Categoria: Ristoranti
Saint, Fine Dining Restaurant E World-Class Bar
Saint dining restaurant, e world-class bar “informalmente elegante” in Piazza Duomo a Monza
Design ricercato e “sensorialità”, fil rouge di una cucina contemporanea italiana di alto livello e di una mixology d’eccellenza, nel ristorante con cocktail bar e caffetteria aperto di recente nell’affascinante cornice di Piazza Duomo del capoluogo brianzolo
Solo eccellenze e minuziosa cura in ogni dettaglio, dal design al food & beverage sensoriale per il Saint, nuovissimo fine dining restaurant & cocktail bar con caffetteria che mira a divenire un vero punto di riferimento (non solo per Monza e dintorni) per palati gourmet e cultori del buon bere.
Due sale e un dehors aperto anche d’inverno per le tre anime del Saint che accolgono avventori, un po’ santi e un po’ peccatori, in un’atmosfera “informalmente elegante”, dalla colazione al dopocena.
La sala ristorante è un’oasi di comfort e intimità dove deliziarsi delle specialità del Saint accomodati ai tavoli dalle sedute rosa o sul sofà arancione “Fiore” al centro della sala (che ospita nei suoi quattro petali altrettanti tavoli, separati al centro da piante alte e medio-alte per offrire quella sensazione di relax e benessere che solo la natura riesce a donare) quasi come se si fosse in piazza, grazie al riflesso di uno specchio bronzato ed intarsiato a tutta parete, parallelo alla facciata del Duomo.
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Forme, il nuovo fine dining di Brescia
Forme: il nuovo Ristorante di Brescia |
La cucina del nuovo ristorante è stata affidata alla chef Arianna Gatti. Trova spazio in un’antica corte, è stato inaugurato il 26 gennaio e propone una cucina basata sulla tradizione italiana i cui piatti sanno far dialogare il territorio bresciano con l’Abruzzo, terra d’origine della chef. |
Giovedì 26 gennaio è stato inaugurato Forme, il nuovo fine dining di Brescia che vede a capo della cucina la chef abruzzese Arianna Gatti. Aperto a cena dal mercoledì alla domenica e a pranzo il sabato e la domenica, il ristorante deve il suo nome alla presenza di oggetti di design all’interno delle sale del locale e al paese di origine della chef Gatti, situato in provincia de L’Aquila.
Arianna Gatti, classe 1991, è originaria di Forme, un piccolo paese incastonato nel cuore dell’Abruzzo. Dopo un periodo di formazione nella capitale, nel 2013 Arianna Gatti si è diplomata al 18° Corso Superiore di Cucina Italiana di ALMA. Nello stesso anno ha svolto uno stage nelle cucine dell’Hotel Tosco Romagnolo a Bagno di Romagna (FC) e ha poi prestato servizio nel ristorante dei fratelli Leoni a Bologna. Nel dicembre 2013 è giunta a Brescia ed è entrata a far parte della brigata del Miramonti l’Altro, il ristorante due stelle Michelin di Concesio, dove ha presto ottenuto il ruolo di sous-chef. Grazie al suo talento, nel 2020, la chef Gatti è stata insignita del premio “Migliore sous-chef” dalla guida Identità Golose.
Ispirata alla grande tradizione italiana, la cucina di Forme è basata sulla stagionalità e sull’impiego di materie prime italiane. È quindi una cucina lontana dalle mode culinarie del momento. I piatti della chef Gatti, realizzati con tecniche funzionali, presentano sapori riconoscibili, ricchi e caratterizzati da impiattamenti dal design ricercato. Il menu, oltre che dalla carta, è incentrato su due percorsi degustazione con portate che nascono dall’idea di far dialogare i sapori del territorio abruzzese con quello bresciano.
Forme si trova all’interno di una corte ristrutturata risalente all’Ottocento immersa nel verde, situata nella prima zona agricola a sud del centro cittadino di Brescia. In quanto spazio polifunzionale, la corte ospita il quartier generale di Atena, una società, proprietaria del ristorante, specializzata nella formazione per aziende, privati e professionisti. Accanto al ristorante della chef Gatti trova spazio Sottoforme Bistrò, il locale, aperto a pranzo dal lunedì al venerdì, studiato per situazioni informali e per una clientela business. Forme e Sottoforme Bistrò, inoltre, sono presentati al pubblico sotto il cappello di Atena Multi Forme che include le attività dedicate all’organizzazione di eventi.
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TheFork Veganuary 2023
Se parliamo di ristoranti, il 73% dei rispondenti tra chi si è dichiarato onnivoro, si mostra propenso a provare indirizzi vegetariani, contro un 13% di preferenze per i vegani. Diventa sempre più importante per il settore arricchire il proprio menù con proposte non onnivore: il 26% degli intervistati ordina spesso o sempre piatti privi di derivati animali, un dato destinato a crescere se si guarda ai food trend del prossimo anno.
Il 1° gennaio è partita una nuova edizione di Veganuary 2023, la challenge internazionale lanciata per la prima volta nel 2014 nel Regno Unito che invita le persone a provare un’alimentazione vegana per i 31 giorni di gennaio. Nel 2022 oltre 620.000 persone da tutto il mondo hanno partecipato all’iniziativa, in particolare l’Italia si è posizionata al 5° posto per numero di iscrizioni – seconda solo alla Germania tra i Paesi europei – e Milano al 3° posto tra le città dopo Santiago e Londra.
Il Noma E’ Arrivato Al Capolinea
Il Noma E’ Arrivato Al Capolinea e chiude per sempre
Il Noma di Copenaghen è stato nell’olimpo dei tristellati più famosi al mondo, capitanato dal noto Chef René Redzepi, lo stesso ha scritto ufficialmente nei suoi seguitissimi canali social la notizia. Ma cosa c’è dietro a quel chiude per sempre? La risposta è un nuovo capitolo della realtà del Noma così come lo conosciamo oggi, la grande novità sarà Noma 3.0 sarà un’esperienza nella quale, spiega Redzepi continueremo a innovare ed aquisire nuovi modi per condividere il nostro lavoro.
Apriremo lì un pop-up del Noma, poi nel 2025 il noto ristorante diventerà un laboratorio gigante, una test kitchen dedicata all’innovazione alimentare dove saggiare una cucina pionieristica volta all’innovazione alimentare e allo sviluppo di nuovi sapori. Intanto in primavera il noma aprirà temporaneamente a Kyoto per due mesi, dal 15 marzo fino al 20 maggio
Il Noma è certamente un ristorante fuori dagli schemi, alcuni dei suoi piatti di culto (e molto discussi), l’hanno reso un fuoriclasse, al di fuori dal centro, e da quelle parti si vedono cose che in centro non vedi.
Il cervello fritto di germano reale servito con le piume, il becco e la lingua essiccata. I gamberetti vivi con brown sauce: un barattolo di vetro con i gamberetti che si muovono ancora. Le zeppoline di Natale fatte con sardine e cetriolo.
Quindi c’è da aspettarsi il non scontato effetto Wow, dalla visione dell’eclettico Chef René Redzepi, e noi non ci faremo cogliere impreparati. “Indtil vi mødes igen” Arrivederci!
The Martini Room: Il Format di Carico
Non solo cocktail uno slogan coniato alla perfezione per il talentuoso patron Carella, magico virtuoso ai drink, in accoppiata al giovane chef pugliese Leonardo D’Ingeo. Hanno gli occhi accessi, vispi di chi ha voglia di creare qualcosa di nuovo, attualizzando e potenziando le regole del gusto.
CA-RI-CO Il format innovativo di Domenico Carella e Lorenzo Ferraboschi
Noto al pubblico milanese continua nella sua ricerca di innovazione dedicata al gusto, sono consolidati i suoi abbinamenti “piatto-cocktail” che hanno risposto alla voglia di accompagnare un cocktail alla cena, concetto non propriamente facile da concretizzare, visto le enormi differenze organolettiche degli alcolici o dei distillati, rispetto al vino.
Non solo cocktail uno slogan coniato alla perfezione per il talentuoso patron Carella, magico virtuoso ai drink, in accoppiata col giovane chef pugliese Leonardo D’Ingeo. Hanno gli occhi accessi, vispi di chi ha voglia di creare qualcosa di nuovo, attualizzando e potenziando le regole del gusto.
Creare un menù che preveda in abbinamento i cocktail è una vera e propria sfida, esiste la regola: il cocktail non deve mai sovrastare il sapore della materia prima, si tratta più di un accostamento delicato, accurato, ha dietro formazione e metodo, due principi che danzano sulla sintonia dei sapori dei cocktail in contrasto all’abbinamento degli ingredienti che non hanno nulla in comune.
Agricoltura Sostenibile: Il grande impegno di Perlage winery
Per voler lavorare tutti insieme in modo da diffondere le tematiche legate a questioni ambientali e culturali c’è bisogno di “Sostenibilità”. Ed è l’Educazione che fa riferimento all’inclusione diretta e indiretta di proteggere le biodiversità del nostro pianeta. I cambiamenti climatici e il degrado ambientale causato per mano dell’uomo sono tra i problemi maggiori del nostro tempo che minacciano l’Europa e il mondo.
Agricoltura Sostenibile
Conosciamo tutti cosa significa un sito patrimonio dell’Umanità, una definizione culturale che racchiude una lista mondiale denominata UNESCO. Beni eccezionali che raccontano la storia, la natura, l’arte, le scienze, un patrimonio estetico ed intellettuale che non è altro che un frutto di uno scambio della natura e dell’uomo. Custodendone le radici, la memoria, la strada delle tradizioni, in un legame che affida all’uomo un compito nobile e trascendente. Spesso dimentichiamo che le cose belle essenzialmente sono fragili, perché hanno bisogno di cure. Ebbene quella bellezza che l’uomo cura si trasforma in armonia, integrità, amore per tutto ciò che gli è accanto, questa è la legge della natura, che vibra alla stessa frequenza dell’uomo che ne ha cura.
Per voler lavorare tutti insieme in modo da diffondere le tematiche legate a questioni ambientali e culturali c’è bisogno di “Sostenibilità”. Ed è l’Educazione che fa riferimento all’inclusione diretta e indiretta di proteggere le biodiversità del nostro pianeta. I cambiamenti climatici e il degrado ambientale causato per mano dell’uomo sono tra i problemi maggiori del nostro tempo che minacciano l’Europa e il mondo.
Partendo da questo fattore di grande preoccupazione abbiamo con cura, ricercato le grandi aziende vinicole che rendono un contributo straordinario nella realizzazione di uno sviluppo sostenibile, a questa ricerca abbiamo trovato molte realtà impegnate a raggiungere obbiettivi di sviluppo sostenibile. Il concetto di sostenibilità può essere applicato in qualsiasi settore, e tra questi vi parliamo dei bellissimi vigneti della “Cantina Perlage”, a perdita d’occhio nelle colline del Prosecco, nominato patrimonio mondiale dall’UNESCO. Impiegata 360° la cantina porta avanti innumerevoli iniziative, tra le molte proprio la lotta al cambiamento climatico.
Il grande impegno di Perlage winery
La cantina Perlage secondo i principi della filosofia sostenibile è pioniera del biologico dal 1985, ha sperimentato il metodo biodinamico, trasformando una parte della produzione in un esempio di cantina sostenibile ottenendo così la certificazione B-CORP. Inoltre è anche diventata società Benefit nel 2019. Perlage ha sempre promosso azioni di sostenibilità ambientale e sociale sul suo territorio facendo informazione, organizzando eventi e incentivando buone pratiche per la salvaguardia dell’ecosistema, oltre ad aver aderito recentemente a CO2alizione Italia (https://co2alizione.eco/it/home) per abbattere le proprie emissioni e raggiungere gli obbiettivi dell’agenda europea 2030 per il clima.
Un’azienda sostenibile a livello ambientale richiede un impegno molto grosso per raggiungere gli obiettivi, la vigna ha bisogno si, di riportare l’agricoltura ai suoi ritmi naturali, ma il massimo rigore scientifico per permettere che i processi e il prodotto finale, quale il vino sia frutto di bontà. Per quanto riguarda l’’impatto ambientale, le modalità sono; riduzione e compensazione, evitando di danneggiare il terreno con sostanze chimiche, ma producendo ogni prodotto in modo completamente naturale.
Scoprire e capire come si pratica l’agricoltura biodinamica, è un arricchimento culturale che ci aiuta a capire i principi basilari del rispetto del pianeta in cui viviamo, non a caso si chiama: Madre Terra.
Armonico – Sushi Culture
Il delivery di oggi si trasforma nel sushi culture del domani: Armonico Sushi culture apre il suo ristorante gourmet trasformando una formula di distribuzione vincente in una mission che prevede il gusto, la bellezza dei piatti, e la cultura del sushi.
Il nome Armonico ci guida già attraverso una antica filosofia giapponese chiamata Ikigai, è il centro di quattro cerchi (l’amore, la necessità, il bene, la ricompensa), fondendosi tra essi. Un termine che non ha una vera e propria traduzione italiana ma il suo significato è: “ragione di vita, di esistere”, ovvero tutto ciò che rende la vita bella da vivere.
Il pesce crudo è in diversi tagli fatti di gusto ed equilibrio, una coniugazione della cucina tradizionale giapponese assemblata dai migliori ingredienti mediterranei, lavorate con autenticità e rigore nelle preparazioni e nella presentazione.
ARMONICO nella versione FINE DELIVERY ha già una notevole fama nella città meneghina. Un Fine Delivery di pregio tra le mura della propria casa o dell’ufficio dove ogni dettaglio è stato pensato con l’approccio di un ristorante gourmet. Il cliente ha a disposizione una website experience unica a livello di informazioni, con delle box nominali, in modo che ogni persona abbia ben identificati i suoi pezzi e non vi siano contaminazioni per intolleranze ed allergeni.
La gestione interna del servizio di consegna con propri rider e propri mezzi elettrici garantisce competenza e un totale controllo di tutte le fasi del processo, oltre al rilevante particolare che la copertura di consegna è ad ampio raggio; infatti, sono serviti in tutta l’area di Milano ed in qualche caso, su richiesta, anche del vicino hinterland con nessuna spesa di consegna.
Dedizione al lavoro, conoscenza e rispetto, infatti insieme alla ricerca continua e alle materie prime di altissimo livello c’è una particolare attenzione per la parte vegana, un segno che il sushi vegano è pensato ed elaborato per poter rendere i piatti un evoluzione gourmet.
Via Pastrengo, 15 – 20159 Mi
0245487806
LA COLDANA TUTTA LA TRADIZIONE DEL LODIGIANO
Tradizione, valore, e genuinità, sono alla base di un ristorante che racconta e propone le sue preziose radici culinarie, si parla spesso di identità, una parola che assume un preciso significato: autentico, caratteristiche inconfondibili, e se ci riferiamo appunto alla buona tavola ecco che in Italia l’autenticità non manca. Abbiamo visitato La Coldana uno dei luoghi del lodigiano dove la cultura culinaria c’è, ed è presente a tutto tondo.
Siamo nelle campagne del lodigiano, La Coldana è una vecchia cascina ristrutturata con gusto e raffinatezza, il suo tratto rustico la rende ancora più accogliente, donandole un’atmosfera riservata senza troppo lustro.
Alessandro Ferrandi e Fabrizio Ferrari padri fondatori, e amici da una vita, hanno dato vita ad un meraviglioso progetto, unire la passione per il buon cibo al suo alleato migliore: il vino e lo champagne. Quale connubio perfetto per sigillare un luogo che rappresentasse gusto e solida tradizione. Certamente in chiave contemporanea, la bellezza e l’avanguardia hanno un peso importante, e oggi la tradizione viene servità con cura. Un esempio concreto è la scelta di non utilizzare più du 5 ingredienti per piatto, poche trasformazioni che esaltino gusto e riconoscibilità dei sapori.
Il menù accoglie una ventina di piatti che sposano stagionalità e freschezza e a cui si affiancano periodicamente fuori carta dedicati in particolare alle primizie (Porcini, tartufo etc.). Da Febbraio 2021 la cucina è guidata da Alessandro Pometti, giovane trentenne di formazione e tecnica per lo più è cresciuto facendo esperienze al “Trussardi alla Scala” e da Christian Tetedoie a Lione, oltre ad alcune stagioni in diverse località di villeggiatura.
Perle Preziose
Una menzione di tutto rispetto va alla cantina, non è certamente comune trovare oltre 600 etichette tra le quali una sessantina di Champagne, l’Italia è rappresentata con tutte le sue regioni e ne è la protagonista, ovviamente insieme alla Francia. Riserve e bottiglie di annate prestigiose, primeggiano lasciando ogni appassionato stupito nel trovarle in lista. Può essere un luogo dove poter far crescere la propria passione anche da semplici amanti del vino, la qualità è per tutti, e dev’essere distribuita, col giusto approccio e curiosità. Periodicamente vengono organizzate eventi e serate di degustazione sempre a numero abbastanza ristretto per esaltare l’esperienza e l’opportunità di approfondimento da parte degli ospiti.
Pizza e Pizze
PizzaLab è uno spazio accanto al ristorante dedicato alla pizza classica e contemporanea che ha come fondamenta due impasti leggeri e digeribili, entrambi con una bassissima % di lievito. Le farciture tendono ad esaltare e ad assecondare la stagionalità e la purezza degli ingredienti.
La Coldana
via privata del Costino – Lodi / Tel: 0371 431742 /
Chiuso lunedì tutto il giorno e martedì a pranzo
Raffaele Di Stasio vince il Master Pizza Champion 2021
Raffaele Di Stasio vince il Master Pizza Champion 2021, una doppietta da primato per l’esuberante napoletano, la sesta stagione dell’emozionante talent televisivo dedicato ai pizzaioli professionisti, ha portato alla vittoria del vulcanico pizzaiolo napoletano che sbaraglia i sedici pizzaioli in gara, confermandosi il pizzaiolo più bravo.
Troviamo due indirizzi nel milanese, Bovisio e Lissone sono due le sedi: “Assaje”, le pizzerie di Raffaele Di Stasio, che si è aggiudicato l’ambito titolo di miglior pizzaiolo d’Italia al Pizza Talent Show in onda su Alma Tv, con lapizza Un ricordo d’infanzia, una pizza dessert, che il pizzaiolo ha voluto dedicare al papà utilizzando ingredienti che ricordavano i loro momenti felici. Non solo dunque memoria olfattiva e involontaria, alla maniera dellamadeleine proustiana, ma un viaggio gustativo che attraversa volontariamente l’autobiografia e ne restituisce intatte le suggestioni più preziose.
Attualmente impegnato nel primo show cooking riservato ai pizzaioli professionisti.
“E’ stata la stessa organizzazione del Master Pizza Champion a volermi nel cast” dice con orgoglio Di Stasio, che a soli trent’anni si trova ad affiancare e sfidare in televisione (Su Canale Italia, canale 83 del digitale terrestre e 913 di Sky) i migliori maestri dell’arte bianca”.
“Sognavo di arrivare in finale e ci sono riuscito”- prosegue il pizzaiolo, “credo che l’ingrediente, per restare in tema culinario, del mio successo sia lo spirito di sacrificio che guida il mio lavoro. Non è facile rimanere a galla, né, tantomeno, emergere. I competitor sono tantissimi e agguerriti.
Restare fermi a guardare significherebbe auto condannarsi alla sconfitta, bisogna studiare, superarsi, innovare e coltivare la fantasia”.
Non perdetelo di vista perchè il Maestro sarà presente durante il Festival di Sanremo presso Casa Sanremo dove preparerà leccornie per i cantanti in gara e addetto ai lavori, assieme ad illustri colleghi. E inoltre sarà impegnato in un’esclusivo format televisivo (ancora top secret) che andrà in onda su Alma TV.