Il ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini, nel tentativo di trovare una soluzione per salvare Cinecittà, ha tirato fuori ieri una dichiarazione che è impossibile lasciar passare senza ribattere.
“In Italia abbiamo un bellissimo museo del cinema a Torino ma è un museo che parla del cinema di tutto il mondo, dai fratelli Lumière a oggi. Credo ci sia invece bisogno di un luogo attrattivo anche per i giovani, in cui si racconta la meravigliosa storia del cinema italiano. E un museo nazionale del cinema italiano non può che essere a Cinecittà, luogo dove il nostro cinema è nato. È un progetto su cui stiamo lavorando, costruendo il più possibile livelli di integrazione tra le diverse istituzioni”.
La dichiarazione contiene, com’è evidente, un clamoroso errore storico (che un ministro non dovvrebbe commettere) ed un errore diciamo propositivo (che parimenti è grave per un ministro della cultura).
L’errore storico è naturalmente quello sulla nascita del cinema italiano. Che come è noto a tutti, ma meno al ministro, è nato a Torino alla fine del 1800 e non a Roma. Cinecittà è nata nel 1937, quando a Torino c’era ormai una storia più che abbondante, con centinaia di film realizzati, decine di studi di produzione aperti e centinaia di persone impiegate in quella che era una vera e propria industria cinematografica. Nel 1914, per dirne una, venne realizzato a Torino Cabiria di Giovanni Pastrone, quello che è universalmente riconosciuto come il primo colossal della storia del cinema mondiale. Leggi tutto “Caro Franceschini, il cinema è nato a Torino! #SaveMNC”