Come al solito al TGLFF non può mancare la commedia, ed è il turno di Fourth Man Out. Andrew Nackman ci racconta la vicenda di un gruppo di quattro amici di 24 anni, cazzari come sono i gruppi di amici (maschi) a 24 anni.
Uno di questi decide che è arrivato il momento di fare outing e dire agli amici che è omosessuale. Superato lo scoglio di “come dirlo”, tutto il film si gioca sulla reazione degli amici. Cosa cambierà nella loro vita? Potranno ancora passare serate a giocare a poker, guardare l’hockey in tv e fare volgari battute omofobe?
Situazioni divertenti, battute spesso centrate, si gioca sui rapporti, sull’amicizia, sulla giovane età. Si ride e si riflette. Anche perchè poi c’è da affrontare (tutti insieme, e non è fortuna che capita a molti gay quando si dichiarano) la comunità e soprattutto la famiglia di lui, che non sa nulla.
Non mancano i momenti di imbarazzo, l’inevitabile confusione sul rapporto tra i due amici più amici. Ma quando il gruppo comincia ad aiutare l’amico “nuovo” a cercare un fidanzato, allora si ride di gusto.