Da Abu Dhabi a Torino: nel Metaverso si insegna l’Architettura

Nell’aula virtuale “Fidia” dell’Accademia Telematica Europea sabato 16 aprile alle ore 9,30 (ora italiana) si collegheranno docenti e studenti da tutto il mondo: dalla Cina, agli Stati Uniti, dall’Europa agli Emirati Arabi. La lezione sarà tenuta da Veronica Presti, che si collegherà da Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.

L’Accademia Telematica Europea ha lanciato i primi corsi in realtà virtuale nel metaverso il mese scorso. Rivolti agli iscritti alle materie di Interior Design, Giornalismo Scientifico e Comunicazione con i Nuovi Media, in collaborazione con Impresa Radio Network, il programma di comunicazione multimediale per imprese, arti e professioni ideato da RADIO ANTENNA UNO

Questa volta la relatrice è Veronica Presti, che parlerà con il suo avatar da Abu Dhabi. Appassionata di geopolitica, architettura e design è redattrice e corrispondente dagli Emirati Arabi della rivista Interiorissimi.it.

Avatar e ambienti virtuali che riproducono aule, auditorium e laboratori dove poter interagire con i docenti ed altri iscritti ai corsi che si trovano anche a migliaia di chilometri di distanza. Nascono così in provincia di Torino i primi corsi dell’Accademia Telematica Europea nel Metaverso: un progetto ideato per rendere l’apprendimento più coinvolgente e anticipare così le professioni del futuro con i nuovi canali digitali.

ABU DHABI: UNA SFIDA SENZA PRECEDENTI. MUTAMENTI DI UNA CITTÀ SOTTO IL PROFILO ARCHITETTONICO

 

Che gli Emirati Arabi Uniti, siano una Nazione estremamente giovane è un fatto comunemente noto.

Nel 2020 avrebbero dovuto festeggiare il loro 50esimo anno di vita, ma causa Covid, gli imponenti festeggiamenti sono slittati al 2021.

Meno noto è come abbiano in così breve tempo, issato un baluardo di modernità e di ricercatezza nell’architettura locale, attraverso l’ausilio prezioso di menti provenienti da tutte le parti del mondo.

Sono passati da una realtà rurale, nell’ entroterra le tribù praticavano l’allevamento dei dromedari, e nelle oasi coltivavano frutta e verdura, per evolversi prima in pescatori di ostriche, sfruttando la favorevole ubicazione della terra attorno al Golfo Persico e poi diventare commercianti di perle. Ma la svolta ha atteso ad arrivare, fu nel 1958, che grazie alla lungimiranza di Zayed Bin Sultan al Nahyan, lo Sceicco per eccellenza, attraverso le prime concessioni petrolifere, si cominciò a disegnare il futuro degli Emirati e della ricchissima Abu Dhabi.

Le prime edificazioni nel 1970 e poi il graduale sviluppo di opere sempre più avveniristiche, Capitol Gate, ultima torre pendente costruita al mondo e per questo finita nel Guinness dei Primati, l’Aldar Headquarters Building, primo Edificio Circolare nel mondo arabo, il fissaggio al terreno del cerchio, segue la regola del Rapporto Aureo.

E ancora il World Trade Center, le Etihad Towers, che sono state protagoniste di pellicole hollywoodiane, il Louvre Abu Dhabi, 9200 metri di spazi espositivi di meraviglie di tutto il mondo, progettato da Jean Nouvel, con un soffitto che fa filtrare la luce del sole, proiettando giochi di luce sul pavimento e sulle pareti.

Un connubio di tradizione e innovazione che si percepisce nelle Al Bahr Towers, che sfruttano la tradizione araba delle Mashrabiya, rivisitandole con innovazioni tecnologiche e informatiche, piuttosto che nella Moschea dello Sceicco Zayed, le cui cupole sono di ispirazione marocchina o l’hotel a 5 stelle Emirates Palace, con un’immensa cupola da mille e una notte di oltre 72 metri, lavorata con oro, madreperla e cristalli pregiati.
Come non menzionare il Ponte dello Sceicco Zayed, progettato da Zaha Hadid, la “signora delle curve” o il Berklee Music College elaborato da Norman Foster.

Queste e altre meraviglie architettoniche aspettano solo di essere raccontate. Appuntamento nell’aula “Fidia” del metaverso dell’Accademia Telematica Europea sabato 16 aprile alle ore 9,30 (ora italiana).

L’evento è su invito. Per richiederlo scrivere a [email protected]