Torino Wireless: i suoi primi cinque anni

Sono stati celebrati i primi 5 anni di Torino Wireless con un evento a cui erano presenti tra gli altri il presidente della Fondazione Torino Wireless, Rodolfo Zich, di fronte a Luigi Nicolais, Ministro dell’Innovazione e della Funzione Pubblica, alla Presidente della Regione Mercedes Bresso, al Sindaco, Sergio Chiamparino e ai rappresentanti di tutte le istituzioni territoriali, Regione, Andrea Bairati, Provincia, Alessandra Speranza, Camera di Commercio, Alessandro Barberis.

Hanno contribuito al dibattito su futuro di Torino Wireless anche Francesco Profumo, Politecnico, Mario Calderini, Finpiemonte, Piero Gastaldo, Compagnia di San Paolo, Marco Mezzalama, Politecnico, Andrea Pininfarina, Confindustria, Alberto Tazzetti, Unione Industriale di Torino.

La Fondazione Torino Wireless entra nel suo quinto anno di attività in compagnia di 182 imprese che hanno usufruito dei servizi di supporto, tecnologici, manageriali e finanziari, attivati dalla Fondazione, in collaborazione con i soci pubblici e privati, per favorire la loro crescita e affermazione sui mercati.

Nei suoi primi 4 anni Torino Wireless ha lavorato per lo sviluppo delle imprese ad alto potenziale muovendosi in più direzioni: collaborazione diretta con start up e PMI, avvio di grandi progetti per imprese già affermate, raccolta e gestione di risorse finanziare pubbliche e private per l’accelerazione di impresa, per il sostegno alla Ricerca e Sviluppo e per la creazione di nuovi brevetti.

Uno dei risultati più sorprendenti è stata la capacità di Torino Wireless di mobilitare risorse finanziarie: oltre 80 milioni di euro nel quadriennio 2003-2006, che diventano 120 milioni nel quinquennio 2003-2007 e con un obiettivo di circa 300 milioni entro il 2012. Fondi resi disponibili da Venture Capital, bandi FAR, bandi su Grandi Progetti e direttamente da Torino Wireless.

Gli atti della giornata 

PMI
Nell’ambito delle PMI, gli esperti di Torino Wireless hanno esaminato a fine 2006 332 piccole imprese e hanno concordato una linea di collaborazione con 182 aziende (per un totale di 514 interventi) che rappresentano 3.198 dipendenti per un fatturato complessivo di 391 milioni di euro. Ad oggi, fra le attività di consulenza e di trasferimento tecnologico, Torino Wireless ha direttamente investito in quest’area 8,3 milioni di euro.
Sono stati creati: 12 fra prototipi e dimostratori, 15 prodotti innovativi pronti per il mercato, 5 trattative commerciali avanzate o concluse, 6 brevetti e sono stati aperti diversi canali per collaborazioni tra PMI e Grandi Aziende.
Ugualmente importanti i processi di clusterizzazione (aggregazione di imprese della stessa filiera e collaborazione per sviluppo di attività e prodotti) avviati sul settore dell’infomobilità (32 aziende operative nel Cluster sugli Intelligent Transport System) e i bandi tematici per favorire la collaborazione tra PMI e grandi imprese.
A conclusione del 2012 Torino Wireless si attende di aver coinvolto nelle attività di Distretto circa 300 imprese, per 7.500 dipendenti con un fatturato di oltre 1.000 milioni di euro. Un fatturato che crescerà in modo più che proporzionale sia per lo sviluppo endogeno delle imprese, sia per un più intenso coinvolgimento delle imprese di medie dimensioni.

Grandi Progetti
Per favorire l’ingresso delle imprese maggiori in nuovi e grandi progetti, Torino Wireless ha creato le pre-condizioni e avviato i processi per cogliere le opportunità di crescita in business emergenti.
Interventi recenti e di grande potenziale strategico hanno riguardato il lancio e il consolidamento della filiera Galileo in Piemonte, a partire dall’alta formazione (Master on Galileo and Related Applications) alla Ricerca (Laboratorio NavSas, gruppo di ricerca congiunto Boella-Politecnico) fino alla acquisizione dell’incarico per la fornitura della Precision Time Facility (stazione di terra del sistema Galileo). A ciò si aggiunge l’azione di sensibilizzazione nei confronti delle PMI, attraverso il bando, erogato direttamente dalla Fondazione, per lo sviluppo di applicazioni e servizi collegati al sistema Galileo (1,5 Milioni di Euro su 5 progetti finanziati).
Utilizzando i fondi regionali Docup sono stati complessivamente attivati finanziamenti per 8,4 milioni di euro per lo sviluppo di tre progetti (valore totale 12,1 milioni di euro): un prodotto per l’assistenza domiciliare agli anziani (l’Orologio Assistivo Dream), un ricevitore multifrequenza del segnale Galileo (Progetto IRGAL), servizi che utilizzano il sistema Galileo per il controllo degli accessi, la gestione delle emergenze e la certificazione del tempo nelle transazioni finanziarie (Progetto GALPMI) .
Grazie alla prima tranche di finanziamento MIUR (fondo FAR), sono partiti tre progetti nell’area dell’infomobilità (MEADOW, OpenGate, CCM) dal valore totale di 10 milioni di euro, che coinvolgono complessivamente 8 PMI e 7 Grandi Imprese impegnate sinergicamente sui progetti. Gli obiettivi per questi macro progetti prevedono per il periodo 2008-2012 interventi a favore delle imprese per 61 milioni di euro e 28 milioni alle strutture di ricerca.

Finanza
La Fondazione ha direttamente favorito la nascita di due fondi di Venture Capital: Piemontech e Innogest Capital, con oltre 60 miliono di capitali raccolti in prevalenza da investitori istituzionali privati. Inoltre, ha promosso la costituzione di un Club degli Investitori.
Club degli investitori, Piemontech e Innogest Capital sono strategicamente posizionati all’inizio della catena del valore del capitale di rischio (angel investing, fino a 200mila euro per investimento, e seed capital, fino a 2 milioni di euro) due segmenti finora praticamente inesistenti in Italia e fondamentali per attrarre capitale di rischio di fondi internazionali di tipo late stage (oltre i 5 milioni di euro).
L’ultima iniziativa nel mercato dei capitali risale a pochi giorni addietro con la creazione del Polo del Venture Capital che raggruppa undici fondi che coprono tutti i segmenti del venture capital (dall’Angel Investing al late stage) e rappresentano complessivamente risorse finanziarie gestite per oltre un miliardo di euro. Nato sotto la regia di Torino Wireless e con la collaborazione del Politecnico di Torino e Finpiemonte, il Polo è costituito da sei fondi italiani (Piemontech, Innogest Capital, Club degli Investitori, Strategia Italia, Eporgen Venture, Principia Fund) e da cinque fondi internazionali (TLcom Capital, Doughty Hanson &co Technology Limited, Intel Capital, 360 Capital Partner, Jupiter Venture). La sede del Polo è la nuova Cittadella Politecnica.
Torino Wireless è quindi riuscita a stabilire un’integrazione del sistema finanziario del Distretto con la partecipazione di Piemontech, Innogest Capital, Club degli Investitori e Polo del Venture Capital.

Proprietà Intellettuale
Torino Wireless ha consolidato il proprio ruolo consulenziale e gestionale anche nel complesso settore della proprietà intelettuale e dei brevetti. A fine 2006 le imprese assistite per la proprietà intellettuale sono 51 con 6 brevetti depositati, mentre i brevetti realizzati con enti pubblici di ricerca sono 43, di cui 35 licenziati a imprese, spin off o fondi internazionali di brevetti.

Un mix di risultati che stanno avvicinando la Fondazione agli obiettivi assegnati:

  • promuovere lo sviluppo di un polo di eccellenza in R&D e alta formazione, con una particolare attenzione allo sviluppo e alla valorizzazione della proprietà intellettuale
  • avviare direttamente iniziative di accelerazione d’impresa volte sia a creare nuove start-up sia a favorire la crescita delle PMI ad alto potenziale innovativo
  • assicurare il sostegno finanziario alle imprese, stimolando capitali sia pubblici sia privati

La Fondazione ha mobilitato in quattro anni nuove risorse, pubbliche e private, per oltre 80 milioni di euro. Obiettivo di 300 milioni entro il 2012. Nell’intero periodo 2003-2012 Torino Wireless stima che i progetti attivati mobiliteranno 333 mililioni di euro (53 milioni di risorse pubbliche su Torino WIreless, 80 milioni di risorse pubbliche aggiuntive, 200 milioni di risorse private fra Venture Capital e cofinanziamenti). Le risorse private sono stimate pari a 1,5 volte quelle pubbliche.