In occasione del 40° anniversario dalla realizzazione e uscita in sala del film, Rai Teche ha recuperato e digitalizzato la pellicola originale di LA RAGAZZA DI VIA MILLELIRE (Italia, 1980, 110’) di Gianni Serra che sarà proiettata lunedì 26 ottobre alle ore 21.00 al Cinema Massimo MNC di Torino, in una speciale serata del ciclo GLOCAL DAY ideato da Piemonte Movie, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte. Sarà, inoltre, trasmesso domenica 14 novembre in seconda serata su Rai Storia.
Il film ebbe, tra i delegati alla produzione Rai, Sergio Ariotti e Bruno Gambarotta e fu presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 1980. Suscitò disapprovazione tra i consiglieri comunali allora all’opposizione a Torino, che criticarono il sindaco del capoluogo piemontese, Diego Novelli, per aver collaborato con il regista di una pellicola che, a loro dire, screditava la città. Non piacque neanche ai rappresentanti dei comitati di quartiere della zona di via Artom, nella quale la storia è ambientata, che raccolsero quasi cinquecento firme affinché l’opera non venisse immessa nei circuiti cinematografico e televisivo.
Ospiti in sala per ripercorrere le fasi di realizzazione e la reazione che la pellicola suscitò in città ci saranno Mia Santanera (Aiuto regista), Sergio Ariotti (delegato di produzione Rai), Diego Novelli (ex sindaco) e Stefano Francia Di Celle (direttore Torino Film Festival).
Protagonista del film Elisabetta “Betty” Pellegrino, tredicenne figlia di immigrati dal meridione, che vive alla periferia Sud di Torino con alle spalle una famiglia incapace di accudirla. A lei cerca di badare Verdiana, una delle responsabili di un centro d’incontro del quartiere, che tenta ripetutamente di inserirla in una struttura d’accoglienza, ma invano. Betty scappa ogni volta, ritornando alle sue frequentazioni: una piccola banda di delinquenti, che vuole spingerla a prostituirsi e alla quale lei consegna una coetanea da avviare al marciapiede, e un ragazzo della sua zona, che la dà “in pasto” alla violenza sessuale di alcuni suoi amici. Il film ha ispirato uno spettacolo teatrale, Senza fissa dimora.