Riprende con la proiezione del film “La Sapienza” di Eugène Green, il progetto del Piccolo Cinema iniziato a Maggio – promosso da Film Commission Torino Piemonte (FCTP) – dal titolo “ I giovedì del Piccolo Cinema alla Film Commission”, ciclo d’incontri e proiezioni per raccontare al grande pubblico i mestieri del cinema.
Durante la serata saranno presenti Alessandro Borrelli (produttore); Stefano Ruggeri (aiuto regia); Giorgio Barullo (scenografo); Paolo Nanni (attrezzista); Federico Mazzola (organizzatore).
Obiettivo dell’Associazione Culturale Antiloco – che organizza le attività al Piccolo Cinema presso la storica sede di Via Cavagnolo 7 – è quello di trasferire la stessa esperienza e sensibilità maturata nella periferia nord di Torino al centro della città, nel cuore pulsante dell’attività produttiva cinematografica torinese, ovvero presso la sede di Film Commission Torino Piemonte.
La rassegna infatti proseguirà alla sala Movie di Via Cagliari 42 – Torino e con appuntamento settimanale (ogni giovedì alle ore 21.00) presenterà una selezione di progetti realizzati con il sostegno di FCTP: ogni appuntamento offrirà la possibilità di visionare prodotti di generi differenti (lungometraggi, documentari, serie Tv) e di incontrare e dialogare con i professionisti del cinema (regista, produttore, location manager, fonico, direttore della fotografia, scenografo), al fine di approfondire i vari aspetti della produzione cinematografica.
Gli incontri – a ingresso gratuito – si propongono di ricreare la stessa atmosfera che contraddistingue positivamente il Piccolo Cinema, basata cioè su una forte partecipazione del pubblico, in una dimensione il più possibile circolare e non gerarchica, capace di affrontare tematiche sociali e culturali con tono competente, appassionato e divertente.
Gli appuntamenti al Piccolo Cinema proseguiranno ogni martedì dal 2 ottobre in Via Cavagnolo 7 con i consueti Tricicli, Dis-corsi che questo mese prevedono diverse collaborazioni con altre rassegne locali. Non mancheranno gli appuntamenti mensili con la Domenica di Mutuo soccorso cinematografico in cui il Piccolo Cinema accoglie un momento di discussione e riflessione intorno a idee di film o produzioni in corso di lavorazione. Il film d’apertura sarà “De cierta manera” di Sara Gómez per il Triciclo La ira y la utopia.
Il programma di Settembre al Movie di Via Cagliari 40/E
Giovedi 20 settembre: La Sapienza, di Eugène Green, Francia/Italia, 2014, 105′
Alexandre, architetto parigino di fama, e la moglie Aliénor, con cui la relazione si va sfilacciando, compiono un viaggio in Italia per studiare le opere di Borromini. A Stresa incontrano una coppia di giovani fratelli che li spingerà a rimettersi in gioco. Le relazioni umane, il rapporto tra arte e vita, passato e presente, osservate attraverso l’espediente della separazione e la lente deformante dell’arte.
In presenza di Alessandro Borrelli (produttore); Stefano Ruggeri (aiuto regia); Giorgio Barullo (scenografo); Paolo Nanni (attrezzista); Federico Mazzola (organizzatore)
Giovedì 27 settembre: In un posto bellissimo, di Giorgia Cecere, Italia, 2015, 99′
Una vita semplice che scorre serena, in una placida provincia perbene. Ma per la protagonista, Lucia, iniziano a incrinarsi alcune certezze… Intraprende così un percorso di riscoperta e riappropriazione di sé e della propria autenticità.
In presenza di Giorgia Cecere (regista e sceneggiatrice)
Il programma di Ottobre al Piccolo Cinema di Via Cavagnolo 7 (il martedì dalle 21.30); al Movie di Via Cagliari 40/E (il giovedì dalle 21)
Martedì 2 ottobre: De cierta manera, di Sara Gómez, Cuba, 1974, 78′
Il primo film cubano diretto da una regista donna. Sara Goméz riflette sulla società cubana durante la Rivoluzione, raccontando come gli atteggiamenti radicati nella cultura cubana sulle questioni della razza, delle classi sociali e dei rapporti di genere siano la vera minaccia per una società fondata sull’equità.
Triciclo “La ira y la utopia”
Giovedì 4 ottobre: Sorriso Amaro, di Matteo Bellizzi, Italia, 2001, 54′
Cinquant’anni dopo il capolavoro neorealista Riso Amaro, un giovane regista porta “le ragazze” di allora nelle stesse risaie vercellesi dove ogni primavera venivano ingaggiate come lavoratrici. I racconti delle mondine ci offrono un confronto tra la realtà ricostruita dalla memoria personale e quella tramandata nell’immaginario dalla sua rappresentazione in un film di successo.
In presenza di Matteo Bellizzi
Martedì 9 ottobre: Totò a colori, di Steno, Italia, 1952, 95′
Primo film girato completamente a colori nella storia del cinema italiano, è un’antologia dei più noti sketch di rivista del grande comico, come il comizio del gangster italoamericano impedito dalla banda del paese o il camuffamento di Totò da burattino. Con la penna di Age e Scarpelli alla sceneggiatura.
Triciclo “VHS”, in collaborazione “Concentrica – spettacoli in orbita”
Giovedi 11 ottobre: Scemi di guerra, di E. Verra, Italia, 2008, 48′
Nel centenario della Prima Guerra Mondiale, a 40 anni dalla Legge Basaglia, questo film è una rara occasione per comprendere e riflettere su entrambe le questioni, grazie al racconto della Grande Guerra da una prospettiva unica: quella della patologia psichica di cui soffrirono tanti soldati che ne vissero l’orrore.
In presenza di E. Verra
Domenica 14 ottobre: Matti da Slegare, di M. Bellocchio, S. Agosti, S. Rulli, S. Petraglia, Italia, 1975, 140′
ore 18.00 al Piccolo Cinema in Via Cavagnolo 7
Girato all’interno dell’ospedale psichiatrico di Colorno (Parma), il film rifiuta un ruolo puramente documentaristico, per farsi intervento diretto sulla realtà politica e sociale dell’emarginazione. Spostando l’attenzione al di fuori della teorica «specialistica», ci immerge nella realtà umana del «matto» e nel mondo che gli sta attorno, che lo esclude o lo sfrutta, lo studia o ipocritamente lo commisera.
Con aperitivo, in collaborazione con Robe da Matti – Settimana della Salute Mentale
Martedì 16 ottobre: Scoprendo Forrester, di Gus Van Sant, USA, 2000, 136′
Jamal, studente del Bronx con una grande passione per la letteratura e talento nel basket, incontra William Forrester, anziano scrittore che, dopo aver vinto un Premio Pulitzer, vive recluso nel suo appartamento di New York. Jamal, che sogna di diventare scrittore, lascia un quaderno con i suoi scritti in casa di Forrester dando il via a una vicenda che cambierà la vita di entrambe.
Triciclo “GVS” (Gus Van Sant), in collaborazione con “Concentrica – spettacoli in orbita”
Giovedi 18 ottobre: Des etoiles, di Dyana Gaye, Italia/Francia/Senegal, 2013, 90′
Tra Torino, Dakar e New York, i destini di Sophie, Abdoulaye e Thierno si incrociano, restituendo un drammatico ritratto della loro condizione di esiliati. E’ la storia di una rete di affetti che la regista franco-senegalese Dyana Gaye, al suo primo lungometraggio, tesse con gentile realismo e femminile caparbietà. Senza mai indulgere nel pittoresco, la regista ci racconta storie semplici e comuni, condividendo con noi la speranza in un mondo migliore.
In presenza di D. Gaye (regista e sceneggiatrice) e Enrica Capra (produttrice esecutiva)
Martedì 23 ottobre: Tabù, di Friedrich Wilhelm Murnau, USA, 1931, 87′
Musicato dal vivo da Supershock
Prima assoluta della nuova sonorizzazione dei Supershock, Tabù è un capolavoro della storia del cinema. Murnau, giunto alla fama di celebrità internazionale, decide di realizzare un prodotto lontano dalle imposizioni hollywoodiane. Divo egli stesso, usa il suo potere per portare sullo schermo gli antidivi per eccellenza: gli abitanti di un’isola tropicale trasformata in un set cinematografico.
Triciclo “New Music/Old Movies”, in collaborazione con “Concentrica – spettacoli in orbita”
Giovedi 25 ottobre: Un mondo nuovo, di Alberto Negrin, Italia, 2014, 100′
Nel 1941, nella piccola isola di Ventotene, un gruppo di giovani lì confinati dal regime fascista, elabora un’utopia: l’idea di un’Europa libera, in pace e democratica, unita in uno stato federale. I protagonisti sono perseguitati dal regime, ma eretici rispetto ai partiti e alle ideologie del resto del fronte antifascista. Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirshmann e Ada Rossi nei giorni bui del trionfo del nazifascismo scrivono in segreto un libricino che ancora oggi è la pietra miliare per la costruzione dell’Europa unita: Il Manifesto di Ventotene.
In presenza di Andrea Grasselli (aiuto operatore); Cristina Vecchio (location manager)
Venerdì 26 ottobre: Dis-corso: Fare cinema in tempi difficili, con il regista Ziad Kalthoum
dalle ore 15 .00 alle 18.00 al Piccolo Cinema in Via Cavagnolo 7
Vincitore del Best Film Award a Visions du Réel 2017 con Taste of Cement, film-saggio sugli operai siriani immigrati in Libano per ricostruire Beirut, Ziad Kalthoum, nato ad Homs nel 1981, si occupa di minoranze e realtà negate (il suo primo film fu proibito dalle autorità siriane perché aveva per protagoniste un gruppo di donne curde). Nel 2013 diserta dal servizio militare, esperienza da cui trae il suo secondo film, e ripara a Beirut, dove vive.
In collaborazione con Crocevia di Sguardi
Domenica 28 ottobre: mutuo soccorso: Ines e Rafik, di Federico Francioni
dalle ore 17.30 alle 20.00 al Piccolo Cinema in Via Cavagnolo 7
A Parigi, in cerca di storie, il regista scrive un messaggio su un gruppo Facebook di giovani italiani che vivono in Francia. Nel giro di pochi minuti riceve risposte inaspettate: tutti nomi arabi, poco più che adolescenti, ed impazienti di raccontare la loro vita all’estero, orgogliosi di essere italiani.
Martedì 30 ottobre: il cinema di Federico Francioni
Tomba del tuffatore, di F. Francioni e Y. Cheng, Italia, 2015, 30′
La tomba del tuffatore è un manufatto dell’arte funeraria della Magna Grecia, rinvenuto nelle vicinanze di Paestum nel 1968. Idealmente partono da qui la rovina del presente e le vestigia di un passato irriconoscibile (e mai conosciuto) che sono al centro del viaggio materico e ipnotico verso cui ci guidano gli autori.
The first shot, di F. Francioni e Y. Cheng, Italia, 2017, 75′
Tre esistenze distanti e differenti colte nella stessa tensione: la ricerca della propria identità e del senso dello stare in un presente in continua trasformazione, quello di una Cina eternamente post-rivoluzionaria e sperduta.
Triciclo “Incontri d’autore”