Ricevo e pubblico lo scarno comunicato del Museo Nazionale del Cinema che annuncia la chiusura del buco di Barberiana memoria e la ripartenza:
Il Collegio dei Fondatori del Museo Nazionale del Cinema, unitamente al Comitato di Gestione, esprime piena soddisfazione sui positivi risultati del bilancio consuntivo 2017, che chiude con un avanzo di circa 180.000 euro, permettendo la copertura del disavanzo dell’esercizio precedente.
Il Collegio dei Fondatori prende inoltre atto che è stato individuato un percorso corretto per proseguire proficuamente le attività del Museo in attesa della nomina del Direttore.
In pratica il buco che secondo i detrattori di Alberto Barbera era di un milione di euro, a seconda dei comunicati si è prima ridotto a 247 mila euro, poi a consuntivo 2016 era diventato di 181 mila euro e infine viene ora certificato che in soli tre mesi di lavoro del nuovo comitato di gestione e della presidente Laura Milani, è stato cancellato.
Delle due l’una: o il comitato di gestione ha fatto un miracolo oppure il buco per colpa del quale è stato cacciato Barbera non era poi tanto catastrofico.
A questo punto non ci sono più scuse e il Museo del Cinema può ricominciare a correre… sempre che riesca prima o poi ad avere un direttore.