Familink Travel, il nuovo modo di viaggiare in famiglia.

familink travelI primi giorni di vero sole hanno fatto riaccendere a tutti la voglia di vacanza. Bisogna però fare anche i conti con il clima ormai consolidato di austerity e cintole tirate che ha limitato le possibilità a molti; tuttavia la crisi ha stimolato l’immaginazione e l’entusiasmo di tanti altri. È questo il caso di Riccardo Urbani e Diletta Tomei che, riprendendo una fortunata idea di viaggio condiviso, l’ormai celebre Couchsurfing, hanno creato Familink Travel, la prima comunità online dedicata allo scambio di ospitalità e ad altre forme di condivisione tra famiglie di tutto il mondo.
Per spiegare la missione di questo progetto ambizioso ed originale userò la loro stessa presentazione: “Immagina di viaggiare con la tua famiglia nel posto dei tuoi sogni. Immagina che a farti da guida sia qualcuno del posto, non una guida turistica, ma una famiglia come la tua. Immagina qualcuno con cui condividere una passione, un interesse, delle esigenze, che ti faccia sentire ovunque come fossi a casa. Se riesci ad immaginare una cosa così, Familink Travel è la community che fa per te!”
Di fatto Familink, nato nel settembre 2012, si propone come punto di contatto tra famiglie di tutto il mondo che offrono e ricevono ospitalità nelle proprie abitazioni, in modo libero e gratuito, per rendere la vacanza di tutta la famiglia qualcosa di più autentico, intimo e condiviso.
La registrazione alla community, per conoscere e mettersi in contatto con gli altri membri e per venire a conoscenza delle iniziative in corso prevede la quota simbolica di 1 euro. È prevista anche la partecipazione come support guide, per chi non può mettere a disposizione la propria casa ma vuole fornire consigli e supporto a coloro che raggiungono la sua città. Il concetto di “famiglia” Familink è ovviamente da intendersi nella sua accezione più estesa e moderna, arrivando fino ai cosiddetti single di ritorno.
Condivisione, risparmio, viaggio e ospitalità. Quattro buoni motivi per non rinunciare alle vacanze anche dopo la spending review