Tra pittura, musica e poesia. Al Museo Ettore Fico l’eclettica avventura artistica di Filippo de Pisis

“Dipingere è un modo intenso di vivere, un’avventura”. Attraverso 150 opere, tra dipinti e disegni, la mostra “Filippo de Pisis eclettico connoisseur fra pittura, musica e poesia”, ospitata al Museo Ettore Fico (fino al 22 aprile) e curata da Elisa Camesasca, Paolo Campiglio e Maddalena Tibertelli de Pisis, ricostruisce la parabola artistica dell’artista ferrarese e le sue variegate passioni: Leggi tutto “Tra pittura, musica e poesia. Al Museo Ettore Fico l’eclettica avventura artistica di Filippo de Pisis”

Naufragio familiare. “Il padre” di Lavia/Strindberg al Teatro Carignano

«Scritto con un’ascia, non con la penna». Così il drammaturgo svedese Johan August Strindberg definiva Il padre, tragedia scritta nel 1887, un «capolavoro di dura psicologia» secondo l’amico Friedrich Nietzsche. Leggi tutto “Naufragio familiare. “Il padre” di Lavia/Strindberg al Teatro Carignano”

Tra Napoli e Buenos Aires. Girotto, Servillo & Mangalavite al Folkclub

Dopo il fortunato Futbol (2009), lo straordinario, magnetico e versatile trio formato dalla voce di Peppe Servillo, dal sassofono dell’argentino Javier Edgardo Girotto e dal piano di Natalio Luis Mangalavite (anche lui argentino, vive da quasi vent’anni in Europa e ha accompagnato per quasi 15 anni Ornella Vanoni) torna ad esibirsi sul palco del FolkClub, sabato 3 marzo. Leggi tutto “Tra Napoli e Buenos Aires. Girotto, Servillo & Mangalavite al Folkclub”

Le sculture alchemiche di Gilberto Zorio al Castello di Rivoli

«Il filo conduttore è l’energia intesa in senso fisico e in senso mentale. I miei lavori pretendono di essere essi stessi energia perché sono sempre lavori viventi, o sono lavori in azione o lavori futuribili (…). Energia è la possibilità di riempire un vuoto, la possibilità di vuotare un pieno, è la possibilità di pianificare passato, presente, futuro, è la possibilità di rendere operative le funzioni consce ed inconsce del linguaggio». Tra i principali protagonisti dell’Arte Povera, Gilberto Zorio (1944), a partire dalla metà degli anni Sessanta, con il suo linguaggio rivoluzionario e la sua forza sperimentale ha contribuito a cambiare la storia dell’arte. Leggi tutto “Le sculture alchemiche di Gilberto Zorio al Castello di Rivoli”

Finzione, follia, realtà. Al Teatro Carignano Carlo Cecchi è “Enrico IV”

«Il teatro, il teatro nel teatro e il teatro del teatro, sono il vero tema di questo spettacolo»: già due volte Carlo Cecchi, grande interprete e regista geniale, aveva incontrato Pirandello, nel 1976 portando in scena L’Uomo, la bestia e la virtù, quindi nel 2001 con i Sei personaggi in cerca d’autore. Leggi tutto “Finzione, follia, realtà. Al Teatro Carignano Carlo Cecchi è “Enrico IV””

“Vero Amore”. Alla GAM la Pop Art italiana

Prende il titolo da un monocromo giallo di Mario Schifano del 1962, «Vero Amore», la mostra sulla Pop Art Italiana ospitata dalla GAM di Torino fino al 25 febbraio. Una sessantina di opere appartenenti alla collezione del museo, che ricostruiscono l’effervescente stagione della Pop Art in versione italiana, che si sviluppa tra l’inizio degli anni Sessanta e la Biennale di Venezia del 1966, con al centro la Biennale del 1964 che assegnò il Gran Premio a Robert Rauschenberg. Leggi tutto ““Vero Amore”. Alla GAM la Pop Art italiana”

Tragedia di padri e figli. Al Teatro Carignano il “Re Lear” con Ennio Fantastichini

Una “tragedia di padri e figli”, dove i padri fraintendono i figli, i figli tradiscono i padri. Scritta da William Shakespeare tra il 1605 ed il 1606, “Re Lear” è un’opera intrisa da una cieca volontà di potere, tra vanità, adulazioni, perfidie, crudeltà, azioni orribili ed insensate, che però non cancellano la speranza che le nuove generazioni possano riscattare il mondo di corruzione e morte che hanno ereditato dai padri. Leggi tutto “Tragedia di padri e figli. Al Teatro Carignano il “Re Lear” con Ennio Fantastichini”

Tra Bologna e il West. Filippucci, Romanini e Tisselli in mostra alla Little Nemo

Fino al 16 febbraio la Galleria Little Nemo-Spazio Art&Comix, in via Ozanam 7, ospita la mostra «Artisti Bolognesi tra Fumetto e West: Filippucci, Romanini e Tisselli». L’esposizione si chiuderà sabato 17 febbraio con la vendita all’incanto delle opere. Leggi tutto “Tra Bologna e il West. Filippucci, Romanini e Tisselli in mostra alla Little Nemo”

“White noise”. I paesaggi urbani sofferenti ed hardcore di Botto&Bruno

«Calore. Ecco che cosa significano per me le città grosse. Si scende dal treno, si esce dalla stazione e si è presi dalla scalmana. Il calore dell’aria, del traffico, della gente. Il calore del cibo e del sesso. Il calore dei grattacieli. Il calore che esce dalla metropolitana e dalle gallerie. Nelle città grosse ci sono almeno cinque gradi di più. Il calore si leva dai marciapiedi e cala dal cielo inquinato. Gli autobus sbuffano calore». “White noise” (Rumore bianco) è il titolo del romanzo più famoso di di Don DeLillo pubblicato nel 1985, uno dei capisaldi della letteratura americana contemporanea. “White noise” è il titolo della mostra di Botto&Bruno ospitata dalla galleria Alberto Peola fino al 3 febbraio. Leggi tutto ““White noise”. I paesaggi urbani sofferenti ed hardcore di Botto&Bruno”

“L’Illusion Comique”: al Teatro Gobetti il capolavoro barocco di Pierre Corneille

«Parlare de L’Illusion Comique non è impresa facile. Corneille lo definisce uno “strano mostro” per la condensa di generi teatrali in esso contenuti e per la capacità che ha l’opera di sovvertire tutti gli schemi. La cosa che da sempre mi ha affascinato de L’Illusion è il rapporto tra il suo bizzarro rigore formale e la libertà di invenzione che è nascosta tra le sue maglie». Il giovane regista ed attore messinese Fabrizio Falco torna al Teatro Stabile di Torino, e dopo “Galois” di Paolo Giordano e il “Ritratto d’Italia” tratto da Giacomo Leopardi, questa volta porta in scena un capolavoro del teatro barocco, “L’Illusion Comique” di Pierre Corneille, in scena in prima nazionale al Teatro Gobetti fino al 4 febbraio.  Leggi tutto ““L’Illusion Comique”: al Teatro Gobetti il capolavoro barocco di Pierre Corneille”