Gipo Farassino

Mio padre è piemontese, un piemontese vecchio stile, con tanti difetti come certe mentalità piemontesi. Quando ero piccolo mi portò a sentire un concerto di uno che altrove avrebbero chiamato chansonier, ma in quei tempi era considerato un cosiddetto cantante dialettale. Era un tipo simpatico, un ottimo intrattenitore , non capivo tutte le sue canzoni, ma mi piaceva.

Addio Gipo Farassino.

 

Il bacio della notav al poliziotto: un’icona che non sarà

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La foto che vedete rimarrà comunque una foto storica, una di quelle icone che passano alla piccola o grande storia delle cose o degli eventi. Ma sappiamo tutti oramai che è un falso storico. Leggi tutto “Il bacio della notav al poliziotto: un’icona che non sarà”

Una proposta per una Via Garibaldi diversamente ciclabile a Torino

ravenna-in-biciIn molte città italiane in cui la bicicletta ha una sua civiltà cittadina, da tempo nelle aree pedonali si sono creati degli spazi definiti nella viabilità per cui le biciclette percorrono lo spazio centrale e i pedoni le aree laterali, così possono vedere le vetrine per la gioia dei commercianti, come nella foto a lato.

Sarebbe bello iniziare a sperimentare una viabilità del genere in vi Garibaldi a Torino per evitare che pedoni e ciclisti passino il tempo a fare pericolosi slalom ?

Comune di Torino fai uno sforzo dimostra di essere smart non solo a parole 🙂

E’ morto Marco Zamperini, uno dei padri dell’internet Italiana

Marco Zamperini è morto nella notte del 14 ottobre 2013 a Milano. Aveva 50 anni, lascia la moglie e due figlie. Marco Zamperini è uno dei pionieri e divulgatori di Internet in Italia. Marco ha costruito la sua storia iniziando da Etnoteam, azienda nella quale era entrato all’inizio degli Anni Novanta, e nella quale, dopo la nomina di Chief Technology Officer per la Direzione Generale Telecomunicazioni e Media, ha iniziato a occuparsi di Evengelizzazione Tecnologica inventando il suo storico nickname di FunkyProfessor, con il quale era conosciutissimo in rete.
Ma Marco Zamperini non aveva solo doti intellettuali e imprenditoriali_ era considerato da tutti un amico.Nonostante fosse persona prestigiosa aveva interesse per tutto e per tutti con una umanità e trasparenza non comune. la schiettezza amplificavano le sue naturali doti di comunicatore.

Noi di QP se siamo partiti lo dobbiamo anche a lui.

Le presunte fonti dell’articolo della Stampa sui ciclisti indisciplinati torinesi prontamente smentite

torino-biciDopo le molte reazioni di sdegno seguenti all’articolo de La Stampa di lunedì 23 settembre su presunti ciclisti indisciplinati di Torino, l’autrice dell’articolo aveva citato delle fonti che si sono velocemente dimostrate inesistenti e inconsistenti

Secondo il quotidiano, un ciclista su tre che pedala all’ombra della Mole non rispetterebbe il codice della strada. Pura fantasia rispondono gli utenti delle due ruote, che si chiedono da dove provenga questo dato, visto che nell’articolo a firma Emanuela Minucci non viene citata alcuna fonte. Mentre il dibattito sul web prosegue, arriva un elemento nuovo che potrebbe mettere fine alla querelle. Il consigliere comunale Marco Grimaldi, che siede nella commissione viabilità e trasporti del Comune di Torino sostiene, infatti, che non esiste alcun tipo di studio che documenti le infrazioni al codice della strada effettuate dai ciclisti. La stessa commissione che Emanuela Minucci, nella serata di lunedì, citava attraverso il suo account twitter @emanuelaminucci quale fonte del proprio articolo. (“Le statistiche che abbiamo pubblicato arrivano dalla commissione viabilità del comune”; “mi sono limitata a riportare i dati raccontati in commissione viabilità in comune”).

Dalla parte dei ciclisti: quando a Torino si fa disinformazione contro le biciclette tanto per fare qualcosa

bambino-biciUn noto giornale torinese  ha pubblicato un articolo  in cui si inanellano informazioni infondate sugli usi e costumi dei ciclisti torinesi su cui fioccano commenti sarcastici e critici su twitter. Vediamo di commentare gli strafalcioni.

Aumentano i ciclisti e, di pari passo, crescono pure gli incidenti provocati dai medesimi

Se è vero che esiste un aumento degli incidenti  ai ciclisti in questi anni , anche purtroppo mortali, è tutto da dimostrare che sia colpa dei ciclisti come si evince dall’articolo. Se da un lato stanno andando in bici persone che non hanno l’abitudine, l’occhio, la malizia del mezzo e forse dovrebbero seguire dei corsi sul tema, è anche vero che buonissima parte degli incidenti sono dovuti a veicoli a motore a scoppio che investono biciclette e non viceversa. Ve lo vedete il ciclista che centra volotariamente il Suv ?  Moltissimi incidenti in bici sono anche da ascrivere al pietoso stato di manutenzione delle vie e dei corsi di Torino, quindi colpa del Comune,  come anche Guariniello ha notato.
Ma andiamo avanti nella corcisfissione dei ciclisti Leggi tutto “Dalla parte dei ciclisti: quando a Torino si fa disinformazione contro le biciclette tanto per fare qualcosa”

Il testo integrale della storica intervista a Papa Francesco sulla Civiltà Cattolica in cui Bergoglio si racconta e racconta il futuro della Chiesa

bergoglio-okSulla Civiltà Cattolica è apparsa una lunga intervista di Antonio Spadaro a papa Francesco. si tratta di  un progetto che ha coinvolto 16 riviste della Compagnia di Gesù nel mondo e che hanno suggerito domande e tradotto il testo finale.  L’intervista si è svolta a fine agosto in un dialogo di tre 6 ore nel suo studio privato a Santa Marta, nel corso di tre appuntamenti il 19, il 23 e il 29 agosto. il Papa ha parlato della sua vita come gesuita, dei suoi modelli di riferimento, della  Compagnia di Gesù oggi, della sua visione della Chiesa e della sua riforma, di vita religiosa e di spiritualità e in cui paral apertamente di divorziati, risposati, omosessualità. Leggi tutto “Il testo integrale della storica intervista a Papa Francesco sulla Civiltà Cattolica in cui Bergoglio si racconta e racconta il futuro della Chiesa”

L’authority per i trasporti a Torino: qualcuno ci spiega perchè è cosa buona e giusta ?

ingorgoIn questi giorni molto si parla di tutto questo adoperarsi dei politici e dei media piemontesi per riuscire ad ottenere a Torino l’authority per i trasporti. In tutto questo sfolgorio di parole, comunicati e difese a spada tratta non ho visto  interpretazioni che spieghino in termini economici, politici e sociali perchè sia cosa buona e giusta per Torino, per il Piemonte e per l’Italia che l’authority si collochi sotto alla Mole ?
Si accettano contributi intellettuali …

È la stampa online, bellezza! Le accuse di un giornale cartaceo in decadenza contro la stampa online indipendente. Una buona occasione persa per tacere e pensare ai loro errori del passato

Poster_Keep_Calm_CazuloSul blog dell”Anso è stato pubblicato questo articolo che reagisce giustamente a delle illazioni scritte sul Secolo XIX contro il giornalismo digitale indipendente

Dopo l’articolo pubblicato ieri su Il Secolo XIX (non firmato), ANSO vuole chiarire la sua posizione e dare alcune indicazioni a chi pontifica su editoria e giornalismo online, additandoli come il demonio, per poi caderne vittima suo malgrado (o vantaggio). L’occasione per Il Secolo XIX ? stata quella di comunicare (e tentare di giustificare) ai propri lettori, l’aumento a partire da oggi del costo del giornale in edicola. Tra le varie giustificazioni addotte a un certo punto, purtroppo, si legge: “Alla concorrenza dei grandi motori di ricerca che agglomerano contenuti informativi prodotti da altri e li riversano gratis sul web, si è aggiunta una pletora di siti di informazione, molti dei quali operano senza nessuna garanzia di indipendenza e credibilità, violando tutte le norme contrattuali e sfruttando il lavoro in nero di tantissimi giovani”. Leggi tutto “È la stampa online, bellezza! Le accuse di un giornale cartaceo in decadenza contro la stampa online indipendente. Una buona occasione persa per tacere e pensare ai loro errori del passato”

Torino è la mia città: una petizione

torino-mia-cittaE ‘partita una petizione per discutere dei progetti di Torino, e pensare ad una propria idea di città, ad una visione del suo futuro dopo di anni di troppe idee confuse

La qualità di una città, dei suoi parchi, delle strade, delle piazze e dei suoi edifici si costruisce attraverso un graduale processo di condivisione pubblica delle decisioni. Torino ha bisogno di discutere dei suoi progetti, pensare ad una propria idea di città, ad una visione del suo futuro. Per questo occorre ripensare i luoghi istituzionali in cui esercitare delle procedure nuove ed aperte alla partecipazione. Chiediamo il tuo appoggio per aprire questo dibattito e provare a cambiare la politica di sviluppo urbano della città.