Una delle regine di Netflix madrina di “Cinema a Palazzo”. E’ Alice Pagani, amatissima protagonista della serie “Baby” su Netflix, dove interpreta il personaggio di Ludovica, premiata con il Ciak d’oro come migliore attrice esordiente proprio per questa interpretazione e per il film “Loro” di Paolo Sorrentino, il volto chiamato a salire sul palco del cortile d’onore di Palazzo Reale la sera di venerdì 12 luglio (inizio ore 22, apertura cassa dalle 21).
Distretto Cinema, che organizza da otto anni la rassegna, ha infatti giocato alle contaminazioni: «Spesso di parla di Netflix e di queste nuove piattaforme come nemiche delle sale e dei film: noi abbiamo voluto farli incontrare» afferma Fulvio Paganin, il direttore artistico di “Cinema a Palazzo”. Tanto più alla luce del fatto che Pagani, classe 1998, originaria di Ascoli Piceno ma ora residente a Roma, ha dichiarato di ispirarsi a una grande attrice italiana, Monica Vitti, ed è reduce dall’aver girato un film con due icone, come Jophn Travolta e Morgan Freeman (titolo del lungometraggio: “The poison rose”). Aggiunge Paganin:«Alessia rappresenta il futuro del prodotto cinematografico, la cui fruizione di qualità si sposta in altri luoghi che non siano la sala cinematografica. Eppure il cinema classico e il nuovo modo di fare, e di guardare, il cinema credo possano coesistere e con questa arena cerchiamo di dimostrarlo».
Dopo il saluto della madrina Alice Pagani, è prevista la presentazione del restauro, curato dalla Warner, di “Via col vento”. L’occasione per festeggiare gli 80 anni di questo film amatissimo. Proiettato in anteprima ad Atlata il 15 dicembre 1939, fu accolto positivamente dalla critica che ne apprezzò soprattutto il cast. Nel 1940 vinse 10 Premi Oscar (all’epoca un record), tra gli altri per miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura non originale, miglior attrice (Leigh) e miglior attrice non protagonista (Hattie McDaniel, prima afroamericana a vincere un Oscar). Fu immensamente popolare anche tra il pubblico, rimanendo il lungometraggio col maggiore incasso nella storia del cinema per oltre un quarto di secolo: se adattato all’inflazione monetaria, mantiene tale record ancora oggi. Fu poi riedito periodicamente per tutto il secolo, divenendo radicato nella cultura popolare. Oggi è considerato uno dei migliori titoli di sempre: è stato inserito nella top ten della lista AFI’s 100 Years… 100 Movies dell’American Film Institute e nel 1989 la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti l’ha selezionato per la conservazione nel National Film Registry.