti di tutti i tempi e` stata che si colonizzava gli
altri popoli per alleviare le loro sofferenze e condurli verso la civilta`,
per coltivare le foreste e per far fiorire il deserto. Sono scuse  usate ancora oggi.

 Quante donne sono
presidenti di banca in Italia? E nella laica  Francia? Certamente poche.

Il treno per Caselle: luci ed ombre

Almeno alcuni dei mezzi in servizio tra Torino Dora e Caselle sono moderni e confortevoli.

Treni_nuovi_e_confortevoli

A Caselle Aeroporto le piattaforme sono ad altezza perfetta. Il passeggero puo’ salire e scendere senza nessuna acrobazia. Sarebbe bello se tutte le altre piattaforme d’Italia fossero come questa!

A_caselle_aeroporto_la_piattaforma_e_al_



Suggerimento.
E` vero che il treno arriva solo a Torino Dora e che per vedere il collegamento diretto con Porta Susa, Lingotto ed anche Cuneo, Asti e Pinerolo ci vorranno anni. Pero’ gia` oggi  si potrebbero organizzare delle coincidenze, cambiare treno a Torino Dora non sarebbe drammatico. Qualche  treno gia` oggi fa Savona Chivasso e ferma a Torino Dora, ma sono rarita`. Ci fossero molti treni simili , il problema del collegamento  mancante non sarebbe cosi’ grave.

Problema.
L’ultimo treno parte  da Torino Dora alle 19.43, troppo presto tenuto
conto che spesso ci sono voli alle 22 e talvolta alle 23; orari piu’
estesi favorirebbero anche  gli abitanti dei vari paesi (es. Venaria,
Borgaro) che la linea  attraversa.

Lo scalino del treno

 Piattaforme_troppo_basse                                                                                                                                             
Spesso le persone
anziane, le persone con bambini piccoli e quelle con bagagli pesanti decidono
di scegliere l’auto piuttosto che il treno per non dover salire su alti
gradini. Non parliamo delle persone in carrozzella.
La distanza tra
le piattaforme dei binari ed i treni in Italia e` troppo grande. Non e` alla
portata di chi non e` un po’ giovane e atletico.

Bisogna al piu`
presto alzare le piattaforme dei binari in modo che il treno sia davvero alla
portata di tutti.

Doppia ipocrisia

Palma

La vicenda del
Libano e` contraddistinta da due ipocrisie.

Una e` l’ipocrisia
libanese di avere una forza armata all’interno del paese che non risponde al governo libanese ed all’esercito libanese.
Il governo
libanese come ogni altro governo dovrebbe avere il monopolio della violenza derivante dai  suoi confine o dovrebbe non accettare ed attaccare chiunque crei delle
forze armate indipendenti all’interno del suo territorio.
Questo e` il caso di Hezbollah. Poiche` il governo libanese tollera la presenza di Hezbollah, dovrebbe
accettare la responsabilita` per le azioni di quella organizzazione, mentre
normalmente si dichiara non colpevole ed ignaro di esse.

L’altra ipocrisia
e` quella di coloro che vogliono che il governo libanese disarmi Hezbollah, ma
non hanno intenzione di fornirgli una forza militare comparabile con quella dei
suoi vicini
, Siria ed Israele, che in piu’ occasioni hanno dimostrato di volere
e potere invadere il suo territorio.

Se non si
affrontano entrambi i problemi non si risolve nulla.
Il Libano deve assumersi la piena
responsabilita` delle azioni di Hezbollah, averne il pieno controllo e pagare
il prezzo per le loro eventuali azioni non rispettose dei diritti dei vicini,
Israele in particolare, ma nella stessa misura bisogna pensare a dotare il
Libano di mezzi militari di tutt`altro ordine di grandezza. Se invece si vuole che il Libano disarmi Hezbollah e
nulla piu’, allora si vuole uno stato libanese debole ed imbelle dove eventi come I massacri
di Sabra and Shatila si possano ripetere.

Cash Back

Ignazio si avvicina alla cassa del supermercato con due bottiglie di latte ed il bancomat. La cassiera gli chiede "desidera del contante?" e lui risponde "trenta euro per favore". Pochi secondi dopo gli viene chiesto di digitare il suo codice segreto e riceve uno scontrino da € 32.80 e trenta euro in contanti.
Praticamente al conto in banca di Ignazio verra`addebitato il costo del latte ed i trenta euro che Ignazio si porta via. Nulla piu’
In Italia questa non mi sembra una scena usuale, mentre in Inghilterra lo e`.  I supermercati hanno capito che possono offrire un servizio gratuito in piu’, il prelievo di contanti, risolvendo al contempo il loro problema di gestire il contante ricevuto dai clienti.

I supermercati ricevono grosse quantita` di contanti e poi devono spendere grosse somme per far trasportare e scortare questo contante in banca o in altro luogo sicuro. Se riescono a liberarsi del contante,  dandolo ai clienti, possono risparmiare parecchio. Per i clienti puo’ essere comodo uscire dal supermercato con qualche soldo in tasca senza dover passare dal bancomat. Chi ci perde sono le agenzie di trasporto valori ed i rapinatori.

Partendo per il Libano

L’idea di porre una forza di interposizione europea in Libano e` ambivalente.

E` certamente apprezzabile se permette di trovare una via
d’uscita all’attuale situazione da incubo dove il rapimento di due
soldati ha portato alla semi-distruzione del Libano, successive
rappresaglie con missili su citta` israeliane, troppi morti.
Andare in Libano e’ un grosso rischio, se
a) non sara` possibile far percepire da tutte le parti in causa la nostra forza come qualcosa di davvero autonomo.
b) se non saremo in grado di avere una forza superiore a quella delle parti in causa.

Se in Libano saremo o saremo percepiti dall’una o dall’altra parte
come un surrogato di una delle due parti in causa, allora diverremo (i
nostri soldati diverranno) prima dei pupazzi e poi carne da macello.
Potranno facilmente divenire oggetto del tiro incrociato delle due
parti e di attentati.
Al tutto si aggiunga che un arbitro ha senso
quando e` davvero in grado di fermare il pallone in gioco e dare dei
cartellini rossi, non quando si prende delle pallonate in faccia dalle
due squadre.
I governi europei sono spesso divisi, anche quando i popoli europei la pensano nello stesso modo. L’Europa  non
possiede una forza armata unica e rispettata. Le forze armate sono
fondamentalmente una destinazione di tagli di bilancio da parte di
quasi tutti i governi europei.
Il lavoro dei militari e disprezzato
da molti, anche perche’ spesso i politici hanno assegnato ai militari
delle missioni ingiuste o impossibili. In questo modo i militari sono
divenuti gli obiettivi di critiche che avremmo dovuto rivolgere ai
politici che li comandavano.

C’e` seriamente da chiedersi, se prima di impegnarci in decine di
missioni in giro per il mondo non sarebbe il caso di pensare ad avere
un esercito davvero in grado di provvedere alla difesa dell’Europa.

Alcohol in cabina? Si` comprato al duty free

Alcohol_a_luton

E` un po` stupefacente scoprire che sia possibile portare sugli aerei  molto piu`  di quanto annunciato pochi giorni fa. Basta comprarlo al duty free. Almeno questo e` quanto trapelava sabato 12 agosto dal  Financial Times. Ora sappiamo che al duty free  si trovano tantissime cose che, nelle mani sbagliate,  potrebbero divenire bombe. Noi non siamo chimici o esperti di esplosivi, ma qualche aereo lo abbiamo preso e qualche negozio oltre i controlli di sicurezza lo abbiamo visitato: ci sono alcolici e profumi altamente infiammabili, strumenti elettronici, non molto diversi da quelli che ci proibiscono di portare da casa nostra, come potenziali detonatori.
Delle due l’una: o le forze di sicurezza non fanno sul serio quando dicono che ci troviamo di fronte ad un pericolo serio o sottovalutano pericolosamente le capacita` degli attentatori. Gli toglieranno pure la possibilita` di portarsi bombe artigianali da casa, ma non gli tolgono la possibilita` di produrle nei bagni dell’aeroporto o degli aerei, comprando gli ingredienti al duty free.