Cinema a Palazzo – il programma

Non so cosa ne pensate voi, ma personalmente ho sempre amato quelle piccole rassegne estive che proiettano film nei punti verdi torinesi… con una particolare predilezione per quelle organizzate all’interno dei cortili dei palazzi del centro di Torino.

Negli anni se ne sono susseguite diverse con temi tra i più vari e da quattro anni anche la Regione ne organizza una in collaborazione con Aiace Torino.

Si chiama Cinema a Palazzo ed il nome aulico è comprensibile se si pensa che il palazzo in questione è Palazzo Lascaris.

A sentire il presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo

Nell’ambito dell’ampia mutazione culturale che ha percorso l’ultimo decennio, il cinema ha affrontato – talvolta ironicamente e in modo leggero – l’analisi di vizi e virtù, di sogni e realtà in una prospettiva interdisciplinare, coinvolgendo cultura, letteratura, storia e politica.

E quindi questi aspetti dovrebbero rispecchiare i film scelti per questa edizione di Cinema a Palazzo, che prenderà il via il 15 giugno.

Leggi tutto “Cinema a Palazzo – il programma”

Up (stairs): una notte sui tetti

Da un paio di anni l’associazione Franti – Nisi Masa Italia organizza una curiosa iniziativa che risponde al nome altrettanto curioso di Up (stairs): una notte sui tetti.

In pratica ci si arrampica su alcuni dei tetti più rappresentativi di Torino e lì si assiste a proiezioni cinematografiche o spettacoli musicali.
Un modo interessante per prendere posssesso della città da una prospettiva diversa da quella solita.

Questo particolare festival parte il 3 giugno (mischiandosi con CinemAmbiente e sul tetto dell’Environment Park) e si srotola pian piano fino a metà settembre.
I film proiettati sono tutti mai distribuiti in Italia e questo da ulteriore interesse all’iniziativa.

Trovate il programma qui e i film qui.

Ci si vede sui tetti di Torino.

Da Kabul a Torino… nello specifico San Salvario

Interessante iniziativa dell’associazione i313 che unisce cinema e cultura moderna, diciamo conoscenza della storia attuale.

Si chiama Da Kabul a Torino ed è un progetto legato al Festival CINEMAinSTRADA.
L’appuntamento è dal 1 al 4 giugno nella location splendida della Casa del Quartiere (che ha ospitato QP in occasione della diretta delle elezioni 2011) e nella Libreria Trebisonda.

Questa la spiegazione del progetto

“Da Kabul a Torino” nasce da una riflessione maturata nell’estate 2009 con i registi e attori afghani Soheila Javaheri e Razi Mohebi in seguito al successo della serata sul cinema afghano organizzata nell’ambito della VI edizione del Festival CinemaINstrada.
La curiosità e la sensibilità del numeroso pubblico presente hanno ispirato i due registi sul fatto che le piazze di CinemaINstrada potessero essere il luogo adatto per tentare un percorso più approfondito, volto a colmare il vuoto di informazione “corretta”, verso il delicato tema della guerra in Afghanistan.
Per affrontare queste difficili tematiche l’Associazione i313 ed i due registi afghani hanno scelto di intraprendere un viaggio artistico e culturale che coinvolge non solo l’Afghanistan, ma anche l’Iran e l’Iraq, paesi vicini che vivono una situazione di grave conflitto e spesso alla ribalta delle cronache mondiali.

Gli obiettivi di questo progetto speciale consistono nel contribuire a diffondere una cultura di pace e di protezione dei diritti umani, nel promuovere la diffusione di un’informazione non filtrata sui paesi in guerra attraverso artisti provenienti dagli stessi paesi, nel creare nuovi spunti di dibattito e incontro intorno a questi temi in luoghi e con linguaggio accessibili a tutti e promuovere una “conoscenza emozionale” di altre culture avulsa da pregiudizi.

Per il programma, in particolar modo per i 4 film proiettati vi rimando al sito ufficiale.

Si parla di Tax Credit

Mercoledì 25 giornata intera dedicata al Tax Credit.
Il tema è di grande interesse e se potete vi invito ad andarlo al seguire (l’appuntamento è al Cineporto, via Cagliari 42).

Organizzano Antenna MEDIA Torino e APRODOC in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte.
L’obiettivo è cercare di saperne di più sul TAX CREDIT INTERNO, dalla legge alla compilazione della richiesta per poter usufruire del credito d’imposta. Sarà inoltre illustrato ai produttori presenti, il meccanismo del TAX CREDIT ESTERNO di cui possono beneficiare gli investitori esterni non appartenenti al settore cineaudiovisivo.

Leggi tutto “Si parla di Tax Credit”

Festa per i dieci anni della Film Commission

E così sono passati dieci anni da quando un manipolo di volenterosi ebbe l’ide di mettere insieme (e far funzionare) la Film Commission Torino Piemonte.

La Film Commission torinese è senza dubbio quella che meglio funziona nel panorama italiano ed è continuamente presa ad esempio dal resto della penisola.
Ed è anche innegabile che sia il motivo principale perchè a Torino si girano (ormai da qualche anno) un numero di produzioni (lunghi, corti, fiction, serie, pubblicità) superiore per numero anche a quelle che si girano a Roma.
Insomma la Film Commission è uno degli artefici principali che hanno (ri)portato Torino ad essere città del cinema.

Attenzione perchè il titolo non è solo onorifico, se è vero che la ricaduta sul territorio in questi dieci anni si aggira sui 290 milioni di euro… no, non avete letto male!
Nelle 383 produzioni realizzate sono stati utilizzati 5.826 tecnici (spesso romani), 2.099 attori (raramente torinesi, ma non vuol dire) e 101.371 comparse (queste tutte locali).
Insomma, quando si riuscirà a convincere le produzioni ad utilizzare anche i tecnici locali avremo fatto bingo!

Leggi tutto “Festa per i dieci anni della Film Commission”

No Business? No Movie

Il post che leggerete qui sotto (e che parte subito sotto l’immagine) è stato scritto da Rocco Riccio, che ha partecipato all’incontro di cui sotto e mi ha chiesto di pubblicare alcune sue riflessioni.
Siccome lo stimo, lo faccio volentieri.

Il testo è un po’ lungo… mettetevi comodi!

Il cinema dei fasti, si sa, è andato. Forse non è mai esistito, o forse, si usano parole troppo grosse per definire le epoche in cui viviamo. Ebbene. Qualunque cosa si pensi sullo stato del cinema, sul cinema italiano, sulla cultura italiana, ecc, ecc, il sistema cinema, e soprattutto Torino, anzi, la Film Commission Torino-Piemonte, assieme a Film Investimenti Piemonte (FIP) e in collaborazione con FinPiemonte e Confindustria ce l’hanno messa tutta per dimostrare come il cinema, il sistema cinema, l’industria cinema, e i vari attori coinvolti nella realizzazione e nella diffusione di un film, quali società di produzione, fondi di sostegno pubblici, investitori privati, distributori, banche, microcrediti, possano ancora vantare una vitalità eccezionale, e un vantaggio economico per chi investe sul cinema.

E’ frutto del workshop New Business? Show Business, svoltosi Martedì 19 Aprile presso il CinePorto, in via Cagliari. C’erano le istituzioni, locali e nazionali, c’erano i rappresentanti di banche, c’erano i produttori e le produzioni italiane, c’era una platea “ingiaccata” e interessata. Perché si parlava di soldi e nella fattispecie, senza inalberarsi in economicismi complessi, di un esperimento, unico in Europa, della cosiddetta “tax credit” esterna, sul modello di sostegno per lo sport che vige dagli anni 60. Trattasi di associazione di partecipazione finanziaria ad un progetto filmico da parte di aziende che decidono di investire dei soldi, fino ad un limite di 2,5 milioni di euro, e fino al 49% del budget del film. Principale discriminante: non far parte del cinema. I film si aprono dunque, al di là dei famosi Product Placement, a veri e propri finanziamenti da parte di privati che in cambio di una spartizione di utili successivi del film, investono di capitale utile e fondamentale per la realizzazione del film.
E’ stato il caso dell’ultimo film di Paolo Sorrentino, This must be a place, in concorso al prossimo Festival di Cannes, che ha visto la partecipazione del microcredito Intesa Sanpaolo, oltre che a produzionissime come Medusa, Lucky Red e Indigo Film. E’ il caso di alcuni film di prossima produzione, che in questa sede, si aprivano al mercato degli investitori piemontesi.

Leggi tutto “No Business? No Movie”

L’eroe dei due mondi per i bambini

Come sapete sono tantissime le attività legate ad Esperienza 150 che riguardano il cinema.
Alcune di queste sono espressamente dedicate ai bambini.

In particolare sabato e domenica prossima i bambini con le loro famiglie potranno conoscere la figura di Garibaldi grazie ad AiaceSottodiciotto Film Festival.

Il mezzo che avvicinerà due mondi così lontani sarà invece L’eroe dei due mondi, splendido cartone animato di Guido Manuli del 1994.
Ma alle OGR non ci sarà solo modo di guardare la proiezione del film, l’evento prevede un percorso decisamente più articolato.

Qui di seguito il comunicato per capirci qualcosa in più.

Aiace e Sottodiciotto Filmfestival partecipano a Esperienza Italia 150° che, puntando sui giovani, protagonisti del futuro del Paese, offre loro un ricco programma di iniziative speciali all’interno del calendario quotidiano di attività ospitate nell’apposita area di duemila metri quadrati denominata Spazio Scuole alle OGR-Officine Grandi Riparazioni.
In quest’ambito, Aiace e Sottodiciotto propongono una serie di laboratori studiati ad hoc sul Risorgimento nel cinema italiano, rivolti, oltre che alle scuole, anche alle famiglie (sabato 9 aprile alle ore 14 e alle 15.30, e domenica 10 aprile alle ore 11, alle 14 e alle 15.30), e in specifico ai più piccoli che potranno avvicinarsi in modo divertente alla figura e alle imprese di uno dei principali protagonisti dell’Unità d’Italia, Garibaldi, attraverso il film d’animazione L’eroe dei due mondi di Guido Manuli.

Programma:
laboratorio per le famiglie
L’eroe dei due mondi. Garibaldi visto attraverso gli occhi dei bambini
Il laboratorio consente ai bambini di avvicinarsi in modo divertente alla figura e alle imprese di uno dei principali protagonisti dell’Unità d’Italia. Durante l’incontro si proporranno e si commenteranno, coinvolgendo i bambini, alcuni dei brani più significativi del film d’animazione L’eroe dei due mondi di Guido Manuli (Italia 1994). I partecipanti all’attività rivivranno le emozioni provate da Piccolo, il protagonista del film, nel conoscere personalmente Giuseppe Garibaldi.

Per orari e modalità di partecipazione conviene rifarsi al sito dell’Aiace.

John McCracken sulle strade della California

Poi non venite a dirmi che a Torino la cultura non riesce a fare sistema.
Dovrebbe farlo di più, può darsi, ma che proprio non ci riesca mi sembra una balla bella e buona (cacofonico ma efficace!).

Al Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli c’è in queste settimane una bella personale di John McCracken, artista californiano che ha portato il minimalismo alle sue espressioni più estreme.
La manica lunga del Castello è in questi giorni piena di blocchi di legno, lastre, colonne, forma molto minime, molto pulite ed essenziali.

Può piacere o meno (a me piace) ma non è questo il punto.

Il punto è che in contemporane al cinema Massimo (la sala del Museo Nazionale del Cinema) c’è una interessante rassegna che risponde al nome affascinante di Sulle strade della California.
L’obiettivo è di mostrare prodotti filmici che servano a comprendere meglio quel territorio, la sua gente ma soprattutto i suoi spazi ed il pensiero che si muove su quelle strade.
Il tutto per poter comprendere meglio l’arte di McCracken.

La rassegna (1-13 aprile) prevede dieci titoli di notevole spessore.
Si va dai conosciutissimi Il laureato di Mike Nichols, Pulp Fiction di Quentin Tarantino, Somewhere di Sofia Coppola ad alcuni gioiellini come Vivere e morire a Los Angeles di Bill Friedkin, Breezy di Clint Eastwood e The brown bunny di Vincent Gallo.
Ma forse le cose più interessanti sono quelle meno conosciute, in particolare una serie di docu-film come The cool school di Morgan Neville che racconta la scena artistica di LA negli anni 50 e 60, oppure When You’re strange, in cui Tom Di Cillo racconta l’intera parabola dei Doors.
E molto mi stuzzica anche Night tide di Curtis Harrington che non conosco ed è presentato come un piccolo horror sulle mutazioni.

Trovate comunque il programma completo sul numero di aprile de La rivista del cinema.

Notte tricolore cinematografica

Mi rendo conto che inaugurare un blog che parla di cinema a Torino nella settimana che prevede l’inizio dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia è un vantaggio non indifferente per il bloggante.

E peraltro mi impone di cominciare col raccontarvi quali sono gli appuntamenti legati al cinema durante la notte tricolore tra mercoledì e giovedì.

Mentre la città sarà invasa di gente pronta a passare da un concerto ad una mostra ad uno spettacolo teatrale, gli amanti del cinema possono dedicarsi alla loro passione.

La mole sarà inevitabilmente simbolo della serata visto che si accenderà di un collare tricolore visibile da ogni angolo della città.
Ma se fuori dalla costruzione Antonelliana ci sarà il simbolo, dentro ci sarà la sostanza.
Infatti è partita da qualche giorno la mostra Noi credevamo. Il Risorgimento secondo Martone, curata direttamente da Alberto Barbera. Mostra che non espone foto di scena ma direttamente fotogrammi del film, perchè al centro della questione viene messa la storia d’Italia e non il film.

Anche al Cinema Massimo la nottata sarà dedicata all’unità.
Si parte con La lunga calza verde, un curioso cartoon del 1961 firmato da Roberto Gavioli su soggetto di Cesare Zavattini. Il film, che racconta il Risorgimento, venne realizzato proprio in occasione del centenario dell’unità.
E subito dopo Ma che storia di Gianfranco Pennone. Documentario presentato a Venezia quest’anno e che racconta la storia dell’unità (il tema della serata è quello… che volete!) con un montaggio di materiali dell’Archivio Storico Luce.
Entrambi gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

Quindi se durante la nottata di veglia volete dedicare qualche ora al cinema potete rimanere nel cuore della città e non allontanarvi per nulla dal centro della festa.