Re-framing home movies / Residenze in archivio è un percorso di formazione e produzione riservato a giovani artisti e filmmaker under 35 e finalizzato alla creazione di tre nuove opere filmiche interamente realizzate a partire da materiali d’archivio amatoriali.
Il progetto, sostenuto attraverso il bando S’Illumina SIAE/MIBAC, è promosso da Archivio Cinescatti / Lab80 (Bergamo), Cineteca Sarda / Società Umanitaria (Cagliari) e Archivio Superottimisti / Associazione Museo Nazionale del Cinema (Torino) e prevede la rielaborazione di film di famiglia messi a disposizione dalle tre strutture. Un giacimento di film di origine privata, girati in pellicola nei formati 9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super8 tra gli anni ’20 e gli anni ’90 del Novecento da cineamatori e cineamatrici che hanno impugnato la cinepresa e documentato il loro quotidiano nel corso del secolo.
I partecipanti, attraverso masterclass con esperti internazionali, momenti di workshop e un periodo di residenza in archivio, avranno la possibilità di riflettere sulle caratteristiche specifiche di queste immagini private e sulle diverse modalità di rielaborazione per produrre nuove opere filmiche che ne forniscano una lettura originale e creativa.
Il percorso di formazione
I partecipanti seguiranno un percorso formativo orientato a produrre una riflessione critica sulle questioni cruciali poste dal riutilizzo di materiale filmico d’archivio e dal riuso di film di famiglia in particolare. Senza porre limiti alla creatività degli autori contemporanei e all’originalità del riutilizzo dei materiali, prima di iniziare la fase di produzione verranno evidenziati i diversi livelli su cui è necessario riflettere – culturale, archivistico, storico, etico ed estetico – al fine di includere queste immagini in una nuova opera.
A questo proposito il progetto prevede una serie di incontri, che includono masterclass con artisti, filmmaker e studiosi di fama internazionale e worskhop tecnici e di sviluppo creativo, in cui mettere a fuoco le criticità e mettere a punto le strategie di intervento, analisi e rielaborazione. In seguito è previsto un periodo di residenza in cui i partecipanti avranno la possibilità di immergersi nel materiale filmico di uno dei tre archivi, con l’assistenza degli archivisti che li conservano e ne garantiscono la contestualizzazione e l’accesso. Al termine della residenza saranno elaborati i progetti produttivi che i partecipanti realizzeranno nel corso di 4 mesi.
Il risultato sarà un’opera divisa in 3 capitoli, distinti e integrati, che verrà presentata durante un evento pubblico e potrà poi essere diffusa all’interno di festival, rassegne, convegni e altre occasioni pubbliche.
Le modalità di partecipazione e selezione
Il bando di partecipazione è aperto a giovani artisti e filmmaker under 35 e prevede la selezione di 3 candidati, ognuno dei quali lavorerà a stretto contatto con uno degli archivi promotori del progetto.
Per partecipare alla selezione si prega di inviare entro il 26 maggio 2017 una e-mail a [email protected] allegando il proprio CV, una lettera di motivazione e un eventuale portfolio di lavori già realizzati. Per la partecipazione è indispensabile una buona conoscenza dell’inglese. Alla fase di preselezione seguirà un colloquio individuale e la selezione finale sarà annunciata entro il 5 giugno 2017.
Le fasi del progetto
Il progetto prevede 3 sessioni intensive di due giorni che si svolgeranno nel mese di giugno, nelle tre sedi di Bergamo, Torino e Cagliari. È richiesta la presenza a tutte e 3 le sessioni.
La residenza, della durata di una settimana, si svolgerà nel mese di luglio. Ogni partecipante sarà ospitato in uno dei tre archivi al fine di visionare e individuare le collezioni filmiche sulle quali lavorare. Tutte le spese di viaggio, vitto e alloggio per la partecipazione alle sessioni e alla settimana di residenza sono a carico del progetto.
A partire dalle suggestioni emerse dalla visione del materiale, ai partecipanti sarà richiesto di sviluppare un’idea progettuale che dovrà essere realizzata entro la fine del mese di novembre. Ogni partecipante sarà seguito da un tutor che lo supporterà dal punto di vista creativo, tecnico e archivistico. Le opere saranno presentate entro la prima metà di dicembre in un evento pubblico in una delle sedi del progetto.