Identità Golose 2019 Quindidicesima Edizione Del Congresso Gastronomico Italiano.

Costruire Nuove Memorie è il tema di Identità Golose 2019, la somma di storie e culture che alimentano fortemente i tempi moderni. La necessità di recuperare delle memorie in cucina e renderle attuali.

Osservazione e consapevolezza è il focus che rende il congresso sempre più interessante, relatori, chef, produttori, pasticceri, maitre, pizzaioli, allo scopo di rendere la gastronomia; memoria, elementi e quotidianità.

Tanti i relatori, insieme ai grandi della ristorazione italiana e non solo, un programma ricco di ogni aspetto; due nuovi esordi di prima, si è discusso sul tema Identità TV – 60 anni di alta qualità a tavola, l’attenzione cade su alcune trasmissioni più seguite e interessanti.

Contaminazioni, protagonisti otto chef a cavallo tra le frontiere del gusto. Tornano invece Dossier Dessert e Identità di Gelato sul fronte dolce, così come Identità Naturali, dedicata alla cucina green, e le bollicine di Identità di Champagne.

 

Costruire Nuove Memorie, parlano i Maestri: Cracco, Alajmo, Berton e Oldani (in un connubio… marchesiano) e Beck, Martinez e, ad anni di distanza, del turco Gürs, oltre all’esordio di grandi nomi internazionali: Avillez, Raue, Guerrero.

Salgono sul palco l’ultimo giorno gli amati di sempre del Congresso Massimo Bottura Dominique Crenn, Riccardo Camanini, Niko Romito, Enrique Olvera.

La pasticceria italiana contemporanea, ha una forte presenza al Congresso; vediamo Assenza,Fusto,e altri magnifici sei, e ancora Identità di Pane e di Pizza, dodici relatori tra grandi maestri e volti giovani.

La crescita e il successo di iniziative come il Congresso di Identità Golose si pongono l’obiettivo di ridisegnare nuovi ponti tra tradizione e innovazione, verso uno dei patrimoni più belli della cultura Italiana; “l’enogastronomia”. Grazie.

Milano – Mi.Co. – via Gattamelata, Gate 14

dal 23 al 25 marzo 2019

MAF Millennial Ambassadors Forum: #IdeasWork alla Nuvola Lavazza di Torino

Mercoledì 7 novembre presso Nuvola Lavazza, la struttura progettata da Cino Zucchi, si è tenuto #IdeaWorkMAF, una job fair 4.0 che ha coinvolto Amministratori Delegati, Top Manager di realtà aziendali nazionali e internazionali e rappresentanti istituzionali, come il Sindaco di Torino Chiara Appendino e il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana. “Insieme a diversi influenti opinion leader abbiamo sentito l’esigenza di assecondare i venti di cambiamento in atto nella nostra società e costruire una piattaforma innovativa per aiutare le nuove generazioni a plasmare il futuro” ha detto Giordano Fatali, Presidente di HRC Group, società che cura l’evento.

Tra gli Ambassador che hanno aderito al MAF c’è Fabrizio Gavelli, Amministratore Delegato Mellin e Danone Early Life Nutrition South East Europe. La partecipazione di Danone al MAF nasce dall’importanza dell’idea centrale del MAF, che è quella di avvicinare le aziende millennials che, pure essendo una cosa semplice, è super attuale e necessaria. Ogni azienda coinvolta nel MAF ha presentato se stessa e le sue finalità ai millennials presenti, promuovendo una sfida da risolvere, nel caso la lotta all’obesità. Gavelli, finito il suo intervento, ha dichiarato: “Quello che l’azienda vuole è far conoscere la sua missione, che è quella di portare la salute attraverso la nutrizione al maggior numero di persone possibili, che si sta evolvendo in una volontà di impattare nella comunità nella quale noi operiamo. Nel 2011 avevamo compreso che il problema delle nascite nel nostro paese stava diventando enorme, quindi abbiamo deciso di creare un welfare interno molto avanzato. Abbiamo creato il programma “Parto e Riparto”, dato che noi pensiamo che l’Italia debba ripartire proprio da un aumento della natalità. Ci sono state tante attività che sono state messe in campo a supporto della genitorialità delle mamme, sia con un supporto economico, sia con un supporto psicologico e nutrizionale, quindi accompagnando dal momento della lieta notizia, fino alla maternità a casa, fino al rientro a lavoro. Allo stesso modo, anche i padri hanno i loro vantaggi: Danone anziché 4 giorni di congedo, ne concede 10. Il tasso di natalità interno per il 2017 è stato +7,5% rispetto al -3% nazionale, e registriamo il 100% dei rientri dopo la maternità. Il 42% delle donne che rientrano dalla maternità vengono poi successivamente promosse”.

In merito alla lotta all’obesità, la sfida promossa ai Millennial, Gavelli ha dichiarato: “Grazie alla Fondazione Istituto Danone portiamo avanti diversi progetti. Abbiamo ad esempio creato Nutripedia, la prima enciclopedia nutrizionale per bambini, assieme a numerose parnership mediche, dai neonatologi ai gastroenterologi, per far sì che, al di là delle fake news che imperversano, siamo riusciti a convogliare tantissime blogger che trovano ispirazione per i loro post e a far diventare familiare un argomento come la nutrizione, riconoscendo anche la differenza fra le fake news e ciò che in realtà aiuta i bambini”.

Non solo le aziende hanno sollecitato iMillennial, anche gli esponenti della Pubblica Amministrazione hanno promosso diverse sfide, partecipando poi a un Give Me 5!, ideato da Seeds&Chips, che consente ai Millennial di incontrare gli Ambassador presenti in una conversazione face-to-face di soli cinque minuti, per esporre idee e progetti e dal confronto ricavarne opinioni e ispirazioni. Dopo il Give Me 5! La giornata è continuata con i Millennials corner, spazi di interazione e scambio con le Aziende, con l’obiettivo di superare le classiche regole delle job fair, con la possibilità di intervistare gli Ambassador sui valori sulle necessità delle aziende, in modo da poter presentare idee e progetti. A integrazione di questi eventi, sono stati proposti dei Workshop, in modo da consentire ai Millennial di acquisire competenze nel campo dell’innovazione, imparare a raccontarsi efficacemente e affinare la propria strategia di ricerca di opportunità professionali.

Alberto Treleani

L’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli


Giovedì 17 Maggio alla triennale di Milano si è presentato il progetto che vede realizzarsi  “l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli”.


Vino, cultura e buon cibo, Luigi Veronelli ha dedicato buona parte della sua vita a questi valori, non era un critico ma un appassionato ricercatore e divulgatore dell’alta gastronomia, in quanto opere d’eccellenza che rendono l’Italia patrimonio di produzioni e materie prime che fanno la storia, e la storia crea sapere, cultura, futuro.

L’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli viene alla luce con il proposito di consacrare il circuito degli operatori al fine di ottimizzare ad un livello più superiore la conoscenza del nostro patrimonio vitivinicolo e alimentare. Ristoranti pregiati hanno costruito la loro filosofia di lavoro, la loro notorietà grazie ai consigli  e il supporto di Veronelli.

Concepita e condotta da Andrea Bonini, Di- rettore del Seminario Veronelli,  avrà radici profonde e  rivoluzionarie come solo Veronelli è stato capace di alimentare.


 

Alta Scuola Veronelli

I potenziali iscritti alla formazione saranno, (titolari di aziende agroalimentari italiane, addetti al marketing, titolari e personale di ristoranti, enoteche e wine bar, strutture alberghiere e ricettive, con giornalisti, blogger, PR e guide turistiche).

Ma anche studenti universitari iscritti ai corsi di laurea attinenti per far si di accrescere in maniera più profonda le conoscenze culturali della gastronomia.

Cornice principale delle iniziative dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli sarà la sede di Fondazione Giorgio Cini presso l’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia,  la scuola sarà inaugurata nel luglio 2018 con la Settimana della Cultura Gastronomica, mentre il primo corso di alta formazione dedicato al vino italiano partirà nel 2019 e avrà titolo Camminare le vigne.  



Al fianco del Seminario Veronelli e della Fondazione Giorgio Cini c’è Banca Generali Private, realtà leader in Italia nel private banking che sostiene attivamente l’Alta Scuola Veronelli.

 

Il Comitato Scientifico è presieduto da Alberto Capatti, primo rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, già direttore scientifico del Comitato Decennale Luigi Veronelli, e si pregia di annoverare al proprio interno Aldo Colonetti, filosofo, storico dell’arte, del design e dell’architettura, già direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design, Pasquale Gagliardi, Segretario Generale di Fondazione Giorgio Cini, Alfonso Iaccarino, pluripremiato chef patron del ristorante Don Alfonso 1890, Dario Guerini, già professore dell’Università Bocconi di Mi- lano e dell’Università di Bergamo, Ilaria Bussoni, filosofa ed editor presso la casa editrice De- riveApprodi, Roberta Sassatelli, Professore Ordinario di Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano, Pierluigi Basso, professore ordinario di scienze del linguaggio presso l’Univer- sità Lumière Lyon 2 e dal 2017 Presidente dell’Association Française de Sémiotique, Gianluigi Brozzoni, curatore della Guida Oro i Vini di Veronelli, Gian Arturo Rota, rappresentante della Famiglia Veronelli e custode dell’Archivio Veronelli, Andrea Alpi, responsabile della didattica e della formazione del Seminario Veronelli e Sensory Project Manager della Società Italiana di Scienze Sensoriali.

  

La settima di apertura toccherà il tema  sullo “stato dell’arte” della cultura gastronomica con una sequenza di seminari, degustazioni, concerti, performance artistiche e incontri pubblici condotti da figure di riferimento in ambito internazionale.

 

Ogni giorno sarà in- centrato su un tema – ad esempio la terra, l’immaginazione, la parola, i sensi – approfondendo, così, ambiti fondamentali della cultura materiale.

Il primo corso di alta formazione inizierà nel 2019 sulla base di 150 ore nell’ambito di un semestre accademico, con una didattica articolata in moduli ordinari, modulo intensivo residenziale, momenti esperienziali presso aziende e partner, momenti formativi a distanza e attività di valutazione dell’apprendimento.

Inoltre è in progettazione il corso di alta formazione dedicato alla cucina italiana, che prenderà vita nel 2020.

 

Luigi Veronelli è stato una voce che sapeva insegnare ad amare la cultura, sapeva andare oltre l’insegnamento che plasma la conoscenza, il primo vero cultore gastronomo italiano che entrava nelle case degli italiani con una spontanietà che nessuno riesce a replicare. Ci manchi moltissimo.

 

 

[email protected]

www.altascuolaveronelli.it