Anche la Stampa passa in edicola a 1,30 euro

Anche Repubblica, Corriere e localmente La Stampa hanno deciso di aumentare il loro prezzo in edicola. E’ una pratica classica nei mesi estivi in cui i lettori sono più distratti e che quindi si incavolano meno a pagare di più il giornale e in cui quindi si rischia di meno che smettano di comprare il giornale cartaceo

Lunedì 29 luglio l’annuncio del giornale della famiglia Agnelli che analogamente al Secolo XIX si autoincensa del titolo di informazione di qualità rispetto agli altri che evidentemente non sono dotati di queste stimmate …

da domani La Stampa costerà 10 centesimi in più. Non è mai piacevole fare questi annunci e abbiamo rinviato il più possibile: l’ultimo aumento di prezzo risale a 4 anni fa. Era agosto 2009 e allora il biglietto dei mezzi pubblici a Torino, Milano e Roma costava ancora un euro, quanto un quotidiano, oggi è salito a 1,50 mentre noi ci fermeremo a 1,30. Eppure in quattro anni la pubblicità si è dimezzata e i giornali italiani restano tra i meno cari d’Europa.

La situazione dell’informazione in tutto l’Occidente è difficilissima, aumentano i lettori – soprattutto su Internet – ma i conti tornano sempre meno. Abbiamo tagliato al massimo i nostri costi, ma c’è un limite oltre il quale a farne le spese sarebbe la qualità del prodotto. Noi, che non prendiamo finanziamenti pubblici ma viviamo del vostro acquisto quotidiano, vogliamo continuare a innovare e migliorare, a mandare inviati a raccontare le guerre e i viaggi del Papa, i delitti e le elezioni, gli sprechi e le buche sotto casa. Speriamo di continuare con Voi al nostro fianco. 

È la stampa online, bellezza! Le accuse di un giornale cartaceo in decadenza contro la stampa online indipendente. Una buona occasione persa per tacere e pensare ai loro errori del passato

Poster_Keep_Calm_CazuloSul blog dell”Anso è stato pubblicato questo articolo che reagisce giustamente a delle illazioni scritte sul Secolo XIX contro il giornalismo digitale indipendente

Dopo l’articolo pubblicato ieri su Il Secolo XIX (non firmato), ANSO vuole chiarire la sua posizione e dare alcune indicazioni a chi pontifica su editoria e giornalismo online, additandoli come il demonio, per poi caderne vittima suo malgrado (o vantaggio). L’occasione per Il Secolo XIX ? stata quella di comunicare (e tentare di giustificare) ai propri lettori, l’aumento a partire da oggi del costo del giornale in edicola. Tra le varie giustificazioni addotte a un certo punto, purtroppo, si legge: “Alla concorrenza dei grandi motori di ricerca che agglomerano contenuti informativi prodotti da altri e li riversano gratis sul web, si è aggiunta una pletora di siti di informazione, molti dei quali operano senza nessuna garanzia di indipendenza e credibilità, violando tutte le norme contrattuali e sfruttando il lavoro in nero di tantissimi giovani”. Leggi tutto “È la stampa online, bellezza! Le accuse di un giornale cartaceo in decadenza contro la stampa online indipendente. Una buona occasione persa per tacere e pensare ai loro errori del passato”

Incontro a Torino con sottosegretario all’editoria

Lunedì 8 luglio, alle 18,30, al Circolo della Stampa, Palazzo Ceriana Mayneri, in corso Stati Uniti 27, a Torino, la Delegazione parlamentare del Partito Democratico del Piemonte promuove un incontro pubblico dal titolo “Informazione locale. Risorse certe per uscire dalla crisi”.

Giovanni Legnini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, incontrerà il mondo dell’editoria e dell’emittenza radio-televisiva piemontese: editori, giornalisti e operatori del settore.
L’incontro sarà introdotto da Fabrizio Morri.  Saranno presenti i parlamentari Stefano Esposito, Antonio Boccuzzi, Francesca Bonomo, Daniele Borioli, Paola Bragantini, Enrico Buemi, Umberto D’Ottavio, Federico Fornaro, Andrea Giorgis, Mimmo Portas, Anna Rossomando, Magda Zanoni.

Torino è la mia città: una petizione

torino-mia-cittaE ‘partita una petizione per discutere dei progetti di Torino, e pensare ad una propria idea di città, ad una visione del suo futuro dopo di anni di troppe idee confuse

La qualità di una città, dei suoi parchi, delle strade, delle piazze e dei suoi edifici si costruisce attraverso un graduale processo di condivisione pubblica delle decisioni. Torino ha bisogno di discutere dei suoi progetti, pensare ad una propria idea di città, ad una visione del suo futuro. Per questo occorre ripensare i luoghi istituzionali in cui esercitare delle procedure nuove ed aperte alla partecipazione. Chiediamo il tuo appoggio per aprire questo dibattito e provare a cambiare la politica di sviluppo urbano della città.

 

Sistema Torino in pratica: come ti nomino un consiglio di gestione del Museo del Cinema

Lo Spiffero racconta uno sprazzo del Sistema Torino : la nomina di un membro consorte del consiglio di gestione del Museo del Cinema

A bramare per un posto in prima fila è il noto avvocato Alberto Mittone, consorte di Elda Tessore, ex assessore alle Olimpiadi e consigliera della Fondazione Crt. E’ lei stessa a rivelarlo in una telefonata del 12 ottobre 2010 al suo storico factotum Roberto Giachino (oggi principale collaboratore dell’assessore allo Sport Stefano Gallo ndr): «gli confida che il marito è incazzato con lei» perché «è interessato ad andare al Museo del Cinema… Elda gli spiega che sono scaduti i termini in Regione e in Comune […] e continua dicendo che tanto i termini di scadenza non servono a niente e che le domande si accolgono anche dopo» si legge nei brogliacci delle intercettazioni. Leggi tutto “Sistema Torino in pratica: come ti nomino un consiglio di gestione del Museo del Cinema”

Il Sistema Torino si esporta a Genova: Evelina Christillin nel consiglio di amministrazione di Carige Italia

Evelina Christillin è stata nominata nel consiglio di amministrazione di Carige Italia, la newco creata lo scorso anno da Banca Carige per gestire le filiali fuori dalla Liguria. La Cristillin come noto è moglie di Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, la compagnia assicurativa che fino alla metà del 2011 deteneva il 3% dell’istituto ligure. Lo stesso Galateri di Genola è stato nel board di Carige fino al 2011.

Biennale Democrazia: che ne pensate ?

Dato che il precedente post di questo blog sulla Biennale Democrazia ha generato commenti su Facebook più legati alla forma volutamente ironica, che al contenuto dello stesso  ripropongo lo stesso in forma di domanda diretta ovvero propongo il quesito in forma diretta. Biennale Democrazia: che ne pensate ? Con l’intento di discutere in maniera il più possibile asettica di fini, obiettivi, modalità, rapporto costi / risultati ottenuti per la città di Torino e dei suoi cittadini che in modo indiretto o diretto la finanziano.