La Cittadella dei geni convince anche la Pirelli

Giovanna Favro su Lastampa.it

Telecom, Magneti Marelli, e due leader nel ramo informatico, Reply e Oracle. Sono fra le aziende che corteggiano il Politecnico per aprire un centro di ricerca nella Cittadella, che già ospiterà nel 2008 General Motors e marchi come Microsoft, Indesit, Jac, Vishay o Metecno. Il rettore Francesco Profumo ne ha parlato ieri all’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo, suggello della sfilza di successi conseguiti in un anno davvero d’oro. Ospite d’onore è stato il ministro dell’Università Fabio Mussi, davanti a un parterre d’eccezione: con Luca Cordero di Montezemolo, volti noti come Giancarlo Caselli, Marcello Maddalena, il sindaco, Mercedes Bresso, e il Nobel Alan Heeger, insignito di una laurea ad honorem. Era in prima fila pure Marco Tronchetti Provera con l’ad di Pirelli Tyre, Francesco Gori: hanno firmato con Profumo un accordo di ricerca quinquennale in vista del nuovo stabilimento Pirelli a Settimo. «Vi investiremo 150 milioni e sarà il più avanzato del mondo – ha detto Tronchetti Provera -. Collaboreremo con l’ateneo su pneumatici intelligenti, sistemi robotizzati e metodi di produzione».

Mussi ha elogiato il Poli, «pezzo forte delle università italiane: ha ad esempio il 10% di studenti stranieri. Sarei già contento se gli altri arrivassero a metà: la media è il 2%». Al rettore che ha chiesto meritocrazia e più risorse, specie ai migliori, ha promesso «una svolta: oltre all’agenzia di valutazione, 630 milioni in più per gli atenei quest’anno, 1,2 miliardi in 3 anni, e il 5% del Ffo (350 milioni) in base al merito». Il Poli intensifica le partnership industriali, e Mussi nota: «A chi teme che le imprese s’impossessino dell’università, rispondo: magari! Siamo dell’80% sotto le medie Ue per fondi privati». E, sulla fuga di cervelli: «Gli stipendi sono intollerabilmente bassi».

Se Mussi fuori dalla sala è stato fischiato dal Fuan e accolto da striscioni delle Rsu, nell’aula magna Profumo ha sciorinato risultati brillanti: 1300 nuovi posti per ricercatori, mentre gli studenti salgono a 27 mila; valgono 16 milioni i 604 contratti in atto con le aziende, e sono giunte 930 candidature da 69 Paesi per 150 incarichi di visiting professor; 8 centri di ricerca industriali apriranno nel 2008, scelti fra 89 candidati. Se per la prima volta ha parlato alla cerimonia oltre al rappresentante degli studenti italiani Marco Bertazzi, un esponente dei 2 mila stranieri, Pauline Monkam, prima di cedere la parola all’assessore regionale Bairati, Profumo ha parlato della fame di spazi (30 mila mq) per nuovi research center e ha ragionato di sfide future, con parole d’ordine competizione, autonomia, meritocrazia, e «5E»: etica, economia, energia, environment, Europa. «Due anni fa la sfida fu offrirci come motore della riappropriazione dell’orgoglio tecnologico della regione. Dopo il 2006, anno dell’internazionalizzazione, oggi per noi la sfida sono le tecnologie per nuove fonti energetiche, che produrranno un’accelerazione dei tassi di progresso senza precedenti».