Doppia ipocrisia

Palma

La vicenda del
Libano e` contraddistinta da due ipocrisie.

Una e` l’ipocrisia
libanese di avere una forza armata all’interno del paese che non risponde al governo libanese ed all’esercito libanese.
Il governo
libanese come ogni altro governo dovrebbe avere il monopolio della violenza derivante dai  suoi confine o dovrebbe non accettare ed attaccare chiunque crei delle
forze armate indipendenti all’interno del suo territorio.
Questo e` il caso di Hezbollah. Poiche` il governo libanese tollera la presenza di Hezbollah, dovrebbe
accettare la responsabilita` per le azioni di quella organizzazione, mentre
normalmente si dichiara non colpevole ed ignaro di esse.

L’altra ipocrisia
e` quella di coloro che vogliono che il governo libanese disarmi Hezbollah, ma
non hanno intenzione di fornirgli una forza militare comparabile con quella dei
suoi vicini
, Siria ed Israele, che in piu’ occasioni hanno dimostrato di volere
e potere invadere il suo territorio.

Se non si
affrontano entrambi i problemi non si risolve nulla.
Il Libano deve assumersi la piena
responsabilita` delle azioni di Hezbollah, averne il pieno controllo e pagare
il prezzo per le loro eventuali azioni non rispettose dei diritti dei vicini,
Israele in particolare, ma nella stessa misura bisogna pensare a dotare il
Libano di mezzi militari di tutt`altro ordine di grandezza. Se invece si vuole che il Libano disarmi Hezbollah e
nulla piu’, allora si vuole uno stato libanese debole ed imbelle dove eventi come I massacri
di Sabra and Shatila si possano ripetere.

Cash Back

Ignazio si avvicina alla cassa del supermercato con due bottiglie di latte ed il bancomat. La cassiera gli chiede "desidera del contante?" e lui risponde "trenta euro per favore". Pochi secondi dopo gli viene chiesto di digitare il suo codice segreto e riceve uno scontrino da € 32.80 e trenta euro in contanti.
Praticamente al conto in banca di Ignazio verra`addebitato il costo del latte ed i trenta euro che Ignazio si porta via. Nulla piu’
In Italia questa non mi sembra una scena usuale, mentre in Inghilterra lo e`.  I supermercati hanno capito che possono offrire un servizio gratuito in piu’, il prelievo di contanti, risolvendo al contempo il loro problema di gestire il contante ricevuto dai clienti.

I supermercati ricevono grosse quantita` di contanti e poi devono spendere grosse somme per far trasportare e scortare questo contante in banca o in altro luogo sicuro. Se riescono a liberarsi del contante,  dandolo ai clienti, possono risparmiare parecchio. Per i clienti puo’ essere comodo uscire dal supermercato con qualche soldo in tasca senza dover passare dal bancomat. Chi ci perde sono le agenzie di trasporto valori ed i rapinatori.

Partendo per il Libano

L’idea di porre una forza di interposizione europea in Libano e` ambivalente.

E` certamente apprezzabile se permette di trovare una via
d’uscita all’attuale situazione da incubo dove il rapimento di due
soldati ha portato alla semi-distruzione del Libano, successive
rappresaglie con missili su citta` israeliane, troppi morti.
Andare in Libano e’ un grosso rischio, se
a) non sara` possibile far percepire da tutte le parti in causa la nostra forza come qualcosa di davvero autonomo.
b) se non saremo in grado di avere una forza superiore a quella delle parti in causa.

Se in Libano saremo o saremo percepiti dall’una o dall’altra parte
come un surrogato di una delle due parti in causa, allora diverremo (i
nostri soldati diverranno) prima dei pupazzi e poi carne da macello.
Potranno facilmente divenire oggetto del tiro incrociato delle due
parti e di attentati.
Al tutto si aggiunga che un arbitro ha senso
quando e` davvero in grado di fermare il pallone in gioco e dare dei
cartellini rossi, non quando si prende delle pallonate in faccia dalle
due squadre.
I governi europei sono spesso divisi, anche quando i popoli europei la pensano nello stesso modo. L’Europa  non
possiede una forza armata unica e rispettata. Le forze armate sono
fondamentalmente una destinazione di tagli di bilancio da parte di
quasi tutti i governi europei.
Il lavoro dei militari e disprezzato
da molti, anche perche’ spesso i politici hanno assegnato ai militari
delle missioni ingiuste o impossibili. In questo modo i militari sono
divenuti gli obiettivi di critiche che avremmo dovuto rivolgere ai
politici che li comandavano.

C’e` seriamente da chiedersi, se prima di impegnarci in decine di
missioni in giro per il mondo non sarebbe il caso di pensare ad avere
un esercito davvero in grado di provvedere alla difesa dell’Europa.

Alcohol in cabina? Si` comprato al duty free

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E` un po` stupefacente scoprire che sia possibile portare sugli aerei  molto piu`  di quanto annunciato pochi giorni fa. Basta comprarlo al duty free. Almeno questo e` quanto trapelava sabato 12 agosto dal  Financial Times. Ora sappiamo che al duty free  si trovano tantissime cose che, nelle mani sbagliate,  potrebbero divenire bombe. Noi non siamo chimici o esperti di esplosivi, ma qualche aereo lo abbiamo preso e qualche negozio oltre i controlli di sicurezza lo abbiamo visitato: ci sono alcolici e profumi altamente infiammabili, strumenti elettronici, non molto diversi da quelli che ci proibiscono di portare da casa nostra, come potenziali detonatori.
Delle due l’una: o le forze di sicurezza non fanno sul serio quando dicono che ci troviamo di fronte ad un pericolo serio o sottovalutano pericolosamente le capacita` degli attentatori. Gli toglieranno pure la possibilita` di portarsi bombe artigianali da casa, ma non gli tolgono la possibilita` di produrle nei bagni dell’aeroporto o degli aerei, comprando gli ingredienti al duty free.

Parlando di Scotland Yard

Per noi italiani Scotland Yard e` un mito, forse perche’ l’abbiamo vista in tanti film.
E` pero’ il caso di distinguere tra la realta` cinematografica e quella vissuta in Inghilterra.

Un paio di mesi fa Scotland Yard ha annunciato una maxi operazione attorno a due case di Forrest Gate nell’est di Londra, dove dovevano risiedere due terroristi pericolosissimi. Quartiere bloccato. Centinaia di uomini coinvolti. Uno dei presunti terroristi ferito con un colpo d’arma da fuoco.
Si e` poi visto che si erano sbagliati.
Uno dei due presunti terroristi era perfino stato ammesso in polizia ed aspettava di iniziare a lavorare. Tutti e due erano innocenti.

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Tutti ricordiamo la triste morte di Jean Charle De Menezes, il brasiliano colpevole, come tanti immigrati da paesi caldi, di non avere caldo nel luglio inglese e portare un giubbetto di jeans. Il giubbetto venne preso per un nascondiglio per esplosivo.

Fu’ abbattuto come un vitello al mattatoio con 7 colpi alla testa, sparati a bruciapelo. Scotland Yard s’e` poi scusata con la famiglia per lo spiacevole errore. Forse proprio perche’ in Inghilterra non esiste una procura autonoma dal governo, la pubblica accusa ha poi pienamente scagionato tutti quelli che hanno pianificato ed eseguito questa operazione. La Polizia dovra` poi rispondere del rispetto delle norme anti-infortunistiche; come quando qualcuno cade su di una macchia d’olio.

Uno dei piu’ alti funzionari della polizia ha recentemente notato che da quando dopo l’11/09/2001 furono adottate leggi speciali  grazie ad esse Scotland Yard ha arrestato 701 persone,  ma solo 17 di loro furono poi trovate colpevoli di qualche reato; solo in 3 dei 17 casi si trattava di reati connessi con il terrorismo islamico.

Con cio’ non si dica che Scotland Yard e` troppo severa: quando alcune moschee inglesi  segnalarono anni fa l’estremismo di alcuni membri di quella banda dei quattro che poi mise le bombe sulla metropolitana, Scotland Yard decise di lasciar perdere e di non investigare quei quattro bravi ragazzi.

Oggi ci hanno annunziato che hanno sventato l’attentato del secolo.  La Polizia ha 28 giorni, tanto dura il fermo di polizia nel Regno Unito, per portare davanti ad un giudice le prove per  giustificare questi arresti. Ci vorra` quindi qualche settimana per capire se  questa volta hanno colto nel segno o si sono sbagliati.

GIU’ LE MANI DA PORTA NUOVA!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

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Su “La Stampa” di qualche venerdì fa, oltre all’articolo sulla nuova
“Copacabana” Torinese, vi è quello di un architetto – a quanto pare autorevole
– che un po’ per provocazione, un po’ piu’ seriamente, propone di “allagare” il
fascio di binari tra Porta Nuova e il Lingotto per farvi una specie di porto e
di trasformare l’edificio della Stazione in un luogo per le terme. Questo per
evitare le speculazioni edilizie e la “fame” di nuove possibilità di guadagnare
con l’ICI per il Comune.

Il progetto potrebbe essere suggestivo ma credo che l’eliminare la stazione
centrale di Torino, idea ripresa più volte dalle varie Amministrazioni Locali
dei diversi schieramenti politici, sia un errore.

Se è pur vero che Porta Susa assumerà maggiore importanza e sarà – forse –
stazione di passaggio anche per i treni ad alta velocità/capacità, non è molto
centrale. Anche con la metropolitana terminata.

Il vantaggio delle Stazioni Ferroviarie è proprio la possibilità di essere
“in città”. Quindi una Stazione Porta Nuova è utile, seppur con importanza e
magari con un numero di binari inferiore. Una possibilità potrebbe essere
quella di abbassare e interrare il livello dei binari per permettere più
passaggi da una zona all’altra della città o fare dei giardini pensili sul
fascio di binari o altro. Ma eliminarla mi pare un grave errore. Tutte le
grandi città hanno stazioni “di testa” che permettono di giungere nei
rispettivi centri.

Marco Brignone

Porta_nuova

 

Noi, quando andiamo a Nizza…

Un_treno_per_nizza

Noi quando andiamo a Nizza pregustiamo la gioia di arrivare, ma non arriviamo mai.
Sarebbe importante per Torino essere meglio collegata con Nizza.
L’attuale linea ferroviaria e` molto panoramica, ma troppo lenta, a binario unico e non elettrificata. Inoltre i tunnel sono troppo piccoli per un decente traffico di merci su container. Sarebbe importante adeguarli ad un traffico merci piu’ sostenuto.
Per me migliorare la linea dovrebbe essere una delle priorita`, ben piu’ importante di pensare ad un nuovo tunnel stradale del Tenda.
Con  una linea rinnovata sarebbe possibile raggiungere l’altra citta’  a 224 chilometri di distanza in 2 ore invece delle attuali 4 ore e 26 minuti.
In questo modo si finirebbe anche per collegare meglio Cuneo ed il Cuneese sia con Torino e Caselle che con Nizza ed il suo aeroporto.
In Inghilterra invece di creare delle linee ad alta velocita` hanno migliorato delle linee tradizionali facendoci viaggiare sopra i Pendolino. Con risultati accettabili.

I nuovi Italiani: doveri

I nuovi  Italiani, come i vecchi Italiani, devono ricordarsi che in Italia si vive secondo una regola comune, che si chiama Costituzione. Devono sempre ricordarsi che possono solo muoversi all’interno di cio’ che la Costituzione permette, ma mai al di fuori. Se non gli piacciono i principi della nostra Costituzione, allora sbagliano a chiedere di divenire Italiani.
Detto cio’, gli altri sono corollari, conseguenze implicite.

Stemma_della_repubblica
Da loro ci si aspetta  rispetto:
del codice penale,  civile, tributario e di quello della navigazione;
di tutti gli altri cittadini,
delle opinioni altrui,
della pari dignita` delle donne,
delle fedi o delle non fedi degli altri,
degli usi italiani non contrari alla Costituzione.

Questi sono doveri dei nuovi Italiani, cosi’ come dei vecchi Italiani.

4 conti in tasca ad Israele

 
Con una popolazione di  6,352,117 (Fonte: CIA https://www.odci.gov/cia/publications/factbook/geos/is.html#Econ)
Israele aveva nel 2005 un prodotto di 115 miliardi di dollari (l’Italia 1700 miliardi di dollari con una popolazione di 58 milioni).

L’amministrazione  Bush  nei suoi  sei anni di esistenza   ha messo  a disposizione di Israele  10 miliardi di dollari, ma Israele fino a poco  fa ne aveva utilizzati solo  poco piu’ di 6 (Fonte: BBC, Radio 4).
In pratica Israele in questi 6 anni ha ricevuto un miliardo di dollari all`anno ed ogni cittadino israeliano ha ricevuto 157 dollari all’anno dal governo americano.
Va detto, ad onor del vero, che Israele spende per le forze armate  quasi mezzo miliardo (455 milioni) di dollari all’anno (fonte: FT 2/08/2006), quindi  si puo’ dire che ogni cittadino non deve spendere nulla per le forze armate ed in piu’ riceve 85 dollari da spendere a scopi civili (all’anno).

Qui parliamo di fondi governativi. Ad essi va sommato circa un altro miliardo di dollari all’anno in fondi privati di associazioni private americane. Sommati sono 1,5 % del PIL.
Per capire cosa vuol dire 1.5 % di PIL, ognuno deve pensare che tutta la manovra da lacrime e sangue che Padoa Schioppa si accinge a fare questo autunno puntera` ad un risparmio di una percentuale di PIL equivalente . Se qualcuno regalasse all’Italia 1.5% di PIL si potrebbe non fare i risparmi della legge finanziaria da lacrime e sangue, evitando chiusure di ospedali, rinvio di opere pubbliche, tagli agli enti locali, aumenti delle tasse, privatizzazioni, ecc. Nonche’ scioperi, manifestazioni di piazza, voti di fiducia e crisi di governo.

Conclusione : e` vero che la ricchezza di Israele si fonda tutta sull’aiuto americano? No, non e` vero.
E` vero che l’aiuto americano non conta nulla e che tutto il benessere d’Israele dipende solo dal duro lavoro e dall’ingenio dei suoi abitanti? No, l’aiuto straniero ha un peso non trascurabile, trattandosi di un paese sviluppato. Certo per certi paesi africani o per comunita` di profughi senza uno stato l`aiuto straniero conta molto di piu’, ma quelle sono realta` troppo diverse per essere confrontate con il caso in questione.

P.S.
Spero di trovare informazioni sugli aiuti dati al Libano ed agli Hezbollah da paesi arabi ed Iran. Mi piacerebbe presentare anche i loro conti.  Chi avesse delle cifre mi aiuti, per favore.

L’Europa non e` divisa.

Una delle litanie piu’ recitate dai nemici di un ‘Europa unita e` che non puo’ esistere una politica estera e di difesa  comune europea perche` diversi sono le politiche che i diversi paesi vogliono seguire.
Citano l’esempio della guerra in Iraq e oggi citeranno il fatto che Regno Unito e Germania sono  contrari ad una richiesta di immediato cessate il fuoco.
E’ abbastanza un abbaglio. Nel caso della guerra in Iraq sappiamo che in ogni paese dell’Unione Europea c’era una maggioranza della popolazione contraria alla guerra e che la volonta` popolare veniva rispettata da alcuni governi e tradita da alcuni altri. I popoli europei volevano la stessa cosa anche se alcuni governi facevano il contrario.

Europa

Carta da:europa.eu.int/abc/maps/index_en.htm

Oggi la situazione, almeno in parte, si ripete.
Tutti i governi europei chiedono il cessate fuoco immediato , meno Regno Unito e Germania. Nel caso del Regno Unito i sondaggi mostrano con certezza che la scelta del governo di S.M. e` fortemente disapprovata dalla maggioranza della popolazione, che ha sentimenti simili a quelli della maggioranza dei cittadini d’Europa e disprezza ancora di piu’ Blair.

La situazione e` la stessa in Germania:

http://www.dw-world.de/dw/article/0,2144,2106677,00.html

Il governo non fa quello che i cittadini vorrebbero, non richiede un cessate il fuoco immediato.

Morale:  i governi  Europei per varie ragioni di opportunismo  sono divisi sulle principali questioni di politica estera, ma i cittadini europei la pensano nello stesso modo.
Solo togliendo ai governi nazionali  il potere sulla politica estera e di difesa e dandolo ad un’ Autorita` eletta a livello europeo  si evita il deficit di democrazia che ora osserviamo.

Gustavo Rinaldi