Al Folk Club musica senza confini: dagli Avion Travel a Lou Marini

Sarà la Piccola Orchestra Avion Travel ad aprire la nuova stagione del Folk Club. Giovedì 2 e venerdì 3 ottobre Peppe Servillo e compagni festeggiano 45 anni di carriera con un doppio concerto che unisce il loro carisma e la loro eleganza a una storia musicale che li ha resi unici, da Sanremo al cinema.

Un cartellone, quello confezionato da Paolo Lucà, che propone un viaggio musicale in territori noti e ignoti, tra folk italiano ed internazionale, canzone d’autore e jazz, sempre all’insegna di quella qualità che fa dell’infernot di via Perrone un luogo speciale e intimo, dove apprezzare gli artisti davvero “a portata di mano”. E con proposte particolarmente raffinate ed intriganti.

Come sicuramente sarà, il 23 ottobre, il concerto che vede protagonista il talento cristallino della pianista e cantante tedesca Olivia Trummer, che con Makar Novikov e Amir Bresler costruisce ponti tra jazz, canzone e melodia. Il giorno dopo (24 ottobre), per il primo appuntamento della storica rassegna Buscadero Nights, sarà la volta del country “New Wave Western” di Sam Outlaw con la sua band acustica, arricchito dall’apertura della straordinaria songwriter dell’Alabama Hannah Aldridge.

Uno dei momenti centrali della XXXVII stagione arriva sabato 25 ottobre, con l’attesissimo ritorno al FolkClub di Marc Ribot. Unica data italiana, il concerto vedrà il chitarrista newyorkese presentare Map of a Blue City, il nuovo album nato da un percorso trentennale: un lavoro in cui tradizioni diverse – dal roots al free jazz, dalla bossa nova al noise – collidono con la sua voce intensa, per un’esperienza che è già stata definita “una Lectio Magistralis”. Venerdì 31 ottobre sarà il turno degli Huun-Huur-Tu, l’ensemble della Repubblica di Tuva che ha reso celebre nel mondo il canto difonico, trasformando antiche tradizioni in affascinanti paesaggi sonori.

L’8 novembre tre straordinari musicisti danno vita a L’Antidote, un progetto che oppone la bellezza alla durezza del presente: maestro iraniano dello zarb e delle percussioni persiane, appassionato tanto di jazz quanto delle sonorità mediterranee, Bijan Chemirani fonde la sua scienza del ritmo con quella del violoncellista albanese Redi Hasa – noto per aver contribuito alla rinascita della musica tradizionale dell’Italia meridionale, ma anche per le collaborazioni con Maria Mazzotta, Ludovico Einaudi e Robert Plant – e con il libanese Rami Khalifé, fantastico pianista libanese di formazione classica, affermato come uno dei compositori più influenti del XXI secolo, che mescola con maestria classica ed elettronica sui tasti del suo pianoforte.

Sabato 29 novembre il primo appuntamento della rassegna RadioLondra, diretta da Enzo Zirilli: Vibessence, ovvero vibrafono di Thomas Dobler insieme a tre giganti del jazz italiano ed europeo, Furio Di Castri, Dado Moroni ed Enzo Zirilli. Dicembre proporrà un viaggio nel Greenwich Village degli anni ’60: il 5 dicembre il chitarrista, cantante e narratore statunitense Elijah Wald porta in scena, accompagnato da Alex ‘Kid’ Gariazzo alla chitarra e voce, Marco ‘Benz’ Gentile al violino e mandolino e Pietro Brunello chitarra e voce, A Complete Unknown, un omaggio a Bob Dylan arricchito dai racconti e dalle canzoni che hanno fatto la storia. Il 13 dicembre torna da Brooklyn sul palco della sua città natale Erene Mastrangeli, “la Joni Mitchell italiana”, che presenta l’ultimo disco Loveshine in un concerto che si annuncia intimo e ricco di emozione.

Nella seconda parte della stagione (le date saranno annunciate a dicembre) sono attesi, tra gli altri, il ritorno della straordinaria cantante e virtuosa musicista Rhiannon Giddens, in coppia con l’alchimista musicale Francesco Turrisi (due concerti all’inizio di febbraio), quindi, ancora a febbraio Layla McCalla e per concludere a maggio con Lou Marini.

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Emanuele Rebuffini