Si incomincia a parlare anche in Piemonte delle spese degli enti pubblici per comprare spazi nelle televisioni e radio private piemontesi. Ci sono televisioni e radio che casualmente ospitano molti “speciali” realizzati da e per gli enti come Regione, province e comuni. E’ facile pensare come l’accedere a questi denari renda meno autonomi i giornalisti nel giudizio dell’operato degli amministratori soprattutto in questo periodo in cui molte emittenti sono alla canna del gas per la crisi economica e il calo della pubblicità. Grazie al dio alcune emittenti riescono a mantenere la loro indipendenza giornalistica.
Quello di cui nessuno parla, e cominciamo qui a farlo, è come gli enti allochino le loro risorse di comunicazione e pubblicità sui media cartacei e sui siti internet concentrando in maniera evidentemente chiara gli stessi su due o al massimo tre testate e un paio di siti internet in un evidente tentativo di “creare legami amichevoli” .
Forse questi amministratori pubblici non hanno mai avuto il piacere e il buon gusto di verificare davvero come si sta evolvendo il mondo dei media nella nostra regione . Glielo spiegheremo al più presto