Primavera di bellezza – Piccolo festival resistente è un festival di dieci giorni che si terrà dal 21 al 30 aprile negli spazi di Comala, in corso Ferrucci 65 a Torino e, in parte, in forma itinerante in diverse aree della Circoscrizione 3: una delle zone della città più significative per la storia della Resistenza torinese e sede di una delle basi più attive dei GAP. La manifestazione alternerà momenti musicali – con la partecipazione dei gruppi e delle/degli artist* che hanno collaborato alla realizzazione del disco collettivo 43/23, prodotto da Comala per celebrare l’ottantesimo anniversario dell’inizio della Resistenza – incontri con studios* e attivist*, proiezioni di documentari e film della storia del cinema.
L’evento inaugurale vedrà la posa della targa commemorativa per il partigiano Giovanni Martinetti, divelta nel corso dell’ultimo anno, mentre nelle giornate successive sono previsti dei focus sulla Resistenza in città e in quartiere, sull’attualizzazione dei valori e dei temi sviluppati dalla lotta partigiana e sull’uso politico della storia. Una parte della rassegna, inoltre, sarà idealmente dedicata alla figura di Italo Calvino, di cui ricorre, quest’anno, il centenario della nascita.
Il festival è organizzato dalle associazioni Comala e Zoe – ex caserma Lamarmora in collaborazione con le associazioni Eufemia, Tilt Music e Border Radio, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, la Fondazione Merz, l’Associazione Zampanò, la libreria Belgravia, l’ASD Cit Turin, l’A.N.P.I. provinciale di Torino e la sezione Dante Di Nanni dell’A.N.P.I. di Torino.
In particolare l’Associazione Museo Nazionale del Cinema segnala quattro proiezioni cinematografiche:
Martedì 25 aprile ore 20,30
Area pedonale di Via Dante Di Nanni, Torino, ingresso libero
Roma città aperta di Roberto Rossellini (Italia 1945, 100′)
La proiezione sarà introdotta da Jazz per la Resistenza, Emanuele Francesconi Quartet.
Una magistrale rievocazione dell’occupazione nazista della capitale, realizzata a distanza di pochi mesi dagli eventi e con pochi mezzi. Il film simbolo di una nazione, del suo popolo, dei suoi valori, simbolo della Resistenza e di una nuova Italia che nasceva dal dolore della guerra. A distanza di quasi ottant’anni, il capolavoro neorealista di Rossellini – “Cercavo di cogliere le cose nella loro essenza. Nient’altro” – rimane un riferimento imprescindibile della cultura italiana: il film che ha rivelato al mondo il nostro cinema e la figura di Anna Magnani. Il film sarà proiettato nella versione restaurata in alta qualità (4K) dalla Cineteca di Bologna a partire dal negativo originale.
Mercoledì 26 aprile ore 21,00
Fondazione Merz, Via Limone 24, Torino, ingresso libero
I nostri anni di Daniele Gaglianone (Italia 2000, 90′)
Alberto e Natalino sono due vecchi che, durante la guerra, hanno condiviso l’esperienza partigiana sulle montagne piemontesi. Con loro era anche Silurino, caduto vittima delle brigate nere. Natalino vive ancora in montagna, in un antico borgo disabitato, mentre Alberto, rimasto vedovo, trascorre l’estate in un pensionato dove fa amicizia con Umberto, un anziano costretto sulla sedia a rotelle. A poco a poco le memorie del passato riaffiorano in tutta la loro drammaticità. «Per uomini come Alberto non sono passati nemmeno due minuti da certi episodi e allora il tempo diviene una trappola, un gioco crudele dove il passato non passa e la memoria si trasforma in ossessione» (Daniele Gaglianone). La proiezione verrà preceduta da un dialogo tra il regista e lo storico Carlo Greppi. A seguire Q&A.
Giovedì 27 aprile ore 21,00
Comala, C.so Ferrucci 65/A, Torino, ingresso libero
Materiale Resistente di Davide Ferrario e Guido Chiesa (Italia 1995, 80′)
In occasione del cinquantesimo anniversario della Liberazione, su iniziativa del Consorzio Produttori Indipendenti, diciotto tra i più importanti gruppi del rock italiano (tra gli altri i Mau Mau, Yo Yo Mundi, Modena City Ramblers, Lou Dalfin, Marlene Kuntz e Africa Unite) incisero un disco intitolato Materiale Resistente 1945-1995. Per l’uscita del CD venne organizzato un concerto il 25 aprile 1995 a Correggio, provincia di Reggio Emilia. In questa occasione venne girato il film, frutto della collaborazione di teste, storie e ispirazioni diverse, ma inevitabilmente legate da un sentimento comune: l’antifascismo. Un film su un sentimento fatto di idee, passioni ed esperienze talvolta contraddittorie. Prima e dopo la proiezione concerto degli Achtung Banditen. Interviene il regista Davide Ferrario, Presidente onorario dell’AMNC. Nel corso della serata sarà possibile ricevere in dono il preziosissimo DVD del film in cambio di una simbolica offerta alla campagna di crowdfunding Tessiamo LiberAzioni.
Venerdì 28 aprile ore 21,00
Comala, C.so Ferrucci 65/A, Torino, ingresso libero
Libere di Rossella Schillaci (Italia 2017, 76′)
Attraverso uno straordinario montaggio dei materiali d’archivio e gli estratti delle interviste di venti partigiane, realizzate negli ultimi quarant’anni dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (ANCR), la realtà fondata da Paolo Gobetti, e da altri istituti di ricerca, emerge una nuova visione del periodo della Resistenza e del primo dopoguerra in cui viene raccontata la lotta ed emancipazione delle donne italiane antifasciste. Interviene la regista Rossella Schillaci. Prima e dopo la proiezione concerto delle Primule Rosse.
“Non abbiate paura, non vi faccio ritardare il pranzo, parlerò tre minuti. Avrei voluto che in questo studio storico del CLN si parlasse un momentino dei Gruppi di Difesa della Donna. E debbo confessare che quando sono venuta qui a parlare, ero seccata, perché dico: ma, proprio io devo venire a parlare delle donne? Tutti gli uomini che hanno parlato prima, forse pensano che parlare delle donne non sia virile? Allora, vorrei, io vorrei, che qualche giovane studente, senza distinzione di sesso, non facciamo discriminazioni, volesse fare oggetto di studio quello che è stato il movimento femminile durante la Resistenza, dall’8 settembre al 25 aprile, per arrivare poi a vedere quella che è stata l’azione delle donne uscite dai Gruppi di Difesa e dai CLN, nelle varie Amministrazioni o nelle posizioni di Governo o di Amministrazione che hanno avuto poi allora”.
Inizia così l’intervento brevissimo dell’unica donna partigiana che fu chiamata a parlare durante il convegno del Comitato di Liberazione Nazionale tenutosi nel 1965 a Torino, Ada Gobetti. La registrazione di questo intervento è stata ritrovata negli archivi dell’ANCR e pone prima di tutto una richiesta: quella di fare luce su quanto le donne hanno saputo fare organizzandosi autonomamente durante la Resistenza. È una richiesta tutt’ora attuale: nonostante siano trascorsi più di 70 anni, occorre più che mai raccontare la Resistenza dal punto di vista delle donne, senza retorica e senza censure. Ho deciso di accogliere questo invito e di realizzare un film documentario che parli dell’azione delle donne, prestando particolare attenzione alla loro partecipazione politica e sottolineando come il periodo della Resistenza sia stato in realtà il primo momento di risveglio del movimento femminile.