Io credo che la flessibilita` non vada ne’ deizzata ne’ demonizzata. Di fatto in Italia oggi non e` uno dei problemi principali per cui non si investe e non si assume; contano di piu’ i troppi livelli decisionali, la burocrazia, il prezzo dell’energia, la non trasparenza e la corruzione. E` vero pero’ che sarebbe giusto avere poche forme contrattuali, possibilmente una. I diritti, se sono tali, lo dovrebbero essere per tutti. Oggi invece tutta la discussione verte sui lavoratori dipendenti delle aziende con piu’ di 15 dipendenti. 30% del totale. La cosa che a me pare piu’ grave e` la barriera dei 15 dipendenti. E` un chiaro incentivo a non far crescere le imprese, con brutte conseguenze sul nostro tessuto industriale. Le aziende piccole spesso fan meno ricerca e fan piu’ fatica a penetrare i mercati in crescita lontani, con ovvie conseguenze per chi vi lavora. In ultimo ricordiamoci che non ci sarebbe nulla di male ad aumentare la licenziabilita`, se esistesse un sistema di indennita` di disoccupazione e di formazione degni di questo nome, ossia in grado di proteggere il reddito di chi perde il lavoro ed offrirgli nuove opportunita`. Tutto cio’ purtroppo manca ed e` ovvio che in questo contesto cambiare le cose sia assai arduo se non impossibile.
Autore: Gustavo Rinaldi
Intervento a Torinow 13 Novembre 2012
Liste: la lista Lagarde in Grecia e la lista di correntisti HSBC a Guernsey.
Gli USA stanno diventando il primo produttore di petrolio al mondo, che effetti avra’ su di noi?
Chi paga le pensioni?
Questi sono alcuni dei temi trattati oggi a Torinow.
La crisi,la crescita, le tasse sul lavoro e quelle sull’inquinamento
Il 7 novembre sono stato ospite di Balon, su Quartarete.
Ci hanno chiesto se siamo alla fine di un sistema, se il PIL indica ancora qualcosa e su come fare ad avere un PIL che davvero indichi benessere.
La Cina non e` piu’ quella di un tempo
Benche` i salari stiano crescendo in fretta, i lavoratori sono spesso insoddisfatti. Parecchie aziende stentano a trovare lavoratori. Non vi e` piu’ la stessa abbondanza di giovani che vi era qualche anno fa. Le donne cercano di passare dall’industria ai servizi. Gli uomini in fabbrica non sono tanto “docili” quanto le donne. Aumenta quindi il conflitto sociale. La manifattura annoia molti. Forse la soluzione consistera’ nel aumentare l’automazione ed avere meno lavoratori, meglio pagati e con piu’ diritti. Fonte.
Una contabilita` credibile e comparabile e` ancora un obiettivo lontano
Secondo Hans Hoogervorst, ex ministro delle finanze olandese ed oggi presidente di IASB, non si stanno facendo sostanziali progressi nella direzione di avere delle regole contabili che non contribuiscano all’esplodere di altre crisi finanziarie.
L’umiliazione torna ad affacciarsi in molti paesi europei
Gillian Tett riferisce di un interessante studio del sociologo Dennis Smith. In Europa il sentimento di umiliazione di alcuni paesi e` qualcosa che non si vedeva dai tempi della guerra. Sottovalutarlo e` un serio pericolo.
La cultura delle banche d’affari non sembra cambiare
Secondo quanto reporta il Financial Times un ex dipendente asserisce che ancora l’altr’anno Goldman faceva investiva in senso contrario di quanto consigliato ai suoi clienti.
Se fosse vero, potremmo considerare il sistema finanziario riformato? Possiamo fare dei progetti per il futuro senza mettere in conto una possibile nuova crisi finanziaria?
Torna la “passione” per il rischio
I mercati finanziari sembrano ributtarsi sulle attivita` a piu’ alto rischio.
Le banche emettono debito a piu’ alto rischio e maggior rendimento. Vi e` anche un ritorno di appetito per titoli collegati ai mutui sulle case.
La crisi del 2007-2008 non ha insegnato molto.
Blocchi stradali ed interventi di polizia
Io non mi scandalizzo del fatto che i manifestanti No Tav siano stati sgomberati dall’autostrada Torino -Bardonecchia (non saremmo meno provinciali se la chiamassimo Torino Lione?). Questo anche se sono perfettamente convinto che quell’opera non sia un modo efficiente per utilizzare le scarsissime risorse a nostra disposizione.
Io non mi scandalizzo nemmeno di certi modi a volte un po’ spicci del contorno. Spaccare i vetri di una trattoria, senza un mandato del magistrato e senza il rischio che un reato venga commesso nell’immediatezza e` previsto da quale codice?
Io ritengo pero’ vergognoso che se qualcuno taglia il paese a meta`, separando Roma da Torino e da Milano, non lasciando transitare piu’ le merci necessarie alla vita del paese , come e` successo qualche settimana fa con la protesta dei camionisti , non si faccia assolutamente nulla, a parte qualche concessione del governo ai manifestanti, mentre si intervenga con tanta solerzia su una via di comunicazione certamente meno importante per la nazione quale quella della Val Susa.
Qui la polizia non c’entra. E` il governo che si e` dimostrato incapace di far rispettare la legge, quando ce n’era davvero bisogno.
Neve: un primo bilancio
Ovviamente e` un po’ un fallimento che una citta` come Torino, sede di Olimpiadi invernali, quindi non aliena alla neve, debba chiudere per neve.
Detto cio’, va aggiunto che i servizi pubblici di pulizia stanno funzionando discretamente, mentre quelli privati abbastanza male. I condomini infatti non adempiono al loro obbligo di mantenere spazzato il marciapiede antistante la casa. D’altra parte , se non arrivano le multe, manca l’incentivo. Nei prossimi giorni i prontosoccorsi si intaseranno di anziani caduti sul ghiaccio. Per un anziano un periodo di immobilizzazione puo’ essere letale. Dare le multe pero’ non crea consensi nei gruppi piu’ forti della societa`.