Fabiola Gianotti “piemontese dell’anno” secondo i lettori di Quotidiano Piemontese. Vediamo perché.

Fisico al CERN di Ginevra, in qualità di portavoce dell’esperimento ATLAS, il 4 luglio 2012 annunciò unitamente all’esperimento CMS, la prima osservazione di una particella compatibile con il bosone di Higgs.

Fabiola Gianotti ha vinto il sondaggio fra i lettori di Quotidiano Piemontese per il titolo di “piemontese dell’anno”.
Successo totalmente al femminile nella classifica dato che la seconda classificata è stata Luciana Litizzetto.
Le due prime classificate hanno ottenuto rispettivamente il 31% dei voti e il 26% per un totale del 57%.
In effetti la competizione si è risolta in un duello fra Gianotti e Litizzetto che ha polarizzato i voti.
Al terzo posto si è classificato Alessandro Del Piero con il 12% dei voti, al quarto Alberto Musy con l’11% dei voti.

Considerata dal giornale britannico Time una delle cinque persone più rappresentative del 2012, la scienziata ha guidato uno degli esperimenti del Cern che hanno confermato il bosone di Higgs, senza dubbio “la particella dell’anno”, scoperta la scorsa estate al Large Hadron Collider (Lhc).

 

Fabiola Gianotti – Foto di © Claudio Pasqua

La pagina del Sole 24 Ore sottolinea l’importanza della scienziata e il suo apporto alla squadra del CERN che ha condotto gli studi sulla nuova particella, studi di rilevanza internazionale,  e descrive la motivazione che ha indotto il Time ad assegnare il merito al fisico italiano.

I lettori di Quotidiano Piemontese non hanno dunque avuto dubbi nell’identificare nella scienziata la persona dell’anno che meglio li rappresenta in Italia e all’estero.
 
La testata online Quotidiano Piemontese 
 
La pagina Scientifica di Quotidiano Piemontese: “Piemonte al Microscopio”

Terremoto L’Aquila: pubblicate le motivazioni della sentenza di primo grado del processo

Si riaccende l´attenzione su una sentenza che non ha precedenti nel mondo. 

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di primo grado del processo che si è celebrato lo scorso anno a L´Aquila e di cui si è molto discusso, avendo visto imputati scienziati ed esperti del settore sismologico (i componenti della Commissione Grandi Rischi, il v.capo Dipartimento della Protezione Civile, il direttore dell´Ufficio Rischio Sismico della Protezione Civile e il direttore del Centro Nazionale Terremoti), rei di non aver previsto tempi e luoghi dell´imminente terremoto.
Facendo seguito ad altre notizie e riflessioni già pubblicate dal DISTI, riteniamo utile qui riportare le valutazioni ricevute oggi dall’INGV in merito a questa vicenda che continua a far discutere il mondo intero.
Sono state rese note le motivazioni della sentenza di primo grado del processo dell’Aquila, emessa il 22 ottobre scorso, che condanna a 6 anni per omicidio colposo sette partecipanti alla riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009,
tenutasi pochi giorni prima del terremoto in cui sono perite 309 persone.  Continua a leggere.