MAREMMACHEVINI: Si Presenta La Seconda Edizione

Il Sassone Tenuta
Il Sassone Tenuta

Si è appena conclusa nella pianeggiante Maremma grossetana, a Castiglione della Pescaia, la seconda edizione di “Maremmachevini”, l’appuntamento con i vini della DOC del luogo a cura del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

Domenica 11 e lunedì 12 giugno, abbiamo incontrato i 40 produttori di eccellenza, oltre 120 vini esibiti associati ai vitigni internazionali qualificati del territorio d’origine e gli autoctoni di espressione inconfondibile del territorio.

Borgo Medievale (Castiglione della Pescaia, Maremma)
Borgo Medievale (Castiglione della Pescaia, Maremma)

Gli obiettivi sono chiari e precisi, Maremmachevini ci offre in maniera largamente culturale le realtà vinicole della zona della Maremma più tradizionale, sostanzialmente piena di tracciabilità e storia, come i suoi prodotti tipici, formaggi, salumi, la notorietà dell’olio extravergine d’oliva, il fascino di questa terra ci regala gioielli di prodotti, e in questa edizione sono in larga scala presenti, in abbinamento con i straordinari vini.

Edoardo Donato, Presidente del Consorzio “Maremmachevini prosegue raccontandoci lo scopo della kermesse, la valorizzazione delle diversità del nostro meraviglioso territorio hanno caratterizzato per secoli il sapore del gusto toscano, sono le varietà e la qualità dei nostri pregiati prodotti a renderci unici, e a rendere ancor più eccellenti i nostri vini.

Al Tasting Book si apprendono le informazioni di ogni vino presentato e del suo produttore, ed ecco una panorami completa dei vitigni di appartenenza: Vermentino, Ciliegiolo, Trebbiano toscano, Malvasia bianca lunga, Sangiovese, Ansonica, Chardonnay, Sauvignon, Alicante, Cabernet sauvignon, Cabernet franc, Canaiolo nero, Merlot, Syrah, Viognier.

Una rassegna che ha coinvolto sommelier, professionisti del settore, addetti ai lavori, stampa, e tantissimo pubblico amante di degustazioni di
vini della tradizione della Maremma DOC.

La giornata di lunedì si è aperta in un perfetto tour tra le cantine selezionate (Il Sassone Tenuta, e Serraiola wine), adagiate sul territorio incontaminato e affascinante della Maremma Toscana, questi luoghi ti incantano quanto il potere dei loro vini, d’altronde ogni vitigno è un pezzo
di questa terra.

Nel pomeriggio banco aperto per dialogare ancora con i produttori della DOC, abbiamo degustato questa regione, a pieno, mettendo a confronto osservazioni, caratteristiche, preferenze, e forse i vini della Maremma toscana non hanno bisogno di tante definizioni, chi ama il vino buono lo
sa, la parola d’ordine rimane invariata: un sorso tira l’altro!

La giornata e la chiusura della Kermesse si è conclusa con un elegante cena di gala svoltasi

Maremmachevini, Parterre per la cena di gala
Maremmachevini, Parterre per la cena di gala

Gambero Rosso: La Guida dei Migliori In Lombardia

Mercoledì 7 giugno 2017 è stata presentata in anteprima per la stampa la Guida Milano 2018 del Gambero Rosso

Al banco delle presentazioni delle guide 2018 ieri si è presentata la Rossa più amata delle linee della Lombardia, 1454 indirizzi da consultare ogni qualvolta si ha il piacere di mangiar bene e a tutto gusto.

Una guida completa nella quale si trova tutto: dai migliori chef stellati ai fast food gourmet.

Un gran salto positivo per il capoluogo lombardo che continua a creare fermento e viene raccontato attraverso la guida raccogliendo il meglio della ristorazione Lombarda. (Milano e il meglio della Lombardia 2018)

Ogni settore crea soddisfazione, la stessa che ogni ristoratore prova quando il cliente è gratificato; ogni patron è ovviamente orgoglioso di far parte della “Rossa”.

Quasi 200 le novità di quest’anno, una selezione che offre nuovi premi e ribattezza i pilastri degli elitè.

Per l’assegnazione dei Tre Gamberi vediamo posizionarsi la Trattoria Trippa, come nuovo arrivato: si parla della cucina di tradizione, di osterie, di care botteghe della vecchia Milano, di ricette classiche dove non servono scene da effetti speciali.

A seguire: Osteria del treno, Caffe la Crepa, La Madia, Osteria della Villetta.

Giancarlo Morelli (novità dell’anno)
Giusto tre i nuovi Tre Forchette: Enrico Bartolini al Mudec Restaurant, una cucina raffinata per maestria (Tortona); il D’O dove Oldani ci ha insegnato ad amare la sua cucina Pop (Cornaredo) ed il Miramonti l’Altro (Concesio) dove Philippe Levéillé ci ha deliziato con la sua cucina italo-francese.

Consolidate: Seta, Mandarin Antonio Guida, Da Vittorio, Dal Pescatore, Berton, Vinciguerra Restaurant.

Per i premi I Tre Mappamonti troviamo: Casaramen, Yio, Wicky’s Wicuisine Seafood.

Per il premio Tre Bottiglie: Al Donizetti di Bergamo.

I PREMI SPECIALI

Proposta al bicchiere al ristorante: Al Pont de Ferr (Milano)

Proposta al bicchiere al wine bar: La Bottega del Vino (Milano)

Premio qualità prezzo: 28Posti (Milano), Esco Bistrot Mediterraneo (Milano), Osteria Grand Hotel (Milano), Casual Ristorante (Bergamo), Due Spade (Cernusco sul Naviglio), Antica Trattoria Del Gallo (Gaggiano), La Piazzetta (Montevecchia), Berton al Lago dell Hotel il Sereno (Torno).

LE MIGLIORI CUCINE

55)

Andrea Berton – Berton – Milano

Antonio Guida – Seta del Mandarin Oriental Milano – Milano

54)

Enrico Bartolini – Enrico Bartolini Mudec Restaurant – Milano

Carlo Cracco – Cracco – Milano

Davide Oldani – D’O – Cornaredo (MI)

Ilario Vinciguerra – Ilario Vinciguerra Restaurant – Gallarate (VA)

Pietro Leemann – Joia – Milano

Luigi Taglienti – Lume – Milano

Andrea Aprea – Vun dell’Hotel Park Hyatt Milan – Milano

Ettore Bocchia – Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni – Bellagio (CO)

Enrico e Roberto Cerea – Da Vittorio – Brusaporto (BG)

Nadia e Giovanni Santini – Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN)

Philippe Léveillé – Miramonti l’Altro – Concesio (BS)

LE MIGLIORI CANTINE

18)

Enrico Bartolini Mudec Restaurant – Milano

Seta del Mandarin Oriental Milano – Milano

Da Vittorio – Brusaporto (BG)

Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN)

Miramonti l’Altro – Concesio (BS)

Antica Trattoria del Gallo – Gaggiano (MI)

LE MIGLIORI DUE FORCHETTE

88)

Lume – Milano

Il Luogo di Aimo e Nadia

Vun dell’Hotel Park Hyatt Milan – Milano

Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni – Bellagio (CO)

87)

Cracco – Milano

Sadler – Milano

Al Gambero – Calvisano (BS)

86)

Antica Osteria dei Camelì – Ambivere (BG)

A’ Anteprima – Chiuduno (BG)

San Martino – Treviglio (BG)

Formentera14 Il Primo Romanzo Di Gabriele Parpiglia

Si è tenuto ieri sera 25 maggio, presso il The Room la presentazione del romanzo Formentera14.

Parpiglia si è divertito ed emozionato a riscrivere il suo primo romanzo,è riuscito a raccontare l’amore, non la storia d’amore perfetta, perchè in fondo l’amore non basta, “L’amore non è un romanzo a lieto fine se il tuo orecchio non si appoggerà sulla sua guancia”, sono queste le parole e la promessa di chi ha vissuto l’amore consumandolo, e spesso come si narra nelle storie d’amore più profonde, e attenzione non ho detto a lieto fine, l’uno continua a influenzare il destino dell’altro, ovunque la vita li abbia portati.

Non è solo la lettura per un pubblico giovane, non si riduce a questo, siamo un popolo di sognatori, e in fondo le storie infinite e li che ci riconducono, al cuore. Baleari, Formentera, la spensieratezza di giorni senza ore, due giovani ragazzi che incrociano le loro vite innamorandosi, complici, battaglieri, profondi, diversi, lui corre veloce nei suoi pensieri, il cuore è caldo di promesse che brucia forse troppo in fretta, Jack
non ha troppi scrupoli lui vuole quel tutto che non gli basta mai, lei Gloria non ha paura della verità è libera onesta e sa amare, niente accade per caso, come il loro primo incontro a Milano all’università, ma l’autenticità di un sentimento rimane tale e non dura per sempre, “forse se l’orecchio di lui non avesse abbandonato la guancia di lei, questa storia avrebbe avuto un confine… e allora 14 anni dopo ci sono ricordi troppo grandi da separare.

Un libro intenso per farti emozionare, un romanzo d’amore che non si fa scordare.

 

Taste Of Milan 2017 Gourmet Style

Quattro e cinque maggio sono i giorni dell’appuntamento più atteso dal popolo dei gourmet seriali, si perché al Taste of Milan ci si reca per deliziarsi di ogni prelibatezza che i 20 chef selezionati oramai dalla fama conclamata mettono in scena.

The Mall di Porta Nuova, siamo l’ottava edizione di Taste of Milano, qui si sono alternati i numerosi nomi della grande ristorazione, in quattro giorni ne abbiamo degustate delle belle, a conti fatti un totale di 80 portate di piatti unici, 4 proposte per ogni chef. Tanto per citarne alcuni; Wicky Priyan con il suo rinomato Wikakuni Kioto (maialino lessato per 16 ore con mela caramellata e senape giapponese), la Langosteria con la strepitosa Pappa al pomodoro e vongole. (chef Denis Pedron e Domenico Soranno). Tano Passami L’olio con il suo Sgombro in olio cottura cotto a bassa temperatura al limone e basilico con tuorlo d’uovo in crema e disidratato e fave glassate, certamente l’appetito è il gusto è stato vivo.

    Crocchetta di quinoa su purea di patate viola, (Rafael Rodriguez) QUECHUA

 

In programma non sono mancati gli showcooking e lezioni di cucina, degustazioni bendate eno-gastronomiche, esperienze di food pairing e after party. Un occhio di riguardo è andato per la categoria vegan, in degustazione piatti crudisti di Mantra Raw Vegan, menzioniamo il “Tostavo” (pane crudo, avocado, pomodorini, fumo, finocchio e fiori) o lo “Gnok” (carote, piselli, limone, menta, dashi).

Salsiccia di gambero e tofu con zucchine in agrodolce alla scapece, (Roberto Okabe) FINGER’S

 

I nostri assaggi migliori del Taste of Milan: FELIX LO BASSO RESTAURANT, Polpo laccato al barbecue, patata e misticanza di erbe , chef Alessandro Buffolino ACANTO – HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA, Raviolo ripieno di guancia di vitello con crema di piselli, menta e salmoriglio rosso, chef Roberto Conti IL RISTORANTE TRUSSARDI ALLA SCALA, Creme brulee di asparago bianco, guanciale, uovo di quaglia e latte al parmigiano, chef Edoardo Fumagalli LA LOCANDA DEL NOTAIO, Lucioperca al cedro “mano di Buddha”, lattuga e salsa al Franciacorta, chef Roberto Okabe FINGER’S, Ravioli Dim Sum con salsa “speciale” di verdure di stagione, pomodoro e zenzero con fagiolini al sesamo.

Ravioli Dim Sum con salsa “speciale” di verdure di stagione, pomodoro e zenzero con fagiolini al sesamo,( Roberto Okabe)

Tra le novità di questa ottava edizione di Taste of Milano troviamo; il servizio di delivery a domicilio nato dalla collaborazione con UberEats, dedicato ad alcuni dei piatti proposti dagli chef presenti. Accedendo all’app di UberEATS, è stato possibile ordinare 4 piatti del goloso menu.

 

Taste of Milano

Quando 4-7 maggio

Dove The Mall – Piazza Lina Bo Bardi, Milano

Web www.tasteofmilano.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le vincitrici della sesta edizione del Wine Excellence Award

Sono le “Cantine Ferrari” e “Banfi” le incoronate, nomi che risuonano tra le migliori d’Italia, quindi le vincitrici della sesta edizione del Wine Excellence Award promosso da American Chamber of Commerce in Italy, associazione che dal 1915 sviluppa e favorisce le relazioni economiche, culturali e politiche tra gli Stati Uniti d’America e l’Italia e che rappresenta oggi in Italia oltre 500 soci tra i quali si annoverano le principali multinazionali americane e gruppi italiani con una significativa presenza negli USA.

Il riconoscimento si è svolto presso la Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona, molte le cariche presenti dal Console Generale di Milano Amb. Philip T. Reeker, al Sindaco Flavio Tosi, il Consigliere Delegato Simone Crolla e delle autorità cittadine, uniti e presenti per segnare questo selettivo premio.

E’ stato interessante ascoltare le precisazioni delle aziende premiate:

Cantine Ferrari: Una storia che testimonia l’amore e la dedizione della cultura della vite e del vino, l’unione e l’impegno che gli ha permesso negli anni di rafforzare il successo delle bollicine italiane negli Stati Uniti.

Banfi: Con essa si assapora l’eccellenza del vino italiano negli Stati Uniti, capace di diffondere nel tempo ben da tre generazioni la tradizione e l’innovazione incarnata nel vino. (brand ambassador).

Simone Crolla, Consigliere Delegato di American Chamber of Commerce in Italy , ci chiarisce alcuni dati importanti sulle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti che ammontano al 4,1% per un valore di circa 2 miliardi di dollari, con un incremento del 6,5% rispetto al 2015.

Nelle precedenti edizioni il Wine Excellence Award è stato assegnato ad aziende quali Severino Barzan, Anthony J. Terlato, Ruffino – Constellation Brands, Zonin 1821, Gruppo Italiano Vini, Santa Margherita Gruppo Vinicolo.

Il premio Nonino “Quarantaduesimo anno”: alta cultura, sostenibilità e prodotti del territorio per un premio che sarà eterno

Ronchi di Percoto, 28 Gennaio 2017

Gia’ da molti anni il Premio Nonino e’ diventato un punto di riferimento obbligato per il mondo della cultura: cio’ non solo perche’ la scelta dei premiati va a individuare ogni anno personaggi di prima grandezza a livello internazionale, ma soprattutto perche’ in ogni sua edizione va a toccare temi di estrema importanza in un mondo nel quale sembrano sgretolarsi i valori tradizionali, in cui la stessa etica e’ messa pesantemente in discussione dalle ragioni della politica, dell’economia e della finanza, in cui un’informazione ansiosa e superficiale finisce per mettere in ombra, con la cronaca del momento, la riflessione sui problemi reali della nostra societa’. Quest’anno la Giuria del Premio Nonino, presieduta da V.S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, e composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Fabiola Gianotti, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Edgar Morin ed Ermanno Olmi ha così assegnato i Premi Nonino Quarantaduesimo Anno.

Premio Nonino Risit d’Aur – Barbatella d’Oro 2017 a ISABELLA DALLA RAGIONE


Archeologa arborea, come ama definirsi, tra archivi, cronache e tradizioni, isabella Dalla ragione fa suoi saperi tradizionali legati al territorio. scendendo in campo con piantumazioni e innesti, da anni, con dedizione, preserva colori, profumi e sapori antichi salvandoli dal loro oblio, lo stesso amore che da oltre quarant’anni il Premio dedica alla civiltà contadina e ai suoi saperi. Che il premio sia di stimolo e di supporto a coloro che oggi si prodigano per salvare le Antiche Mele del Friuli, un tesoro da preservare per le future generazioni.

Premio Internazionale Nonino 2017 a PIERRE MICHON

Considerato un autore di culto, il suo scrivere è come il marmo che avvolge i “prigioni di Michelangelo”, al mondo un abbozzo misterioso, a chi sa leggere un capolavoro. In Vite minuscole (edito da Adelphi) racconti si trasformano in affreschi dove esistenze apparentemente minuscole diventano straordinarie, paradigmi del nostro esistere, lacci a un mondo ancestrale che è l’anima profonda della nostra cultura.


Premio Nonino 2017 a CYPRIAN BROODBANK

L’opera di Cyprian Broodbank, ormai considerata come “un capolavoro della ricerca archeologica storica e geografica sulla storia del Mediterraneo”, con una scrittura accattivante propone in oltre seicento pagine preistoria ed evoluzione del Mare Nostrum, dalla nascita dell’agricoltura allo sviluppo della navigazione e della metallurgia, dal sorgere dei miti arcaici alle suggestioni profonde dell’arte e del pensiero, aprendoci squarci di modernità nelle remote relazioni tra i popoli mediterranei, un universo che ci aiuta a indagare il mondo globalizzato.

Premio Nonino 2017 a ‘un Maestro del nostro tempo’ a JOHN GRAY

Il filosofo John Gray ha ricoperto cattedre prestigiose alla oxford university e alla London school of Economics. Nell’ultimo decennio, tuttavia, è diventato anche una delle voci più autorevoli del pensiero contemporaneo. in una serie di testi straordinari, molto letti e controversi – che comprendono The Silence of Animals: On Progress and Other Modern Myths; Cani di Paglia: Pensieri sull’uomo e altri animali (Ponte alle Grazie), Alba bugiarda: il mito del capitalismo globale e il suo fallimento (Ponte alle Grazie) e Al Qaeda e il significato della modernità (Fazi Editore) – Gray ha contestato presupposizioni da lungo consolidate nel pensiero sociale e nella storia politica. Nel fare ciò, ha anche predetto eventi politici e sociali recenti quali la crisi economica del 2007 e anche l’attuale avvento di governi populisti.

La consegna dei premi, preceduta da un toccante omaggio al maestro Ermanno Olmi, presente in sala, e’ avvenuta presso le Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, Sabato 28 Gennaio, dove, dopo l’arrivo alle distillerie di Cristina, Antonella, Elisabetta, Benito e Giannola Nonino, con Chiara, Davide, Francesca, Sofia, Gaia, Caterina, Costanza e Beatrice, si sono aperte le celebrazioni per i 120 anni delle Distillerie Nonino.


Per il brindisi di benvenuto la Famiglia Nonino a distillato per gli ospiti una preziosissima Grappa Nonino Monovitigno® Picolit da vinacce di uve passite Cru Vigna Nonino Buttrio-Friuli .Dopo la toccante performance del Coro Manos Blancas del Friuli, sostenuto sin dalla nascita da Giannola Nonino, che si pone l’obiettivo di emancipare bambini e ragazzi dal disagio, offrendo loro un’opportunità di riscatto sociale tramite l’accesso gratuito allo studio della musica, lo spettacolo e’ proseguito con il coro “Artemisia” di Torviscosa ed il coro del Friuli Venezia Giulia, per concludersi con il gruppo folkloristico “Chino Ermacora” di Tarcento.

Al termine dell’assegnazione dei Premi, ballo e brindisi in distilleria. Si inizia con una sinfonia di aperitivi, serviti da eleganti cameriere in tipico costume “furlan”: uno strepitoso Prosciutto di San Daniele DOP DI Rino Bagatto, e le tipiche Scuete con miele di acacia e mostarda di mele cotogne, oltre all’immancabile formaggio Frico e varie golosita’ friulane; il tutto accompagnato da una Ribolla Gialla 2012 spumantizzata da Collavini e dalle performance dei mixologist Nonino, che hanno servito agli eleganti ospiti i piu’ svariati cocktail a base di Grappa Nonino.

Quest’anno una grande novita’ ha allietato gli ospiti: il Nonino Winter, un doppio brodo di gallina all’Amaro Nonino Quintessentia®, ideato dal pluristellato chef Emanuele Scarello.

Una volta seduti, lo chef Romeo Sturma “Viroca” ha deliziato i presenti con specialissimi Uàrdi, puar e luianie, accompagnati da un Biancosesto 2015 La Tunella. Si prosegue con Sghirèt di vidiel a le furlane con polente di sortùrc, e ancora musetto con la brovada, accompagnati da un corposo Oltre 2013 di Vignaioli Specogna. Al termine del pranzo, la tradizionale rottura del torrone Canelin di Visone da parte del paròn Benito, dolcetti tipici di carnevale, marron glaces alla Grappa Nonino Vendemmia Riserva 18 mesi, praline Lindt alla Grappa Nonino Monovitigno Moscato e crepes all’Amaro Nonino Quintessentia®, preparate dai Maitres A.M.I.R.A. Friuli Venezia Giulia.

Durante il pranzo, emozionante la distillazione in diretta di Grappa Nonino Riserva Antica Cuvee® Cask Strength 5 Years in barriques e piccole botti.Moltissime le personalita’ presenti, tra i quali si notavano Joe Bastianich, il Conte Marzotto, Cesare Romiti, Rosita Missoni, Maria Giovanna Elmi, numerosi giornalisti televisivi e della carta stampata, autorita’ civili e militari e rappresentanti dell’industria e della finanza internazionale.


Il segreto di questo successo risiede sicuramente nella capacita’ di pensare in grande, ma anche nel coraggio di saper decidere di modificare continuamente la propria creatura, anche quando sembra essere gia’ baciata dal successo internazionale. Giannola Nonino questa manifestazione l’ha fatta nascere e crescere, e continua ancora a emozionarsi come nelle prime edizioni, garantendo l’eternita’ al Premio Nonino.



Con la collaborazione dell’Ing. Massimo Gelati

Presidente Gruppo Gelati

Membro dell’Accademia Italiana della Cucina

Lo Spettacolo Dei Premiati Michelin

Essere premiati con la stella “Michelin” significa guadagnare un valore aggiunto, avere la capacità di convincere che la propria cucina sia una via del gusto, un mezzo, una sorta heart core dell’arte in cucina.

Estimazione per uno chef, la Guida Michelin 2017. 15 novembre l’appuntamento con la Rossa trasloca, e poi Parma la più acclamata, premiata dall’Unesco come “Città Cretiva della Gastronomia”, è la food valley italiana territorio che trionfa di storia, prodotti, tradizioni, quindi un atto di volontà che si associa alla bellezza monumentale del teatro di Regio, una guida Michelin che festeggia i suoi 62 anni in un luogo carico di fascino, perché quando si tratta di stelle lo sfarzo non è mai troppo.

Il 2017 segna un edizione che racconta le tendenze delle nuove stelle, si perché le new entry ci entusiasmano “so much” per le sue linee di prima stella troviamo: 28 scoperte, scandite dallo sguardo attento Michael Ellis, direttore Internazionale delle Guide Michelin.

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L’en plein di stelle quest’anno rimane ancora a quota 8, i tre stellati della favolosa top list, ci faranno ancora attendere per un nuovo arrivato.

Il volto delle due stelle sale (41)  portano gli onori e caldissimi applausi per ciascuno di loro ha usato al meglio la loro arte.

Seguono 28 nuove stelle, tutti esclusivamente diversi, ma con un punto in comune la prima stella, tutti protagonisti ovviamente, ma sottolineiamo alcune novità, vediamoli: Il Corsaro di Cagliari dello chef Stefano Deidda; altra stella isolana per Accursio a Modica (RG) di Accursio Craparo. Nuova stella anche in Calabria – che arriva a 5 stellati – con il ristorante Pietramare, Isola di Caporizzuto (KR), chef Alfonso Crescenzo. Prendono la stella a Trani (BT) Quintessenza dello chef Stefano di Gennaro e a Napoli Veritas di Gianluca d’Agostino. Si proseguiamo con Il Mosaico di Ischia, chef Giovanni De Vivo; Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia (NA), chef Luigi Salomone, una stella a entrambi i ristoranti che da quest’anno gestisce Enrico Bartolini: da una parte il Casual di Bergamo (Christopher Carraro), dall’altra La Trattoria Enrico Bartolini di Castiglione della Pescaia, a Milano si esordisce così, prima stella al Lume di Luigi Taglienti, e la riconquista della stella a Felix Lo Basso, e qui spendo qualche parola in più, la sua cucina è talmente sincera e piena di una sana creatività, i suoi piatti non puoi che raccontarli di gusto, è l’Italia a tavola che ci piace.

Sono cinque le new entries bistellate. Nino di Costanzo del Danì Maison di Ischia, Antonio Guida del Seta di Milano, Enrico Bartolini, che ha mantenuto le due stelle dopo lo spostamento al Mudec. Due stelle anche alla Locanda Margon di Alfio Ghezzi a Rvina (TN) e al Terra di Heinrich Schneider di Val Sarentino (BZ).

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La regione Lombardia si riconferma ancora territorio con più insegne stellate, ben 59 seguita dal Piemonte a quota 40 .

Le stelle in Italia sono 343 così ripartite:

(8)3 stelle (41) 2 stelle (294)1 stella

Eccole tutte le nuove prime stelle Michelin:

Lombardia

Lume | Milano – chef Luigi Taglienti

Felix Lo Basso | Milano – chef Felice Lo Basso

La Tavola | Laveno Mombello – chef Riccardo Bassetti

Piemonte

21.9 | Piobesi d’Alba – chef Flavio Costa

Zappatori | Pinerolo – chef Christian Milone

La Madernassa | Guarene – chef Michelangelo Mammoliti

Da Francesco | Cherasco – chef Francesco Oberto

Veneto

La Veranda | Bardolino

Toscana

Il Pievano | Gaiole in Chianti – chef Vincenzo Guarino

Lux Lucis | Forte dei Marmi – chef Valentino Cassanelli

La Leggenda dei Frati | Firenze – chef Rossi-Saporito

Marche

Nostrano | Pesaro – chef Stefano Ciotti

Lazio

Vistamare | Latina

The Corner | Roma – chef Marco Martini

Magnolia | Roma – chef Franco Madama

Bistrot 64 | Roma – chef Kotaro Noda

Per Me | Roma – chef Giulio Terrinoni

Assaje | Roma – chef Claudio Mengoni

Aminta | Genazzano – chef Marco Bottega

Campania

Il Mosaico | Ischia – chef Giovanni De Vivo

Piazzetta Milù | Castellammare di Stabia – chef Luigi Salomone

Veritas | Napoli – chef Gianluca D’Agostino

Calabria

Pietramare | Caporizzuto – chef Alfonso Crescenzo

Puglia

Quintessenza | Trani – chef Stefano Di Gennaro

Sardegna

Dal Corsaro | Cagliari – chef Stefano Deidda

Sicilia

Accursio | Modica – chef Accursio Craparo

Le stelle degli altri, si perché c’è chi si trasforma da stellato ai tempi vincente, al grande opposto, tradotto consegnano le stelle:

Trentino Alto Adige

Maso Franch | Giovo (TN) – CHIUSO

Orso Grigio | Ronzone (TN)

Lombardia

Aquila Nigra | Mantova

Unico | Milano

Il sole di Ranco | Ranco (VA)

Antica Osteria al Teatro | Piacenza – CHIUSO

Veneto

La casa degli spiriti | Costernano (VR) – CHIUSO

La locanda di Piero | Montecchio Precalcino

Friuli Venezia Giulia

Il Cecchini | Pasiano di Pordenone

Castello di Trussio | Dolegna del Collio

Piemonte

Vo | Torino – CHIUSO

Emilia Romagna

Il povero diavolo | Torriana (RN) – CHIUSO

Al tramezzo | Parma

Lazio

All’Oro | Roma

Giuda Ballerino | Roma

Campania

Il flauto di Pan | Ravello (SA)

L’Accanto | Vico Equense (NA)

GUIDA MICHELIN 2017: 3 STELLE
Piemonte

Piazza Duomo | Alba – chef Enrico Crippa

Lombardia

Da Vittorio | Brusaporto – chef Enrico e Roberto Cerea

Dal Pescatore | Canneto sull’Oglio – chef Nadia Santini

Veneto

Le Calandre | Rubano – chef Massimiliano Alajmo

Toscana

Enoteca Pinchiorri | Firenze – Annie Feolde

Emilia Romagna

Osteria Francescana | Modena – chef Massimo Bottura

Lazio

La Pergola | Roma – chef Heinz Beck

Abruzzo

Reale | Castel di Sangro – chef Niko Romito

Così gli stellati tracciano linee squisite, che vi porteranno ogni qualvolta sfoglierete le pagine della guida, verso mete che interpretano l’emblema del food, bene adesso a voi il reportage di valutare lo stellato più gradito.

Nuovi Simboli Michelin

Nella Guida Michelin 2017 presente un nuovo simbolo , “il bib gourmand” , che segnala i ristoranti che usano prodotti gastronomici di qualità, 260 i nuovi Bib Gourmand, uniti inoltre dal rapporto qualità-prezzo favorevole.

Le regioni con più ristoranti Bib Gourmand sono: Emilia Romagna 33 = (4 novità), Piemonte 29 = (4 novità), Lombardia 29 = (2 novità), Veneto 25 =, Toscana 21 = (1 novità).

S.Pellegrino Young Chef 2016 Insieme Al Gruppo Gelati

L’Alta cucina e l’efficienza del Gruppo Gelati

E’ stata assegnata al gruppo Gelati la gestione della sicurezza alimentare della S. Pellegrino Young Chef 2016

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Guardiamoli in faccia i 20 finalisti che faranno parte dell’imminente finale che inizierà il 13 ottobre a Milano: dietro l’obbiettivo rimarranno loro, giudicati da sette giurati di spessore; Carlo CraccoMauro Colagreco, David Higgs, Gaggan Anand, Elena Arzak, Wylie Dufresne e Roberta Sudbrack, collaudati ad assaggiare i piatti degli sfidanti, per poi stilare il giudizio che vedrà trionfare il miglior giovane chef del 2016.

S.Pellegrino Young Chef, l’espressione di una sfida che scova e ci presenta i migliori talenti culinari under 30 di tutto il mondo, un successo senza precedenti se si analizzano i dati, (oltre 3600 candidature presentate) nella prima edizione dell’anno scorso, e da lì tutto si rinnova perché anche quest’anno 20 giovani chef, si sfideranno per conquistare l’ambito titolo di S.Pellegrino Young Chef 2016, Milano sarà il palcoscenico del match concentrato in tre vigorosi giorni di sfida, dal 13 al 15 ottobre, giovedì 13 è il turno di Canada, Russia e Paesi Baltici, Africa e Medio Oriente, Nord Est asiatico, Svizzera, Stati uniti, Cina, Regno Unito, Irlanda e Italia: si è conquistato la finale il nostro italiano Alessandro Rapisarda, che nell’occasione propone il suo risotto alla marinara, una ricetta che ha perfezionato in questi mesi seguendo i consigli della sua guida Davide Oldani.

Venerdì 14 sarà il momento di Benelux, Francia, Germania e Austria, Paesi Mediterranei, Scandinavia, Giappone Est Europa, Spagna-Portogallo, Pacifico e America Latina.

La sera di sabato 15 ottobre avverrà l’atteso momento dove i tre super finalisti si sfideranno all’ultima portata.

Il Gruppo Gelati la sicurezza su misura; il servizio di tutti i piani di prevenzione è così gestita in tutta la sua professionalità ed esperienza dall’Ingegner Gelati – che inoltre ha seguito la formazione degli chef internazionali ed il personale che opererà durante la fase finale, con riferimento anche a tutti i protocolli che riguardano le procedure di prevenzione.

E non è tutto, è chiamato in causa nella valutazione di tutte le ricette concorrenti, per garantire la più completa sicurezza alimentare dei piatti somministrati”.

“Per il nostro Gruppo – il commento finale dell’ingegner Gelati – è un grande onore aver ottenuto questo incarico frutto della ventennale esperienza di consulenza ai più prestigiosi ristoranti e alberghi internazionali. Il progetto è un contributo del nostro Gruppo per favorire la crescita professionale delle giovani star della cucina e per far conoscere la creatività italiana nel mondo.

Riteniamo di essere stati selezionati sia per la nostra esperienza di società di consulenza, leader nel settore dell’alimentare in Italia, sia per la capacità di operare con una visione globale e attenta agli sviluppi economici internazionali: il nostro staff di professionisti copre infatti tutto il territorio europeo ed internazionale”.

 

Tags: giovani chef, Gruppo Gelati, chef contest, Sanpellegrino, Young Chef 2016

 

Massimo Gelati

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Ing. Massimo Gelati, imprenditore e consulente di direzione nel settore alimentare, e’ fondatore e presidente del Gruppo Gelati di Sorbolo (PR), che spazia dalla consulenza strategica per il settore industriale, dove e’ leader nazionale, ai settori alimentare ed immobiliare. Docente universitario e presso imprese nazionali e internazionali, rappresentante della piccola industria (terziario) presso l’Unione Parmense degli Industriali, valutatore internazionale Ifs (International Food Standard). È stato il delegato e socio fondatore della delegazione di Parma Bassa Parmense dell’Accademia italiana della Cucina, ed è docente di una prestigiosa scuola internazionale di cucina italiana. Membro dell’Eccellente Arcisodalizio per la ricerca del culatello supremo, scrittore e pubblicista, ironman di triathlon, ha sviluppato recentemente il progetto Opera®, un Aceto Balsamico di Modena IGP, ottenuto per lenta acetificazione e prolungata maturazione in piccole batterie di vaselli di rovere, acacia, ciliegio, castagno e ginepro che, per le sue caratteristiche uniche ed inimitabili, puo’ definirsi a tutti gli effetti una vera e propria opera d’arte.

 

 

 

 

Dossier Scientifica Sull’Integrazione Alimentare AIIPA

Noi tutti al giorno d’oggi conosciamo l’importanza di assumere il giusto apporto di vitamine e nutrienti per coprire i nostri fabbisogni alimentari, l’impiego di vitamine e minerali attraverso una dieta varia non sempre però riesce a raggiungere il tetto fisiologico adeguato, l’efficienza di alcuni valori specifici ci ha portato a conoscere e a fare uso degli integratori alimentari i cosiddetti “nutrienti”, al fine di consentire più facilmente la copertura del fabbisogno giornaliero.

 

L’Associazione di Settore AIIPA nutrizione e salute è specializzata negli alimenti di prima infanzia e nei prodotti per la nutrizione specializzata, AIIPA rappresenta importanti aziende nazionali e multinazionali del settore degli integratori in Italia.

Oggi ci occupiamo nello specifico di una corretta relazione con il consumatore, facendo chiarezza dei principi attivi e dei valori che hanno sul nostro organismo.

Siamo presenti alla conferenza stampa voluta da AIIPA, 23 giugno Milano circolo dei Giornalisti,  un dossier scientifico che spiega il settore degli integratori alimentari, una tavola rotonda con i maggiori esperti italiani, una ricerca che ha affrontato il ruolo degli integratori nello stile di vita moderno, che comprendono: gli integratori a base di vitamine e minerali, estratti vegetali e probiotici, gli integratori per la salute della donna, gli integratori e loro ruolo nella fisiologia dell’invecchiamento celebrale, gli integratori per la salute cardiovascolare nella terza età, la qualità e la sicurezza degli integratori.

Quando può essere utile un integratore ?

Sostanzialmente quando l’alimentazione non è in grado di soddisfare il nostro fabbisogno, e quindi si ha l’esigenza di ricorrere ad un integratore che consente all’organismo di dare il meglio delle proprie capacità.

AIIPA a livello nazionale fa parte del sistema Confindustria e Federalimentare, mentre a livello europeo partecipa ai lavori di 20 Associazioni di settore e della Confederazione Europea dell’Industria Alimentare (FoodDrinkEurope).

La ricerca medico-scientifica ha costruito delle importanti testimonianze, e integratori Italia sul tema ha fatto fronte a tante necessita e domande per comunicare al meglio la loro mission, che parte anche dalla divulgazione scientifica per comprendere al meglio il comparto, Alessandro Colombo, Presidente di Integratori Italia, sottolinea l’importanza di avere delle risposte del coretto utilizzo e della qualità degli integratori. Informazione/educazione a fronte di ciò offrire un quadro generale è un obbiettivo primario, dal 2002 infatti l’EFSA è l’istituzione di riferimento, che garantisce al consumatore un alto livello di protezione, quindi ne valuta il livello completo.

Conclusioni, è chiaro che il settore degli integratori oggi si è consolidato parte integrante della nostra dieta, oltre l’accrescimento della conoscenza e lo studio scientifico da parte dei professionisti, è stato un esaustivo dossier che in definitiva ci fa riflettere in maniera più responsabile sull’importanza di come introdurli per i benefici della nostra salute.

Sono intervenuti; Franca Marangoni responsabile ricerca nutrition foundation of Italia, Benvenuto Cestaro Direttore della scuola di scienza dell’alimentazione dell’università degli studi di Milano, Giovanni Scapagnini associato di biochimica clinica al dipartimento scienze per la salute dell’università degli studi di Molise, Andrea Poli Presidente Nutrition Foundation of Italia, Vincenzo De Leo Dipartimento di medicina molecolare e dello sviluppo Università degli studi di Siena, Patrizia Restani dipartimento scienze farmacologiche Università degli studi di Milano, Lorenzo Morelli preside facoltà di scienze agrarie dell’Università di Torino, Giancarlo Cravotto Direttore dipartimento di scienza e tecnologia del farmaco dell’Università degli studi di Torino.

 

www.integratoriitalia.it

 

Isabella Scuderi

Irma Paulon La Moda Dell’Arte

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Quello che ci emoziona e ci conquista dell’arte è spesso l’incontro tra contatto emotivo e il piacere nell’ammirare il bello che esiste in ogni forma d’arte, Irma Paulon è un’artista delicata, originale, e romantica, ed è proprio quel tocco che rende l’arte migliore.

 

Lei vive la sua arte in diverse forme di espressione, non è mai stata una sola cosa, respira le materie prime rendendole animate, legno, vetro, plexiglass, colori acrilici e tempere, colle e olio, pietre dure e tessuti, dona loro la forma unita alle sfumature di energia che ogn’uno di noi istaura nel sperimentare o nell’indossare tali creazioni.

 

 

 

I gioielli devono avere un’anima, un legame col corpo che li sfiora, che l’indossa, perché essi raccontano di noi, Irma Paulon ha il dono e la capacita di trasmettere alle sue forme d’arte il potere terapeutico di liberare energie spirituali intime e profonde.

 

 

Segni particolari, la resina è la grande protagonista delle sue opere e installazioni, Irma la domina, dando vita a perfetti incastri di combinazioni, travolgente e senza fine nelle sue essenze.

 

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Rovigo è la sua terra d’origine, Asolo la sua città dimora, casa. Protagonista del suo atelier, comunicazione che denuncia per sua natura un senso femminile e sensibile che si può recepire in tutte le sue opere d’arte esposte in ogni stanza.

 

 

 

 

Ci sono artiste femminili che con la loro sensibilità fanno emozionare, e ci conquistano senza ragionamenti, Irma Paulon è una di queste artiste, dialoghiamo con lei.

 

 

 

Quale credi sia stata la qualità che ti ha permesso di incarnare la tua personalità all’interno delle tue creazioni.

 

L’Amore e la Passione per quello che faccio dalla più piccola alla più grande opera. E penso che questo la gente lo veda e lo percepisca.

 

Come riesci a creare così tanti oggetti e modelli, e tutti esclusivi e di successo.

 

Attraverso la sperimentazione, la ricerca e l’esperienza, e, direi anche una buona dose di intuizione. La mia arte è connessa con la ricerca dell’equilibrio della natura, e con la dimensione onirica e primordiale che essa scaturisce nella nostra anima

 

C’è un’opera per cui sei particolarmente fiera, e che importanza riveste.

 

Creo Arte in Parchi e Giardini e ci sono quattro allestimenti che mi rimarranno nel cuore, non ho posto nessun limite e mi son lasciata condurre, mi sono massacrata ma ne è valsa veramente la pena. La mostra “Silenzi Incantati” installazioni nel Parco di Casa Malipiero, sono stata scelta in occasione dell’ArtFilmFestival di    Asolo e per me fu un un passaggio importante della mia vita perché decisi di rimanere a vivere in quel Borgo, dove ho ritrovato me stessa.Ho allestito due volte il Parco di Villa Freya sempre ad Asolo e poi l’anno scorso ho allestito una mostra con le installazioni all’Isola di  San Servolo/Venezia nel Parco. Perciò oltre ad esserne fiera sono stati momenti importanti della mia vita.

 

In che modo ti senti diversa quando crei, per te un oggetto è?

 

E’ difficile spiegare quei momenti, ecco lì sono veramente a casa, non esistono tempo e spazio e tutto può succedere…Ogni oggetto, immaginato realizzato e plasmato non è che un frammento di noi stessi. Si raggiunge la bellezza e la si riconosce, soltanto lasciando libere le emozioni. Ciò che faccio si mostra sempre nella sua unicità, irripetibile, come il luogo che lo accoglie.

 

L’arte esalta i sensi, il vino li inebria. “TasteDiVino”, è un criterio di ideazione che lega due elementi molto sentiti per noi Italiani, l’azienda vinicola MASO MARTIS ne è soggetto, in questa collezione ispirata ai vini qual è stato il componente maestro, la scintilla.

 

Come sempre la natura e la spiritualità. Amo i vigneti, la vendemmia e il rapporto con la terra. La vendemmia per me è un rito , il mosto la rinascita.Con l’azienda MASO MARTIS collaboro da tempo, un mix di amicizia, stima e condivisione. Le aziende per me sono stimolo, ed è per questo che metto a disposizione la mia creatività per chi vuol valorizzare i propri prodotti.

 

Irma Paulon è la moda dell’arte, un punto di riferimento che intreccia bellezza e anima, sensibilità e vocazione, un chiaro esempio di emotional art.

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