Ritratti di Cinema. La sala, il lavoro, il pubblico è una mostra fotografica nata per ritrarre le comunità cinematografiche e coloro che continuano a vivere e promuovere la settima arte nelle sale piemontesi, ideata e curata da Alessandro Gaido, con le fotografie di Diego Dominici.
Le fotografie che compongono la mostra sono state realizzate durante l’edizione 2019 di Movie Tellers – Narrazioni cinematografiche, rassegna organizzata dall’Associazione Piemonte Movie che mette in relazione le sale cinematografiche locali con film realizzati sul territorio.
Dopo 3 edizioni che hanno toccato 36 sale del Piemonte in 94 appuntamenti portando 36 film tra lungometraggi, documentari e cortometraggi accompagnati dagli autori e da molti altri professionisti che li hanno realizzati, la rassegna e tutti i soggetti coinvolti trovano in questa mostra un riconoscimento e un modo per resistere.
Il risultato sono 54 scatti di diversi formati che mostrano 27 cinema in attività su tutte le province del Piemonte, che oggi più che mai è necessario tutelare. Luoghi, in particolare quelli nei piccoli centri, che già prima della crisi pandemica faticavano a presidiare culturalmente i territori in cui sorgono e che questa situazione imprevedibile mette ulteriormente a rischio.
L’esposizione, visitabile gratuitamente dal 20 ottobre al 15 novembre al Polo del ‘900 (Corso Valdocco 4/A, Torino) si snoda in 3 ambienti che accolgono 3 macro-temi toccati dalle fotografie: la sala, il lavoro e il pubblico. Una parete è una carrellata di “polaroid”, create graficamente da Diego Dominici con tutti i volti di gestori e proprietari, le attrezzature, gli oggetti e le curiosità colti dal suo obiettivo.
Lungo le pareti scorrono poi 3 frammenti di testi tratti da scritti di Bruce Springsteen, Beppe Fenoglio e Cesare Pavese, abituali frequentatori di sale cinematografiche, divoratori di immagini in movimento e creatori di emozioni letterarie.
La saletta proiezione completa il percorso con un focus sulle tante sale della città di Torino, attive e non, raccontate in Manuale di Storie dei cinema (Italia, 2019, 20’) di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli. Il cortometraggio ha vinto la seconda edizione del contest per lo scouting di giovani talenti cinematografici Torino Factory, grazie al quale il progetto del film è stato sviluppato e realizzato con il supporto di professionisti esperti durante i laboratori produttivi di Torino Factory. Inoltre il percorso di questo progetto è proseguito ulteriormente e proprio in questi giorni si sta concludendo la produzione della versione lungometraggio, prodotta da Rossofuoco e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e del Museo Nazionale del Cinema.
«Con l’amico e fotografo Diego Dominici abbiamo attraversato una lunga serie di 27 dissolvenze incrociate. I cinema che abbiamo visitato, le loro storie, le persone che li gestiscono, il pubblico che li frequenta sono vivi, esistono e mutano verso il futuro ma allo stesso tempo sono il passato, trasudano ricordi, emozioni, esperienze. Sono l’emblema dell’arte più moderna, vecchia di 125 anni ma pronta a rinascere come e dove meno te l’aspetti.». Alessandro Gaido, presidente dell’Associazione Piemonte Movie e curatore di Ritratti di Cinema.
«Al Polo del ‘900, ospitiamo molte iniziative che affidano al linguaggio cinematografico il compito di comunicare storie, fatti e valori. La collaborazione con Piemonte Movie e Torino Città del Cinema 2020 è il risultato di una visione comune che qui intende analizzare il cinema nella sua duplice dimensione di luogo di fruizione e di spazio di lavoro. La mostra Ritratti di cinema si colloca in questo scenario mostrandoci i volti, i luoghi e i backstage che rendono possibile la settima arte. Siamo lieti di accoglierla al Polo del ‘900 e presentarla al nostro pubblico.». Alessandro Bollo, direttore Fondazione Polo del ‘900
L’organizzazione della mostra è a cura dell’Associazione Piemonte Movie, con la collaborazione del Polo del ‘900, dell’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, della Film Commission Torino Piemonte, di Agis-Anec Piemonte e Valle d’Aosta e realizzata in occasione di Torino Città del Cinema 2020.