Natale A Casa Knam: Special Edition Il Knamettone

Il Natale è fatto di luci scintillanti, letterine a Babbo Natale, e dolci di tutte le tradizioni, a Milano in casa Knam il cioccolato regna incontrastato, ritrovando come sempre quel segno inconfondibile che solo il “Re del Cioccolato” sa creare. Natale a casa Knam:  ecco quindi  il paradiso con le idee regalo più singolari che ci siano.

 

“Christmas Tree” Ernst Knam e la moglie Frau Knam creano insieme una fusione di idee che fanno affidamento all’expertise della lavorazione del cioccolato, da una importante esperienza fatta Ernst Knam nelle piantagioni peruviane, hanno portato alla creazione del Bubble Tree, insieme ad una vasta selezione di alberi e soggetti in cioccolato, capeggiati dal simpaticissimo elefante, anche lui new entry nella famiglia di via Anfossi 10.

 

Palline

 

Il Natale dei golosi è fatto di mille alternative, e da Knam sappiamo bene che nessun particolare è mai tralasciato, cosa si fonde in pentola o sul nostro palato? Ecco qui un parterre di delizie a tutto gusto: partiamo dal ciocco, il fondente Perù Pachiza 70% ricopre la versione 2018 del Knamettone, il lievitato special edition, che vede al suo interno anche pera semicandita e cioccolato in pezzi.

 

Albero Moderno Gruppo_Base

 

Un’altra chicca delizia la scopriamo nella referenza “K Perù Experience”, che è formata da tre barrette composte da alcune tipologie di cacao tra le più apprezzate dallo Chef Knam: il Fondente Bio Grand Cru – Cacao 81%, originario della regione di Amazonas – si tratta nientemeno che del primo cacao di cui ci sia traccia di consumo umano nella storia; il Perù Pachiza Fondente 70%, tra le tipologie più amate dallo Chef Knam per le sue creazioni e il Monorigine Perù Pachiza al latte 39%, dal gusto più morbido e aromatico.

 

Panettone Coppia

 

L’idea in più a tante direzioni, e la scatola di gelatine, le tantissime tipologie di biscotti, i drageés, il preparato per la cioccolata calda, i macarons, i cesti ad hoc.

 

E se amiamo incondizionatamente il panettone il re del Natale non manca di certo, troviamo tante declinazioni:

 

• Panettone al kg € 35,00

• Mini panettone classico € 5,00

• Pandoro al kg € 35,00

• Veneziana al kg € 35,00

• Mini Veneziana € 5,00

• Knamettone al kg € 65,00

• Christstollen al kg € 40,00

• Christstollen da 500 gr € 20,00

• Lievitato pere e cioccolato da 500 gr € 18,00

• Panettone pere e cioccolato al kg € 35,00

 

 

Babbo Natale_Gruppo

 

Chicca dell’anno 2018

Il Knamettone, un interno speciale con pere semi candite e cioccolato fondente Perù Pachiza 70%, il lievitato è ricoperto di cioccolato e mandorle sabbiate.

 

Cesto Chocolate Extreme

 

Buono a sapersi

Le consegne e le spedizioni vengono effettuate sul tutto il  territorio, ma anche in altre parti d’Italia e d’Europa.

 

KNAM
Via A. Anfossi, 10
20135 Milano (MI)

[email protected]
PASTICCERIA
+39 02.55194448

 

NASCE CUP SUSHI: BERIMBAU CAMBIA LOOK

CUP SUSHI, COSA CI SUGGERISCE? E’ UN NUOVO E DELIZIOSO BOCCONE ASSEMBLATO IN UNA PICCOLA TAZZA CHE METTE INSIEME LA CUCINA NIPPONICA E QUELLA BRASILIANA.

Il ristorante Berimbau, chi non lo conosce, un locale dal mood brasiliano per eccellenza, che però oggi cambia faccia, reinventandosi con un singolare e unico “Cup Sushi” a Milano un nuovo trend gustoso; “Small is better”.

Ma entriamo nella filosofia di questo squisito concetto culinario, protagonista una piccola tazzina chiamata gui-nomi e in origine utilizzata per bere il sake, si presta in questo caso per contenere quella esatta quantità di sushi ideata per essere gustato in un solo boccone.

 

cup sushi Branzino e tobico

Sapori fusion, frutto di una esperienza che permette agli straordinari e precisi chef accostamenti dalle sfumature Brasiliane, dalle vecchie tradizioni della cucina del Berimbau, il sushi nippo-brasiliano ha un nuovo colore; bensì un colpo d’occhio che ti prende con la vista, e un perfetto equilibrio che ti incanta con esotici sapori che esplodono in bocca.

Cup Sushi – Salmone e uova di salmone – Branzino e topiko – Salmone sesamo

CupSushi: Ricciola, tonno, salmone, gamberi, scampi e anguilla incontrano la freschezza dei frutti esotici, Un menù che non ti annoia, all’appello 30 ricette proposte dall’itamae del locale, per i più estrosi si può scegliere di comporsi il proprio abbinamento “BUILD YOUR OWN CUP”

 

Cup Sushi

Buono a Sapersi

Tra le tante proposte disponibili di pesce e carne si trova anche una deliziosa versione vegetariana e quella Healthy realizzata con riso basmati che, per le sue caratteristiche chimiche e nutrizionali, è adatto al regime alimentare dei diabetici ma anche degli ipertrigliceridemici.

 

 

www.cupsushi.it

GourmeArte 2018

 

Dal 1 al 3 dicembre torna “GourmArte”, per il settimo anno consecutivo la kermesse enogastronomica tiene alta la rappresentanza dei più rinomati cuochi italiani.


Insieme ai nostri protagonisti le luci si accendono sui grandi prodotti della tradizione enogastronomica del Belpaese, si evidenziano soprattutto quelli del territorio lombardo.

 

Giorni dedicati al gusto a tutto tondo, la kermesse da la possibilità di assaggiare e conoscere le prelibatezze gourmet del territorio italiano, dialogare con  i produttori, condividere un piatto alla tavola dei rinomati chef, imparandone i valori di ogni assaggio e produzione.

L’ingresso rimane gratuito, e le degustazioni abbinate ad un prezzo democratico 15 € piatto salato più calice di vino, €10 i dolci più calice, e 10 € una pizza con un calice di vino.

 

In Fiera grandi passarelle di cucine a vista, presenti  i tre stelle Michelin Chicco e Bobo Cerea- Da Vittoro, e ancora Philippe Leveillé- Miramonti l’Altro 2 stelle Michelin, Enrico Bartolini- Mudec 2 stelle Michelin, Roberto Conti- Trussardi alla Scala 1 stella Michelin, ecc… più un parterre di blasonati cuochi: come Claudio Sadler, Stefano Cerveni, Alberto Gipponi, Fabrizio Ferrari, Stefano Masanti, Gianni Tarabini, Ilario Vinciguerra,  Enrico Gerli, Fabio Abbatista, Marco Parillo, Edoardo Fumagalli, Riccardo Camanini, una serie di novità per il filone pizza e dolci; I dolci di Riccardo Schiavo- La Pasqualina, miglior pasticceria d’Italia 2018 per il Gambero, i Dolci di Matteo Mazzotti- Caffe Milano, vincitore del concorso giovani pasticceri, e i Maestri Pasticceri dell’Accademia – AMPI. Gli interpreti delle pizze sono; Le Pizze di Ivan Gorlani- Era Pizza (MB), e Le Pizze di Antonio Pappalardo- La Cascina dei sapori (BS).

 

L’apertura rimane alle ore 10-22 di sabato 1 dicembre, il sipario si apre e non c’è che da scegliere tra diverse interpretazioni culinarie.

 

Il calendario sarà fitto di assaggi regionali e workshop di cucina per passione condotti dall’Accademia del Gusto.

www.gourmarte.it

Festival Della Gastronomia; Edizione Milanese 2018 Emergente Pizzaiolo

PREMIO MIGLIORE EMERGENTE PIZZA CHEF MILANO 2018

Milano 17, 18, 19 Novembre, giorni dedicati al gusto, si è appena conclusa la kermesse; Il Festival della Gastronomia, evento creato da Luigi Cremona noto critico gastronomico, contest che vede scendere in campo cuochi under 30 e ai pizzaioli under 35, con le selezioni del Centro Sud/nord e le Finali Nazionali.


Come di consueto il Touring Club Italiano ha scelto la manifestazione per la presentazione in anteprima dell’edizione 2019 della guida Alberghi & Ristoranti d’Italia.

Nell’edizione del sud, la finale svoltasi a Roma lunedi 29 Ottobre ha riscosso una attenzione e un successo senza precedenti, il pubblico è stato completamente conquistato dalle esibizioni dei pizzaioli, per la gara EMERGENTE PIZZA CHEF.

Pizza Giuseppe Monaco O Fiore Mio 

 

La palma di vincitore del 2018 è stata consegnata a Simone Raponi de La Gatta Mangiona (RM). Sul podio anche il secondo classificato Alessandro Cecchetti della pizzeria Grigoris di Mestre (VE) premiato dallo sponsor Solania per la miglior farcitura della pizza e terzo classificato Francesco Pone di Hashtag Pizza in Cantina (CE).

 

Pizza di Antonio Caputo Cocciuto

 

Le strade della pizza a Milano vedono i seguenti podisti:Lorenzo Sirabella (Dry Milano Solferino, Giuseppe Monaco O Fiore Mio, Faenza Emilia Romagana, Tommaso Correale Pizzeria Vesuvia Bo Emilia Romagna.

 

Lorenzo Sirabella Dry Milano

Seguirà la finalissima a Roma dove si sfideranno i 6 pizzaioli qualificati per decretare  il premio Miglior Emergente Pizza Chef Italiano

 

Pizza Tommaso Correale Bologna

Inoltre sono state premiate anche le strutture del Nord Italia della guida “Alberghi e Ristoranti d’Italia 2019” del Touring Club Italiano.

 

Guida Michelin 2019

 16 novembre 2018, Parma  per la quarta volta consecutiva ha ospitato la presentazione della Guida Michelin, arrivata alla sua 64 esima edizione.

 


All’auditorium Paganini Momenti riservati agli chef stellati, e a chi tra di loro si guadagna la prima stella, ospiti, stampa internazionale, sono stati momenti di prestigio e di gioia, abbiamo scoperto tutte le novità e le conferme della celebre guida rossa più osannata.

Parliamo di novità, in primis gli applausi vanno a chi ha guadagnato le 3 stelle,  il ristorante dello chef Mauro Uliassi, dell’omonimo ristorante di Senigallia, confermano di avere una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le  tre stelle Michelin.

I 3 Stelle

Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ).

Sono 39 i ristoranti che “meritano due stelle” e quindi il viaggio.

29 new entry, per un totale di 318 i ristoranti dalla “cucina di grande qualità”, che merita la ambita stella. La regione più ricca di novità è il Piemonte, 5 new dove Antonino Cannavacciuolo brilla di bis di stelle a Torino, al Cannavacciuolo Bistrot Torino, con lo chef Nicola Somma, e a Novara, al Cannavacciuolo Cafè & Bistrot, con Vincenzo Manicone. Enrico Bartolini si guadagna una nuova stella, per la  Locanda del Sant’Uffizio Enrico Bartolini, a Cioccaro di Penango (AT), con lo chef Gabriele Boffa.

Al sud brilla la Basilicata, a Matera col ristorante Vitantonio Lombardo, e ancora una nuova stella in Calabria al ristorante Quafiz, dello chef “Nino” Rossi, a Santa Cristina d’Aspromonte (RC).

 

In Sicilia al comando Heinz Beck a Taormina (ME) conquista una stella al St. George by Heinz Beck, guidato dallo chef Giovanni Solofra, mentre in Sardegna, a Porto Cervo (SS), Italo Bassi riconquista la stella al ristorante ConFusion Lounge.


 

marco-do-gwendal-poullennec

Sveliamo i protagonisti che ottengono la prima stella, fra cui ricordiamo: Per un totale di 367 ristoranti stellati.

 

Le stelle della Guida Michelin 2019:

1 stella 318 ristoranti(29 novità)

2 stelle  39 ristoranti

3 stelle 10 ristoranti (1 novità) 

 

La Lombardia è la regione più stellata con 2 novità: 60 ristoranti (2 tre stelle 6 due stelle e 52 una stella ). 

Scopriamo di seguito tutte le novità della Guida Michelin 2019.

La Guida MICHELIN Italia propone ai suoi lettori oltre 4.500 alberghi e ristoranti. Tra i circa 2100 ristoranti oltre 1500 ristoranti propongono un buon pasto con prodotti di qualità; 257 Bib Gourmand, di cui 21 novità. La faccina sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi indica un ristorante che propone una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 32 € (35 € nelle città capoluogo e nelle località turistiche importanti). Le regioni con più ristoranti Bib Gourmand rimane invariata: Emilia Romagna 33 =, Piemonte 29 =, Lombardia 28 =, Toscana 27 = e Veneto 24 =.

  


Premi speciali Guida Michelin 2019

Servizio di sala

Quello del servizio di sala riscontra una attenzione speciale. Il premio della 64° edizione della Guida Michelin va a ; Casa Perbellinin, Verona.

 

Qualità nel tempo

 Ritirano il premio a La bottega del 30 Castelnuovo Berardenga (SI)

 

Giovane chef Michelin 2019

Ottiene il riconoscimento lo chef a Emanuele Petrosino, I Portici, Bologna. 

 

Passion for Wine Michelin 2019

E’ stato assegnato alla Locanda Devetak, Savogna d’Isonzo (GO).

 

Perdono la Stella

Perde una Stella il San Giorgio di Cervo,  La Conchiglia di Arma di Tagga il Dopolavoro dell’Isola delle Rose di Venezia, L‘Antica osteria dei Cameli di Ambivere (in provincia di Bergamo), Emilio a Fermo, l’Ilario Vinciguerra di Gallarate (Varese) e il La Clusaz di Gignod (Aosta), la Stazione di Posta, in zona Testaccio, Antonello Colonna, in zona Quirinale, e il Magnolia, ristorante indipendente del Grand hotel via Veneto. A Milano l’unico declassato è l’Armani, ristorante dell’hotel di proprietà dello stilista Giorgio

 

 

 

 

  

 

 

UNA NUOVA TAPPA DI “GIOCHI DI INORTO” DELLA FONDAZIONE BONDUELLE PER SENSIBILIZZARE I PIÙ PICCOLI

Un’attività educativa ludica pensata per sensibilizzare i bambini sull’importanza del consumo di verdura e frutta – nel quadro di un’alimentazione sana ed equilibrata – attraverso attività mirate alla scoperta del gusto di non sprecare cibo e risorse.

L’iscrizione è libera e viene aperta prima dell’inizio del gioco presso il negozio Città del Sole (Via Garibaldi, 34, Morbegno). I bambini verranno suddivisi in diversi turni – dalle 15.00 alle 18.00 – per assicurare l’ottimale svolgimento del gioco all’interno del negozio.

Disponibili ulteriori informazioni relativamente al negozio sul sito ufficiale di Città del Sole: www.cittadelsole.it/‎.

Questa tappa di “Giochi di inOrto” si terrà in concomitanza della manifestazione “Fiera d’Autunno” presso il Polo Fieristico di Morbegno. Tre giorni dedicati alle eccellenze enogastronomiche con numerosi eventi collaterali per adulti e bambini attraverso otto aree tematiche. Tra queste l’area tematica “Agricola! Tutto per il giardinaggio”. Molta della storia di ciascuna persona è, infatti, racchiusa nell’agricoltura: ogni persona è stata almeno una volta un piccolo giardiniere o agricoltore.

La Fondazione Bonduelle condivide da sempre questi valori. Per questo, all’interno del negozio di Città del Sole, attraverso il gioco, avvicinerà i più piccoli verso giuste pratiche di vita quotidiana e sane abitudini alimentari.

I bambini tra i 5 e i 12 anni si mettono in gioco seguendo, attraverso diverse prove e domande, il percorso per raggiungere l’obiettivo finale: la creazione di un vero e proprio orto all’interno di un piccolo giardinetto recintato.

Oltre a rispondere alle domande, bisognerà superare delle prove pratiche. I giochi interattivi hanno, infatti, lo scopo di insegnare ai bambini diverse attività come la preparazione del terreno, la semina, la cura e il raccolto delle piantine. Insomma, un’occasione per sensibilizzare i più piccoli a mangiare le verdure e a un consumo consapevole.

Un progetto ideato e realizzato in Italia nel 2012 dalla Fondazione Bonduelle che – sin dal suo arrivo nel 2005 – ha promosso molte iniziative volte a promuovere un’alimentazione sana e sostenibile sul territorio nazionale.

“Dopo il successo della tappa di Crema nel mese di ottobre, la nostra attività di sensibilizzazione continua e copre, questa volta, la provincia di Sondrio.” – afferma Laura Bettazzoli, Responsabile della Louis Bonduelle Foundation per l’Italia – “È per noi fondamentale sensibilizzare e diffondere consapevolezza sullo spreco alimentare e sull’importanza del consumo di frutta e verdura. I bambini, sin da piccoli, vanno aiutati a diventare dei futuri adulti rispettosi del mondo che li circonda. Ed è proprio in questa direzione che andiamo avanti.”

LOUIS BONDUELLE FOUNDATION

Nata in Francia nel 2004 e approdata in Italia dal febbraio 2005, è un istituzione senza scopo di lucro che dal 2005 si impegna concretamente in Italia per fare in modo che le verdure entrino a far parte del consumo quotidiano con iniziative utili, pratiche e originali.

La Fondazione si propone, come mission sociale, di favorire un’evoluzione sostenibile dei comportamenti alimentari, nel rispetto dell’umanità e del pianeta. Le attività sono, infatti, finalizzate a informare le popolazioni e sviluppare le conoscenze scientifiche, incoraggiandone anche l’applicazione sul campo.

Le tre principali azioni concrete della Fondazione:

  • Informazione e sensibilizzazione: elabora e diffonde informazioni mirate a contribuire all’evoluzione dei comportamenti quotidiani.
  • Sostegno alla ricerca: promuove la ricerca scientifica in varie discipline, con particolare focus nel campo medico e della nutrizione, per favorire il progresso nell’alimentazione sostenibile.
  • Azioni sul campo: sostiene azioni concrete portate avanti da attori locali, che si propongono di accompagnare i consumatori verso comportamenti alimentari sostenibili.

Nel corso degli anni ha dato vita a un intenso programma di attività mirate sul territorio, sostegno alla ricerca, campagne d’informazione e un sito web dedicato http://www.fondation-louisbonduelle.org/it/

 

Best Brand Italia 2018 : I marchi del Food hanno la meglio

 

Anche quest’anno si è conclusa la premiazione della quarta edizione di “Best Brand Italia “, Mercoledi 14 novembre a Milano presso gli studi Rai di via Mecenate è stata proclamata la classifica che svela le marche più amate dagli italiani.


 

Grande rilevanza alle imprese di food&beverage, che danno un grande impulso nelle classifiche italiane Best Corporate Brand, Best Product Brand e Best Growth Brand, un comparto in crescita rispetto altri paesi la percentuale scende intorno al 20%. Ai primi dieci posti vediamo 8 aziende americane, una coreana e una svedese. Dai risultati dello studio “The Most Influential Brands 2018”

L’evento è stato condotto da Filippa Lagerback, i partner di Best Brands, con l’Innovation Award hanno premiato Andrea Bocelli per il sostegno dimostrato dalla sua Fondazione nei confronti delle fasce più deboli ed emarginate della popolazione e per il supporto alle persone in difficoltà a causa di disabilità visive.

Best Brand Italia 2018

 


I vincitori nelle quattro categorie:

Best Brand Corporate” premia Ferrari al gradino più alto del podio.

“Best Brand Product” vede la vittoria di Lego.

“Best Growth Brands” trionfa Galbusera ,  la categoria è caratterizzata dal comparto food & beverage con ben 6 marche su 10. Su tutte, trionfa Galbusera.

“Golden Agers” la classifica speciale del 2018 delle 10 marche più amate e di consumo di chi è sopra i 60 anni, premia Findus che si aggiudica il primato.


 

A dare una impronta gourmet alla serata è stato chiamato in causa uno chef stellato grande fautore dei prodotti nostrani: Tano Simonato, famoso per il suo ristorante “Tano passami l’olio”, appunto l’olio extravergine d’oliva re incontrastato della sua filosofia culinaria darà il titolo ad ogni piatto. E dalla passione per questo prezioso condimento, nascono le portate che esaltano le proprietà gustative dell’olio:

polpo in oliocottura, panzanella realizzata con olio di Sicilia, risotto Carnaroli con Grana Padano 36 mesi, miele e tartufo nero glassato. In conclusione c’è stato uno  show cooking dove  è stato preparato un cannolo croccante di mandorla.


 

Best Brand Tano Simonato chef Patron

 

 

MAF Millennial Ambassadors Forum: #IdeasWork alla Nuvola Lavazza di Torino

Mercoledì 7 novembre presso Nuvola Lavazza, la struttura progettata da Cino Zucchi, si è tenuto #IdeaWorkMAF, una job fair 4.0 che ha coinvolto Amministratori Delegati, Top Manager di realtà aziendali nazionali e internazionali e rappresentanti istituzionali, come il Sindaco di Torino Chiara Appendino e il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana. “Insieme a diversi influenti opinion leader abbiamo sentito l’esigenza di assecondare i venti di cambiamento in atto nella nostra società e costruire una piattaforma innovativa per aiutare le nuove generazioni a plasmare il futuro” ha detto Giordano Fatali, Presidente di HRC Group, società che cura l’evento.

Tra gli Ambassador che hanno aderito al MAF c’è Fabrizio Gavelli, Amministratore Delegato Mellin e Danone Early Life Nutrition South East Europe. La partecipazione di Danone al MAF nasce dall’importanza dell’idea centrale del MAF, che è quella di avvicinare le aziende millennials che, pure essendo una cosa semplice, è super attuale e necessaria. Ogni azienda coinvolta nel MAF ha presentato se stessa e le sue finalità ai millennials presenti, promuovendo una sfida da risolvere, nel caso la lotta all’obesità. Gavelli, finito il suo intervento, ha dichiarato: “Quello che l’azienda vuole è far conoscere la sua missione, che è quella di portare la salute attraverso la nutrizione al maggior numero di persone possibili, che si sta evolvendo in una volontà di impattare nella comunità nella quale noi operiamo. Nel 2011 avevamo compreso che il problema delle nascite nel nostro paese stava diventando enorme, quindi abbiamo deciso di creare un welfare interno molto avanzato. Abbiamo creato il programma “Parto e Riparto”, dato che noi pensiamo che l’Italia debba ripartire proprio da un aumento della natalità. Ci sono state tante attività che sono state messe in campo a supporto della genitorialità delle mamme, sia con un supporto economico, sia con un supporto psicologico e nutrizionale, quindi accompagnando dal momento della lieta notizia, fino alla maternità a casa, fino al rientro a lavoro. Allo stesso modo, anche i padri hanno i loro vantaggi: Danone anziché 4 giorni di congedo, ne concede 10. Il tasso di natalità interno per il 2017 è stato +7,5% rispetto al -3% nazionale, e registriamo il 100% dei rientri dopo la maternità. Il 42% delle donne che rientrano dalla maternità vengono poi successivamente promosse”.

In merito alla lotta all’obesità, la sfida promossa ai Millennial, Gavelli ha dichiarato: “Grazie alla Fondazione Istituto Danone portiamo avanti diversi progetti. Abbiamo ad esempio creato Nutripedia, la prima enciclopedia nutrizionale per bambini, assieme a numerose parnership mediche, dai neonatologi ai gastroenterologi, per far sì che, al di là delle fake news che imperversano, siamo riusciti a convogliare tantissime blogger che trovano ispirazione per i loro post e a far diventare familiare un argomento come la nutrizione, riconoscendo anche la differenza fra le fake news e ciò che in realtà aiuta i bambini”.

Non solo le aziende hanno sollecitato iMillennial, anche gli esponenti della Pubblica Amministrazione hanno promosso diverse sfide, partecipando poi a un Give Me 5!, ideato da Seeds&Chips, che consente ai Millennial di incontrare gli Ambassador presenti in una conversazione face-to-face di soli cinque minuti, per esporre idee e progetti e dal confronto ricavarne opinioni e ispirazioni. Dopo il Give Me 5! La giornata è continuata con i Millennials corner, spazi di interazione e scambio con le Aziende, con l’obiettivo di superare le classiche regole delle job fair, con la possibilità di intervistare gli Ambassador sui valori sulle necessità delle aziende, in modo da poter presentare idee e progetti. A integrazione di questi eventi, sono stati proposti dei Workshop, in modo da consentire ai Millennial di acquisire competenze nel campo dell’innovazione, imparare a raccontarsi efficacemente e affinare la propria strategia di ricerca di opportunità professionali.

Alberto Treleani

Codé Nast Awards of Excellence 2019: L’Italia Conquista 9 categorie su 18

Ogni anno gli ambiti riconoscimenti ad alberghi scelti fra le guide ‘UK, Europe & The Mediterranean’, ‘Luxury Spas’ e ‘The Americas, Caribbean & Pacific’ si sono proclamati la sera del 5 novembre durante WTM a Londra. L’Italia ha conquistando ben 9 categorie, di cui 6 in Toscana.

Condé Nast la famosa guida travel molto apprezzata dai viaggiatori di tutto il mondo, ha premiato i vincitori degli Awards of Excellence 2019, “Nast Best for Weddings”, nella soleggiata campagna di Siena, luogo dove nascono alcuni dei migliori vini italiani, sorge Relais Borgo Scopeto, un borgo fiorente circondato da una torre medievale, e una riservata chiesetta adagiata nel silenzio di un luogo quasi incantato. Il parco svela una vista sulla città del Palio, il bosco ne imprime la rara bellezza, in quest’angolo della Toscana scenari multisensoriali si svelano.


Ogni anno gli ambiti riconoscimenti ad alberghi scelti fra le guide ‘UK, Europe & The Mediterranean’, ‘Luxury Spas’ e ‘The Americas, Caribbean & Pacific’ si sono proclamati la sera del 5 novembre durante WTM a Londra. L’Italia ha conquistando ben 9 categorie, di cui 6 in Toscana

Il Relais de charme nel cuore del Chianti conquista la prima posizione nella categoria “Best for Weddings, Parties & Special Occasions”.

L’eccellenza alberghiera italiana si conferma ogni anno con diverse nomination: atmosfere romantiche, migliore struttura piccola ed esclusiva, offerta per famiglie, rapporto qualità prezzo, ristorazione, spa all’interno dell’albergo, albergo sull’acqua, migliore struttura in campagna, migliore hotel in città, rispetto per l’ambiente, migliore accoglienza per meeting, e miglior albergo per matrimoni, party ed eventi esclusivi, un risultato dei voti e l’opinione degli ospiti di tutto il mondo, insieme al giudizio degli ispettori delle guide.

Ogni vincitore è stato premiato con un trofeo e una bottiglia di Hambledon Vineyard Classic Cuvée Rosé.


Strutture italiane premiate agli Excellence Awards 2019 Condé Nast Johansens:

Best for Meetings or Conferences: Hotel Brunelleschi, Firenze – https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/hotel-brunelleschi/

Best Weddings, parties or Special Occasions: Borgo Scopeto Relais, Toscana https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/borgo-scopeto-relais/

Best for Romance: Ca Maria Adele, Veneto, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/venice-and-veneto/ca-maria-adele/

Best Serviced Accommodation: Relais Villa Olmo, Toscana, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/relais-villa-olmo/

Best Small&Exclusive Property: Locanda al Colle, Toscana, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/locanda-al-colle/

Best Luxury Value: Hotel dei Borgognoni, Lazio, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/rome-and-lazio/hotel-dei-borgognoni/

Best Dining Experience: Principe Forte dei Marmi, Toscana, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/principe-hotel-forte-dei-marmi/

Best Waterside Hotel: Gabbiano Azzurro Hotel & Suites, Sardegna, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/sardinia/hotel-gabbiano-azzurro/


 

Condé Nast Publications è una casa editrice statunitense, che pubblica alcune fra le riviste più note dell’editoria americana e mondiale, tra cui Vogue, Vanity Fair e The New Yorker. Condé Nast Johansens è la principale guida Europe & The Mediterranean”, “Luxury Hotels, Inns, Resorts, Spas & Villas The Americas & Caribbean”, “Luxury Spas”.

Il pianeta? Non lo salveremo evitando di mangiare carne

A quattro anni dalla pubblicazione del primo rapporto sulla sostenibilità del settore zootecnico italiano, l’Associazione Carni Sostenibili ha fatto un passo avanti diffondendone l’ultima versione, ampliata e aggiornata, non solo sul Web, ma anche nelle librerie. Il libro “La Sostenibilità delle carni e dei salumi in Italia”, edito da Franco Angeli, presentato oggi a Bologna in collaborazione con ANA – Accademia Nazionale di Agricoltura, si propone come un punto di riferimento nel panorama mediatico italiano nel dibattito sulla produzione e il consumo di carne e salumi.

Sono intervenuti all’evento di presentazione Giorgio Cantelli Forti, Presidente ANA, Accademia Nazionale di Agricoltura; Giuseppe Pulina, Agronomo, Professore Ordinario di Zootecnica Speciale, Università di Sassari, Presidente di Carni Sostenibili; Elisabetta Bernardi, Nutrizionista, Biologa con specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, Docente Università di Bari; Ettore Capri, Professore Ordinario di Chimica Agraria, Università Cattolica del Sacro Cuore; Massimo Marino, Ingegnere ambientale e Amministratore di LCE. Ha moderato l’incontro Carlo Alberto Pratesi, Professore di Marketing, innovazione e sostenibilità, Università Roma Tre.

Analizzare la sostenibilità̀ delle carni e dei salumi vuol dire infatti studiare nel modo più oggettivo possibile diversi argomenti che riguardano sia il consumatore sia la produzione zootecnica. Questo volume presenta uno studio interdisciplinare per descrivere i “5 volti” della sostenibilità̀ delle carni, rappresentati da altrettanti capitoli: la nutrizione, gli impatti ambientali e l’economia circolare applicata agli allevamenti e all’industria, la sicurezza alimentare e il benessere animale, gli aspetti economici delle filiere e la lotta allo spreco del cibo.

Un testo di facile lettura, nonostante la complessità di alcuni degli argomenti trattati, in cui vengono affrontate in modo rigoroso alcune tematiche molto care all’opinione pubblica, spesso banalizzate in luoghi comuni se non trasformate in vere e proprie fake news.

Qualche esempio? La carne e la dieta nei Paesi mediterranei, i consumi reali di carne in Italia e nel mondo, l’utilizzo di antibiotici sugli animali, il rapporto tra carne e alcune malattie; o ancora, vista tutta la disinformazione che circola sulla questione, cosa hanno detto davvero IARC e OMS sulle carni rosse e trasformate; e, ovviamente, l’impatto ambientale degli allevamenti.

Si scopre così che la zootecnia non è la principale causa di emissioni di gas serra nell’atmosfera: ad esempio, un solo volo a/r da Roma a Bruxelles genera emissioni maggiori rispetto al consumo annuo di carne e salumi di un solo individuo che si alimenta secondo le indicazioni dei nutrizionisti (500kg vs 400kg di CO2equivalente).

“Non salveremo il pianeta non mangiando carne” – commenta Ettore Capri, Professore Ordinario di Chimica Agraria, Università Cattolica del Sacro Cuore. “Le emissioni di gas serra relative alla produzione zootecniche (carne, latte e uova) pesano per il 14% di tutte le emissioni, di cui solo il 10% attribuibile alle sole carni bovine, suine e avicole (FAO). Generalmente si omette di dire che il 65-70% deriva dai combustibili fossili utilizzati per i trasporti e per produrre energia. È importante sottolineare che l’Italia vanta uno dei modelli zootecnici più sostenibili del pianeta anche grazie all’impegno nel promuovere le buone pratiche.”

“La sfida delle produzioni zootecniche è diventata quella di “produrre di più con meno risorse” – ha commentato Giuseppe Pulina, Agronomo, Professore Ordinario di Zootecnica Speciale, Università di Sassari, Presidente di Carni Sostenibili. “L’obiettivo che il settore delle carni deve affrontare, oggi, è quello di una maggiore offerta “sostenibile” che sappia garantire una produzione efficiente, attenta all’ambiente e al benessere degli animali, degli allevatori e di tutti coloro che partecipano alla creazione del valore delle filiere italiane.”

Nel dibattito a Bologna si è inoltre confermato il dietrofront dei vegani (dal 3% 2017 allo 0,9% 2018 – Fonte Dati Eurispes): la scelta di rinunciare alla carne crea infatti scompensi nutrizionali, soprattutto nelle categorie più fragili della popolazione, bambini ed anziani.

“Riguardo al dietro-front dei vegani – continua il Professor Pulina –  la cui percentuale è in continua discesa fra i consumatori, basta fare un excursus della storia dell’alimentazione umana fin dagli albori della storia dell’uomo per capire quanto la carne sia un nutriente fondamentale ed indispensabile. L’evoluzione della dieta e della cottura dei cibi sono infatti due elementi fondamentali dell’evoluzione umana. Dopo la scoperta del fuoco è stata proprio la dieta carnivora a confermare il primato della nostra specie su altre, consentendoci uno sviluppo fisico e cerebrale senza pari, rispetto agli altri mammiferi.”

“Il ruolo della carne e delle proteine animali, all’interno di una dieta sana ed equilibrata, è essenziale in ogni fase della vita: dalla gravidanza della donna, alla crescita dei bambini fino alla terza età per mantenersi in forza e attivi” – aggiunge Elisabetta Bernardi, Nutrizionista, Biologa con specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, Docente Università di Bari. “I consumi italiani pro capite sono sotto la soglia di rischio dei famosi 500 grammi di carne a settimana. A tal proposito la monografia pubblicata dallo IARC lo scorso giugno, a tre anni di distanza dalle anticipazioni allarmistiche pubblicate dal Lancet nel 2015, ha evidenziato che su 800 studi solo 14 sono stati giudicati attendibili e di questi solo 7 hanno messo in relazione un eccessivo consumo di carni rosse con il tumore al colon retto. Gli studi epidemiologici considerati dallo IARC, prendono in considerazione, come detto, un consumo quotidiano di carne rossa in dosi molto superiori a quelle che consumiamo abitualmente: parliamo di 500 grammi di carne cotta a settimana, l’equivalente di 800 grammi di carne cruda. Una soglia che ci fa stare tranquilli, perché in Italia tra pasta e verdure è impossibile raggiungere quote così alte di carne.”

All’interno del libro, la prospettiva per valutare gli impatti del settore nel nostro Paese è guidata da parametri oggettivi e su cui esiste consenso scientifico allargato. È il caso della “Clessidra ambientale”, che valuta gli impatti degli stili di vita alimentare dal punto di vista della sostenibilità. La Clessidra Ambientale, ottenuta dalla moltiplicazione dell’impatto ambientale degli alimenti (per semplicità il Carbon Footprintper le quantità settimanali suggerite dalle linee guida nutrizionali INRAN, ora CREA, mostra graficamente che se si seguono i consigli di consumo suggeriti dal modello alimentare della Dieta Mediterranea, l’impatto medio settimanale della carne risulta allineato a quello di altri alimenti, per i quali gli impatti unitari sono minori, ma le quantità consumate generalmente maggiori. “La Clessidra ambientale rappresenta il carbon footprint degli alimenti consumati in una settimana”, dichiara Massimo Marino, Ingegnere ambientale e Amministratore di LCE, “e dimostra che un regime alimentare equilibrato è positivo sia per la propria salute che per l’ambiente.”

Carni Sostenibili è il progetto promosso da tre associazioni di categoria – Assocarni, Assica e Unaitalia rappresentanti tutte le filiere delle carni in Italia (bovino, suino e avicolo) che ha l’obiettivo di trattare in modo trasversale tutti gli argomenti legati al mondo delle carni: un progetto senza precedenti in Italia che, con un approccio formativo, vuole contribuire ad una informazione equilibrata su salute, alimentazione e sostenibilità. www.carnisostenibili.it