Un’indagine statistica del Registro .it gestito dall’Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa evidenzia che microimprese e liberi professionisti mantengono in media il proprio dominio web tre anni e poi lo cancellano. Proprio per fronteggiare la difficoltà economica è necessario affermare la propria identità su Web. Tra le iniziative per renderne più consapevoli le imprese italiane il progetto Digitaly, che parte oggi : www.digitalyimprese.it.Disponibile un digital kit da scaricare gratuitamente sul portale della campagna di marketing strategico.
Il mercato dei domini internet a livello europeo è segnato negli ultimi anni da una scarsa crescita e da sempre più numerose cancellazioni. Per quanto riguarda i domini “.it”, ossia il Country code top level domain (ccTLD) che rappresenta il ´made in Italy´ nel web, continuano a crescere (+4,8% nel 2014) assestandosi intorno ai 2.800.000 (aprile 2015), anche se nel 2014 ne sono stati cancellati 495.000.
Per capire i motivi di questa tendenza il Registro .it, l’anagrafe dei nomi a dominio nazionali gestita dall´Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-Cnr), ha avviato un´indagine statistica su un campione di 1.417 microimprese (in forma di società e di liberi professionisti) che hanno cancellato il proprio dominio.I risultati raccontano un quadro fortemente collegato alla crisi: la durata media di utilizzo del “.it” è di circa 3 anni e il 69,5% del campione ha cancellato il proprio dominio perché si era concluso il progetto per cui era stata richiesta la registrazione, tant´è che più di tre quarti del campione, dopo la cancellazione, non ha sostituito il suffisso italiano con un concorrente, anche se solo il 20% delle imprese ha cambiato vocazione dopo la chiusura del dominio. Altre ragioni della cancellazione riguardano i costi ritenuti troppo alti, l´utilizzo di alternative o la ricerca di una diversa connotazione di immagine, il mancato riscontro dei vantaggi ipotizzati.
“La cancellazione del proprio dominio – dice Domenico Laforenza, direttore del Registro .it e dell´Iit-Cnr – è una strategia comunque sbagliata, perché porta alla perdita dell´identità nella Rete e si traduce anche nell´abbandono della comunità costruita attorno al dominio collegato a un marchio, a un servizio, a un prodotto. La difficoltà economica non è una buona motivazione per privarsi di un servizio che ha costi contenuti e che rappresenta la vetrina della propria azienda sul web”.
Buona comunque la percezione presso gli intervistati del “.it”: chi lo sceglie lo tiene per un minimo di tre anni, mentre chi lo abbandona lo rimpiazza con un´altra estensione solo nel 7% dei casi (e per il 64% si indirizza verso il “.com”).
“È necessario avvicinare il mondo delle imprese all´utilizzo consapevole e produttivo della Rete”, prosegue Anna Vaccarelli, responsabile relazioni esterne del Registro.it.
“Per diffondere le competenze digitali tra le imprese italiane abbiamo aderito a Digitaly, progetto che vede coinvolti insieme a noi Cna, Amazon, Google e Seat Pagine Gialle. Gireremo l´Italia per formare gli imprenditori, raccontando l´importanza di avere un nome a dominio per affermare la propria identità digitale in Rete e proteggere il proprio marchio”.
A tal proposito, il Registro .it ha preparato un digital kit (scaricabile gratuitamente sul portale della campagna di marketing strategico avviata www.unnomeunsogno.it) dove sono contenuti documenti e materiali di supporto alle attività on line per gli imprenditori.
Il progetto Digitaly prevede una serie di eventi su tutto il territorio nazionale che mirano a far incontrare domanda e offerta di competenze e tecnologie digitali.
Gli eventi sono organizzati dalle strutture CNA sul territorio in partnership con Amazon, Google, SeatPG e Registro.it e mirano a rappresentare un percorso di approfondimento tecnico che mette in relazione fra loro le imprese e favorisce il trasferimento di conoscenze e strumenti per diffondere una cultura digitale.
In ogni singolo evento, e sul web, saranno approfondite varie tematiche e attività, tra le quali ritroverete le seguenti:
Web e comunicazione: l´importanza di Internet e principali trend, l´evoluzione della comunicazione su più schermi e l´impatto delle tecnologie mobile, scegliere il proprio nome in rete, nome e dominio della propria attività.
Digitalizzazione dell´azienda: software e sistemi gestionali, cloud computing e soluzioni mobile, valore e canali dell’e-commerce, come e perché vendere on line.
Digital Marketing: sviluppare una presenza online con il sito web e sui social network, strategie branding e performance, i principali strumenti online quali SEM, display, video, analytics, internazionalizzazione ed export online.
Privacy e aspetti legali: la protezione dei marchi in Internet, siti web e normativa, newsletter e aspetti legali, campagne pubblicitarie on line nel rispetto delle regole.
Ogni evento DIGITALY si compone di due parti: la prima è strettamente tecnico-formativa sui temi ed è condotta dai partner e dalle aziende digitali del territorio; la seconda è un vero e proprio business match tra le imprese tradizionali e le imprese digitali, per avviare un percorso di crescita comune, un possibile scambio di competenze e reali opportunità commerciali.
Il calendario degli incontri è disponibile in www.digitalyimprese.it/eventi
Fonte: DISTI