L’Europa abolisce il roaming

roamingDopo anni di attesa finalmente una buona notizia per coloro che per lavoro o vacanza si recano all’estero: da giugno 2017 verrà abolito il roaming dei cellulari, ovvero quel balzello che gli utenti pagavano quando con il cellulare telefonavano, mandavano sms o navigavano in internet dall’estero: ogni utente pagherà le stesse tariffe che paga nel proprio Paese. Ma già da fine aprile 2016 ci sarà un primo taglio dei costi.  Le tariffe attualmente in vigore quando si va all’estero saranno rimpiazzati da un sovraccosto massimo di 0,05 euro al minuto per le chiamate, 0,02 per gli sms e 0,05 per megabyte per i dati.

E’ stata inserita anche una clausola di “uso equo” del roaming per prevenire eventuali abusi da parte chi utilizzasse all’estero il proprio numero per chi utilizza regolarmente dall’estero la sim di un’altra nazione.  In questo caso verranno introdotte clausole di salvaguardia che consentiranno agli operatori di recuperare i costi: un regolamento nazionale fisserà la soglia oltre la quale il roaming sarà autorizzato.

Interreg Europe – 1° bando 2015

bandiera E’ stato pubblicato il primo bando del nuovo programma di cooperazione territoriale Interreg Europe che mira a migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale promuovendo scambi esperienze e apprendimento tra gli attori regionali. Per partecipare c’è tempo fino al 31 luglio 2015.
Obiettivi specifici del bando:
1) Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, in particolare dei programmi dell’obiettivo Investimento per la Crescita e l’Occupazione, dei programmi di CTE e smart specialisation
2) Migliorare la competitività delle PMI
3) Sostenere la transizione un’economia a basse emissioni di carbonio
4) Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere un uso efficiente delle risorse
A chi è rivolto:
– amministrazioni pubbliche a livello nazionale, regionale e locale
– enti di diritto pubblico (es. agenzie di sviluppo regionale, organizzazioni di sostegno alle imprese, università)
– enti privati non-profit con sede in uno dei 28 Stati Membri dell’UE, oppure in Norvegia e in Svizzera.
Risorse economiche:
Il budget a disposizione per questa primo invito a presentare proposte dispone di un budget di 107,5 milioni di euro. Il cofinanziamento del FESR coprirà circa il 75% o l’85% dei costi ammissibili del progetto. In caso di amministrazioni pubbliche o enti di diritto pubblico la copertura è dell’85%; in caso di enti privati non-profit del 75%.

Il bando in inglese è reperibile al seguente link:http://www.interreg4c.eu/interregeurope/callforproposals/

Alleanza europea per l’ apprendistato. Arrivano 140000 apprendistati

europaaa Una delle massime priorità della Commissione europea e del Parlamento europeo è la lotta alla disoccupazione. Per arginare la disoccupazione giovanile quaranta imprese ed altre organizzazioni hanno aderito all’Alleanza europea per l’apprendistato, un organismo coordinato dalla Commissione europea, il cui fine è quello di offrire ai giovani occasioni di apprendistato più numerose e di migliore qualità, affinché possano imparare – bene – un mestiere.

Le imprese che hanno aderito offriranno ai giovani in totale 140 000 opportunità di apprendistato e formazione.

Ecco le offerte di alcune imprese aderenti:

  • Adecco offrirà a 5 000 giovani entro il 2017 formazione sul lavoro, presso la società principale o una delle imprese partner;
  • AXA concederà opportunità di lavoro a 20 000 giovani entro il 2018, suddivise tra 10 000 contratti di impiego a tempo indeterminato e determinato e 10 000 occasioni di apprendistato o tirocinio retribuite.
  • BMW amplierà la formazione professionale a livello internazionale, anche mediante un programma duale di istruzione su misura che comprenderà formazioni pratiche in Germania e corsi di qualificazione in Spagna. BMW accoglierà ogni anno circa 1 500 nuovi apprendisti.
  • Safran svilupperà l’apprendistato nelle proprie controllate europee e promuoverà formule di mobilità internazionale. Safran accoglierà da 2 000 a 3 000 apprendisti all’anno.
  • Capita offrirà ai giovani quest’anno più di 500 possibilità di apprendistato e opererà insieme ad altri importanti datori di lavoro disposti a fare lo stesso, anche mediante l’assunzione e la formazione di 400 apprendisti destinati al servizio civile e di oltre 600 per il settore bancario.
  • CSR Europe assisterà le imprese all’interno della propria rete nel migliorare la qualità dei loro programmi di apprendistato e tirocinio, offrendo in tal modo a 50 000 giovani l’opportunità di avvalersi di formazioni di qualità entro la fine del 2017.

Ora occorre solo aspettare che si aprano le domande per i vari apprendistati.

Per ulteriori informazioni:

http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1147&langId=en

Bando per uno studio sul crowdfunding per i settori culturali e creativi

untitled2 La Commissione europea, DG Cultura, ha aperto il bando per una gara d’appalto per realizzare uno studio sulcrowdfunding per i settori culturali e creativi: far ripartire l’economia culturale” (Pilot project on “Crowdfunding for the cultural and creative sectors: kick-starting the cultural economy).

Si tratta di un progetto pilota con l’obiettivo di analizzare e far conoscere le migliori prassi nel mercato del crowdfunding europeo nei settori culturali e creativi: l’architettura, gli archivi, le biblioteche e i musei, l’artigianato artistico, gli audiovisivi, il patrimonio culturale tangibile e intangibile, il design, i festival, la musica, la letteratura, le arti dello spettacolo, l’editoria, la radio e le arti visive.
Il bando di gara prevede la realizzazione di:
1) uno studio sulle differenze tra crowdfunding nei settori culturali e creativi e in altri settori che analizzi i partenariati pubblico/privati per crowdfunding e la loro efficacia in termini di sostegno ai settori culturali e creativi.
2) uno studio di fattibilità su come connettere le piattaforme di crowdfunding esistenti in una piattaforma ombrello congiunta a favore dei CCS in Europa.
3) un sito web o uno strumento di comunicazione interattivo diretto alle organizzazioni culturali e alle PMI creative in grado di raccogliere tutti i link e le informazioni utili sulle piattaforme e i sistemi di crowdfunding culturale che operano nell’UE.
4) una conferenza – da tenersi a Bruxelles – che coinvolga circa 200 esponenti dei settori culturale e creativo nei vari Stati membri, che rappresentano gli investitori, le piattaforme di crowdfunding e i policy makers coinvolti nel crowdfunding a livello nazionale e regionale.
Scadenza per presentare le proposte: 24 agosto 2015,
ore 16.00
Per ulteriori informazioni:

http://ec.europa.eu/culture/calls/general/0315_en.htm

 

Opportunità per i giovani professionisti (JPD)

bandiera I giovani professionisti hanno tempo fino al 30 giugno 2015 per  partecipare al Programma JPD Junior Professionals nelle delegazioni UE (JPD). Si tratta di un programma di tirocinio di alto livello nelle delegazioni dell’Unione europea.

Lo scopo di questo programma è quello di consentire ai giovani laureati, che siano in possesso di almeno una laurea conseguita presso uno degli Stati membri dell’UE, di acquisire un’esperienza nell’ambito delle delegazioni che svolgono un ruolo nell’attuazione delle politiche di relazioni esterne dell’UE e di cooperazione allo sviluppo.

Il SEAE finanzia 1 posizione JPD/tirocinio per ogni Stato membro dell’UE (per un totale di 28 JPD) per le sezioni politiche, di stampa ed informazione.

La Commissione finanzia 1 posizione JPD/tirocinio per ogni Stato membro dell’UE (per un totale di 28 JPD) nei domini “Rural development, Infrastructure, Social affairs, Economics affairs, Governance and rule of law”.

Per ulteriori informazioni:

http://eeas.europa.eu/jobs/delegations/junior-professional-delegations/

Premio Europa Nostra

bandiere europa Sono aperte le candidature per il Premio Europa Nostra, che ogni anno, dal 2002, premia le eccellenze nel campo della conservazione del patrimonio culturale.

Lo scopo di questo premio – organizzato dalla Commissione europea e dal programma Europa Creativa – è quello di valorizzare le pratiche esemplari nella conservazione del patrimonio culturale, per stimolare lo scambio di esperienze e conoscenze in tutta Europa, accrescere la sensibilizzazione e l’apprezzamento da parte del pubblico sul patrimonio culturale europeo e incoraggiare lo sviluppo di ulteriori iniziative eccellenti attraverso la “forza dell’esempio”. La cultura e il nostro patrimonio artistico e culturale sono infatti un’importante risorsa per l’Europa .

Possono concorrere per il Premio 2016 progetti rientranti in uno dei settori e nelle categorie indicati qui di seguito:
– Patrimonio architettonico: singoli edifici o gruppi di edifici in ambienti rurali o urbani
– Aggiunte o modifiche di edifici, o nuovi progetti di costruzione in aree storiche
– Strutture e siti di ingegneria e industriali
– Paesaggi culturali: nuclei storici urbani o vedute di città, piazze e paesaggi urbani
– Parchi e giardini storici, ampie aree di paesaggio progettato o di importanza culturale, ambientale e/o agricola
– Siti archeologici, incluso l’archeologia subacquea
– Opere d’arte e collezioni: collezioni di rilievo artistico e storico o opere d’arte antiche
– Patrimonio culturale intangibile
– Digitalizzazione dei progetti.

Le attività che potranno essere premiate sono le seguenti :
1. Conservazione: riguarda realizzazioni significative nel campo della conservazione, della valorizzazione e dell’adattamento a nuovi utilizzi del patrimonio culturale;
2. Ricerca e digitalizzazione: riguarda attività di ricerca e progetti di digitalizzazione di rilievo che determinano effetti tangibili nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale in Europa;
3. Contributo esemplare di individui o organizzazioni: categoria rivolta a persone o organizzazioni i cui contributi nel corso di un lungo periodo (minimo 10 anni) dimostrano l’eccellenza nella tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale in Europa, superando le aspettative di un dato contesto;
4. Istruzione, formazione e sensibilizzazione: riguarda iniziative notevoli nell’ambito dell’istruzione, formazione e sensibilizzazione nel campo del patrimonio culturale tangibile, per promuovere e/o contribuire allo sviluppo sostenibile dell’ambiente costruito.
Per candidarsi c’è tempo fino al 1 ottobre 2015.

 

Per maggiori informazioni:

http://www.europanostra.org/

 

Convegno “Le politiche pubbliche per lo sport “

Europa e sportSabato 13 giugno 2015, dalle ore 9 presso il Cecchi Point di via Cecchi 17 a Torino parleremo di politiche pubbliche per lo sport. Abbiamo dimostrato che Torino ha una vocazione di città sportiva con le Olimpiadi invernali di Torino 2006, lo abbiamo riconfermato con i World Master Games e con Torino capitale europea dello sport… ora dobbiamo prepararci per nuove sfide.

Programma

9.30 Saluti di Fabrizio Morri

9.45 “Quale ritorno da Torino Capitale Europea dello sport” – Stefano Gallo, Assessore Sport Città di Torino

10.00 “Lo sport nell’Area Metropolitana” – Matteo Cavallone, Assessore Sport Città di Collegno

10.15 “Un nuovo piano regolatore dello sport” – Luca Cassiani, Presidente V Commissione Città di Torino

10.45 “Le politiche regionali per la promozione della pratica sportiva e gli interventi sull’impiantistica” – Daniele Valle, Presidente VI Commissione Sport Regione Piemonte

11.00 “Legge nazionale sullo sport” – Filippo Fossati, responsabile Intergruppo Camera sullo sport

11.30 “Lo Sport nelle Regioni italiane” – Giovanni Lolli Vicepresidente Regione Abruzzo

12.00 “L’Europa e lo sport: obiettivi, strategie, sfide” – Mercedes Bresso, Europarlamentare

Introduce: Luca Deri, Responsabile Forum Sport Torino

Presiede: Carlo Adorno, Portavoce Forum Sport Torino

Modera: Giorgio Viglino

 

 

Città verdi europee

59823341E23749249E2CF98389E508EDPer la giornata mondiale dell’ambiente voglio parlarvi delle Capitali e città verdi europee: la Commissione europea ricerca infatti le città europee più verdi.

Dodici i parametri di valutazione: contributo locale alla lotta contro i cambiamenti climatici; trasporti; aree verdi; rumore; produzione e gestione dei rifiuti; natura e biodiversità; aria; consumo di acqua; trattamento delle acque reflue; ecoinnovazione e occupazione sostenibile; gestione ambientale delle autorità locali e prestazione energetica.

Essere capitale o città verde non comporta solo un un titolo onorifico, ma porta a vantaggi quali l’incremento del turismo;  una copertura positiva sui media internazionali per un valore di milioni di euro; la crescita del profilo internazionale della città, del networking e delle alleanze;  nuovi posti di lavoro, poiché le Capitali verdi attraggono investitori esteri; una maggiore enfasi sui progetti ambientali tramite sponsorizzazioni e sovvenzioni;  la partecipazione alla rete delle Capitali verdi europee.

La novità è che nella categoria della “capitale verde” per il 2018 gareggiano tutte le città sopra i centomila abitanti, mentre in quella della “foglia verde europea” o “european green leaf’ (EGL), aperta per il 2016, potranno concorrere tutte quelle con una popolazione fra i ventimila e centomila abitanti.

Per presentare la candidatura del proprio comune si può andare sul sito:

http://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/applying-for-the-award/index.html

 

Una nuova narrativa europea

Ieri al Comitato delle regioni​ ho parlato della necessità di una nuova narrativa europea, l’Europa deve fare un passo avanti e farlo velocemente per rispondere alle sfide geopolitiche ed economiche, rispettando le prerogative dei vari stakeholders istituzionali e locali e, allo stesso tempo, ponendo le basi per una ormai necessaria unione politica.

 

Ue aiuta le Regioni ad essere più “green”

alaune_830 La Commissione europea ha deciso di supportare le Regioni dei 28 Paesi membri nella gestione delle energie pulite lanciando la piattaforma “European Smart specialisation platform on energy”.

Scopo della nascita di tale piattaforma è quello di aiutare gli enti locali a condividere le loro expertise sugli investimenti in energia sostenibile e in particolare nella diffusione delle tecnologie innovative che tagliano le emissioni di CO2. Ovviamente facendo “rete” e condividendo strategie e obiettivi non si può che migliorare in vista della strategia 20 20 20, ovvero la strategia che entro il 2020 vuole:

– ridurre i gas ad effetto serra del 20% (o del 30% in caso di accordo internazionale);
– ridurre i consumi energetici del 20% aumentando l’efficienza energetica;
– soddisfare il 20% del fabbisogno energetico europeo con le energie rinnovabili.
Per la realizzazione della strategia energetica l’Unione europea stanzierà più di 38 milioni di euro.
Per ogni informazione vi invito a visitare la pagina: