Gamberale verso l’aeroporto di Caselle con per portare ossigeno alla politica

Linkiesta dedica un articolo preciso e dettagliato alla situazione della vendita delle azioni Sagatda parte del Comune di Torino

Chissà se il 13 dicembre prossimo, festività di Santa Lucia, regalerà un po’ di luce al Comune di Torino, sommerso da 4,5 miliardi di debiti e a rischio di sforare il patto di stabilità. Quel giorno infatti scadrà il nuovo bando (è il terzo) indetto da Palazzo Civico per la vendita del 28% di Sagat, la società che gestisce l’aeroporto di Caselle. La giunta Fassino ha giudicato irricevibili le offerte presentate la scorsa settimana da Sintonia, la holding della famiglia Benetton che è anche il secondo azionista (24%) dello scalo, e dal fondo F2i partecipato dalla Cassa depositi e prestiti e dalle principali banche italiane e guidato da Vito Gamberale. Troppo pochi, nel caso di Sintonia, i 29 milioni messi sul tavolo rispetto alla base d’asta. Troppe, d’altro canto, le pretese sugli assetti di governo avanzate da Gamberale, che da un alto ha offerto 36,4 milioni (più altri 5 al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo) ma chiede ampie prerogative gestionali e un patto parasociale con il Comune, che rimarrà socio di maggioranza. Leggi tutto “Gamberale verso l’aeroporto di Caselle con per portare ossigeno alla politica”

Caselle: nuovo calo dei passeggeri a ottobre -10%

Dopo il primo calo dell’ 8% a settembre, anche a ottobre i passeggeri dell’aeroporto di Caselle hanno avuto un calo addirittura superiore pari al 10%.  Si è passati dai 3.210.500 passeggeri del 2009 ai 3.560.169 (+10,3%) del 2010, ai 3.710.485 (+4,2%) del 2011. Nel 2012 si può prevedere un traffico di circa 3,5 milioni di passeggeri.

Per Fly Torino l’aeroporto di Caselle è stato condannato dalla politica a ruolo di scalo regionale

L’associazione Fly Torino, lancia un grido d’allarme per l’aeroporto torinese: “L’aeroporto di Caselle è stato condannato dalla politica al ruolo di scalo regionale, non più in grado di soddisfare appieno nemmeno le esigenze dei viaggiatori business”.  Fly Torino cita i dati di Assaeroporti: “Caselle a luglio ha avuto una flessione di passeggeri del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2011 e nei primi sette mesi dell’anno solo gennaio ha fatto registrare un saldo positivo, uno striminzito +0,1%”. Per l’associazione la prospettive a fine anno “è quella di una posizione ancora più marginale, logica conseguenza della politica di stasi che ha caratterizzato gli ultimi anni”, più determinante, secondo Fly Torino anche “dei fattori esogeni, come il fallimento di Windjet. Leggi tutto “Per Fly Torino l’aeroporto di Caselle è stato condannato dalla politica a ruolo di scalo regionale”

Nel piano del Governo per gli aeroporti italiani Caselle è un uno scalo strategico, Levaldigi ha un futuro incerto

Repubblica ha anticipato il piano del Governo per per la chiusura e razionalizzazione degli aeroporti allo studio del ministro Passera  che potrebbe essere presentato già al Consiglio dei ministri del prossimo venerdì. Si tratta di un progetto complesso,  finalizzato a razionalizzare la gestione degli scali italiani. Anzitutto, si prevede di passare dagli attuali 60 a un massimo di 40 aeroporti italiani, ma l’obiettivo ultimo sarebbe di arrivare a 33. Gli scali minori sarebbero in gran parte venduti, dismessi, La gestione degli scali passerà agli enti locali, come Regioni e Comuni, sempre che essi abbiano la possibilità finanziaria di coprire i costi. Se non saranno coperti i costi, infatti, non arriveranno più gli aiuti dello stato e se gli enti locali vorranno mantenere gli scali attivi comunque, dovranno trovare nel  proprio bilancio le risorse finanziarie. Il piano pubblicato da Repubblica parla di tre scali internazionali: Fiumicino, Malpensa e Venezia, 13 aeroporti strategici e 8 aeroporti primari. Leggi tutto “Nel piano del Governo per gli aeroporti italiani Caselle è un uno scalo strategico, Levaldigi ha un futuro incerto”

Finisce male la speranza di avere una base Ryanair a Caselle

E’ sfumata l’ipotesi di realizzare una base Ryanair nell’aeroporto di Torino-Caselle. Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino dopo essersi incontrate  non hanno  trovato un’intesa sulle risorse da investire per favorire l’insediamento della compagnia low cost irlandese. Il progetto richiederebbe un investimento di circa 50 milioni di eruro in cinque anni di cui la metà pubblici e il resto a carico dei soci della Sagat. Leggi tutto “Finisce male la speranza di avere una base Ryanair a Caselle”

Un bus collega Caselle a Ciriè

Gtt ha istituito un nuovo servizio da  Caselle Aeroporto a Ciriè zona industriale che partirà  mercoledì 2 maggio 2012 con 3+3 corse

da Caselle a Ciriè zona industriale (feriale lunedì – venerdì):
– corsa 3639  – partenza alle ore 5.40;
– corsa 3641  – partenza alle ore 13.35;
– corsa 3643  – partenza alle ore 21.35;
da Ciriè zona industriale a Caselle (feriale lunedì – venerdì):
– corsa 3640  – partenza alle ore 6.15;
– corsa 3642  – partenza alle ore 14.15;
– corsa 3644  – partenza alle ore 22.15.

Volete comprare il 28% di Sagat ? Ci vogliono 70 milioni di euro

Il Comune di Torino vuole vendere le sue quote della Sagat, la società di Gestione del’aeroporto di Caselle, per fare cassa. Per molto tempo si è sussurato di un percorso possibile, oggi se ne sa di più. Il Comune potrebbe vendere fino al 28% delle quote di Sagat per un valore di circa 70 milioni di euro. Gli acquirenti possibili sono Sintonia spa della famiglia Benetton e  il fondo F2i di Vito Gamberale che spera di realizzare una holding aeroportuale del Nord con dentro Torino, Genova, Milano, Bergamo e Verona. Qp ne aveva già parlato qui. Leggi tutto “Volete comprare il 28% di Sagat ? Ci vogliono 70 milioni di euro”

La gestione di Caselle criticata da una mail anonima a tutti i dipendenti

Parte la ribellione a mezzo email dei dipendenti Sagat.  venerdì 20 aprile verso le 20 i dipendenti dell’azienda e una serie di giornalisti e politici hanno ricevuto nelle loro mail aziendali una lunga missiva  da un indirizzo di Gmail che critica diversi aspetti della gestione dell’azienda che pubblichiamo integralmente. Alla mail  l’ufficio stampa Sagat ha risposto in termini stringati e secchi
Venerdì sera sconosciuti hanno attivato privatamente un account di posta elettronica pressogmail.com (il servizio gratuito di posta elettronica di Google) battezzandolo arbitrariamente [email protected] .  Hanno poi utilizzato regolarmente il server di posta di Google per inviare il messaggio in questione agli indirizzi di posta aziendale e non, a loro noti.  Da un punto di vista tecnico non vi sono state apparantemente violazioni della sicurezza aziendale.  La Sagat si riserva comunque approfondimenti su questo tema, mentre trattandosi di una ” lettera ” anonima non ritiene meriti alcun tipo di replica o dibattito.
Si tratta comunque di un sintomo di malessere forte che occorrerà capire quanto diffuso in azienda. comeoccorre capire quanto i citttadini e i viaggiatori possano condividere la ribellione dei dipendenti di Caselle. Ecco la mail:

Chi pensava di lavorare per un’azienda in parte pubblica, e comunque governata da un CDA, ora sa di essersi sbagliato : lavoriamo per un padrone, che fa come gli pare e che non perde occasione per ripeterlo e per dirci che siamo tutti un branco di idioti.

Perché solo dei cretini possono bersi e senza replicare che il costo del personale è cresciuto di oltre 300.000€ GEN-FEB12 su GEN-FEB11 e che questo potrebbe essere il trend a fine anno : c’è stato un rinnovo contrattuale? Abbiamo assunto 120 full time equivalent? Ci hanno aumentato gli stipendi di circa 500€ al mese? Dove sono finiti questi soldi? O dobbiamo tutti partecipare all’impresa, che si ripete uguale ogni anno, di gonfiare vergognosamente il budget del personale per poi raggiungere strepitosi risultati di risparmio e meravigliosi MBO per Responsabile e Direttore del personale.

Solo dei cretini silenziosi, quali noi siamo, possono tacere di fronte ad un’azienda il cui Direttore HR, in carica da oltre dieci anni e in azienda da oltre trenta, nel 2009/2010 aumenta gli importi del premio fedeltà, portandoli da1500-2000-2500€ a 3000-3500-4000€, a dicembre 2011 si intasca il suo premio e a febbraio 2012 scopre improvvisamente che l’esborso per i premi fedeltà nel 2012 sarebbe di circa 190.000€, per salire nel 2015 a 250.000€ : se un qualsiasi manager pubblico o privato, nel proprio budget, fosse così incapace di prevedere e programmare la spesa, sarebbe da cacciare a calci nel sedere.

Ma il sedere dei Dirigenti sta già compiendo un enorme sacrificio risparmiando: vi rendete conto che siederà, per libera scelta, sul sedile di un’auto da soli 2000 cc e massimo 170 cavalli? Auto che potrà comodamente utilizzare quando è a Roma, mentre a Torino si accontenterà di un’altra auto aziendale, oppure potrà lasciarla a moglie e figli, con benzina, manutenzione, pneumatici invernali, danni rimborsati anche se causati, e pratico servizio di riparazione a domicilio. Un’auto così modesta per gente che se fa il Dirigente se l’è ben meritato!

Prova ne siano le straordinarie imprese manageriali già compiute e le idee profondamente innovative per quanto riguarda lo sviluppo e le azioni di risparmio che saranno messe in atto quest’anno:

1.  a Dio piacendo, arriveranno nuovi voli – a Dio spiacendo, i nuovi voli non opereranno su Torino, malgrado l’impegno ormai quinquennale del Direttore Sviluppo Traffico;
2.  quel 1.700.000€ annui che perdiamo a favore dei parcheggi privati fuori dal sedime, lo recupereremo col cartello becero fatto per quegli zotici di passeggeri che non intendono pagare all’aeroporto di Torino quel che pagano a Linate o Fiumicino – strano, vero?
3.  con una brillante rilocazione dei negozi airside, al modico costo di 1.500.000€, la spesa media per passeggero aumenterà esponenzialmente e moltiplicando le giornate di sconto nei negozi airside, ogni lavoratore potrà reinvestire parte del salario in royalties e MBO;
4.  con circa 2.000.000€ ci saranno nuovi uffici sotto la palazzina, ma poichè si è risparmiato, saranno odiati da tutti perchè puzzolenti e rumorosi(vedi airside per intendere)
5.  Cari vecchi lavoratori pieni di immeritati privilegi, ve li ricordate quei giorni di ferie che nel quesito referendario dovevano esservi “restituiti”? Adesso invece il giorno lo abbiamo “risparmiato”;
6.  Sarà svolta solo la formazione obbligatoria per legge o quella finanziata, ma sarà venduta come un grande risultato; non dimentichiamo però che i corsi di inglese sono una liberalità aziendale!
7.  E’ stato affidato un ricco incarico di consulenza sull’IT ad un caro amico ex Alitalia, e verrà affidato alla sua software house i servizi di fornitura che scaturiranno: peccato che identico incarico fosse gia stato affidato in passato senza grossi risultati;
8.  E’ stato assunto un eccezionale Dirigente, pagato e rimborsato ben di più di quell’inetto di Colacito(ex Direttore Operativo di S.H. ma non ex Alitalia), che traghetterà in soli tre anni l’handling all’estinzione, in favore dell’amica cooperativa – e con questo speriamo di aver almeno esaurito i vecchi amici Alitalia.
9.  Altro ricco incarico di sviluppo delle risorse umane, in faccia alle quali abbiamo appena sputato togliendo una liberalità, è stato affidato ad un caro amico e prestigioso docente della Bocconi.

Quindi i Dirigenti, in quanto tali, meritatamente non possono rinunciare al doveroso Team Building tenutosi nel lussuosissimo Hotel 5 stelle Boscareto Resort Spa nelle langhe(pagato coi nostri soldi)mangiando tartufo e bevendo barolo; non possono rinunciare ai 500€ di aumento mensili regalati da Marinò uscente. Ma soprattutto i Dirigenti non possono affatto rinunciare al rimborso dell’affitto, delle bollette, dei biglietti aerei, a risparmiare su tutto, ma proprio tutto, usando risorse aziendali, etc. etc., praticando lo stesso nepotismo di sempre ma travestito da politically correct.

E non dimentichiamoci il Presidente che in cinque anni, “forse anche troppi”, contro lo strapotere del socio privato non ha mai fatto nulla. Ora ci chiediamo : Ma i nostri azionisti sono a conoscenza di tutto ciò o lo sapranno da questa nostra lettera? Il Comune di Torino, la Provincia e la Regione Piemonte che per fare cassa vendono le aziende partecipate, riducono i servizi essenziali, chiudono o vendono ai privati nidi, materne e ospedali sono totalmente disinformati o fanno finta? Ma è possibile che nessuno si rende conto che l’aeroporto si regge solo grazie a gente come tutti noi che Lavora, anche da più anni, per questa azienda e non dagli amici del gran cianbellano che non fanno proprio nulla? E’ solo l’inizio, ci faremo risentire.
Dipendenti.Sagat


A giugno parte il collegamento Caselle – Lisbona

E’ stato presentato il nuovo collegamento quadri-settimanale che collegherà, a partire dal prossimo 3 giugno, Torino con Lisbona che TAP opererà con Airbus A319. I biglietti sono acquistabili presso tutti gli aeroporti, le agenzie di viaggio e sul sito www.flytap.com. Il servizio prenotazioni passeggeri telefonico di TAP Portugal è attivo tutti i giorni dalle ore 09,00 alle ore 20,00 al numero 02 69682334.