Corso di Ufficio Stampa Scientifico: al via la II edizione alla Scuola Internazionale Europea Statale “Spinelli” di Torino

Il corso, già presentato lo scorso anno nello stand di Quotidiano Piemontese  al  Salone Internazionale del Libro di Torino, e denominato “RESPONSABILE ALLA COMUNICAZIONE STAMPA E WEB A INDIRIZZO TECNICO-SCIENTIFICO “, si inserisce in una realtà completamente nuova e non ancora coperta in Italia. Si tratta infatti del primo corso in Italia specifico per comunicazione tecnico-scientifica aziendale.

L’avvento di Internet e lo sviluppo dei nuovi media digitali ha ampliato le responsabilità e le competenze dell’Ufficio Stampa. E questo corso, che si inserisce in un progetto più ampio di “alternanza scuola-lavoro” si rivolge agli studenti della Scuola Internazionale Europea Statale “Altiero Spinelli” di Torino ma è aperto anche a chi desideri svolgere l’attività di ufficio stampa, che è una professione sempre molto richiesta nell’ambito degli Enti Pubblici e delle aziende private del comparto tecnico scientifico.

PER IL CORSO IN TELEDIDATTICA (APERTO A TUTTI) È PREVISTA UNA BORSA DI STUDIO A PARZIALE COPERTURA DEL COSTO DI ISCRIZIONE DA RICHIEDERE A [email protected]

Il ruolo dell’addetto o responsabile di ufficio stampa  diventa sempre più importante in un mercato che si confronta con le esigenze di una comunicazione molto competitiva: quella del mondo digitale. Aziende ed enti di ricerca non sono strutturati per gestire internamente risorse che possano seguire la strategia di una comunicazione efficace sui social network, blog, canali video, ecc. e per monitorare la web reputation (la reputazione online) della propria attività. Aziende ed enti hanno dunque compreso il ruolo dell’addetto stampa, che deve essere affidato a una persona competente ed esperta, per non danneggiare l’immagine dell’azienda e ottenere il massimo dei risultati in termini mediatici.
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CHI SONO I DOCENTI DEL CORSO?
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Professori dell’Istituto, ma anche liberi professionisti che si occupano, alcuni da oltre 15-20 anni, di uffici stampa e tecnologie digitali e comminuzione web in azienda.
Le Lezioni in aula si tengono presso la Scuola Internazionale Europea Statale Altiero Spinelli  tutte le settimane.
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AL TERMINE 

I corsisti verranno invitati a partecipare gratuitamente a seminari utili per la loro professione. Saranno inoltre iscritti a una newsletter che permetterà loro di tenere i contatti con i docenti e di ricevere inviti ai corsi di aggiornamento e approfondimento su quanto appreso.

 

Maggiori informazioni scrivendo a [email protected]  o collegandosi alla pagina facebook.com/gravitazeroeu

Settimana del Cervello 2018: “Non c’è muscolo senza cervello”

Coordinata dalla European Dana Alliance for the Brain in Europa e dalla Dana Alliance for Brain Initiatives negli Stati Uniti, la Settimana del Cervello è il frutto di un enorme coordinamento internazionale cui partecipano le Società Neuroscientifiche di tutto il mondo.
In questo stesso periodo cade anche la Giornata Nazionale delle Malattie Neuromuscolari e vogliamo pertanto ricordare questi due importanti eventi, sottolineando come l’attività muscolare e l’attività del cervello siano strettamente unite.
 
“Non c’è muscolo senza cervello” è il tema dell’edizione 2018 della Settimana Mondiale del Cervello, la campagna di sensibilizzazione promossa in Italia dalla Società Italiana di Neurologia (SIN). Dal 12 al 18 marzo saranno numerose le iniziative in programma per informare la popolazione in merito a quelle malattie che possono compromettere il delicato funzionamento del cervello e che colpiscono, solo nel nostro Paese, circa 5 milioni di persone.
 
“Non c’è muscolo senza cervello perché grazie al cervello e al sistema motorio si determina qualunque movimento del nostro corpo – dichiara il Prof. Gianluigi Mancardi, Presidente SIN e Direttore Clinica Neurologica Università di Genova – L’ordine, infatti, parte dal cervello, viaggia lungo i nervi periferici e poi giunge al muscolo che si contrae e causa il movimento. D’altra parte, se è vero che i nervi e i muscoli dipendono dal cervello, allo stesso tempo si può affermare che i nervi e i muscoli influenzano il cervello e il sistema nervoso, fornendo segnali e sostanze nutritive ai neuroni del midollo spinale e contribuendo, attraverso l’esercizio muscolare e l’allenamento, a inviare segnali positivi di sopravvivenza ai neuroni. Il nostro sistema nervoso centrale e l’apparato neuromuscolare sono, quindi, un tutt’uno che lavora sempre in sinergia, influenzandosi continuamente nel corso del tempo”.
E proprio su questa vitale sinergia e, soprattutto, sui problemi che può portare un suo malfunzionamento, la SIN ha voluto porre l’accento quest’anno, celebrando durante la Settimana del Cervello anche la Giornata Nazionale delle Malattie Neuromuscolari, il prossimo il 10 marzo, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su importanti patologie come la distrofia muscolare, l’atrofia muscolare progressiva, la poliomielite progressiva o le gravi neuropatie periferiche quali le forme amiloidosiche.

In occasione della conferenza stampa di presentazione, sono stati illustrati gli enormi passi avanti fatti negli ultimi tempi dalla ricerca scientifica in campo diagnostico e terapeutico per la sclerosi multipla e le demenze, cosi come per la fisiologia e la patologia del sonno, per l’ictus cerebrovascolare e per le malattie neuromuscolari. Una sessione è stata, infine, dedicata al mondo del digitale al servizio della neurologia e a come i nuovi media possano essere un valido aiuto alla medicina.

Sito Web: www.settimanadelcervello.it

 

15ª Festa della Matematica: ecco i vincitori dell’Edizione 2018

Dopo la nostra intervista al Prof. Franco Pastrone, abbiamo chiesto oggi a uno dei docenti che da quindici anni segue e organizza con passione questa manifestazione di illustrarci l’edizione di quest’anno. È Pier Luigi Pezzini, docente al Liceo Copernico di Torino e già collaboratore esterno al Politecnico di Torino e al SSIS, la Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario

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HA VINTO ANCHE QUEST’ANNO IL GALILEO FERRARIS DI TORINO? 

Prof. Pier Luigi Pezzini
Prof. Pier Luigi Pezzini

Esattamente. La gara delle scuole, e quindi vincitori della Coppa “Gatteschi”, ha trionfato l’Istituto “Galileo Ferraris” di Torino. Il premio “Perlasco” invece, per il migliore esperimento se lo è aggiudicato il Liceo “Copernico”, sempre di Torino. Negli anni precedenti erano risultati molto forti anche il Copernico, il Cattaneo, il Newton di Chivasso. Ma in questi ultimi due anni il Galileo Ferraris ha trionfato.  Secondo è arrivato il “Volta” di Milano. Una competizione che si rinnova tra i due licei delle città di Torino e Milano.

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CHE IMPRESSIONE HA AVUTO DELL’INTERO EVENTO?

Impressione decisamente positiva. Tutto esaurito alle conferenze, come quella che abbiamo organizzato con il prof. Attilio Ferrari per dare ai ragazzi delle scuole una visione su un argomento che ha tenuto banco nel corso del 2017, dunque di estrema attualità, le onde gravitazionali
Il Prof. Ferrari, nell’incontro dal titolo:  “Relatività  generale: ha cent’anni e non li dimostra” ha illustrato proprio le recenti  scoperte sulle onde gravitazionali e sulle conferme della teoria della relatività generale di Albert  Einstein.  Alla conferenza hanno partecipato 700 ragazzi, che hanno occupato tutti i posti a  sedere della sala UCI Cinemas tanto che abbiamo dovuto limitare gli ingressi per motivi di sicurezza. 

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La presentazione delle attività è stata curata dai professori Franco Pastrone (Associazione Mathesis), Paola Sabbione (Compagnia di San Paolo), e Giorgio Pidello (Dirigente Scolastico Istituto Cattaneo).

A seguire si è tenuta una conferenza su un tema legato a  “Probabilità e gioco d’azzardo”, con  il Professor Alessio Drivet, del Geogebra Institute di Torino che ha riempito nuovamente la sala.  
In contemporanea, dalle ore 10, alla “Corte della ristorazione” dell’8Gallery si è tenuto, con  grande successo, il tradizionale “Mercatino delle idee” (realizzato in collaborazione con AIF,  Associazione per l’insegnamento della Fisica, Sezione di Settimo Torinese), con gli esperimenti  e gli exibit a cura degli studenti della scuole.  Tra le curiosità, razzi funzionanti ad acqua, piccoli  rover a batterie, ed esperimenti con “onde indipendenti”. Tutto ciò che dalle basi di  matematica si trasforma in fisica…  
E poi, nel pomeriggio, alle 14,30 il via alle gare per le scuole, con la full-immersion nella vera e  propria competizione tra numeri, formule ed equazioni.  Dove la grande rampa elicoidale dell’8 Gallery del Lingotto di Torino si è trasformata in una  gigantesca area scolastica, dove le squadre hanno risolto i quesiti presentati.  

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Tutte le informazioni e le classifiche si possono trovare sul sito ufficiale della Festa della  Matematica  all’indirizzo  www.festadellamatematica.it
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COME MAI LA MATEMATICA, SPESSO OSTEGGIATA, SCATENA TANTO ENTUSIASMO?

Ci siamo posti la domanda ben 15 anni fa, quando iniziammo questa avventura. Siamo tutti insegnanti e l’idea era quella di suscitare negli studenti da una parte interesse per la materia e dall’altro smontare l’idea che sia una tecnica basata su puro meccanicismo,  e di giudicare la matematica come uno strumento interpretativo della realtà. Uno strumento in cui le tue capacità logiche di ragionamento, di approfondimento sono messe in gioco. Proposta in questa chiave si suscita interesse e dunque si supera l’idea che il primo aggettivo di questa materia sia “difficile”.  Che è anche aspetto che caratterizza la “gara” tra classi.  

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COME SONO CAMBIATI I RAGAZZI RISPETTO A QUELLI DI 10-15 ANNI FA? 

I ragazzi ogni cinque anni cambiano. È un fatto che osserviamo nel nostro lavoro di insegnanti. Come docenti siamo portati a comprendere i cambiamenti generazionali e a seguirli, cosa che ci impedisce di irrigidirci dal punto di vista didattico.
I ragazzi di oggi hanno una intelligenza con una forte componente intuitiva,  molto più acuta rispetto al passato. Tuttavia si fatica con loro ad approfondire e a consolidare i concetti acquisiti. Penso che la didattica chieda a noi docenti di cambiare in questo senso: se uno studente oggi ha più facilità di intuire la soluzione di un problema, devi poi aiutarlo ad andare in profondità delle sue conoscenze. Una generazione comunque che considero molto positiva: se li sai interessare, incuriosire, ti vengono dietro con molto entusiasmo. 

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Per la gara delle scuole iscritte, ha vinto il Galileo Ferraris, di Torino, con 1.533 punti.  Secondo, il “Volta” di Milano, con 1.241. Sul podio sono saliti anche i ragazzi del “Gobetti” di Torino, con 1.125 punti. Quarti ex equo, il  Liceo Cairoli di Vigevano (Mi), con 891 punti, e il Curie di Pinerolo. Sesto il “PeanoPellico” di  Cuneo, con 815 punti, e settimi i ragazzi del Majorana di Torino con 758. Queste sono le  scuole che presumibilmente andranno a Cesenatico per la gara nazionale  Per il Trofeo Perlasco, i vincitori sono i ragazzi del “Copernico” di Torino. Al secondo posto, il  “Monti” di Chieri (To), terzo il “Fermi-Galilei” di Cirié, e quarto il liceo “Valsalice” di Torino.Il comitato organizzatore de “La Festa della Matematica”, guidato dal Presidente  dell’Associazione Subalpina Mathesis “Sezione Bettazzi”, professor Franco Pastrone, è formato  dai professori Andrea Audrito, Tommaso Marino, Lorenzo Orio, Pier Luigi Pezzini, Giorgio  Pidello, Irene Audrito e Herbert Aglì  L’Associazione Subalpina “Mathesis” da molti anni organizza corsi, seminari, attività didattiche  e ha istituito premi come il “Peano” e il “Fubini”, che vengono conferiti a scienziati di fama  internazionale.

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Un ringraziamento finale lo rivolgiamo all’Ufficio Stampa della Associazione Subalpina Mathesis,  curato dal giornalista e divulgatore scientifico Antonio Lo Campo, che ha permesso di seguire ed essere aggiornati su tutte le fasi della competizione.

Fonte: Gravità Zero 

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Al via la “Festa della Matematica” 2018 all’8Gallery del Lingotto: eventi, gare, esperimenti

L’anno scorso sono stati 1500 gli studenti coinvolti, provenienti dalle scuole superiori del Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta, Emilia Romagna e Toscana. A vincere lo scorso anno è stato il liceo scientifico Galileo Ferraris di Torino, seguito dal Volta di Milano e dal Galileo Galilei di Alessandria. Le squadre vincitrici parteciperanno alla finale nazionale delle «Olimpiadi della Matematica» che quest’anno si svolgeranno in Romania.

Abbiamo intervistato il Professor Franco Pastrone, Ordinario della cattedra di Fisica Matematica – presso la Facoltà di Scienze MFN – Università di Torino e Presidente della Associazione Subalpina Mathesis.
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QUALI SONO LE NOVITÀ DI QUEST’ANNO?

Lo spropositato crescere dei numeri: 50 scuole provenienti da diverse regioni italiane e per la gara libera oltre 1500 iscritti. A causa dell’elevato numero di iscrizioni pervenute e delle misure di sicurezza da rispettare abbiamo dovuto addirittura  suddividere la gara del pubblico in due gare indipendenti.

LA MATEMATICA DUNQUE HA SEMPRE GRANDE SUCCESSO, SOPRATTUTTO TRA I GIOVANISSIMI…

Nonostante quello che dicono tanti.

A COSA SERVE LA MATEMATICA?

Serve a uno come me a mantenere una famiglia bisognosa – risponde il professore ridacchiando – Scherzi a parte, serve ovunque, dall’ingegnera alla medicina, all’informatica alle scienze economiche. E poi avere una mentalità matematica insegna a non accettare verità rivelate, ma a dimostrarle. Inoltre chi si laurea in matematica ha meno difficoltà di altri a trovare lavoro. Per esempio matematici e fisici sono spesso preferiti in certi ambienti di lavoro perché rispetto ad altri (gli informatici ad esempio) sono di mentalità più elastica. Basta osservare che al primo anno del corso universitario di matematica  le discipline sono così varie che contribuiscono a costruire una mentalità più aperta e pronta ad accettare i cambiamenti. 

Il professore non nasconde un certo entusiasmo nel definire questo evento come una grande prova di eccellenza nel panorama scientifico nazionale.

Tanto più – aggiunge – che questa manifestazione è una anticipazione di quello che avverrà tra maggio e  giugno allo stage che si svolgerà  a Bardonecchia (ex Villaggio Olimpico), dove ci saranno 1400 studenti delle scuole medie superiori, in una full immersion tra scuole di Torino e provincia in quattro turni.

E ci siamo dovuti fermare con le prenotazioni – spiega il professore – potessimo ospitarne di più lo faremmo: ci sono prenotazioni in coda che purtroppo dobbiamo rifiutare per ragioni di spazio.

Lo stage  metterà  a confronto studenti appassionati di numeri, formule ed equazioni ed è rivolto non solo a studenti ma anche a professori delle classi I , II , III , IV di scuola media superiore. Ideato e organizzato dall’Associazione Subalpina “Mathesis” (sezione Bettazzi) da tempo impegnata, alla guida del professor Franco Pastrone, nella divulgazione della matematica e nel conferire il Premio Peano in importanti eventi di divulgazione scientifica.

Da sinistra: Prof. Albrecht Beutelspacher e Prof. Franco PastroneDa sinistra: Prof. Albrecht Beutelspacher e Prof. Franco Pastrone

I ragazzi lavoreranno in gruppi di 6 studenti con gli insegnanti, come coordinatori sul materiale predisposto nei fascicoli preparati per ogni classe.  Ogni giorno si proporrano problemi e giochi matematici di una certa difficoltà in modo da sollecitare i ragazzi a presentare impostazioni e strategie risolutive particolari e originali in un clima di competizione. Per questa attività ci si avvale in particolare del contributo di alcuni studenti universitari 2018  precedentemente coinvolti nelle attività di allenamento finalizzate alle olimpiadi della matematica. Al termine dei lavori si propone una “caccia al tesoro” sulle tematiche affrontate, con il duplice scopo di verificare le attività svolte e di concludere in modo divertente, valorizzando anche con una premiazione di tutti coloro (singoli o gruppi) che si sono distinti nelle varie fasi dello stage.

Antonio Lo Campo
Antonio Lo Campo

Rivolgiamo anche una domanda al nostro collega responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Associazione Mathesis, il giornalista e divulgatore scientifico Antonio Lo Campo, che ci ha inviato giorni fa il comunicato stampa dell’evento

Gli chiediamo quanto la matematica sia importante, ad esempio, nei viaggi spaziali. Antonio Lo Campo è infatti corrispondente per LA STAMPA negli incontri con gli eventi legati alle missioni spaziali ASI-ESA-NASA.

La matematica è alla base di molte materie scientifiche. È grazie ai calcoli matematici che si sono basati da sempre gli studi sull’astronomia. Ed è grazie ai calcoli matematici che è possibile definire in dettaglio le traiettorie in cui vengono inserite, e poi viaggiano, i satelliti e le sonde interplanetarie. Così come le traittorie dei razzi vettori, e tutto ciò che viene inserito, in termini di calcoli matematici, nei software dei cervelli elettronici, che guidano i razzi dalla partenza da terra fino allo spazio.

Un esempio lo ha fornito negli anni settanta un grande matematico italiano, il professor Giuseppe Colombo, dell’Università di Padova. È considerato come uno dei maggiori esperti di traiettorie interplanetarie. Fu lui, come consulente NASA, a indicare e illustrare al team della missione Mariner 10, destinata a Venere, che grazie ad alcuni calcoli matematici era possibile indirizzare la sonda verso Mercurio, un pianeta mai visitato da vicino. I suoi calcoli ed equazioni portarono così ai numerosi passaggi di Mariner 10 attorno a Mercurio. E da allora, la NASA lo ha inserito nella Hall of Fame tra i maggiori esperti di missioni interplanetarie del mondo. La missione europea dell’ESA destinata a Mercurio, che partirà il prossimo ottobre, è stata battezzata Bepi Colombo. E lui , per l’appunto, era un matematico.

Maggiori informazioni sulla Festa della Matematica si trovano nel nostro articolopubblicato il 19 febbraio scorso,  e naturalmente  sul sito ufficiale della Festa della Matematica  www.festadellamatematica.it , e sulla pagina facebook dell’evento.
Il comitato organizzatore de “La Festa della Matematica” è guidato dal Presidente dell’Associazione Subalpina Mathesis, professor Franco Pastrone, è formato dai professori Andrea Audrito, Tommaso Marino, Lorenzo Orio, Pier Luigi Pezzini e Giorgio Pidello.