Profumo candidato sindaco

Dobbiamo ancora capire cosa pensa su questi temi:
a) ritiene opportuno fare crescere l'indebitamento della citta`?
b) c'e` bisogno di piu' case a Torino?
c) cosa significa fare una citta eco-sostenibile?
d) il decentramento delle decisioni e` una moda o e` qualcosa di utile e sensato?
d)Torino e` autosufficiente o necessita un'area metropolitana?
e)esiste un modo piu' veloce di far crescere il reddito di Torino del permettere alle donne che lo desiderano di lavorare ed avere una famiglia?
f) la citta` puo' crescere solo d'immigrazione o ha anche bisogno di permettere a chi e` a Torino di avere figli e di educarli?
g)possiamo fare si' che le strade di Torino siano piu' sicure e vi siano meno incidenti?

Alcune idee per il futuro Sindaco

Due osservazioni circa il quadro generale in cui la futura amministrazione comunale si trovera` ad operare:
a) cambiamento climatico; gia` nel 1993 sapevamo che il clima stava cambiando e che almeno in parte cio’ era causato dall’ uomo, oggi pero’ ne abbiamo la quasi assoluta certezza; inoltre documenti come il rapporto Stern o le previsioni del Pentagono vengono ad evidenziare come la lotta al cambio climatico debba essere la priorita` numero 1 di ogni amministrazione ad ogni livello.
b) La crisi economica va intesa sopratutto come crisi italiana; l’economia globale e` cresciuta molto negli ultimi quindici anni, non cosi’quella italiana. La crescita economica e` il presupposto per aumenti salariali e per la spesa pubblica ed essa dipende da sviluppo tecnologico e accumulazione di capitale. Negli ultimi anni in Italia entrambi sono stati scarsi. Quindi la crescita e` destinata ad essere modesta. Chi vuol godere perche’ forse nel 2010 e nel 2011 cresceremo dell’1% dopo due anni in cui abbiamo perso il 7%, faccia pure; si tratta comunque di una magra consolazione. Tra tutti i paesi sviluppati l’Italia e` quello che dal 1980 al 2009 ha piu’ ridotto la sua quota nella produzione mondiale: di ben il 37%, contro il 33 % della Germania, il 31% della Francia, il 20% del Regno Unito e l’11% degli USA. In queste condizioni le risorse di cui disporra` qualunque governo e quindi qualunque amministrazione locale saranno limitatissime.

Alcune implicazioni e proposte:

I. La futura amministrazione comunale avra` risorse limitatissime e potra` offrire poco in termini di quantita` di denaro spendibile per i cittadini. Potra’ fare affidamento sull’indebitamento solo in misura molto limitata. E` vero che qualche cessione di partecipazioni azionarie potra` servire a diminuire l’indebitamento; e` altresi’ vero che questo tipo di manovra si puo’ fare solo una volta. I gioielli di famiglia si vendono una volta e poi basta. Quindi se, dopo aver venduto quote di aziende partecipate, si decidesse di indebitarsi di nuovo, lo si farebbe senza alcun paracadute. Ci si dovrebbe impegnare a pagare tutti i debiti con le decrescenti risorse correnti del futuro.Bisognera` avere una discussione aperta e franca su quanti soldi e’ bene che il Comune di Torino spenda ogni anno per il servizio del debito.

II. Un’amministrazione che non puo’ fornire ai cittadini molti beni e molti servizi puo’ pero’ avvicinare le scelte ai cittadini, con un maggiore decentramento. Oggi troppe decisioni che potrebbero essere prese a livello di circoscrizione vengono prese a livello di amministrazione cittadina. Cio’ sposta inutilmente le scelte lontano dai cittadini (perche` un senso unico in via Frinco o in via Condove deve essere deciso a livello centrale?, perche’ per aggiungere un lampione deve intervenire l’’amministrazione centrale? ) e non risponde ad una logica liberale ne’ ad alcun principo di sussidiarieta’. Ci lamentiamo del centralismo del governo di Roma, ma poi ripetiamo a livello locale gli stessi errori, portando quasi ogni decisione davanti al Conte Verde. Le circoscrizioni potranno eventualmente diminuire di numero, ma dovranno avere tutte le responsabilita` amministrative salvo alcune, di ampio raggio, come gli assi metropolitani, specificamente attribuite, prima all’amministrazione comunale e presto all’autorita` di area metropolitana. Questa non si e` fatta anche perche` e` difficile pensare che i paesi della cintura vogliano entrare in un’area metropolitana dove il “monolite” Torino la farebbe sempre e comunque da padrone. Solo le circoscrizioni potrebbero trattare da pari con i comuni della cintura. Un comune da 900.000 abitanti non potra` farlo mai. Cosi’ per mantenere questa entita` da 900.000 abitanti ci obblighiamo a non vedere la realta`: Torino e` un’area di un milione e mezzo di abitanti e come tale deve presentarsi nel mondo. Le scelte di area metropolitana vanno messe nelle mani di un’autorita` di area metropolitana, le altre vanno gestite a livello circoscrizionale.
III. Il cambio climatico deve essere centrale rispetto al programma municipale. Berlusconi nega il cambio climatico e non contribuisce alla stesura di un nuovo protocollo di Kyoto, che egli invece osteggia. Il ministro Ronchi (si veda La Stampa del 16 luglio) si oppone al taglio del 30 % dei gas serra come proposto da Germania, Francia e Regno Unito. Non possiamo criticarli, se poi non introduciamo politiche chiare. Penso in particolare ai trasporti ed all’edilizia, le due principali fonti di inquinamento urbano.
a. La scelta verso trasporti di tipo sostenibile deve divenire piu’ evidente. Non si puo’ predicare la lotta al cambio climatico ed allo stesso tempo costruire posteggi, sottopassaggi e cavalcavia, tutte opere che attraggono traffico.
b. A Torino circolare in bicicletta continua ad essere pericoloso, data la scarsita` di percorsi ciclabili dedicati. In particolare l’attraversamento da est ad ovest della citta’ e del Centro Crocetta in particolare e` pressoche’ impossibile, se non si vuole rischiare la propria vita.
c. L’intermodalita` deve divenire una regola. Dobbiamo urgentemente collegare la stazione FS di Lingotto con il complesso del Lingotto e con via Genova. Dobbiamo inoltre collegare meglio Lingotto FS con piu’ linee tramviarie e di bus quali il 18 ed il 4. A Porta Susa dobbiamo far si’ che la stazione dei pulman e la stazione FS, se possibile coincidano: sotto passano i treni, sopra ci siano i pulmann. Solo dando sempre un forte vantaggio al mezzo sostenibile, possiamo sperare che venga usato.

IV. A Torino non si dovra` piu’ costruire alcun edificio che consumi energia; tutti i nuovi edifici dovranno non consumare e possibilmente produrre energia per la collettivita`. Attorno a cio’ dovremo sviluppare delle competenze di tecnici ed artigiani ed eventualmente costruire una vera e propria filiera dell`edilizia sostenibile.

V. L’immigrazione e’ una risorsa: si’, ma.
E` vero che l’immigrazione e` una risorsa ed in generale favorisce la crescita dell’economia ed il benessere della maggioranza dei cittadini. E` altresi` vero che il 10 o 15% piu’ povero della popolazione e` danneggiato dall’immigrazione.
I piu’ poveri competono con gli immigrati per gli stessi lavori e per gli stessi servizi sociali.

Una politica sensata non deve pensare di combattere l’immigrazione, ma deve attivamente trasferire risorse e servizi a quella minoranza che dall’immigrazione viene danneggiata
. Dimenticarsi di loro e`una grave ingiustizia e fomenta le loro giuste proteste.  

 Ci vuole ricerca su questi temi e bisogna tenere conto dei risultati della ricerca quando si fanno le strategie per il futuro.

Toro alle porte palatine
 

Mancano De Gasperi ed Adenauer

Se i partiti politici avessero dei De Gasperi o degli Adenauer e se gli elettori li votassero, non staremmo nella condizione in cui siamo.
Nel dopoguerra, bruciati dal passato, la gente guardava al futuro; oggi si guarda solo al passato. Si vota chi ti promette che il mondo non cambiera', un'illusione impossibile.
Questo e` un problema condiviso da tutti i principali gruppi politici. Non e` un problema di destra o sinistra. Sarebbe troppo bello sapere che i buoni stan da una parte ed i cattivi dall'altra.

A proposito di firme false

O si punisce severamente chi beneficia di firme false oppure si dice che e` lecito raccogliere firme false e si incentiva e premia il farlo. Se vogliono, il governo e la sua maggioranza aboliscano l'obbligo di raccogliere firme: alle prossime elezioni avremo un milione di liste…ma se questo e` cio' che si vuole, a me va anche bene.
 Brogli ne fanno tanti a destra come a sinistra, ma se alle ultime elezioni regionali piemontesi ci fosse stata anche solo una lista che ha fatto tutto correttamente, sarebbe giusto dire ad essi: "siete dei fessi, perche` avete rispettato le regole!" ?

Che regole vogliamo per il futuro?

Sono le regole che fan si che chi e` eletto debba essere obbedito da tutti, anche da chi non lo ha votato.
Senza regole non ci sono presidenti, assessori, ministri, portaborse ed addetti stampa. 
A me va bene qualunque regola, purche`, fissata una norma,  poi la si rispetti e la si faccia rispettare. Questo paese e` cosi' degradato perche' premia i furbi e punisce chi rispetta le regole.
Un motore funziona secondo certe regole con un certo numero di giri, con certe leve, con una batteria con un certo voltaggio, ecc.
Se queste regole non sono rispettate, il motore non va piu' avanti e si inceppa. Questo e` il caso dell'Italia.
A scanso di equivoci: di furbi ce ne sono a destra come a sinistra. Cosi' come di persone oneste.

Nittish e gli immigrati che ci insegnano legalita’

Come spiegava Saviano gli immigrati entrano nelle zone controllate dai criminali come un corpo estraneo.

Se talvolta sottostanno alle regole criminali o ne diventano leader, e' vero che molte altre volte si ribellano, come ad esempio a Rosarno, chiedendo quella legalita' cui gli italiani hanno gia' rinunciato da tempo.

Mutatis mutandis qualcosa  del genere e` successo anche a Torino.

Che il Grinzane di Soria fosse qualcosa di anomalo, quasi uno stato nello stato, era sotto gli occhi di tutti noi. E' stato per quattro anni sotto gli occhi di Mercedes Bresso presidente della Giunta  Regionale ed e` stato per cinque anni sotto gli occhi di Roberto Cota, presidente del Consiglio Regionale. Nessuno ha detto nulla.
Ha dovuto arrivare da Mauritius il signor Nittish, uno straniero, perche' a Torino si facesse un po' di pulizia.

Citta’ della Salute: luci ed ombre

Come gia` scritto in altra occasione  l'idea di trasferire varie cliniche universitarie a Grugliasco non ci ha mai impressionato per chiarezza e brillantezza.  Non si teneva conto che la Facolta' di Medicina  era gia' largamente insediata tra Italia 61 e Corso Bramante e che spostarne alcuni pezzi sembrava un po' un controsenso.  Va quindi apprezzato che la nuova giunta regionale sia orientata a fare la cosi' detta "citta' della Salute" nei pressi delle attuali Molinette.

Quello che suscita forti dubbi e' l'equilibrio tra spazi costruiti e spazi  liberi (giardini e campi sportivi).

Va bene occupare l'ex  campo del  Bacigalupo; cio' pero' dovrebbe significare che la' dove si demolisce i vecchi ospedali  poi si  fa area verde non palazzi.

Cosi' com`e`, questo progetto e` troppo pieno di cemento.

Gustavo Rinaldi

Molinette e dintorni

Prima vengono le idee

Il PD piemontese si chiede cosa ha sbagliato e perche`  ha perso la regione.

Si sta ripetendo il copione gia’ visto parecchie volte a livello nazionale . Il centro sinistra si prende una legnata e nei Progressisti / l’Ulivo / l’Unione / il PD  ufficialmente nessuno  accusa nessuno, ma poi, sotto sotto,  si affilano i coltelli, e di tanto in tanto, il capo di turno si ritrova con un bel pugnale nella schiena. “Io non dico che sia cattivo, certo pero’ ci fosse stato un altro…”. Si preferisce il logoramento invece del confronto, la guerriglia, invece della guerra frontale e dichiarata. Lo sfiancamento progressivo fino al conseguimento dell’obiettivo: dimissioni. Quindi si inizia una nuova procedura di selezione, eventualmente si fanno nuovamente le primarie, restando pronti, poco dopo, a dimostrare che esse non contano un bel niente. Veltroni non ebbe nessun rispetto di chi aveva scelto Prodi, minandone il suo governo alla base, dicendo apertamente che lui avrebbe scaricato gli alleati di Prodi; stranamente quelli non si fecero attendere e scaricarono  Prodi.

 Altri non ebbero nessun rispetto del popolo che aveva scelto Veltroni e oggi ben poco rispetto si ha per coloro  che si sono scomodati ed han pagato  per andare ad eleggere Bersani.

Per ogni sconfitta elettorale, c’e` una soluzione pronta: cambiamo il segretario.

Ovviamente questa (non) soluzione non porta da nessuna parte. Qualcuno, che magari presume di aver fatto le scuole alte, va addirittura oltre e propone un cambio di coalizione: tiriamo dentro o fuori una Rifondazione o un Udeur, approcciamo un'UDC, un Di Pietro e chissa’ magari i grillini. 

Molte volte essi partono dal presupposto che, se la Coca Cola ha il 45 % del mercato delle bevande e la barbera il 6%,   una miscela di coca e barbera dovrebbe conquistarsi una quota di mercato pari al  51%. Stranamente gli elettori non stanno al gioco e li mandano a fare la birra.

·        Perche` tanti giovani non riescono a mettere su’ famiglia e li devono mantenere i loro genitori?

·         Perche` i salari di molti, giovani in particolare,  sono bassi e precari?

·        Perche’ l’Italia da 15/20 anni cresce poco o niente?

·        Come si puo’ beneficiare dell’immmigrazione e compensare coloro che da essa vengono danneggiati?

·        Perche` in Italia studiare serve relativamente poco?

·        Perche` la concorrenza cinese danneggia piu’ noi dei francesi e dei tedeschi?

·        Perche’ in Italia diventi qualcuno (quasi sempre) solo se sei figlio di qualcuno?

·        Dove troveremo  l’energia di cui avremo bisogno per far funzionare le nostre imprese e scaldare le nostre case?

·        Perche’ in Italia a fronte di salari estremamente bassi riusciamo ad avere un costo del lavoro estremamente elevato?

·        Come si puo’ curare tutti senza che la spesa sanitaria ci dissangui?

·        Perche` per molti italiani il contatto con la pubblica amministrazione non e` una bella esperienza?

·        Perche’ le aziende devono usare corrieri espresso invece di usare il servizio postale?

Perche` e` cosi' difficile ottenere giustizia in un tribunale?

·        Perche` i giovani precari sono poco sensibili ai problemi dei lavoratori dipendenti e magari votano a destra?

·        Perche` le nostre aziende non possono affidare le loro merci alle ferrovie?

·        L’inserimento delle donne nel mercato del lavoro e` affar loro o interesse di tutti?

·        Vogliamo difendere I diritti ed I doveri di tutti o i  diritti acquisiti di alcuni?

 

Il PD dovrebbe provare a rispondere seriamente a queste domande. Quando lo avra’ fatto ed avra’ trovato delle risposte credibili dovra’ iniziare a parlarne con la gente, per la strada. Poi potra` cercare gli uomini in grado di presentare queste risposte e potra` fare coalizioni con coloro che accettano queste soluzioni.

Oggi pensare agli uomini , magari cercandoli giovani,e alle coalizioni, prima di pensare alle soluzioni  non conduce da nessuna parte.

 

 

Gustavo Rinaldi