Durante il seminario verranno illustratealcune metodologie per comunicare attraverso l’uso del colore. Verrà affrontato l’argomento della psicologia del colore, e si comprenderà il rapporto molto stretto che sussiste tra colore e luce, tra colore e formecolore e materiali affrontandone l‘intercambiabilità.
Introdurrà il seminario Gabriele Maiolino, Docente di “interior design” e di “architettura d’intenti” presso UPBeduca – Università Popolare Biellese insieme ai docenti di Accademia Telematica Europea.
Tutti noi vediamo e conosciamo i colori, ma ci siamo mai chiesti che cosa è il colore?
Noi vediamo l’intensità della luce, ma non solo, in quanto la luce è composta da varie lunghezze d’onda che noi percepiremo, tramite un complesso sistema di percezione visiva, come colori differenziati, ne vediamo le sfumature e le varie intensità. Il grande privilegio di vedere i colori è riservato all’uomo e ad alcune specie di animali, come gli uccelli, i rettili, i pesci, gli insetti, ma non alla stragrande maggioranza dei mammiferi, scimmie incluse, in cui la visione cromatica è rudimentale o addirittura assente.
Partendo dalla fisiologia umana della percezione del colore si approfondiranno i concetti di quali siano i colori, le sfumature, gli sfondi ed i contrasti meglio percepiti dal nostro sistema neurovisivo. Scopriremo come l’origine della differenza qualitativa del colore che abbiamo vada ricercata ad un livello neuro-fisiologico.
Si andrà a valutare l’importanza dei colori nella vita quotidiana, negli oggetti di uso quotidiano, nei cibi, negli ambienti interni ed esterni, nei materiali, considerando che in determinati casi i colori appropriati possono essere di aiuto nello svolgimento della vita quotidiana, domestica e lavorativa.
Sarebbe importante poter stabilire quali colori scegliere e come accostare i colori in modo efficace evitando gli errori. La docente accennerà agli accordi equilibrati sul cerchio dei colori NCS (Natural Color System)e alla utilità di una moodboard.
Nella seconda parte del corso si illustrerà come costruire la griglia del colore in un progetto d’interni, accennando alle modalità per distribuire lo schema colore in un interno.
IL PROGRAMMA (IN SINTESI) 1. Le proprietà dei colori (fisiologia e percezione)
2. Come comunicare attraverso l’uso del colore, con accenni alla psicologia del colore, al colore e luce colore e al rapporto forme colore e materiali, loro intercambiabilità.
3 – Come accostare i colori in maniera efficace evitando gli errori. Accordi equilibrati sul cerchio dei colori NCS e utilità di una moodboard.
4. Come costruire la griglia del colore in un progetto d’interni. Come distribuire lo schema colore in un interno.
5. Bibliografia e siti web: dove reperire le informazioni
PALAZZO BOGLIETTI, SEDE DELL’EVENTO
L’edificio, che solo apparentemente denuncia una modesta cubatura grazie ad una sapiente articolazione volumica, si sviluppa su una superficie di circa 1500 metri quadri, con i suoi tre livelli fuori terra, il terrazzo belvedere di copertura, e le vaste dimensioni del piano interrato che occupa pressoché tutta l’area del lotto
Ispirato da motivi che richiamano il mondo naturale Palazzo Boglietti tenta di generare ex-novo uno spazio dinamico attraverso la negazione assoluta del volume unitario.
L’imponente massa rocciosa che costituisce l’involucro della costruzione è di pietra Verde delle Alpi, e proviene dalle cave di Gressoney. Da essa, come miceti nutriti dalla quercia, si snodano prorompenti calotte sferiche sovrastate da gusci in rame, che con un movimento ascendente si proiettano verso l’alto e generano terrazze e superfici accessibili ai visitatori. Il Palazzo è il risultato della virtuosa ricerca di una complicazione spaziale e, attraverso un generoso omaggio dichiaratamente wrightiano, evoca caratteristiche tipiche dell’espressionismo.
Questa brillante intuizione, forgiata secondo un linguaggio formale capace di ottenere, per le svariate ed ingegnose invenzioni presenti, l’unità nella diversità, veicola il messaggio di rivendicazione urbana lanciato in origine.
Di notevole interesse è il vano scala a piramide triangolare rovescia disassato e orientato in maniera diversa rispetto agli assi ordinatori del sistema.
Assolutamente particolare è poi lo spazio interno al piano terreno: un vero e proprio espace indicible, in continuo movimento, e nel quale le invenzioni e il dinamismo espositivo non smettono di sorprendere il visitatore: si veda, ad esempio, il “pianerottolo/soppalco” costituito da una giocosa combinazione di semisfere collocate dissimmetricamente nel grande spazio centrale.