Lo scorso giugno la Commissione europea ha approvato l’ultima delle strategie macroregionali, quella alpina, che verrà definitivamente ratificata dal Consiglio in questi giorni. Recentemente sono stata nominata responsabile per il Rapporto che il Parlamento europeo dovrà scrivere nelle prossime settimane su queste tema. La Strategia Macroregionale Alpina è nata inizialmente su impulso delle regioni coinvolte, con il supporto dei governi interessati, al fine di coordinare gli sforzi su temi di interesse comune, e successivamente ha ricevuto il supporto delle istituzioni europee. Il suo Piano di azione prevede tre principali assi d’interesse: crescita economica e innovazione, mobilità e connettività, ambiente ed energia. La zona alpina interessata è definita in termini ampi, ovviamente con le montagne al centro, ma senza dimenticare le aree circostanti con caratteristiche diverse, come le pianure circostanti, i centri industriali, alcune tra le più importanti città europee, e comprende cinque paesi UE (Italia, Francia, Austria, Germania, Slovenia) e due extra UE (Svizzera e Liechtenstein).
Molte delle sfide che l’Unione europea dovrà affrontare negli anni a venire, in campo economico, sociale e ambientale, non possono più essere affrontate isolatamente, rinchiudendoci nei confini nazionali. Pensiamo alla tutela dell’ambiente e del territorio, alla lotta contro il cambiamento climatico, alle nuove reti dei trasporti intelligenti, alle infrastrutture per le telecomunicazioni e possiamo facilmente capire come una collaborazione più coordinata tra autorità di diversi paesi possa essere un’enorme opportunità. La Strategia dovrà quindi funzionare da cornice istituzionale per consentire un miglior coordinamento delle iniziative e delle politiche, garantendo al tempo stesso un uso coerente tra i diversi soggetti dei fondi europei.
Con il Rapporto del Parlamento europeo cercherò di rafforzare l’attenzione per il ruolo che le regioni e gli enti locali dovranno giocare in questa partita, come istituzioni più vicine ai cittadini. Questa è la prima delle strategie macroregionali che nasce su pressione delle regioni, interessando una zona senza capitali. Anche per questo motivo le responsabilità per gli enti locali e regionali dovranno essere adeguate, anche considerando il ruolo che esse giocano nella gestione dei fondi strutturali e della politica di coesione. Inoltre, la Strategia consentirà di rilanciare una cooperazione storicamente intensa nell’area alpina: rinnovare i legami storici presenti nelle Alpi e renderli più efficaci per lo sviluppo dei nostri territori potrà segnare un passaggio decisivo per rafforzarli e renderli più competitivi per il futuro.
Per maggiori informazioni:
http://ec.europa.eu/regional_policy/it/policy/cooperation/macro-regional-strategies/alpine/