FT: Mission impossible?

Ad inizio luglio  titolavamo:

Afganistan: mission impossible 

http://gustavorinaldi.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/2006/07/afganistan_miss.html

Il 30/07/2006 il Financial Times titolava:
Mission Impossible? Why stabilising Afganistan will be a stiff test for Nato.
Rallegra e intristisce vedere che il  Financial Times arriva alle nostre stesse conclusioni.

GRATTACIELO DEL S.PAOLO E NUOVE “SPIAGGE”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Credo che la scelta del sito del nuovo grattacielo del S. Paolo sia errata.
Magari potrà sembrare “comoda” per via
della relativa distanza dal centro o dalla vicinanza della Stazione Porta Susa.
Forse questa vicinanza può essere uno svantaggio: la zona è già congestionata
(Palazzo di Giustizia, presenza di C. Vittorio Emanuele che è già molto
trafficato…). Perché non fare i nuovi uffici (magari non come un grattacielo ma
con edifici più bassi) in aree un po’ più periferiche? Addirittura poteva
essere una soluzione – a parer mio – la zona ex Teksid, col nuovo centro immerso
nel Parco Dora. La vicinanza della Stazione Dora e del nuovo asse viario sulla
Spina, lo avrebbero reso ugualmente facilmente raggiungibile. Forse era meno
peggio della soluzione trovata adesso.

Mare

O forse è meglio dedicare il futuro Parco Dora al progetto in atto della
nuova “spiaggia” del Lungodora?
O forse ancora gli architetti moderni (o comunque quelli pagati dal Comune
di Torino) pensano che una città dell’entroterra debba essere anche un posto di
mare? Una città non dovrebbe fare la città, una montagna la montagna e un posto
di mare, il posto di mare?

E’ vero che in altre città si sono create “spiagge”, ma dobbiamo copiare
proprio tutto?

Inoltre una cosa mi chiedo. Questo nuovo grattacielo di “Montparnasse”
torinese, disturberà mica la vista delle Alpi e del Monviso per chi vuole vedere
il panorama dal Monte dei Cappuccini o da Parco Europa o da Superga?

Marco Brignone

Ma i turisti non ci sono.

Ai tempi delle Olimpiadi spesso raccontavamo quello che dicevano di noi i giornali stranieri. I nostri amici torinesi erano increduli davanti al fatto
che almeno meta` dei commenti sulle olimpiadi era tutt’altro che favorevole. I torinesi, giovani,
vecchi , adulti e bambini , tutti erano entusiasti delle realizzazioni olimpiche
e dell’evento. Tutti erano convinti che Torino stesse facendo un capolavoro.

In parte era anche comprensibile. Prendi 3
miliardi di euro spendili su di una popolazione di meno di 3 milioni di
abitanti (la Provincia di Torino e dintorni) e, se proprio non ti sforzi a fare
danni, devi comunque ottenere qualcosa di buono. In alternativa si sarebbe
potuto dare € 1000 ad ogni torinese di
qualunque eta`. In una famiglia di 4 persone entravano 4000 euro… Questo per
spiegare l’euforia (doping) olimpica dei torinesi.
                                                                           

Foto V.P.

Toro_alle_porte_palatine

Resta il fatto che, come Torino Puo’ Farcela
ha largamente documentato (vedi l’archivio di febbraio), 
il resto del mondo non pensava
che le nostre olimpiadi fossero tutte rose e fiori. Al contrario. Spesso gli ospiti si sono sentiti maltrattati.

Oggi “scopriamo” che per   Torino quest’estate e` di morta totale, turisticamente parlando. C’e` da stupirsi?

Il TOROC ha trattato gli ospiti come il
Comune spesso tratta i torinesi: da sudditi fedeli ed obbedienti.
Hanno messo autisti che non conoscevano i
luoghi a guidare i bus delle comitive olimpiche, questi poi non trovavano la strada, pazienza; hanno messo  alcuni  atleti a dormire lungo la ferrovia ai mercati
generali, altri in stanze con la vernice fresca in montagna (sono sportivi? si adattino!); perfino il cibo era cattivo (ma solo per i primi giorni e fino a quando quelli hanno strillato); hanno messo i giornalisti in
periferia in luoghi dimenticati da Dio e dagli uomini, luoghi con zero  sex appeal turistico ed in stanze senza acqua calda
(a febbraio). E poi pretendevano che i giornalisti scrivessero che Torino e` un posto in cui andare in vacanza.

Forse i nostri amministratori semplicemente nelle possibilita`
turistiche di  Torino non ci credono. Se ci
credessero ad esempio avrebbero cercato di trasformare il palazzo RAI di via Cernaia e il
Telecom di via Cavalli in capienti alberghi. Cosi’ un minor numero di giornalisti  sarebbe stato esiliato in periferia.
Macche’. Il palazzo Telecom viene
invece destinato ad ospitare burocrati non turisti.

Oggi non ci resta che leccarci le ferite e
contemplare Torino deserta, ignorata dai
turisti, standocene  nel nostro no troppo dorato isolamento. Speriamo che gli alberghi ed i locali aperti per le olimpiadi non debbano chiudere.

Torino puo’ farcela, ma la nostra mentalita` deve cambiare. Non si puo’
continuare a pensare al turista come a un suddito, bisogna pensare a lui come
un cliente esigente.
Bisogna dargli cio’ che vuole, non cio’ che
noi vogliamo che lui ingoi.

Occhio per occhio, dente per dente

Qualcuno talvolta critica il precetto biblico "occhio per
occhio, dente per dente" Esodo
21:23-25, considerandolo crudele.
Io posso anche credere che un precetto del genere puo’ portare ad un mondo di
orbi e di sdentati, pero’ vedendo lo spettacolo di questi giorni, mi rendo
conto che, se gia` solo  si applicasse "l’occhio per occhio e dente
per dente", l’umanita` potrebbe fare dei grossi passi avanti rispetto allo
stato infimo  in cui si trova oggi.

Immagine da Institute of medical Illustrators.

060730_occhio

 

Vita umana = 1

L’uomo primitivo dava diverso valore alla vita dei componenti della propria tribu’ e a quella dei componenti di altre tribu’.
L’uomo razzista  estende lo stesso valore  ai membri della sua etnia.
Il settario estende la tutela ad i membri della sua setta.
L’uomo nazionalista  da un diverso valore ai membri della sua nazione e agli stranieri.

L’uomo umano considera il valore di ogni vita umana = 1.
Ogni vita umana conta uno, indipendentemente dalla sua razza, nazionalita`, sesso o religione.
Quando la vita di un individuo viene scambiata ( o vendicata) con
quella di dieci o piu’  persone allora significa che si considera il valore di
qualche vita piu’ grande di quello di qualche altra e ci si e` dimenticati di appartenere ad una stessa umanita`.

Una_umanita_1

Le vittime del caldo non son fatalita`

In questi giorni i giornali riferiscono come a Torino ed in varie altre citta` i prontosoccorso si riempano di anziani stremati dal caldo. Alcuni di loro non ce la fanno.
Certamente il caldo e` sempre esistito ed il cambio climatico dipende solo in minima parte da cio’ che noi facciamo nella nostra citta’ (ma facciamo  qualcosa di positivo  per combatterlo?), pero’ parte del problema consiste anche nel progettare le citta` in modo adeguato. Le zone verdi ed alberate possono aiutare ad alleviare il problema; se in citta’  creiamo zone ombrose ed umide,  riduciamo la temperatura  di qualche grado. Al contrario le grandi superfici di cemento, di mattone o di asfalto  si trasformano in fornaci, dove l’aria si surriscalda. Anche le  case possono essere progettate in modo piu’ o meno adatto a far fronte alle alte temperature, con isolanti e vetri speciali. Se si ricicla le acque piovane, si puo’ almeno in parte bagnare le zone verdi, aumentandone la frescura. Se la luce del sole non va tutta a far arroventare le case, ma parte di essa viene utilizzata per  attivare dei pannelli solari sui tetti e le facciate delle case stesse, poi si potra`anche far funzionare dei condizionatori senza bruciare gas o petrolio.

Purtroppo le morti di tanti anziani durante il gran caldo non sono solo fatalita`,  sono anche,  in molti casi, risultato di negligenza e crassa ignoranza da parte di chi governa le citta`.

Dscn1828

Verita` parziali, bugie totali.

Non passa giorno senza che un qualche blogger legato a questo stesso giornale  passi il suo tempo mettendo in evidenza i limiti dell’Islam, la condizione subordinata della donna in quel mondo e l’arretratezza culturale degli arabi.
Certamente ci sono dei problemi anche nel mondo islamico. Molti di questi sono   molto connessi con l’arretratezza economica di quelle regioni. In Italia solo 50 anni fa sperimentavamo parecchie situazioni simili.
C’e` molta enfasi nel mostrare cio’ che non va e ben poca voglia di suggerire qualche passo positivo e realistico. C’e` un gran desiderio di distruggere ed umiliare  e nessuna volonta` di costruire.
Questi bloggers si prendono normalmente guardia dal menzionare anche una sola cosa buona delle societa` islamiche odierne.
Chi mai ha parlato dell’enorme aumento della scolarita’ femminile sotto il  regime islamico iraniano?
Chi ha parlato di donne professore universitario, primario e giudice di cassazione in Iran?
Ricordano tante deficienze vere, ma non mi sembra che  citino mai il fatto che Pakistan, Turchia, Bangladesh ed Indonesia (tutti i piu’ grandi paesi musulmani) hanno avuto a capo delle donne. Cosa che non mi risulta sia accaduta in Svizzera, Francia (la Cresson era primo ministro, ma in Francia chi conta e` il presidente), in Italia, in Spagna o negli USA.
Non citano mai il fatto che nei paesi islamici l’AIDS  e` meno diffuso che in altri paesi.
Non citano la permanenza nei paesi islamici di molti legami di solidarieta` tra persone e famiglie.

Citano  l’arretratezza (vera) , ma si prendono guardia di menzionare che tutte le volte che i paesi del medio oriente han cercato di democratizzarsi hanno visto i loro despoti sostenuti dall’occidente. La Francia ha avuto la rivoluzione, il terrore, Napoleone e poi varie repubbliche. Nei paesi del medio oriente tutte le volte che si prova, con enormi limiti,  a democratizzare il sistema, l’occidente sostiene il despota o l’oligarchia. Si veda il caso della rivoluzione iraniana del 1953 come esempio.
Sono pochi oggi i despota  e le oligarchie mediorientali non finanziati o sponsoriozzati dall’occidente.
In medio oriente le violazioni piu’ orrende dei diritti umani sono regolarmente avallate, finanziate ed armate dall’occidente.
Ed in questo clima si dovrebbe sviluppare una societa` civile?
E questo dovrebbe indurre gli Arabi ed i Musulmani  ad apprezzare i valori dell’occidente?
Il semplice denunciare i limiti delle societa` islamiche senza menzionare l’insieme e` una sostanziale negazione della verita`. 
La negazione della verita` a senso unico e a danno esclusivo di una religione o di una cultura  e’ razzismo.

Per fortuna che c`e` Tonino.

Per fortuna che c`e’ gente come Antonio  Di Pietro,  che fa sentire la sua voce denunciando lo scandalo di un provvedimento di clemenza (indulto)  che riguarda anche i reati finanziari dei colletti bianchi e i reati di  di corruzione.
E` verissimo che le carceri scoppiano e che non abbiamo alternative rispetto ad un provvedimento di clemenza, ma non c’e` nessun motivo di includere  tra i beneficiati i colletti bianchi.
La sinistra,  dopo aver tanto criticato il precedente governo per i privilegi  e le impunita`, che quello dava  a politici  ed uomini d’affari  corrotti, ora si macchia di colpe assai simili.

Col presente post non intendo dire che tutto cio’ Di Pietro ha fatto in vita sua e` oro colato, intendo solo dire che questa volta e` da condividere il suo intervento.

Londra: se vuoi costruire, devi usare tecnologie avanzate

Il Sindaco di Londra ha indetto una gara per imprese edili che desiderino costruire nella zona degradata di  Gallions Park nell’est di Londra. Chi vuole partecipare dovra` usare le tecniche edilizie piu` innovative.; le case infatti dovranno essere riscaldabili ed illuminabili con il minimo consumo di energia non rinnovabile. Dovranno anche riciclare l’acqua e richiedere bassi rifornimenti da parte dell’acquedotto.
Pare che il Sindaco di Londra sia stato stimolato dall’avere visitato la citta` di  Dongtan in Cina, dove 100,000 case sono in costruzione con questi criteri (fonte:FT)

http://www.arup.com/newsitem.cfm?pageid=8295

Noi potremmo fare lo stesso. A Torino in pochi anni la dotazione di case e` aumentata del 15%.Questo puo’ portare Torino ad aumentare le sue emissioni inquinanti di parecchio.

Se fossero state costruite con criteri di efficienza il loro consumo di energia ed acqua potrebbe essere almeno  la meta`.

Una casa a tecnologia avanzata ha una rata del mutuo piu’ grossa, ma bollette di luce, gas e riscaldamento assai piu’ piccole.