Nel corso dell’incontro del 16 maggio presso il Circolo dei Lettori a Torino, le confederazioni dell’artigianato piemontese, tra cui Confartigianato Imprese Piemonte, CNA Piemonte e CasArtigiani Piemonte, hanno presentato ai quattro candidati alla Presidenza della Regione le loro proposte per lo sviluppo del settore artigianale.
Paolo Mignone, presidente di CasArtigiani Piemonte (www.sindart.it) , ha sottolineato l’importanza cruciale dell’accesso al credito per le piccole imprese del territorio.
Mignone ha evidenziato la necessità di implementare misure che riducano i costi dei finanziamenti e supportino lo sviluppo dei piccoli imprenditori. A questo scopo, ha proposto la creazione di strumenti specifici come i voucher di garanzia o coperture di servizio fornite dai Confidi. Inoltre, ha esortato a considerare le caratteristiche specifiche delle micro e medie imprese nella strutturazione dei bandi regionali, evitando di concentrare le risorse su poche grandi realtà a scapito delle piccole.
Le dichiarazioni di Mignone evidenziano il ruolo fondamentale di CasArtigiani Piemonte nel sostenere il tessuto imprenditoriale artigianale locale e nel promuovere politiche mirate che favoriscano lo sviluppo sostenibile e inclusivo del settore.
Sono anche intervenuti Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte e Giovanni Genovesio Presidente di CNA Piemonte L’intervento di Giorgio Felici si è concentrato sulla re-istituzione dell’Assessorato all’Artigianato e dell’Osservatorio Regionale per un supporto continuo al settore sottolineando la necessità di politiche mirate e incentivi per migliorare la competitività delle imprese artigiane. Giovanni Genovesio ha richiesto il ripristino della dotazione finanziaria pre-pandemica del Fondo Unico dell’Artigianato per accrescere la competitività e innovare i processi produttivi.
Insieme alle Associazioni dell’artigianato CasArtigiani ha presentato le proposte contenute nel documento ‘Ripartire dall’artigianato per lo sviluppo del Piemonte’.
Il documento di indirizzo per i candidati alla Presidenza della Regione Piemonte per le elezioni regionali dell’8 e 9 giugno 2024 rappresenta la sintesi delle proposte del mondo dell’artigianato piemontese per il futuro delle politiche regionali.
Gli artigiani chiedono misure per la competitività, per le competenze e lo sviluppo, il credito, l’ambiente e la transizione e per le politiche sociali.
Si parte dalla richiesta di reintroduzione dell’Assessorato e dell’Osservatorio Regionale all’Artigianato e il sostanziale incremento del Fondo Unico per la Competitività, strumento indispensabile per promuovere l’ammodernamento e l’efficientamento. L’attuazione delle ASA, le Aree di Sviluppo dell’Artigianato, la necessità di dare nuova spinta alla manifattura in Piemonte e all’export attraverso il potenziamento delle infrastrutture, favorire politiche a favore dell’inclusione di giovani e donne anche attraverso nuove misure creditizie per l’artigianato.
Fondamentale infine promuovere l’occupazione e il passaggio generazionale rafforzando la formazione e le accademie di filiera oltre alla riattivazione di tutte quelle misure specifiche per l’artigianato attualmente bloccate come l’Eccellenza Artigiana e Bottega Scuola.