Un viaggio alla scoperta delle biotecnologie attraverso dibattiti, laboratori, porte aperte, premi, mostre e spettacoli. E’ questa la European Biotech Week (EBW) che torna, dal 26 settembre al 2 ottobre 2015, per raccontare la biotecnologia ad un pubblico vasto ed eterogeneo e per celebrare il ruolo chiave che il biotech ha, e sempre più potrà avere, nel migliorare la nostra qualità della vita.
Una manifestazione che ritorna, per il quarto anno consecutivo, arricchita negli eventi e forte di nuovi alleati: in diversi Paesi in America, Asia e Oceania si celebrerà infatti, negli stessi giorni, questa ricorrenza dando vita alla prima “Global Biotech Week” a testimonianza di quanto le biotecnologie rappresentino una risorsa senza confini capace di offrire soluzioni alle grandi sfide della società a livello mondiale.
La Settimana delle biotecnologie fu lanciata una decina di anni fa in Canada ed è sbarcata in Europa nel 2013 in occasione del 60° anniversario della scoperta della struttura del DNA per volontà di EuropaBio – Associazione della bio-industria europea. In Italia è tradizionalmente coordinata e promossa da Assobiotec, l’Associazione per lo sviluppo delle biotecnologie che fa parte di Federchimica ed membro fondatore di EuropaBio.
L’Italia, anche quest’anno, con 55 iniziative in programma, si conferma il Paese europeo con il maggior numero di appuntamenti, pensati per platee di diversa natura: dai ricercatori e dagli addetti ai lavori, alle istituzioni, fino agli studenti, alle famiglie ed ai bambini. Lungo tutto il Paese si alterneranno laboratori educativi, seminari, dibattiti pubblici sul ruolo e le potenzialità del biotech così come spettacoli, playdecide e tanti eventi a “porte aperte”, che offriranno la rara occasione di visitare laboratori di ricerca e sperimentare in prima persona come gli organismi viventi ci possono aiutare anche a ottenere prodotti di uso comune.
Anche in Piemonte sono in calendario una serie di interessanti appuntamenti.
Piemonte
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Colleretto Giacosa (To) | La Dark Lady del DNA: Rosalind Franklin | Bioindustry Park Silvano Fumero | Arte/spettacolo | Scuole secondarie di 2° grado, università, ricercatori, famiglie | 27-set |
Colleretto Giacosa (To) | Il ruolo delle biotecnologie nella terapia del diabete | Bioindustry Park Silvano Fumero | Incontro/dibattito | Famiglie, cittadinanza | 29-set |
Ivrea | Il ruolo delle biotecnologie nella terapia del diabete | Liceo Gramsci e Liceo Botta | Incontro/dibattito | Scuole secondarie di 2° grado | 30-set |
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Per conoscere nel dettaglio il programma delle diverse iniziative: http://assobiotec.federchimica.it/docs/default-source/Event/20-09-programma-ebw_itaCF5D72D2B589BCD79261276A.pdf?sfvrsn=0
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“Gli appuntamenti sono tanti ma l’obiettivo è unico: promuovere la divulgazione del sapere scientifico, della ricerca e dell’innovazione che si fanno prodotto, e avvicinare il grande pubblico a queste tecnologie abilitanti che fanno ormai parte della vita quotidiana di tutti noi e rappresentano una straordinaria risposta a tante esigenze sempre più urgenti per le moderne società a livello di salute pubblica, cura dell’ambiente, agricoltura e alimentazione.– commenta Riccardo Palmisano Presidente di Assobiotec, che aggiunge – la biotecnologia può, e a nostro avviso deve essere, uno dei motori del rilancio dell’economia e dell’occupazione del Paese. Bisogna essere in grado di cogliere l’occasione che ci si presenta e di valorizzare le eccellenze che in Italia non mancano. Con gli interventi giusti ed una governance chiara e stabile, l’Italia può giocare un ruolo di primo piano a livello globale. Lo testimoniano gli importanti traguardi raggiunti dalla nostra ricerca, come ad esempio i primi protocolli di terapia avanzata a base di cellule staminali autorizzati nel mondo occidentale, così come le straordinarie valorizzazioni di alcune realtà biotech italiane capaci di generare un valore di diversi miliardi di euro a fronte di investimenti di qualche centinaia di milioni”.
Assobiotec
Assobiotec è l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie che fa parte di Federchimica. Nata nel 1986 rappresenta oggi oltre 140 imprese e parchi tecnologici e scientifici che operano in Italia nei diversi settori di applicazione delle biotecnologie. Promuove, sostiene e tutela lo sviluppo delle biotecnologie in tutte le aree di applicazione: salute umana e animale (red biotech), agricoltura e alimentazione (green biotech), ambiente, processi industriali, biomateriali, bioenergie e restauro (white biotech). E’ socio fondatore di EuropaBio, associazione della bio-industria europea e aderisce ai tre cluster tecnologici nazionali: Alisei (Life Sciences), C.L.A.N. (Agrofood), SPRING (Chimica Verde)
QUALCHE DATO SULLE IMPRESE BIOTECH ATTIVE IN ITALIA
A fine 2015 sonoquasi 500 le imprese biotech attive in Italia. Un comparto ad elevata intensità di innovazione, protagonista di uno straordinario sviluppo, capace di fungere da acceleratore di occupazione nell’indotto, dinamico e anticiclico. Nella grande maggioranza dei casi il biotech italiano è costituito da imprese micro o di piccola dimensioneche rappresentano l’elemento trainante dell’intero settore. Ilfatturato supera i 9,4 miliardi di euroe le previsioni indicano un +12,8% al 2017 e un +18,1% al 2019, a conferma del rilevante contributo che l’introduzione di nuove tecnologie e prodotti porterà allo sviluppo dell’industria biotech nei prossimi anni. Gliaddetti superano le 9.200 unità, gli investimenti in R&S gli1,8 miliardi con un’incidenza del 25% sul fatturato delleimprese dedicate alla R&S biotech a capitale italiano e punte che possono raggiungere anche il 40% del giro d’affari. (Dati del Rapporto “Le imprese di biotecnologie in Italia”, Centro Studi Assobiotec/ENEA 2016).