Un ciclo di proiezioni aperte a tutti, con audio descrizione per ciechi e sottotitoli per sordi, Più Cinema Per Tutti è un progetto sviluppato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2016 di Open – Progetti innovativi di Audience Engagement, e coordinato da Rosa Canosa, che prevede la resa accessibile per persone con deficit della vista o dell’udito di undici film, per un totale di diciotto proiezioni aperte a tutti, con audio descrizione e sottotitoli.
Quattordici di queste proiezioni si terranno nell’ambito dell’omaggio dedicato dal Museo Nazionale del Cinema al regista e attore Carlo Verdone; sette dei nove film di Verdone in programma saranno accessibili anche a spettatori ciechi, ipovedenti, sordi o ipoudenti tramite audio descrizione e sottotitoli. L’audio descrizione sarà disponibile tramite l’app MovieReading e i sottotitoli saranno a schermo, favorendo così, peraltro, la fruizione del film da parte del pubblico di origine straniera. Altri quattro film saranno resi accessibili e proiettati con le stesse modalità, quindi con audio descrizione su app e sottotitoli a schermo, nell’arco del 2018, dopo essere stati scelti con la partecipazione del pubblico, che potrà esprimere le proprie preferenze attraverso un sondaggio nei giorni della rassegna. Queste quattro proiezioni saranno organizzate in collaborazione con la piattaforma Movieday.
La prima parte della programmazione di Più Cinema Per Tutti, che si terrà per la sua prima edizione dal 2 all’11 ottobre al Cinema Massimo di Torino, prevede dunque la resa accessibile dei più bei film di Carlo Verdone attraverso proiezioni che non intendono essere eventi speciali e “dedicati”, bensì parte integrante della normale programmazione delle sale e rivolte ad un pubblico misto.
Carlo Verdone sarà presente a Torino per l’apertura della rassegna e incontrerà il pubblico nella serata inaugurale di lunedì 2 ottobre al Cinema Massimo per presentare Borotalco (Italia, 1981, 127’), terzo film del regista e attore romano, un carosello di equivoci dove Sergio (Verdone), imbranato e grigio venditore porta a porta, assume l’identità di un affascinante viveur per far colpo sulla bella Nadia (Eleonora Giorgi).
Tra gli altri film di Verdone in programma a Più Cinema Per Tutti: Perdiamoci di vista (Italia, 1994, 113’) pellicola in equilibrio tra commedia e dramma, con una giovanissima Asia Argento nei panni di una paraplegica e un bugiardo e bonario Verdone alla prese con la ricostruzione della sua vita; L’Amore è eterno finché dura (Italia, 2004, 108’), una malinconica riflessione sulla fragilità delle relazioni sentimentali con le splendide Laura Morante e Tiziana Rocca; Compagni di scuola (Italia, 1988, 118’), film corale supportato da un cast d’eccezione, dove Verdone mette in scena una tipica riunione nostalgica di ex compagni di scuola che si ritrovano a quindici anni di distanza dal diploma; Io e mia sorella (Italia, 1987, 109’), film di svolta nella carriera di Verdone, una commedia di respiro europeo e di dramma famigliare con Ornella Muti nei panni della sorella esuberante e dalla vita complicata che stravolge la quotidianità del fratello, un tranquillo musicista di oboe; Maledetto il giorno che t’ho incontrato (Italia, 1992, 115’), uno sguardo agrodolce sul rapporto tra uomo e donna, una storia d’amicizia e poi d’amore carica di comprensione tra due persone complessate e fragili interpretate da Carlo Verdone e Margherita Buy; Ma che colpa abbiamo noi (Italia, 2002, 120’), commedia esilarante su un gruppo di partecipanti a un gruppo di terapia che si ritrova senza psichiatra e decide di continuare in autogestione.
Dal comunicato:
In Italia sono circa 1.850.000 le persone cieche o ipovedenti e circa 969.000 quelle sorde o ipoudenti – commenta Rosa Canosa, coordinatrice di Più Cinema Per Tutti – Tuttavia gli strumenti come l’audio descrizione e i sottotitoli, che rendono accessibili a queste persone i prodotti audiovisivi, sono ancora poco diffusi, soprattutto in Italia.
Più Cinema Per Tutti è un progetto che non solo vuole contribuire a diffondere l’uso di questi strumenti e la consapevolezza della loro importanza in ampi strati della cittadinanza, ma vuole farlo affiancando a una cultura dell’accessibilità quella di una reale integrazione. Le diciotto proiezioni accessibili organizzate nell’ambito di Più Cinema Per Tutti, infatti, escono dalla logica spesso prevalente dell’evento speciale e dedicato per inserirsi all’interno della regolare programmazione delle sale. Questo fa sì che gli spettatori ciechi, ipovedenti, sordi o ipoudenti possano ritrovarsi fisicamente nella stessa sala con spettatori che non hanno deficit della vista o dell’udito, condividere con loro la stessa proiezione e scambiare commenti sul film a fine proiezione, se ne hanno voglia. L’esperienza della proiezione accessibile recupera così anche un valore ricreativo e di socialità, a fianco di quello più propriamente culturale.
Questo è lo spirito che ci aspettiamo di trovare durante il ciclo di proiezioni dedicate ai più bei film di Carlo Verdone, un autore del cinema italiano molto amato e capace di attivare gruppi di fan, alcuni provenienti anche da altre città d’Italia, entusiasti di poterlo incontrare e di poterne rivedere i film culto in una delle sale cinematografiche più prestigiose di Torino.
Dal 2006 l’Associazione Museo Nazionale del Cinema – aggiunge Vittorio Sclaverani, presidente dell’AMNC – ha rinnovato la sua base sociale arricchendo le proprie attività e i contesti d’intervento dando sempre più attenzione ai progetti culturali d’inclusione sociale a partire da cinemAutismo. Negli ultimi mesi, l’AMNC ha vinto tre bandi nazionali molto importanti che testimoniano le progettualità in cui crediamo di più: attraverso Funder 35 promosso dalla Fondazione Cariplo stiamo sviluppando l’Archivio Superottimisti perseguendo la mission originaria di valorizzare il patrimonio audiovisivo del territorio grazie al recupero dei film di famiglia in formato ridotto. Grazie a Sillumina Periferie urbane della Siae stiamo realizzando ‘LiberAzioni. Festival delle arti dentro e fuori il carcere’ nel quartiere delle Vallette di Torino, mentre con Open della Compagnia di San Paolo stiamo per partire con ‘Più Cinema Per Tutti’ grazie alla preziosa condivisione progettuale con il Museo Nazionale del Cinema e con dieci associazioni. ‘LiberAzioni’ e ‘Più Cinema Per Tutti’ hanno una forte vocazione a cercare di intercettare nuovi pubblici e stimolare una cultura d’inclusione.
Continua Matteo Bagnasco, Responsabile dell’Area Innovazione culturale di Compagnia di San Paolo: Questo progetto è stato selezionato tra i 175 pervenuti alla Compagnia di San Paolo per l’edizione 2016 del bando Open dedicato a iniziative che sperimentino nuove forme di partecipazione alla cultura. Una parte di esse sono dedicate al lavoro di inclusione di cittadini che non partecipano alla vita culturale o lo fanno poco per motivi differenti a seconda delle diverse tipologie. Il progetto “Più Cinema Per Tutti” si avvale delle tecnologie per permettere a chi è portatore di alcune forme di disabilità sensoriale di andare al cinema a spettacoli ordinari, aperti a tutti ma predisposti perché siano facilmente fruibili anche da chi ha alcune difficoltà. Speriamo sia un’occasione per sensibilizzare produttori, distributori e sale in questo senso.
Da molti anni il nostro museo si è proposto al pubblico come spazio aperto, accessibile a tutti e inclusivo dove il patrimonio è messo a disposizione della collettività perché vi si riconosca e ne diventi partecipe, per garantire il diritto di tutti alla cultura – sottolinea Donata Pesenti Campagnoni, direttore pro tempore del Museo Nazionale del Cinema – L’accessibilità e l’inclusione sono pertanto due missioni fondamentali che indirizzano il nostro ricco programma di attività . Mi piace ricordare tra gli altri il progetto ‘Un museo per tutti, un museo per te’, realizzato alla Mole Antonelliana per rispondere alle esigenze non di un pubblico indifferenziato ma di pubblici diversi, dalle caratteristiche e dai bisogni specifici; un progetto fondato su un allestimento multisensoriale, cresciuto negli anni anche grazie alla collaborazione con le diverse associazioni per la disabilità sensoriale che operano sul territorio. Oggi il Museo è un luogo che accoglie e coinvolge gli spettatori perché consente loro di guardare, toccare e ascoltare ciò che incontrano lungo il percorso e di vivere così una personale esperienza di conoscenza.