Sabato 14 ottobre si è svolto un convegno presso la Cappella dei Mercanti, via Garibaldi 25 Torino, in occasione dei 360 anni dalla sua fondazione
L’avvio dei lavori è stato tenuto dal Prefetto della Pia Congregazione: Gianfranco Favarato. Dopo un intervento a cura della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino, della Regione Piemonte: Assessorato Regionale alla Cultura, Turismo e Commercio, e della Città di Torino: Circoscrizione 1 si sono avvicendati i vari relatori:
- Arch. Luisa Papotti: “La Cappella dei Mercanti: storia di un’architettura”
- Arch. Giovanni Milone e Paolo Giannetto: “Il cantiere del restauro e dell’illuminazione”
- Dott.ssa Valeria Moratti: “L’apparato fisso e mobile della Cappella e la sua storia conservativa”
- Padre Vincenzo Tristaino: Congregazione dei Giuseppini del Murialdo, “La fede, aspetto fondante della Pia Congregazione”.
A conclusione, alcuni brani musicali a cura del violinista Maestro Anton Gerasumou
Al termine dell’incontro sono stati donati alcuni cadeau ai relatori consegnati dal tesoriere della Cappella dei Mercanti Annamaria Olivero.
Restaurata nell’ambito di un progetto di recupero delle chiese del centro storico cittadino grazie ai 350mila euro, che facevano parte di un finanziamento complessivo di oltre 25 milioni di euro della Compagnia di San Paolo, la Cappella è tornata a splendere.
Il fondamentale intervento di restauro è stato reso possibile grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, con il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con la supervisione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per il Comune e la Provincia di Torino e l’impegno di tutti i congregati tra cui ricordiamo, all’epoca dei restauri l’allora prefetto Lorenzo Masetta e vicepresidente Luigi Pasqua e gli attuali vice prefetto Silvana Govich, segretario Antonio Spadaccini, prefetto di sacrestia Giuseppe Orsi.
La visita alla Cappella dei Mercanti lascia senza parole per la magnificenza delle decorazioni e dell’abbondanza di elementi dorati. Prima di attraversare il portone di via Garibaldi, è difficile immaginare l’esistenza di questo tesoro, che accoglie i visitatori come un prezioso scrigno nascosto. Per il restauro, gli esperti hanno inizialmente eliminato gli effetti dei due interventi di restauro avvenuti nei secoli precedenti, che avevano reso opache le pitture, ma oggi sono rinate con i loro colori originali. La Cantoria in legno è adornata con pannelli intagliati e dorati realizzati con la tecnica del guazzo; per riportarli al loro antico splendore, è stato necessario un intervento profondo per rimuovere la gommalacca che li copriva. Per quanto riguarda la copertura a tempera, è stata ripristinata la monocromia del XVIII secolo, che si trova su gran parte dell’organo, un’opera dei fratelli Conconi risalente alla metà del Settecento.
Questo edificio religioso, eretto alla fine del XVII secolo come luogo di riunione e di preghiera per la Congregazione dei Banchieri, dei Negozianti e dei Mercanti, è considerato un autentico gioiello del Barocco italiano. Nel corso dei secoli, ha subìto diversi danni, compresi quelli causati dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, finalmente, le pareti adornate da dipinti su tela, la cantoria, le sculture lignee e il soffitto affrescato dal Legnino sono stati restituiti al loro antico splendore originale.
Per approfondire:
https://cappelladeibanchieriemercanti.blogspot.com/
https://www.museotorino.it/view/s/f8eb7d9d3a5a4a23b7edd92842a25faa