Stefano Pigolotti: “Manager contro Imprenditore”

In un gruppo di lavoro meglio avere sopra di se un manager o un imprenditore, come capo? La domanda può sembrare frivola e anche abbastanza banale, ma non è come può sembrare a prima vista:  infatti le attitudini, le competenze,  le skills  che servono per diventae un buon imprenditore o un buon manager sono estremamente diverse fra loro.

Molte possono essere apprese con l’esperienza, e in alcuni casi un imprenditore può anche essere un ottimo manager e viceversa, ma è bene ricordare che si tratta di due figure completamente diverse, con ruolo e funzioni all’interno dell’azienda completamente diverse.

Abbiamo girato la domanda al docente Stefano Pigolotti, dopo averlo incontrato durante l’intervista con il prof. Novarese dell’Università del Piemonte Orientale, quando ci aveva illustrato l’importanza nella leadership della Teoria dei Nudge” del Premio Nobel per l’Economia Thaler  

“La figura del manager all’interno di un attività imprenditoriale – spiega il prof. Stefano Pigolotti – è una scelta che va valutata on cura, specialmente quando ci rivolgiamo alle PMI italiane, dove la figura dell’imprenditore da sempre è centrale nella vita dell’azienda e ogni variazione all’equilibrio può portare diffidenza e attriti tra i dipendenti.  La diversa esperienza tra le due figure è dovuta al fatto che l’imprenditore gestisce la sua visione lavorativa eseguendola in campo imprenditoriale mentre il manager deve avere la capacità di capire la visione dell’imprenditore con le proprie conoscenze legate alla gestione vera e propria dell’azienda. La spersonalizzazione da parte di una proprietà all’interno di una azienda diventa una grande opportunità dal momento in cui entrano in gioco manager esterni che servono a dare un cambiamento di passo alle aziende dando una nuova visione alla stessa”. 

Quali sono i rischi di acquisire un leader esterno? 

“Il rischio  per i manager  esterni è legato alla possibilità di alimentare incomprensioni con chi ha vissuto finora una filosofia aziendale precisa, fatta di convenzioni non scritte. Questo può comportare attriti  e perdita di efficacia e sostenibilità. Il contrasto tra manager, imprenditore o addirittura dipendenti c’è sempre stato è continuerà ad esserci, soprattutto  quando  quando il manager sbaglia e deve trovare colpevoli o tende a tutelare le proprie scelte L’imprenditore quando commette errori paga regolarmente di propria tasca il suo sbaglio è decide di conseguire un obbiettivo con più impeto della volta precedente. Quindi l’imprenditore è più diretto e il suo potere decisionale aumenta, il manager dovendo tutelare prima la sua professionalità si limita ad avere decisioni meno dirette rispetto l’imprenditore”. 

 

Un sondaggio Eu-Osha conferma che quattro lavoratori su dieci hanno problemi in ufficio con i propri capi. Si tratta di una situazione che può degenerare in stress, e che se non è gestita in modo appropriato può degenerare. Alcuni mesi fa si è svolto il Congresso della Società europea di cardiologia  che ha visto riuniti migliaia di esperti da tutto il mondo. Si è parlato anche del ruolo dello stress nei luoghi di lavoro, e le ultime ricerche hanno confermato come l’ambiente e gli scontri relazionali giochino un ruolo chiave per l’acquirsi di patologie cardiovascolari, non per l’ultimo il rischio di infarto. A nessuna azienda conviene avere i propri dipendenti in mutua per problemi di salute. Dunque se i dirigenti dovrebbero prevenire questa problematica, non fosse altro che ha un costo sociale ed economico che nessuno oggi si può permettere

Come si possono prevenire contrasti tra le parti? 

L’imprenditore in questo casso dovrebbe osare di più nel delegare al manager i compiti che sono utili per l’azienda. Uno dei motivi per cui  un dipendente abbandona il proprio ambiente di lavoro (per stress o malattia)  è proprio il cattivo rapporto con il proprio capo. Per questo il manager deve poter agire per migliorare i rapporti con i propri sottoposti o trovare il modo  di agire con spirito costruttivo, mantenendo sempre la calma, con lo scopo di rendere l’ambiente di lavoro più propositivo e confortevole.

Saper gestire le relazioni: questa è una delle chiavi del benessere in azienda: le relazioni possono rendere estremamente difficile la permanenza sul luogo di lavoro. Sapersi relazionare significa ritrovare una chiave per il successo lavorativo, oltre che per il benessere personale. Il modo migliore per far sì che le cose accadano senza attriti, raggiungendo  obiettivi comuni: solo così le aziende funzionano.   Per ottenere risultati positivi e di conseguenza  acquisire capacità aziendali che portano a raggiungere un equilibrio di filosofia con l’azienda, le decisioni dovrebbero sempre essere dapprima concordate con il proprietario o i proprietari dell’azienda il dialogo che permette di valutare una decisione aiuta a condividere idee imprenditoriali importanti. L’unione tra responsabilità e competenze permette di assumere una leadership imprenditoriale per avere sempre più quote di mercato. Aprirsi  e dialogare poi con i dipendenti  dei problemi che stanno avendo è la chiave per  migliorare il rapporto con loro, invece di aspettare che le cose degenerino: La cosa più conveniente da fare è dedicare un po’ di tempo a settimana per ascoltare, sentire i bisogni, pur mantenendo la tua professionalità: sapersi relazionare non vuol dire essere buonisti, amiconi…  Il ruolo del dirigente richiede pazienza, empatia, carisma, capacità di ascolto e, al contempo, capacità di negoziazione. 

 

 

UNA QUESTIONE DI LEADERSHIP

I bravi manager non per forza sono anche bravi leader, e i bravi leader possono rivelarsi pessimi manager. Questo può accadere in quanto stiamo parlando di due soli diversi tra loro. Anche se possono includere caratteristiche molto simili. La necessità di guidare le capacità umane – e dunque quelle aziendali – hanno portato  Burt Nanus e Warren Bennis (vedi il libro “Leader. Anatomia della leadership. Le 4 chiavi della leadership effettiva”)  ad affermare il seguente aforisma: “i manager fanno le cose nel modo giusto; i leader fanno le cose giuste”. Sono i leader che conquistano nuovi territori inesplorati, che superano ogni ambiente competitivo utilizzando la visione a lungo termine e la strategia la cui realizzazione è affidata ai manager. Il management include la cura dei processi, della pianificazione, del bilancio, della struttura interna e dell’organico. Tutti elementi che favoriscono la continuità operativa di un’impresa: una condizione necessaria per il successo dell’organizzazione. Di conseguenza, nonostante una leadership eccellente, senza il management un’azienda si disintegrerebbe in un caos disorganizzato. Ma il management non va confuso con la leadership; non è il suo compito guidare l’organizzazione verso nuovi orizzonti.

RAGGIUNGERE IL SUCCESSO

Per raggiungere il successo  in qualsivoglia  ambito (personsale o della propria impresa) non basta “saper organizzare bene le cose”  o essere bravi  tecnici. Saper fare è sicuramente utile in molti campi ma qui si richiede di anticipare nuovi bisogni, nuovi mercati e, soprattutto, di saper stimolare gli altri, dai  dipendenti ai collaboratori, dai colleghi ai caposettore – della fondatezza  delle proprie idee, facendo di loro persone entusiaste di quanto stanno per fare. Chi collabora con noi è una risorsa importante: il bravo leader lo sa, e cera di adottare tecniche di successo per guidare gli altri, amministrare se stessi e raggiungere gli obiettivi che che si siano proposti, per se o per la propria impresa.

Nel 1990, il prof. John Kotter, docente di management ad Harvard, affermò che la leadership consiste nel saper affrontare il cambiamento e sviluppare una visione per l’organizzazione anche in periodo tumultuosi. I leader sono inoltre obbligati a comunicare questa visione all’intera azienda e a motivare il gruppo – in specialmodo i manager – in modo da realizzare i cambiamenti richiesti. In ultima analisi è la leadership che detta l’agenda e affida alle persone il potere di generare importanti cambiamenti .

Un buon leader, però, deve anche sfruttare l’incertezza sostenendo con forza la propria visione aziendale, facendo in modo che i collaboratori riferiscano loro quando le cose non vanno nel verso giusto e prendono spesso decisioni difficili su come sviluppare una visione organizzativa in grado di realizzare una visione strategica.

 

 

Università Popolare di Milano: i presupposti storici di oltre 100 anni di successi

LUniversità Popolare degli Studi di Milano festeggia ancora. Dopo aver ottenuto un provvedimento amministrativo definitivo con il Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) viene riconfermato con indiscussa ordinanza da parte dell’ultimo organo di giudizio amministrativo il Consiglio di Stato che definisce l’atto decretato all’università popolare degli studi di Milano di persistente efficacia sul valore e capacità giuridica di esercizio universitaria. L’Università Popolare di Milano, dunque, con i suoi partner UUPN le università tradizionali di Stato associate, festeggiano l’ordinanza del Consiglio di Stato come uno dei tanti successi ottenuti in oltre un secolo di storia.

La paternità storica ed il conferimento ufficiale dei presupposti storici di continuità di tutte le Università Popolari vengono attribuite dalla CNUPI Confederazione Nazionale Università Popolari Italiane, federazione in cui viene decretato il suo riconoscimento ufficiale dal MIUR, con specifico decreto del 21 maggio 1991 e successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della repubblica Italiana. Il gruppo principale ne fa parte fin dalle sue origini con le sue virtù storiche. Dal 2017 con nuova riforma associativa di UNIEDA, il Gruppo Università Popolare degli studi di Milano, accreditata, entra a farne parte.

“Una vittoria – chiosa il direttivo – in nome di un mondo migliore di una libertà democratica basata su valori che l’università popolare degli studi di Milano porta avanti da oltre un secolo una vittoria per tutti coloro che credono che il sapere il conoscere e la scienza sono elemento fondamentale per l’uomo”
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L’Università Popolare degli Studi di Milano è un Ente fondato oltre 100 anni fa in una solenne cerimonia che vide tra i relatori tra gli altri anche il grande scrittore Gabriele D’Annunzio. 
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il giudice Tina Lagostena Bassi
Inoltre, Rettore dell’Università è stata, fino al 2008, il giudice Tina Lagostena Bassi, ben nota agli italiani come la “giudice di Forum”, programma molto popolare, ma anche nota per le sue battaglie sulla parità dei diritti delle donne
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Affiliata alla UUPN (University of United Popular Nations), svolge attività di formazione universitaria e ricerca scientifica. 
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L’università popolare degli studi di Milano con presupposti storici dal 1901 è sempre stata un’innovazione culturale accademica didattica per tutta la Lombardia e soprattutto in Milano
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Negli ultimi anni si è rivolta verso progettazioni non profit e all’aiuto di cause umanitarie sociali nel mondo del West Africa
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Da oltre un secolo, “Onore ed Eccellenza” è il motto che identifica l’Università Popolare degli Studi di Milano, fondata da Ettore Ferrari, che ne fu anche il primo rettore nell’8 aprile del 1900 per avvicinare la cultura anche ai cittadini meno abbienti.  Il discorso inaugurale dell’Università fu tenuto da Gabriele d’Annunzio nel 1901, ma parteciparono al progetto accademico, nel primo ventennio, anche diverse personalità di spicco del mondo culturale e scientifico europeo.
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L’Università Popolare degli Studi di Milano svolge un’intensa attività di ricerca scientifica in ambito sociale, economico e politico, nell’assoluta convinzione che la ricerca sia la base fondante di un benessere collettivo che deve essere sempre più improntato a principi di etica e solidarietà. In tale ottica, l’Università Popolare degli Studi di Milano è regolarmente iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Dipartimento per l’Università, l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica e per la Ricerca Scientifica e Tecnologica – Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo (Codice n. 58241FKL).

Storiaindustria.it – Lavoro e imprese tra memoria e futuro

Il prossimo 5 giugno il CSIPiemonte, insieme a ISMEL, organizza un evento dedicato a Storiaindustria.it, il progetto culturale e didattico ideato dal prof. Luciano Gallino e sviluppato dal CSI Piemonte.

Storiaindustria.it diventa un grande portale web aperto a tutti, con migliaia di documenti originali, fotografie, testi storici e percorsi didattici.

Durante l’incontro verranno effettuate riprese audio-video e scattate fotografie.

PROGRAMMA


9.30 welcome coffee e registrazione
10.00 APERTURA
CLAUDIO ARTUSI Presidente CSI Piemonte
GIUSEPPINA DE SANTIS Assessore Innovazione Regione Piemonte*
PAOLA PISANO Assessore Innovazione Regione Piemonte*10.30 UN PROGETTO PARTECIPATO: MATERIALI, TEMI, VISIONI
introduce e modera GIOVANNI FERRERO Presidente ISMEL

L’idea RENZO ROVARIS primo Direttore Generale CSI Piemonte
La memoria condivisa PAOLA BORGNA Università di Torino
Il lavoro e l’impresa MARCO DORIA Università di Genova
Gli archivi MAURIZIO TORCHIO Centro Storico Fiat
Le scuole NICOLA CREPAX Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo
I dati FERRUCCIO FERRANTI Direttore Generale CSI Piemonte
I media digitali GIULIO LUGHI Università di Torino

13.00 light lunch

*sono state invitate

Maggiori informazioni sul sito Web di CSIPiemonte

Green Economy: opportunità e responsabilità dal 25 maggio al 24 giugno

Dal 25 maggio al 24 giugno  l’Associazione Culturale Kòres, da diversi anni impegnata nella divulgazione della cultura di carattere storico e scientifico, con il patrocinio di Regione Piemonte e dei Comuni di Moncalieri, Chieri, Pino Torinese e Pecetto propone la prima rassegna  culturale intitolata  “Si può fare – opportunità e responsabilità della green economy” volta a sensibilizzare il pubblico su temi legati all’ecosostenibilità, puntando l’attenzione su quelle esperienze che operano per il rispetto e l’attenzione dell’ambiente, per ritmi di lavoro e di vita sostenibili e di qualità.  La messa in rete dei quattro comuni coinvolti non è casuale in quanto insistono su un territorio che, pur  rappresentando   un unicum nel suo genere, è ancora poco conosciuto. Le forti tradizioni che lo caratterizzano si concretizzano in manifestazioni che, di anno in anno, raccolgono maggiori consensi e diventano momenti di forte attrattiva.  La rassegna “Si può fare” cerca quindi di integrare la volontà di riflettere su temi importanti con le iniziative che contraddistinguono il territorio puntando alla realizzazione di un ricco calendario.

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Anticipata da due eventi, un laboratorio sulla creazione del vermouth tenutosi nel mese di aprile ed uno sulla produzione dello sciroppo di rose , inserito all’interno della manifestazione “Il premio della Rosa” (19-20 maggio a Moncalieri) la rassegna prende avvio venerdì 25 maggio con il convegno “Memorie di sostenibilità – Uso e riuso della tradizione” che si terrà, dalle 9 alle 17, presso la Biblioteca Arduino di Moncalieri e che vedrà tra i relatori anche Carlo Petrini fondatore di Slow Food e l’assessore regionale Giorgio Ferrero.  Il convegno rientra nell’ambito del progetto CE –Slow Food, culture, identity, heritage and Food, A seguire, sempre presso la Biblioteca Arduino di Moncalieri, dalle 9 alle 14 di sabato 26 maggio, il convegno “I Giovani per l’Ambiente” espressamente dedicato alle scuole del territorio, che vedrà la partecipazione di Libera Piemonte, di Legambiente,  di Green Team, Fondazione Albero Gemello ed altre importanti realtà impegnate per il territorio e in ambito sociale. Entrambi gli eventi sono inseriti nella rassegna ASVIS – Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.

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A Pecetto, dal 1° al 24 giugno, presso la Chiesa  dei Batù, si terrà la Mostra “Vermouth risorsa e riscoperta. Storia di  un’eccellenza piemontese” che racconterà la storia del famoso vino speziato che ha visto i suoi primi natali proprio sulle colline pecettesi. Video, immagini, oggetti, libri e altri reperti racconteranno la fortuna di un prodotto del territorio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. L’inaugurazione sarà venerdì 1° giugno alle ore 18 e sarà seguita da aperitivo offerto da Campari. La mostra sarà aperta da giovedì a domenica dalle 15 alle 19. Sempre a Pecetto, sabato 9 e domenica 10 giugno si terrà la  famosa Festa delle Ciliegie, ormai giunta alla 103esima edizione.

Presso il Comune di Pino Torinese si terranno due conferenze seguite da altrettante proiezioni, collegate con gli eventi organizzati per il 50° anniversario del Club di Roma, fondato nel 1968 da Aurelio Peccei, antesignano dell’impegno per la salvaguardia del pianeta.

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Presso il Cineteatro Le Glicini, giovedì 31 maggio alle ore 19, Luca Mercalli intratterrà il pubblico con la conferenza “Clima, inquinamento, biodiversità: 15.000 scienziati firmano il secondo appello all’umanità. Sapremo  ascoltarlo?”. A seguire,  apericena e la proiezione del film “L’ultima chiamata” di E. Cerasuolo. Martedì 5 giugno, presso l’Auditorium di Pino,  sempre alle 19, sarà invece la volta di “L’acqua: la risorsa più preziosa. Criticità delle risorse idriche mondiali e strumenti per una gestione  responsabile”, conferenza tenuta dai professori Antonello Provenzale e Marco Filippi. Anche in questo caso, la conferenza sarà seguita da un’apericena e dalla proiezione del film “La soif du mond” di Yann Arthus Bertrand. Sempre presso il Comune di Pino Torinese, domenica 27 maggio si svolgerà la  manifestazione “Dalla collina alla tavola: sagra dei prodotti agricoli delle colline pinesi” che sarà imperniata sulla  valorizzazione delle produzioni agricole tipiche del territorio.

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Presso il Comune di Chieri, sarà invece il teatro ad essere protagonista nell’ambito dell’ormai conosciuta rassegna enogastronomica dal titolo “Di freisa in freisa” (2-3 giugno). Sabato 2 giugno alle ore 21, il Faber Teater porterà in scena Terre e Lune mentre domenica 3 giugno, alle ore 18, Max Barollo  e Viren Beltramo intratterranno il pubblico con il reading “Le parole nel piatto”. Entrambi gli eventi verranno rappresentanti in Via Vittorio Emanuele angolo Via Palazzo di Città.

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La rassegna è sostenuta da Regione Piemonte, dai Comuni di Moncalieri, Chieri, Pino Torinese e Pecetto e dall’Associazione FIDAPA. Ha come sponsor Campari Group, Martin Bauer Group, Elettrogruppo Zerouno, Essenza Monviso, Masseria Olimpo, Web marketing, AgricoPecetto. Tra i patrocini scientifici va ricordata la collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale e dell’Ecòle Chalonge di Parigi.  L’intero progetto è realizzato in collaborazione con l’Associazione La Chiocciola di Chieri, l’Associazione AIDDA (Associazione italiano donne dirigenti d’azienda), la Fondazione Albero Gemello Onlus.

Giornata mondiale della metrologia. A Torino c’è Odifreddi

Il 20 maggio 1875 a Parigi venne firmata la Convenzione del metro. Quella data è ora celebrata come la Giornata mondiale della metrologia.

Negli ultimi  anni si sono succeduti avvenimenti storici che hanno cambiato le nostre vite, abbiamo conquistato i cieli, gli abissi e lo spazio e la scienza e la tecnica hanno compiuto progressi inimmaginabili. Eppure, oggi come allora, qualcosa rimane immutato, il sistema metrico. La convenzione diede vita al Bureau international des poids et mesures e definì l’ambito per una collaborazione globale nella scienza della misura e nelle sue applicazioni industriali, commerciali e sociali.

La metrologia in Italia

In Italia il “centro” della Giornata mondiale della metrologia è Torino, che ospita il convegno organizzato dallIstituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim)

“Le sette unità di base – chilogrammo, metro, secondo, ampere, kelvin, mole e candela – si preparano a essere ridefinite in termini di costanti fondamentali della fisica. Si tratta di un approccio che consentirà di realizzare campioni di riferimento più stabili di quelli attuali, immutabili nel tempo e riproducibili ovunque”, spiega Diederik Wiersma, Presidente dell’INRIM.
Gli studi, a livello internazionale, sono in corso da molti anni, ma ora la meta è vicina: il nuovo Sistema entrerà in vigore l’anno prossimo, il 20 maggio 2019.
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“Le regole della natura saranno utilizzate per costruire le regole per misurare: in questo modo il Sistema Internazionale diventa universale perché basato su leggi fisiche che sono valide ovunque, sulla Terra come su Marte”, fa notare Wiersma.
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“Non mancherà infine uno sguardo al futuro con la fisica quantistica”, continua Diederik Wiersma, “ramo in cui il nostro Istituto eccelle e che trova applicazioni anche in ambito metrologico. Il tema non è facile, ma di sicuro fascino. Cercheremo di far chiarezza e di illustrare le nuove tecnologie che, grazie alla fisica dei quanti, saremo presto in grado di realizzare”.

A Bardonecchia lo Stage “Math 2018”

Provengono da mezza Europa, sono in molti, entusiasti e tutti appassionati di matematica. Anche quest’anno, per l’edizione numero 23, l’Associazione Subalpina “Mathesis” ha organizzato la stage “Math 2018”, in programma a Bardonecchia. E quest’anno, tra le montagne dell’Alta Val di Susa, vi saranno studenti provenienti non solo dall’Italia, ma da Finlandia, Norvegia, Olanda e Russia. Al primo, turno in programma il 7, 8 e 9 giugno, parteciperanno oltre ai 325 italiani, 56 studenti del nord Europa con 7 docenti.
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E’ un gruppo di studenti di 15 o 16 anni (corrispondenti alle classi seconda o terza superiore italiane), che lavorerà in inglese con altrettanti studenti italiani e si metterà alla prova con formule, numeri, equazioni e non solo. Qualche cifra. Lo stage internazionale, che si terrà presso le strutture dell’ex Villaggio Olimpico di Bardonecchia, è inserito all’interno di 4 turni dello stage generale, che invece coinvolgerà circa 1.500 studenti e 150 docenti. Nel primo turno, che partirà il 7 maggio, saranno coinvolti 380 studenti e 30 docenti. Math 2018, è un’iniziativa che si svolge con il supporto della Compagnia di San Paolo, ed è ideato dal professor Franco Pastrone (Presidente Associazione Subalpina Mathesis), con il coordinamento dei docenti Gemma Gallino (responsabile didattico), Pier Luigi Pezzini (responsabile organizzativoi) e Giorgio Pidello (coordinamento organizzativo).
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Il gruppo che lavorerà in inglese affronterà il tema de “l’infinito” nelle sue varie sfaccettature (infinito potenziale, infinito attuale, cardinalità degli insiemi infiniti, concetto di induzione matematica). Gli studenti lavorano suddivisi in gruppetti composti tendenzialmente da 3 italiani e 3 stranieri. I gruppi svolgono le attività sulla base di un fascicolo di proposte di lavoro preparato dai docenti italiani e condiviso con i docenti stranieri. Le attività sono supportate dall’utilizzo di materiali poveri (quali ad esempio carta, cartoncino, elastici, pezzi di legno) appositamente predisposti. I materiali utilizzati facilitano la visualizzazione, la comprensione e l’utilizzo dei concetti affrontati.
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Il programma è denso di eventi. Gli studenti e docenti internazionali giungeranno a Torino domenica 6. Lunedì 7 maggio, spostamento a Bardonecchia e presentazione dei lavori. Il giorno 8, caccia al tesoro a sfondo matematico nei dintorni di Bardonecchia, lavori di gruppo sull’infinito, giochi matematici e origami. Infine, il giorno 9, lavoro a gruppi, e premiazioni. Poi, visita alla città di Susa e trasferimento a Torino. In tutti i turni ci sono 4 gruppi di lavoro, dalle classi prime alle quarte.
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Il gruppo di lavoro dei docenti italiani è formato da: Giorgio Pidello (dirigente scolastico del Liceo Cattaneo – organizzazione generale; Gemma Gallino (Associazione Subalpina Mathesis – coordinamento scientifico); Valeria Andriano (Galileo Ferraris); Paola Bracco (Curie Vittorini); Ilario Carignano (A.S. Mathesis); Alessandra De Donno (Monti); Nicoletta Gerlo (Monti); Franslinda Giustino (Cattaneo); Patrizia Laiolo (Umberto I); Silvia Licavec (Spinelli); Maria Pezza (A.S. Mathesis).
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Ringraziamo Antonio Lo Campo 
Ufficio stampa Associazione Subalpina Mathesis

2° workshop di riuso creativo di Offgrid Italia per “La Giostra Musical”

Aprile, mese di fuoco per Offgrid Italia e l’ambizioso progetto Reland. Neanche il tempo di archiviare la prima fortunata edizione del workshop di riuso creativo, che già si lavora alla seconda, e all’imminente debutto di “La Giostra Musical”. Il secondo workshop di riuso creativo di Offgrid Italia per “La Giostra Musical” si terrà SABATO 14 APRILE 2018 presso la sede OFFGRID ITALIA  in Via Santa Maria Mazzarello 30/23 a Torino. 

Il primo workshop si è svolto lo scorso 17 marzo: un nutrito numero di partecipanti ha preso parte a una giornata di impegno e divertimento, destinando ben 150kg di materiale (tra cui pneumatici, barattoli, pallet) alla realizzazione di elementi di design per la scenografia del musical.

Dopo una breve introduzione dello spettacolo e conseguente lettura delle bozze, verrà dato via al lavoro di squadra!
I tre team hanno spremuto le meningi per creare una comoda poltrona di pneumatici, due lampade con cerchioni di bicicletta, e le luci del proscenio ricavate da barattoli in latta, manufatti semplici e dall’armonioso impatto visivo che hanno soddisfatto tutti.

Il secondo workshop: programma e novità
Anche in questa edizione, l’obiettivo è produrre elementi scenografici da materiale di scarto, nella fattispecie: uno specchio a figura intera, uno sgabello, due scaffalature a due ripiani, e un’installazione decorativa a scopo promozionale dello spettacolo da esporre a teatro.
Lavoro ma soprattutto insegna
mento della cultura del riutilizzo: non abbiate timore di presentarvi con vostri oggetti prossimi all’assemblaggio, per esempio vecchi CD…li riciclerete insieme agli organizzatori del workshop!

In pieno stile Reland, si onora il concetto di condivisione totale con un pranzo conviviale a cui tutti i partecipanti sono invitati a contribuire portando da casa cibo e bevande: un ottimo modo per socializzare e scambiarsi idee.

Non dimenticate il vostro kit pranzo sostenibile: posate, piatto, bicchiere  NO USA E GETTA.
OFFGRID ITALIA  vi aspetta sabato 14 aprile alle 9 presso la sede di Via Santa Maria Mazzarello 30/23 a Torino. Ingresso gratuito (ma posti limitati), quindi affrettatevi!
Prenota inviando una mail a [email protected] e completa l’scrizione registrandoti qui
21 aprile, si va in scena!

Finalmente ufficiale la data della prima di La Giostra, musical interamente autoprodotto da giovani autori e artisti emergenti, in collaborazione con il Museo A come Ambiente di Torino.

I protagonisti della storia, passati di colpo dal successo alla disgrazia, dovranno reinventarsi per dare un senso alla propria esistenza, sorte condivisa con i materiali di recupero utilizzati per la scenografia.

Attori e produzione non vedono l’ora di esibirsi, ma c’è ancora da sistemare qualche dettaglio durante il prossimo workshop.

Per maggiori info, segui Offgrid sul sito web e sui canali social di Offgrid Italia e Reland.
“Se cambi il modo di vedere le cose, le cose che vedi cambiano!”
Comunicato Stampa a cura di Matteo Noceti


A Torino la Fiera dedicata a Robotica, Prove e Misure, Tecnologie Innovative e Industria 4.0

Manca poco all’apertura dei battenti della nuova edizione della Fiera Internazionale A&T- Automation & Testing – che richiama ogni anno migliaia di visitatori e che dal 18 al 20 Aprile prossimi presso Torino – OVAL Lingotto Fiere ospiterà il meglio dell’innovazione e della tecnologia 4.0.

La manifestazione, cui parteciperanno primari player italiani ed internazionali del mercato dell’automazione industriale, della robotica e dei sistemi di misurazione e controllo qualità, presenterà quest’anno importanti novità grazie a prestigiose partnership concluse dalla direzione fiera insieme ad organizzazioni e associazioni di rappresentanza del mondo dell’IT e della Digital Innovation.

A&T - FIERA DEDICATA A INDUSTRIA 4.0, MISURE E PROVE, ROBOTICA, TECNOLOGIE INNOVATIVE
Alcuni momenti del Percorso formativo 4.0 della scorsa edizione

Vi segnaliamo in particolare che, prenotandosi, sarà possibile visitare la smart factory costruita su 500 mq all’interno di A&T. Troverete 8 postazioni automatizzate e digitalizzate, attraverso le quali ciascun visitatore realizzerà un gadget personalizzato. I visitatori sono accompagnati in un percorso di 20 minuti, un “viaggio” che offre informazioni concrete su metodi, tecnologie e soluzioni innovative per il mondo della produzione industriale. Al termine del percorso, il visitatore potrà ritirare il portachiavi che lui ha ordinato e prodotto lungo il percorso dalla smart factory, un oggetto di design in alluminio e stampa 3D, con il proprio nome marcato a laser.

Questa e tante altre novità vi aspettano in fiera:  verranno infatti assegnati i Premi Innovazione 4.0 agli autori delle testimonianze applicative presentate nelle sessioni specialistiche, rispettivamente nelle categorie Aziende, Start-up, Ricerca e Università. È stata inoltre appositamente creata una categoria dedicata a Scuole e ITS  per offrire ai giovani l’opportunità di illustrare progetti e/o prodotti realizzati da gruppi di studenti delle scuole secondarie di 2° grado e Istituti Tecnici Superiori.

 

 Le figure professionali maggiormente richieste nei prossimi anni saranno tendenzialmente super specializzate, parleranno  in linguaggio cloud e opereranno su tecnologie digitali” – spiega Stefano Pigolotti, che di Vikyanna è Professional Coach, formatore aziendale che negli ultimi anni, ha avuto la possibilità di formare oltre 30.000 persone (di diversa estrazione e professionalità) in ambito commerciale, nonché di condividere esperienze imprenditoriali come consulente strategico per importanti aziende italiane.

 

Altro  momento cardine sarà quello denominato “Coaching 4.0”, un programma formativo e informativo completo volto a spiegare come introdurre l’innovazione nelle imprese e Azienda 4.0, una vera Smart Factory in azione dedicata alle PMI, che consente al visitatore di capire il valore aggiunto della fabbrica digitale 4.0, sono solo alcune delle iniziative della dodicesima edizione della fiera

A&T - FIERA DEDICATA A INDUSTRIA 4.0, MISURE E PROVE, ROBOTICA, TECNOLOGIE INNOVATIVEA&T ha voluto rimarcare la propria vocazione innovativa e una visione industriale votata al futuro, componendo un Comitato Scientifico e Industriale di grande prestigio. Una squadra di CAMPIONI nella conoscenza e nella comunicazione dell’innovazione e delle tecnologie 4.0. Il capitano di questo “dream-team” è il Prof. Marco Taisch, Docente del Politecnico di Milano, Membro della cabina di Regia del Piano Nazionale Impresa 4.0 presso il MISE.

Oltre al Prof. Taisch compongono la squadra di innovatori per l’innovazione, ovvero il Comitato Scientifico A&T, Domenico Appendino (SIRI), Paolo Ariano (IIT), Alberta Aversa (POLITO), Marco Casagni (ENEA), Sergio Cavalieri (UNIVERSITA’ BERGAMO); Franco Deregibus (DIH Piemonte), Franco Docchio (UNIVERSITA’ BRESCIA); Vito Fernicola (INRIM); Alessandro Ferrero ( POLIMI); Alfonso Fuggetta (CEFRIEL); Luca Gioppo (ORDINE INGEGNERI TORINO E PROVINCIA); Luca Iuliano (POLITO); Giovanni Miragliotta (POLIMI); Rosalba Mugno (ACCREDIA); Marco Pironti (INNOVATION CENTER ICxT); Mario Ricco (DISTRETTO MEDIS); Paolo Rocco (POLIMI); Nadia Scandelli (CEFRIEL); Stefano Serra (UNIONE INDUSTRIALE TORINO); Stefano Soliano (COMONEXT); Silvia Tramontin (ACCREDIA), Massimo Mortarino (Segretario Comitato Scientifico A&T).

Gli autorevoli esperti contribuiranno a definire e realizzare il percorso formativo 4.0 della Fiera A&T focalizzato sui processi di innovazione e di coaching 4.0, fondamentali oggi nella crescita di una cultura imprenditoriale competitiva, tecnologica e visionaria. Il Comitato Scientifico avrà anche l’importante compito di selezionare le testimonianze che saranno presentate in occasione del Premio Innovazione 4.0, l’iniziativa di A&T dedicata ad aziende, start-up, gruppi di ricerca e istituti superiori per riconoscere e promuovere le nuove soluzioni applicative in ambito industria 4.0.

Richiedi qui il tuo biglietto omaggioper l’ingresso in Fiera.  

 

Corso di Ufficio Stampa Scientifico: al via la II edizione alla Scuola Internazionale Europea Statale “Spinelli” di Torino

Il corso, già presentato lo scorso anno nello stand di Quotidiano Piemontese  al  Salone Internazionale del Libro di Torino, e denominato “RESPONSABILE ALLA COMUNICAZIONE STAMPA E WEB A INDIRIZZO TECNICO-SCIENTIFICO “, si inserisce in una realtà completamente nuova e non ancora coperta in Italia. Si tratta infatti del primo corso in Italia specifico per comunicazione tecnico-scientifica aziendale.

L’avvento di Internet e lo sviluppo dei nuovi media digitali ha ampliato le responsabilità e le competenze dell’Ufficio Stampa. E questo corso, che si inserisce in un progetto più ampio di “alternanza scuola-lavoro” si rivolge agli studenti della Scuola Internazionale Europea Statale “Altiero Spinelli” di Torino ma è aperto anche a chi desideri svolgere l’attività di ufficio stampa, che è una professione sempre molto richiesta nell’ambito degli Enti Pubblici e delle aziende private del comparto tecnico scientifico.

PER IL CORSO IN TELEDIDATTICA (APERTO A TUTTI) È PREVISTA UNA BORSA DI STUDIO A PARZIALE COPERTURA DEL COSTO DI ISCRIZIONE DA RICHIEDERE A [email protected]

Il ruolo dell’addetto o responsabile di ufficio stampa  diventa sempre più importante in un mercato che si confronta con le esigenze di una comunicazione molto competitiva: quella del mondo digitale. Aziende ed enti di ricerca non sono strutturati per gestire internamente risorse che possano seguire la strategia di una comunicazione efficace sui social network, blog, canali video, ecc. e per monitorare la web reputation (la reputazione online) della propria attività. Aziende ed enti hanno dunque compreso il ruolo dell’addetto stampa, che deve essere affidato a una persona competente ed esperta, per non danneggiare l’immagine dell’azienda e ottenere il massimo dei risultati in termini mediatici.
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CHI SONO I DOCENTI DEL CORSO?
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Professori dell’Istituto, ma anche liberi professionisti che si occupano, alcuni da oltre 15-20 anni, di uffici stampa e tecnologie digitali e comminuzione web in azienda.
Le Lezioni in aula si tengono presso la Scuola Internazionale Europea Statale Altiero Spinelli  tutte le settimane.
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AL TERMINE 

I corsisti verranno invitati a partecipare gratuitamente a seminari utili per la loro professione. Saranno inoltre iscritti a una newsletter che permetterà loro di tenere i contatti con i docenti e di ricevere inviti ai corsi di aggiornamento e approfondimento su quanto appreso.

 

Maggiori informazioni scrivendo a [email protected]  o collegandosi alla pagina facebook.com/gravitazeroeu

Settimana del Cervello 2018: “Non c’è muscolo senza cervello”

Coordinata dalla European Dana Alliance for the Brain in Europa e dalla Dana Alliance for Brain Initiatives negli Stati Uniti, la Settimana del Cervello è il frutto di un enorme coordinamento internazionale cui partecipano le Società Neuroscientifiche di tutto il mondo.
In questo stesso periodo cade anche la Giornata Nazionale delle Malattie Neuromuscolari e vogliamo pertanto ricordare questi due importanti eventi, sottolineando come l’attività muscolare e l’attività del cervello siano strettamente unite.
 
“Non c’è muscolo senza cervello” è il tema dell’edizione 2018 della Settimana Mondiale del Cervello, la campagna di sensibilizzazione promossa in Italia dalla Società Italiana di Neurologia (SIN). Dal 12 al 18 marzo saranno numerose le iniziative in programma per informare la popolazione in merito a quelle malattie che possono compromettere il delicato funzionamento del cervello e che colpiscono, solo nel nostro Paese, circa 5 milioni di persone.
 
“Non c’è muscolo senza cervello perché grazie al cervello e al sistema motorio si determina qualunque movimento del nostro corpo – dichiara il Prof. Gianluigi Mancardi, Presidente SIN e Direttore Clinica Neurologica Università di Genova – L’ordine, infatti, parte dal cervello, viaggia lungo i nervi periferici e poi giunge al muscolo che si contrae e causa il movimento. D’altra parte, se è vero che i nervi e i muscoli dipendono dal cervello, allo stesso tempo si può affermare che i nervi e i muscoli influenzano il cervello e il sistema nervoso, fornendo segnali e sostanze nutritive ai neuroni del midollo spinale e contribuendo, attraverso l’esercizio muscolare e l’allenamento, a inviare segnali positivi di sopravvivenza ai neuroni. Il nostro sistema nervoso centrale e l’apparato neuromuscolare sono, quindi, un tutt’uno che lavora sempre in sinergia, influenzandosi continuamente nel corso del tempo”.
E proprio su questa vitale sinergia e, soprattutto, sui problemi che può portare un suo malfunzionamento, la SIN ha voluto porre l’accento quest’anno, celebrando durante la Settimana del Cervello anche la Giornata Nazionale delle Malattie Neuromuscolari, il prossimo il 10 marzo, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su importanti patologie come la distrofia muscolare, l’atrofia muscolare progressiva, la poliomielite progressiva o le gravi neuropatie periferiche quali le forme amiloidosiche.

In occasione della conferenza stampa di presentazione, sono stati illustrati gli enormi passi avanti fatti negli ultimi tempi dalla ricerca scientifica in campo diagnostico e terapeutico per la sclerosi multipla e le demenze, cosi come per la fisiologia e la patologia del sonno, per l’ictus cerebrovascolare e per le malattie neuromuscolari. Una sessione è stata, infine, dedicata al mondo del digitale al servizio della neurologia e a come i nuovi media possano essere un valido aiuto alla medicina.

Sito Web: www.settimanadelcervello.it