UNA NUOVA TAPPA DI “GIOCHI DI INORTO” DELLA FONDAZIONE BONDUELLE PER SENSIBILIZZARE I PIÙ PICCOLI

Un’attività educativa ludica pensata per sensibilizzare i bambini sull’importanza del consumo di verdura e frutta – nel quadro di un’alimentazione sana ed equilibrata – attraverso attività mirate alla scoperta del gusto di non sprecare cibo e risorse.

L’iscrizione è libera e viene aperta prima dell’inizio del gioco presso il negozio Città del Sole (Via Garibaldi, 34, Morbegno). I bambini verranno suddivisi in diversi turni – dalle 15.00 alle 18.00 – per assicurare l’ottimale svolgimento del gioco all’interno del negozio.

Disponibili ulteriori informazioni relativamente al negozio sul sito ufficiale di Città del Sole: www.cittadelsole.it/‎.

Questa tappa di “Giochi di inOrto” si terrà in concomitanza della manifestazione “Fiera d’Autunno” presso il Polo Fieristico di Morbegno. Tre giorni dedicati alle eccellenze enogastronomiche con numerosi eventi collaterali per adulti e bambini attraverso otto aree tematiche. Tra queste l’area tematica “Agricola! Tutto per il giardinaggio”. Molta della storia di ciascuna persona è, infatti, racchiusa nell’agricoltura: ogni persona è stata almeno una volta un piccolo giardiniere o agricoltore.

La Fondazione Bonduelle condivide da sempre questi valori. Per questo, all’interno del negozio di Città del Sole, attraverso il gioco, avvicinerà i più piccoli verso giuste pratiche di vita quotidiana e sane abitudini alimentari.

I bambini tra i 5 e i 12 anni si mettono in gioco seguendo, attraverso diverse prove e domande, il percorso per raggiungere l’obiettivo finale: la creazione di un vero e proprio orto all’interno di un piccolo giardinetto recintato.

Oltre a rispondere alle domande, bisognerà superare delle prove pratiche. I giochi interattivi hanno, infatti, lo scopo di insegnare ai bambini diverse attività come la preparazione del terreno, la semina, la cura e il raccolto delle piantine. Insomma, un’occasione per sensibilizzare i più piccoli a mangiare le verdure e a un consumo consapevole.

Un progetto ideato e realizzato in Italia nel 2012 dalla Fondazione Bonduelle che – sin dal suo arrivo nel 2005 – ha promosso molte iniziative volte a promuovere un’alimentazione sana e sostenibile sul territorio nazionale.

“Dopo il successo della tappa di Crema nel mese di ottobre, la nostra attività di sensibilizzazione continua e copre, questa volta, la provincia di Sondrio.” – afferma Laura Bettazzoli, Responsabile della Louis Bonduelle Foundation per l’Italia – “È per noi fondamentale sensibilizzare e diffondere consapevolezza sullo spreco alimentare e sull’importanza del consumo di frutta e verdura. I bambini, sin da piccoli, vanno aiutati a diventare dei futuri adulti rispettosi del mondo che li circonda. Ed è proprio in questa direzione che andiamo avanti.”

LOUIS BONDUELLE FOUNDATION

Nata in Francia nel 2004 e approdata in Italia dal febbraio 2005, è un istituzione senza scopo di lucro che dal 2005 si impegna concretamente in Italia per fare in modo che le verdure entrino a far parte del consumo quotidiano con iniziative utili, pratiche e originali.

La Fondazione si propone, come mission sociale, di favorire un’evoluzione sostenibile dei comportamenti alimentari, nel rispetto dell’umanità e del pianeta. Le attività sono, infatti, finalizzate a informare le popolazioni e sviluppare le conoscenze scientifiche, incoraggiandone anche l’applicazione sul campo.

Le tre principali azioni concrete della Fondazione:

  • Informazione e sensibilizzazione: elabora e diffonde informazioni mirate a contribuire all’evoluzione dei comportamenti quotidiani.
  • Sostegno alla ricerca: promuove la ricerca scientifica in varie discipline, con particolare focus nel campo medico e della nutrizione, per favorire il progresso nell’alimentazione sostenibile.
  • Azioni sul campo: sostiene azioni concrete portate avanti da attori locali, che si propongono di accompagnare i consumatori verso comportamenti alimentari sostenibili.

Nel corso degli anni ha dato vita a un intenso programma di attività mirate sul territorio, sostegno alla ricerca, campagne d’informazione e un sito web dedicato http://www.fondation-louisbonduelle.org/it/

 

Best Brand Italia 2018 : I marchi del Food hanno la meglio

 

Anche quest’anno si è conclusa la premiazione della quarta edizione di “Best Brand Italia “, Mercoledi 14 novembre a Milano presso gli studi Rai di via Mecenate è stata proclamata la classifica che svela le marche più amate dagli italiani.


 

Grande rilevanza alle imprese di food&beverage, che danno un grande impulso nelle classifiche italiane Best Corporate Brand, Best Product Brand e Best Growth Brand, un comparto in crescita rispetto altri paesi la percentuale scende intorno al 20%. Ai primi dieci posti vediamo 8 aziende americane, una coreana e una svedese. Dai risultati dello studio “The Most Influential Brands 2018”

L’evento è stato condotto da Filippa Lagerback, i partner di Best Brands, con l’Innovation Award hanno premiato Andrea Bocelli per il sostegno dimostrato dalla sua Fondazione nei confronti delle fasce più deboli ed emarginate della popolazione e per il supporto alle persone in difficoltà a causa di disabilità visive.

Best Brand Italia 2018

 


I vincitori nelle quattro categorie:

Best Brand Corporate” premia Ferrari al gradino più alto del podio.

“Best Brand Product” vede la vittoria di Lego.

“Best Growth Brands” trionfa Galbusera ,  la categoria è caratterizzata dal comparto food & beverage con ben 6 marche su 10. Su tutte, trionfa Galbusera.

“Golden Agers” la classifica speciale del 2018 delle 10 marche più amate e di consumo di chi è sopra i 60 anni, premia Findus che si aggiudica il primato.


 

A dare una impronta gourmet alla serata è stato chiamato in causa uno chef stellato grande fautore dei prodotti nostrani: Tano Simonato, famoso per il suo ristorante “Tano passami l’olio”, appunto l’olio extravergine d’oliva re incontrastato della sua filosofia culinaria darà il titolo ad ogni piatto. E dalla passione per questo prezioso condimento, nascono le portate che esaltano le proprietà gustative dell’olio:

polpo in oliocottura, panzanella realizzata con olio di Sicilia, risotto Carnaroli con Grana Padano 36 mesi, miele e tartufo nero glassato. In conclusione c’è stato uno  show cooking dove  è stato preparato un cannolo croccante di mandorla.


 

Best Brand Tano Simonato chef Patron

 

 

MAF Millennial Ambassadors Forum: #IdeasWork alla Nuvola Lavazza di Torino

Mercoledì 7 novembre presso Nuvola Lavazza, la struttura progettata da Cino Zucchi, si è tenuto #IdeaWorkMAF, una job fair 4.0 che ha coinvolto Amministratori Delegati, Top Manager di realtà aziendali nazionali e internazionali e rappresentanti istituzionali, come il Sindaco di Torino Chiara Appendino e il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana. “Insieme a diversi influenti opinion leader abbiamo sentito l’esigenza di assecondare i venti di cambiamento in atto nella nostra società e costruire una piattaforma innovativa per aiutare le nuove generazioni a plasmare il futuro” ha detto Giordano Fatali, Presidente di HRC Group, società che cura l’evento.

Tra gli Ambassador che hanno aderito al MAF c’è Fabrizio Gavelli, Amministratore Delegato Mellin e Danone Early Life Nutrition South East Europe. La partecipazione di Danone al MAF nasce dall’importanza dell’idea centrale del MAF, che è quella di avvicinare le aziende millennials che, pure essendo una cosa semplice, è super attuale e necessaria. Ogni azienda coinvolta nel MAF ha presentato se stessa e le sue finalità ai millennials presenti, promuovendo una sfida da risolvere, nel caso la lotta all’obesità. Gavelli, finito il suo intervento, ha dichiarato: “Quello che l’azienda vuole è far conoscere la sua missione, che è quella di portare la salute attraverso la nutrizione al maggior numero di persone possibili, che si sta evolvendo in una volontà di impattare nella comunità nella quale noi operiamo. Nel 2011 avevamo compreso che il problema delle nascite nel nostro paese stava diventando enorme, quindi abbiamo deciso di creare un welfare interno molto avanzato. Abbiamo creato il programma “Parto e Riparto”, dato che noi pensiamo che l’Italia debba ripartire proprio da un aumento della natalità. Ci sono state tante attività che sono state messe in campo a supporto della genitorialità delle mamme, sia con un supporto economico, sia con un supporto psicologico e nutrizionale, quindi accompagnando dal momento della lieta notizia, fino alla maternità a casa, fino al rientro a lavoro. Allo stesso modo, anche i padri hanno i loro vantaggi: Danone anziché 4 giorni di congedo, ne concede 10. Il tasso di natalità interno per il 2017 è stato +7,5% rispetto al -3% nazionale, e registriamo il 100% dei rientri dopo la maternità. Il 42% delle donne che rientrano dalla maternità vengono poi successivamente promosse”.

In merito alla lotta all’obesità, la sfida promossa ai Millennial, Gavelli ha dichiarato: “Grazie alla Fondazione Istituto Danone portiamo avanti diversi progetti. Abbiamo ad esempio creato Nutripedia, la prima enciclopedia nutrizionale per bambini, assieme a numerose parnership mediche, dai neonatologi ai gastroenterologi, per far sì che, al di là delle fake news che imperversano, siamo riusciti a convogliare tantissime blogger che trovano ispirazione per i loro post e a far diventare familiare un argomento come la nutrizione, riconoscendo anche la differenza fra le fake news e ciò che in realtà aiuta i bambini”.

Non solo le aziende hanno sollecitato iMillennial, anche gli esponenti della Pubblica Amministrazione hanno promosso diverse sfide, partecipando poi a un Give Me 5!, ideato da Seeds&Chips, che consente ai Millennial di incontrare gli Ambassador presenti in una conversazione face-to-face di soli cinque minuti, per esporre idee e progetti e dal confronto ricavarne opinioni e ispirazioni. Dopo il Give Me 5! La giornata è continuata con i Millennials corner, spazi di interazione e scambio con le Aziende, con l’obiettivo di superare le classiche regole delle job fair, con la possibilità di intervistare gli Ambassador sui valori sulle necessità delle aziende, in modo da poter presentare idee e progetti. A integrazione di questi eventi, sono stati proposti dei Workshop, in modo da consentire ai Millennial di acquisire competenze nel campo dell’innovazione, imparare a raccontarsi efficacemente e affinare la propria strategia di ricerca di opportunità professionali.

Alberto Treleani

Codé Nast Awards of Excellence 2019: L’Italia Conquista 9 categorie su 18

Ogni anno gli ambiti riconoscimenti ad alberghi scelti fra le guide ‘UK, Europe & The Mediterranean’, ‘Luxury Spas’ e ‘The Americas, Caribbean & Pacific’ si sono proclamati la sera del 5 novembre durante WTM a Londra. L’Italia ha conquistando ben 9 categorie, di cui 6 in Toscana.

Condé Nast la famosa guida travel molto apprezzata dai viaggiatori di tutto il mondo, ha premiato i vincitori degli Awards of Excellence 2019, “Nast Best for Weddings”, nella soleggiata campagna di Siena, luogo dove nascono alcuni dei migliori vini italiani, sorge Relais Borgo Scopeto, un borgo fiorente circondato da una torre medievale, e una riservata chiesetta adagiata nel silenzio di un luogo quasi incantato. Il parco svela una vista sulla città del Palio, il bosco ne imprime la rara bellezza, in quest’angolo della Toscana scenari multisensoriali si svelano.


Ogni anno gli ambiti riconoscimenti ad alberghi scelti fra le guide ‘UK, Europe & The Mediterranean’, ‘Luxury Spas’ e ‘The Americas, Caribbean & Pacific’ si sono proclamati la sera del 5 novembre durante WTM a Londra. L’Italia ha conquistando ben 9 categorie, di cui 6 in Toscana

Il Relais de charme nel cuore del Chianti conquista la prima posizione nella categoria “Best for Weddings, Parties & Special Occasions”.

L’eccellenza alberghiera italiana si conferma ogni anno con diverse nomination: atmosfere romantiche, migliore struttura piccola ed esclusiva, offerta per famiglie, rapporto qualità prezzo, ristorazione, spa all’interno dell’albergo, albergo sull’acqua, migliore struttura in campagna, migliore hotel in città, rispetto per l’ambiente, migliore accoglienza per meeting, e miglior albergo per matrimoni, party ed eventi esclusivi, un risultato dei voti e l’opinione degli ospiti di tutto il mondo, insieme al giudizio degli ispettori delle guide.

Ogni vincitore è stato premiato con un trofeo e una bottiglia di Hambledon Vineyard Classic Cuvée Rosé.


Strutture italiane premiate agli Excellence Awards 2019 Condé Nast Johansens:

Best for Meetings or Conferences: Hotel Brunelleschi, Firenze – https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/hotel-brunelleschi/

Best Weddings, parties or Special Occasions: Borgo Scopeto Relais, Toscana https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/borgo-scopeto-relais/

Best for Romance: Ca Maria Adele, Veneto, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/venice-and-veneto/ca-maria-adele/

Best Serviced Accommodation: Relais Villa Olmo, Toscana, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/relais-villa-olmo/

Best Small&Exclusive Property: Locanda al Colle, Toscana, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/locanda-al-colle/

Best Luxury Value: Hotel dei Borgognoni, Lazio, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/rome-and-lazio/hotel-dei-borgognoni/

Best Dining Experience: Principe Forte dei Marmi, Toscana, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/florence-tuscany/principe-hotel-forte-dei-marmi/

Best Waterside Hotel: Gabbiano Azzurro Hotel & Suites, Sardegna, Italia https://www.johansens.com/europe/italy/sardinia/hotel-gabbiano-azzurro/


 

Condé Nast Publications è una casa editrice statunitense, che pubblica alcune fra le riviste più note dell’editoria americana e mondiale, tra cui Vogue, Vanity Fair e The New Yorker. Condé Nast Johansens è la principale guida Europe & The Mediterranean”, “Luxury Hotels, Inns, Resorts, Spas & Villas The Americas & Caribbean”, “Luxury Spas”.

Il pianeta? Non lo salveremo evitando di mangiare carne

A quattro anni dalla pubblicazione del primo rapporto sulla sostenibilità del settore zootecnico italiano, l’Associazione Carni Sostenibili ha fatto un passo avanti diffondendone l’ultima versione, ampliata e aggiornata, non solo sul Web, ma anche nelle librerie. Il libro “La Sostenibilità delle carni e dei salumi in Italia”, edito da Franco Angeli, presentato oggi a Bologna in collaborazione con ANA – Accademia Nazionale di Agricoltura, si propone come un punto di riferimento nel panorama mediatico italiano nel dibattito sulla produzione e il consumo di carne e salumi.

Sono intervenuti all’evento di presentazione Giorgio Cantelli Forti, Presidente ANA, Accademia Nazionale di Agricoltura; Giuseppe Pulina, Agronomo, Professore Ordinario di Zootecnica Speciale, Università di Sassari, Presidente di Carni Sostenibili; Elisabetta Bernardi, Nutrizionista, Biologa con specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, Docente Università di Bari; Ettore Capri, Professore Ordinario di Chimica Agraria, Università Cattolica del Sacro Cuore; Massimo Marino, Ingegnere ambientale e Amministratore di LCE. Ha moderato l’incontro Carlo Alberto Pratesi, Professore di Marketing, innovazione e sostenibilità, Università Roma Tre.

Analizzare la sostenibilità̀ delle carni e dei salumi vuol dire infatti studiare nel modo più oggettivo possibile diversi argomenti che riguardano sia il consumatore sia la produzione zootecnica. Questo volume presenta uno studio interdisciplinare per descrivere i “5 volti” della sostenibilità̀ delle carni, rappresentati da altrettanti capitoli: la nutrizione, gli impatti ambientali e l’economia circolare applicata agli allevamenti e all’industria, la sicurezza alimentare e il benessere animale, gli aspetti economici delle filiere e la lotta allo spreco del cibo.

Un testo di facile lettura, nonostante la complessità di alcuni degli argomenti trattati, in cui vengono affrontate in modo rigoroso alcune tematiche molto care all’opinione pubblica, spesso banalizzate in luoghi comuni se non trasformate in vere e proprie fake news.

Qualche esempio? La carne e la dieta nei Paesi mediterranei, i consumi reali di carne in Italia e nel mondo, l’utilizzo di antibiotici sugli animali, il rapporto tra carne e alcune malattie; o ancora, vista tutta la disinformazione che circola sulla questione, cosa hanno detto davvero IARC e OMS sulle carni rosse e trasformate; e, ovviamente, l’impatto ambientale degli allevamenti.

Si scopre così che la zootecnia non è la principale causa di emissioni di gas serra nell’atmosfera: ad esempio, un solo volo a/r da Roma a Bruxelles genera emissioni maggiori rispetto al consumo annuo di carne e salumi di un solo individuo che si alimenta secondo le indicazioni dei nutrizionisti (500kg vs 400kg di CO2equivalente).

“Non salveremo il pianeta non mangiando carne” – commenta Ettore Capri, Professore Ordinario di Chimica Agraria, Università Cattolica del Sacro Cuore. “Le emissioni di gas serra relative alla produzione zootecniche (carne, latte e uova) pesano per il 14% di tutte le emissioni, di cui solo il 10% attribuibile alle sole carni bovine, suine e avicole (FAO). Generalmente si omette di dire che il 65-70% deriva dai combustibili fossili utilizzati per i trasporti e per produrre energia. È importante sottolineare che l’Italia vanta uno dei modelli zootecnici più sostenibili del pianeta anche grazie all’impegno nel promuovere le buone pratiche.”

“La sfida delle produzioni zootecniche è diventata quella di “produrre di più con meno risorse” – ha commentato Giuseppe Pulina, Agronomo, Professore Ordinario di Zootecnica Speciale, Università di Sassari, Presidente di Carni Sostenibili. “L’obiettivo che il settore delle carni deve affrontare, oggi, è quello di una maggiore offerta “sostenibile” che sappia garantire una produzione efficiente, attenta all’ambiente e al benessere degli animali, degli allevatori e di tutti coloro che partecipano alla creazione del valore delle filiere italiane.”

Nel dibattito a Bologna si è inoltre confermato il dietrofront dei vegani (dal 3% 2017 allo 0,9% 2018 – Fonte Dati Eurispes): la scelta di rinunciare alla carne crea infatti scompensi nutrizionali, soprattutto nelle categorie più fragili della popolazione, bambini ed anziani.

“Riguardo al dietro-front dei vegani – continua il Professor Pulina –  la cui percentuale è in continua discesa fra i consumatori, basta fare un excursus della storia dell’alimentazione umana fin dagli albori della storia dell’uomo per capire quanto la carne sia un nutriente fondamentale ed indispensabile. L’evoluzione della dieta e della cottura dei cibi sono infatti due elementi fondamentali dell’evoluzione umana. Dopo la scoperta del fuoco è stata proprio la dieta carnivora a confermare il primato della nostra specie su altre, consentendoci uno sviluppo fisico e cerebrale senza pari, rispetto agli altri mammiferi.”

“Il ruolo della carne e delle proteine animali, all’interno di una dieta sana ed equilibrata, è essenziale in ogni fase della vita: dalla gravidanza della donna, alla crescita dei bambini fino alla terza età per mantenersi in forza e attivi” – aggiunge Elisabetta Bernardi, Nutrizionista, Biologa con specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, Docente Università di Bari. “I consumi italiani pro capite sono sotto la soglia di rischio dei famosi 500 grammi di carne a settimana. A tal proposito la monografia pubblicata dallo IARC lo scorso giugno, a tre anni di distanza dalle anticipazioni allarmistiche pubblicate dal Lancet nel 2015, ha evidenziato che su 800 studi solo 14 sono stati giudicati attendibili e di questi solo 7 hanno messo in relazione un eccessivo consumo di carni rosse con il tumore al colon retto. Gli studi epidemiologici considerati dallo IARC, prendono in considerazione, come detto, un consumo quotidiano di carne rossa in dosi molto superiori a quelle che consumiamo abitualmente: parliamo di 500 grammi di carne cotta a settimana, l’equivalente di 800 grammi di carne cruda. Una soglia che ci fa stare tranquilli, perché in Italia tra pasta e verdure è impossibile raggiungere quote così alte di carne.”

All’interno del libro, la prospettiva per valutare gli impatti del settore nel nostro Paese è guidata da parametri oggettivi e su cui esiste consenso scientifico allargato. È il caso della “Clessidra ambientale”, che valuta gli impatti degli stili di vita alimentare dal punto di vista della sostenibilità. La Clessidra Ambientale, ottenuta dalla moltiplicazione dell’impatto ambientale degli alimenti (per semplicità il Carbon Footprintper le quantità settimanali suggerite dalle linee guida nutrizionali INRAN, ora CREA, mostra graficamente che se si seguono i consigli di consumo suggeriti dal modello alimentare della Dieta Mediterranea, l’impatto medio settimanale della carne risulta allineato a quello di altri alimenti, per i quali gli impatti unitari sono minori, ma le quantità consumate generalmente maggiori. “La Clessidra ambientale rappresenta il carbon footprint degli alimenti consumati in una settimana”, dichiara Massimo Marino, Ingegnere ambientale e Amministratore di LCE, “e dimostra che un regime alimentare equilibrato è positivo sia per la propria salute che per l’ambiente.”

Carni Sostenibili è il progetto promosso da tre associazioni di categoria – Assocarni, Assica e Unaitalia rappresentanti tutte le filiere delle carni in Italia (bovino, suino e avicolo) che ha l’obiettivo di trattare in modo trasversale tutti gli argomenti legati al mondo delle carni: un progetto senza precedenti in Italia che, con un approccio formativo, vuole contribuire ad una informazione equilibrata su salute, alimentazione e sostenibilità. www.carnisostenibili.it     

I Panettoni Secolari di Cova

Cova è una delle pasticcerie più note e raffinate della città Meneghina, la sua nascita è datata oltre 200 anni fa quando nel 1817 Antonio Cova, soldato di Napoleone e offelliere di via De Cristoforis, fondò il suo Caffè vicino al già celebre ‘’Teatro alla Scala’’.



Dopo i bombardamenti che ne distrussero la sede originaria di Via Manzoni, la Pasticceria Cova oggi si trova in via Montenapoleone 8 dal 1950. La filosofia della maison rimane immutata, il prestigio di un ambiente raffinato, la qualità delle sue creazioni, la ricerca per il dettaglio, l’accoglienza, e la sua nota clientela della Milano bene.

Ai tempi odierni Cova ha allargato i suoi confini esportato nel mondo la sua secolare tradizione, facendo conoscere i propri capolavori di pasticceria artigianale oltre i confini nazionali: ad Hong Kong, in Giappone, in Cina, a Taiwan, a Montecarlo e a Dubai si degusta la squisitezza del made in Italy firmato Cova, così da meritarsi il titolo delle specialità locali.


Panettone_zafferano_Covino

Come ogni anno quando le feste Natalizie si avvicinano, tutto si veste di una atmosfera giocosa, piena di dolce promesse, da Cova ogni sorta di bontà è presente, in un catalogo delle meraviglie, e tra i dolci di Natale italiani il più famoso non può che essere il panettone di Milano, scopriamo insieme la ricetta tipica di Cova, del suo panettone, e la sua inconfondibile qualità.

 

 

UNA PROMESSA DI QUALITÀ

Il Panettone Cova è il risultato di ingredienti selezionati e di una lunga e delicata lavorazione.

All’alba di ogni giorno il nostro esperto “lievitista” si dedica al primo rinfresco del Lievito Madre: acqua e farina in quantità ben misurate sono gli ingredienti chiave per dargli la giusta forza.

Ogni quattro ore questa delicata operazione viene ripetuta e solo a tarda sera il lievito sarà pronto per essere finalmente utilizzato come ingrediente prezioso del nostro Panettone.

Tuorli d’uovo, burro, farina, zucchero, uvetta, canditi e naturalmente il nostro prezioso Lievito Madre sono gli ingredienti protagonisti dei due impasti che precedono il delicato momento della cottura.

Dorati al punto giusto, i panettoni vengono sfornati e lasciati riposare per le ultime ore di questo affascinante processo interamente artigianale.


 

 

 


 

Dalla ricetta classica a tante varianti di gusto, nata dall’innovazione e l’artigianalità dei Mastri Pasticceri Cova, che dedicano il gusto in tutta la sua bontà ai suoi affezionati clienti.

 

IN NEGOZIO:

Da fine novembre il negozio di Via Montenapoleone 8 si arricchirà della presenza di un tavolo espositivo con la nuova collezione di confezioni natalizie. Inoltre è possibile consegnare gli omaggi natalizi in quasi tutto il mondo, verificando preventivamente la fattibilità della spedizione.

 

 

 PASTICCERIA COVA

Via Montenapoleone, 8 20121 Milano 
tel. +39.02.76005599 +39.02.7600578

fax. +39.02.76013698 [email protected]

www.pasticceriacova.com

Mu Bao Arriva a Torino: Lo Street Food Del Bao


Dim sum è una filosofia classica e autentica della cucina Cinese cantonese, i dim sum infatti sono un genere di piatti di diverse varietà di carne e pesce, verdure, dolci e frutta, che vengono serviti in piccole porzioni e accompagnati da una tazza fumante di ottimo tè.

 

L’eleganza della cucina cinese ci ha conquistati con grande approvazione, il noto ristorante  Mu DimSum, sotto la guida di Suili Zhou, moglie di Liwei, a Milano è diventato un indirizzo degno di nota, e per chi ama il genere, ha avuto la sorpresa di scoprire quel salto di qualità, che forse mancava di innovazione nella cucina Cinese, perché i dettagli rendono sempre viva l’attenzione.

 

 

MU dimsum-Black Char Siu

 

Parliamo di nuove aperture; a Torino aprirà Mu Bao, dagli stessi titolari di Dim Sum. Sarà a due passi dal Museo Egizio, in via Accademia delle Scienze. Ispirato alla cucina di Hong Kong con contaminazioni dal sapore innovativo, un contest che avrà come modello lo street food, del tutto dedicato ai bao, o baozi, sofficissime nuvole di pane farciti di carne o di verdure.


 

Mu Bao black vapore

Curiosità Culinarie sui Bao/Baozi

I cinesi amano mangiarli soprattutto per colazione, gli aquistano dai venditori ambulanti, portandoli con sé in comodi sacchetti di plastica. Ne esistono molte tipologie: i chashaobao, ripieni di carne di maiale e tipici del Canton, i dolci doushaobao, ripieni di marmellata di fagioli, o i bizzarri tangbao ripieni di zuppa,e  serviti con una cannuccia.

 

 

Mu Bao. Via Accademia delle Scienze, 2e. Torino. Tel. +39 3338784657.

Uomini E Donne Un Rapporto Da Rieducare

I tempi d’oggi confermano che il rapporto fra un uomo e una donna è un modello precario, che non include solo il processo amoroso e gli altalenanti sentimenti, ma il bisogno di ristabilire ed educare alcuni ruoli innati, determinati da una legge naturale, in natura nulla si è mutato, l’esemplare maschio sfodera il suo rituale di corteggiamento per la femmina della sua specie, la scienza dell’amore in natura funziona, possiamo prenderne esempio? A sostegno di questa tesi proviamo a guardare le cose sotto un altro punto di vista da entrambi le parti.

Nel corso degli ultimi decenni si sono verificati importanti cambiamenti nelle relazioni uomo donna che nella società, l’uomo era indirizzato maggiormente a manifestare il proprio interesse verso una donna corteggiandola con gesti concreti, e la donna a suo fare curava soprattutto la capacità di accudirli.


Possiamo affermare che tradizione e semplicità sembrano acquisire da sempre i risultati migliori all’interno di un rapporto di qualsiasi genere? Gli atteggiamenti artificiali e gli elementi comportamentali dei nostri giorni mettono duramente in discussione che ruolo mantenere, certamente ognuno è libero di comportarsi come crede, ma uomo-donna sono due cose diverse, proviamo a capire cosa ci piace e cosa no.

 

Non servono grandi gesti per essere galanti. Questo ci piace

Gentilezza e collaborazione sono le prime regole che un uomo non deve mai dimenticare.

Aggressiva e femminista un mix che agli uomini non piace.

Cucinare anche una semplice cenetta, fatelo sentire coccolato e importante.

Stereotipi maschili addio, distaccato ed egocentrico. Non ci piace

L’affettuosità non è un compito da donna, l’idea di un uomo asettico diventa un repellente motivazionale.

Critiche, invadenti, senza senso dell’umorismo. Non gli Piace

L’uomo ama un clima di tranquillità, adora la donna entusiasta, con parole di ammirazione, fatelo sentire un dono prezioso.

Uguaglianza col maschio, è morta la cavalleria. Non ci piace.

Ci passa già la voglia se alle prime uscite non ci passiate a prendere. Un vero galantuomo apre la tua portiera della macchina, sono gesti che hanno il potere di farci sentire delle regine.

Bere troppo, non saper quando è il momento di fermarsi. Non gli piace.

Tutti gli uomini apprezzano le donne che sanno rilassarsi con un drink in mano, nessuno è attratto dall’idea di stare con una donna che beve come un camionista.

 

È senza dubbio importante tenere presente che il rispetto reciproco è alla base di qualsiasi rapporto tra uomo e donna, sicuramente è comunque importante saper tenere separati i ruoli; Uomo-Donna.

 

 

 

 

 

 

Durini; Il Panino Solidale Aiuta I Ragazzi Dell’America Latina

PANINI DURINI INSIEME ALLA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA SI MOBILITA PER AIUTARE I RAGAZZI DELL’AMERICA LATINA.


 

L’iniziativa parte da 26 ottobre, basta scegliere il “Panino Solidale” per contribuire a devolvere 1 euro contro la povertà.Una iniziativa che dura un anno intero, coinvolge tutti i punti vendita Panini Durini, dal menu il Panino Solidale (con speck dell’Alto Adige, brie, marmellata di pere bio, nocciole), sarà promotore di una solidarietà che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo.

Il Panino Solidale 2018, si potrà assaggiare in anteprima il 25 ottobre, dalle ore 19 alle 21, presso il negozio di via Manzoni 5, a Milano, durante l’evento di lancio del progetto.

I proventi dell’iniziativa saranno impiegati dalla Fondazione Francesca Rava per offrire a tanti giovani la possibilità di studiare e imparare un mestiere, per spezzare il circolo di povertà e diventare cittadini responsabili del loro Paese.

In particolare, il contributo sosterrà gli studi dei ragazzi orfani, abbandonati o in condizioni di estremo bisogno che vivono nelle Case NPH in Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Repubblica Dominicana, Haiti, Bolivia, Peru, con borse di studio all’Università e corsi di formazione professionale perché possano diventare medici, infermieri, contadini, elettricisti, parrucchieri, insegnanti, adulti in grado di prendersi cura di se stessi, della propria famiglia, delle comunità in cui vivono.

 

Durini è brand italiano che dal 2011 ha aperto diciassette locali, con un fatturato superiore a 9,5 mln di euro. Milanese di nascita e di spirito, Panini Durini si trova nei punti nevralgici di Milano e in due centri commerciali.

Fondazione Francesca Rava

La Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, con particolare attenzione alla salute, all’istruzione, ai diritti dei bambini. Interviene nelle emergenze e realizza progetti che permettono la crescita e l’empowerment delle comunità in cui interviene, aiutando nel lungo periodo. Rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli), organizzazione umanitaria internazionale che dal 1954, accoglie i bambini orfani, abbandonati o in disperato bisogno nelle sue Case ed ospedali in 9 paesi dell’America Latina. In 60 anni migliaia di bambini sono cresciuti nelle Case NPH in Messico, Honduras, Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Haiti, Perù, Bolivia, dove ricevono istruzione e cure mediche, amore e attenzione individuale, come figli di una grande famiglia.

Per maggiori informazioni: nph-italia.org

paninidurini.it

GUIDA VITAE 2019

Guida Vitae 2019; Si tratta sempre di una guida che raccoglie tutte le qualità e le informazioni che permettono di creare un grande vino delle realtà vinicole italiane. La guida racconta in primis il territorio custode dell’espressione di un vino nel rispetto della tradizione. 

 

Ottobre è il mese in cui la prestigiosa guida Vitae si rinnova, siamo allo spazio The Mall a Milano, la presentazione della Guida Vitae 2019 è perfettamente guidata dell’Associazione Italiana Sommelier.

 

Si tratta sempre di una guida che raccoglie tutte le qualità e le informazioni che permettono di creare un grande vino delle realtà vinicole italiane. La guida racconta in primis il territorio custode dell’espressione di un vino nel rispetto della tradizione. 


Guida Vitae 2019

 

Oltre 15.000 etichette e oltre duemila cantine recensite, con degustazioni rigorosamente alla cieca. Hanno meritato il punteggio massimo le “Quattro viti”, 614 cantine che hanno superato il punteggio di 91/100.   

 

La premiazione dei 22 produttori insigniti dell’ambito “Tastevin AIS”, sigillo che certifica il vino più rappresentativo della regione di appartenenza è stato assegnato:

 

Sopraquota 900 2017 (Valle d’Aosta)

Piemonte moscato d’autunno 2017, bianco doc frizzante dolce (Piemonte)

Valtellina superiore Valgella Cà Moréi rosso docg 2015 (Lombardia)

Soave classico La Rocca bianco doc 2016 (Veneto)

Marzemino Poiema rosso igt 2015 (Trentino)

Alto Adige Gewurztraminer Nussbaumer bianco doc 2016 (Alto Adige)

Colli Orientali del Friuli Picolit bianco docg dolce 2013 (Friuli Venezia Giulia)

Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna rosso doc 2016 (Liguria)

Colli Piacentini Malvasia Boccadirosa bianco doc 2017 (Emilia)

Ronco delle Ginestre rosso igt 2012 (Romagna)   

Riecine di Riecine rosso igt 2014 (Toscana)

Offida Pecorino Guido Cocci Grifoni bianco docg 2014 (Marche)

Cesanese del Piglio superiore Vajoscuro rosso docg riserva 2016 (Lazio)

Montepulciano d’Abruzzo Dante Marramiero rosso doc 2008 (Abruzzo

Tintilia del Molise Vinea Benedictina rosso doc 2015 (Molise) 

Taurasi Radici rosso docg riserva 2012 (Campania)

Gioia del Colle Primitivo Polvanera 17 rosso doc 2015 (Puglia)

Aglianico del Vulture Masqito Gold rosso doc 2013 (Basilicata

Timpamara rosso igt 2016 (Calabria)

Etna rosso Barbagalli doc 2015 (Sicilia)

Carignano del Sulcis superiore Terre Brune rosso doc 2014 (Sardegna)

 


 

Guida Vitae 2019

 


Menzioniamo i simboli rappresentativi; la Freccia di Cupido,  per vini sanno suscitare al primo sorso, e il Salvadanaio, che simboleggia la qualità in rapporto alla tipologia e al territorio, con un occhio attento al prezzo di vendita.

 


L’Italia è il paese con la più estesa e caratterizzata produzione di vino al mondo, simbolo di un Bel Paese che con le sue vigne autoctone, partendo da ciò che è cultura e antiche tradizioni si raggiunge un intreccio magico di strepitose etichette.