Davide David: ex azzurro specialista nella velocità, campione italiano di discesa nel 1953 e nel 1957, fondatore e anima dello Sci Club Gressoney Monte Rosa, ma sopratutto padre del grandissimo e sfortunato Leonardo David è morto per un infarto a 91 anni. Il figlio Leonardo è morto il 26 febbraio 1985 dopo un lungo calvario susseguente a una caduta a Lake Placid. Leggi tutto “E’ morto a 91 anni Davide David, il padre di Leonardo”
Categoria: Sport
È morto Mario Cotelli l’inventore della Valanga Azzurra
È morto a 76 anni Mario Cotelli, storico commissario tecnico della nazionale di sci che con lui divenne la Valanga Azzurra quella di Gustavo Thöni, Piero Gros, Herbert Plank, Paolo De Chiesa, Leggi tutto “È morto Mario Cotelli l’inventore della Valanga Azzurra”
Nino Vaudano il mitico fondatore della Rari Nantes Torino e precursore del cimento invernale
L’ipotesi delle Olimpiadi di Torino 2026 spiegata per bene
Sul tema dell’ipotesi di Torino per le Olimpiadi invernali 2026 si stanno sprecando fiumi di bit prevalentemente legati a speculazioni e elucubrazioni politiche piuttosto che a dati concreti. Leggi tutto “L’ipotesi delle Olimpiadi di Torino 2026 spiegata per bene”
#IlnostroMattia
Mentre stavamo preparando la premiazione del Piemontese dell’anno 2016 a Mattia Aversa ho capito toccava a me ricordare Mattia un po’ per ragioni gerarchico aziendali, un po Leggi tutto “#IlnostroMattia”
Ciao Mattia Aversa: grande uomo, grande uomo di sport
E morto Mattia Aversa a soli 72 anni. Mattia Aversa era la pallanuoto e la pallanuoto era Mattia Aversa, ma soprattuto Mattia Aversa era lo sport come dovrebbe essere nella sua Leggi tutto “Ciao Mattia Aversa: grande uomo, grande uomo di sport”
In memoria di quello che poteva essere il più grande sciatore di sempre: Leonardo David
Trent’anni fa abbondanti moriva nella sua Gressoney a soli 25 anni Leonardo David. quello che probabilmente sarebbe stato il più grande sciatore italiano e non solo di sempre. La sua Leggi tutto “In memoria di quello che poteva essere il più grande sciatore di sempre: Leonardo David”
Grande Torino 4 maggio 1949 – 4 maggio 2014
Sono nato a Torino negli anni del boom economico. Quando ero piccolo avevo sentito da subito parlare di una squadra fortissima di calcio e di un immane disastro che l’aveva distrutta. Poi con gli anni della crescita ho capito meglio la cosa. Una squadra fortissima nata e cresciuta durante la guerra, che nel primo dopoguerra era diventata davvero la più forte del mondo e un simbolo di quella ricostruzione che anche a Torino cercava di ridare dignità all’Italia post fascista e post bellica. Poi una partita con il Benfica, un viaggio di ritorno, un temporalone di primavera, un tonfo sordo sulla collina, un dolore di tutto un paese, un funerale con centinaia di migliaia di persone e poi il ricordo e il rimpianto. E un mare di lacrime. Leggi tutto “Grande Torino 4 maggio 1949 – 4 maggio 2014”
Una lettera di Marco Travaglio a John Elkann su Calciopoli, lo scandalo scommesse, la giustizia sportiva, la Juve, Conte e Andrea Agnelli
Vale la pena di leggere il contenuto di questa lettera di Marco Travaglio a John Elkann. Siete d’accordo o no ?
Gentile John Elkann, Le scrivo da appassionato di calcio, ma soprattutto da juventino che aveva appena smesso di vergognarsi di esserlo dopo la dipartita di Moggi & C. grazie allo scandalo di Calciopoli. Ora, se possibile, gli juventini perbene, che hanno iniziato a tifare ai tempi di Boniperti, Trapattoni, Zoff, Scirea, Gentile, Cabrini, Tardelli, Platini, e anche di Conte, quando la società indossava un certo “stile”, sono costretti a vergognarsi ancor più di prima.Mai infatti, nemmeno negli anni bui di Calciopoli, la Juventus si era spinta a tanto: manipolava arbitri e campionati, ma non negava alla giustizia sportiva il diritto di fare il suo dovere. Oggi invece Suo cugino – il signorino Andrea, che porta il cognome francamente eccessivo degli Agnelli – ha trasformato la società in una succursale del Pdl: da mesi insulta la Federazione di cui è uno dei soci più autorevoli e demolisce le regole e le istituzioni della giustizia sportiva, quasi fossero frutto di un complotto planetario contro la Juve, decise all’insaputa del club più potente d’Italia.
E Zeman avesse ragione ?
Sulle dichiarazioni di Zeman sulla squalifica di Conte una voce fuori dal coro
Com’era nelle cose, la buona borghesia del calcio si è ribellata (nuovamente) alle parole di Zdenek Zeman. Il quale ha espresso un concetto di una linearità esemplare: chi è lungamente squalificato – il boemo pone il confine oltre i tre mesi – non dovrebbe allenare neppure durante la settimana. Altrimenti, questa è considerazione d’accompagno, sarebbe come non scontare la pena. Un’ipocrisia. Un modo per salvare le apparenze. La solita giustizia sportiva che non ha il coraggio di andare sino in fondo. Per la precisione, è utile sottolineare come sia proprio il regolamento disciplinare a consentire a Conte di allenare nel corso della settimana. Ma non di sedere in panchina il giorno della partita. Leggi tutto “E Zeman avesse ragione ?”