Il Cineteatro Baretti di Torino torna anche quest’anno a ‘fare rivivere il Cinema nascosto’ con la IX edizione della rassegna permanente PORTOFRANCO, il cinema invisibile che, dall’11 ottobre al 20 dicembre, propone il primo ciclo di proiezioni d’essai con 10 film di fiction caratterizzati da argomenti sociali, politici e di impegno, trascurati dai circuiti ufficiali della grande distribuzione e, pertanto, invisibili.
In questo primo ciclo di PORTOFRANCO – prodotto culturale consolidato della proposta culturale dell’Associazione Baretti – tra le proiezioni in calendario, rideremo in compagnia dei tre arzilli ottantenni, protagonisti del film di apertura “Cinque tequila” di Jack Zagha Kababie (11 ottobre | replica 15 ottobre), un esilarante road movie tutto messicano, dove i tre caballeros âgé si trovano alle prese con rocambolesche avventure tra i ranch di centro America per esaudire l’ultimo desiderio di uno di loro e ridare, così, smalto e brio alle loro vite; proseguiremo con “Siamo giovani. Siano forti” del giovane regista tedesco di origine afghana Burhan Qurbani (18 ottobre | replica 22 ottobre), in collaborazione con il Goethe-Institut di Torino, il racconto delle 24 ore che portarono alla notte del 24 agosto 1992 a Rostock, quella che passò alla storia come “La notte del fuoco” quando un gruppo di giovani neo-nazisti, con il sostegno di migliaia di cittadini assediò e diede alle fiamme un edificio nel quale risiedeva una piccola comunità di richiedenti asilo vietnamiti. Il film affronta la vicenda storica da tre prospettive: quella dello stato, quella degli aggressori e quella degli aggrediti, rappresentati rispettivamente da Martin, Stefan e Lien; con “Quelques heures de printemps” di Stéphane Brizé (8 novembre | replica 12 novembre), in collaborazione con Alliance française di Torino, assisteremo ad un family drama con il protagonista Alain, un eccezionale Vincent Lindon, che cerca di districarsi nelle trame del complesso rapporto con la madre malata per vedere se sono finalmente capaci di avvicinarsi e fare un passo l’uno verso l’altra; di forte passione e umanità è ricco “Any Day Now” di Travis Fine (15 novembre | replica 19 novembre) la pellicola made in Usa che ci accompagna nello struggente rapporto tra due padri gay e un figlio acquisito con sindrome di Down nella vita quotidiana e nelle difficoltà per ottenere l’affidamento famigliare, con una gentilezza di sguardo che crea un’immediata empatia con il pubblico; tristemente attuale è la storia di “Tangerines” di Zaza Urushadze (13 dicembre | replica 17 dicembre) in cui Ivo e Marcus, due estoni stanziali reduci dal conflitto del 1991 tra la Georgia e la Repubblica separatista di Adcasia, si trovano a soccorrere e condividere la loro quotidianità con due miliziani feriti dello schieramento opposto. Un racconto che supera i confini della guerra e parla di solidarietà e speranza.
Il cartellone totale dei tre cicli di proiezioni di PORTOFRANCO si compone di trenta film – 10 a ciclo – da ottobre a dicembre, da gennaio a marzo e da marzo a maggio.
La nona edizione di PORTOFRANCO conferma la proiezione dei film tutti i martedì sera alle ore 21.00 e la replica il sabato pomeriggio alle ore 18.00 e rinnova la collaborazione con Unicredit Group Cineforum Circolo Torino, il Goethe-Institut di Torino, l’Alliance Française di Torino e l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza Onlus e contempla, tra gli altri, film non distribuiti in Italia e provenienti dai paesi di lingua tedesca e francese con sottotitoli.
Tutti i martedì sera nel foyer del cinema, il pubblico sarà accolto dai ragazzi dell’Associazione DOWN! e, su offerta libera, sarà possibile gustare un buon caffè nell’attesa dell’inizio della proiezione. Con questa piccola iniziativa, il Cineteatro Baretti sostiene l’associazione DOWN! che si compone di un gruppo di genitori, tecnici e volontari che opera a Torino e provincia a favore delle persone con Sindrome di Down e patologie genetiche che comportano un deficit cognitivo, promuovendo ed organizzando attività allo sviluppo delle potenzialità dei ragazzi e ad un miglioramento della loro qualità di vita.