La liberalizzazazione dell'energia elettrica

Gli interessi dei consumatori e dei media online in relazione alla liberalizzazione del mercato dell’energia hanno riguardato soprattutto le fonti alternative e le operazioni finanziarie delle aziende operanti in questo ambito. A rivelarlo è una ricerca condotta da eXtrapola, società leader di mercato nel monitoraggio di informazioni e contenuti online, in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, centro di ricerca specializzato nell’analisi della comunicazione.

Il primo luglio 2007 è scattato il processo di liberalizzazione nel mercato della fornitura di energia elettrica alle utenze private. Questo processo, appena cominciato e prevedibilmente di lunga durata, non solo vedrà oltre 27milioni di famiglie alle prese con un procedimento di raccolta di informazioni per compiere la scelta migliore, ma rappresenta anche un esempio di confronto di strategie di comunicazione su un mercato dove in poco tempo si affolleranno decine e decine di nuovi operatori. L’Osservatorio di Pavia ed eXtrapola hanno deciso di monitorare e studiare insieme le caratteristiche, la differente tipologia e il rapporto reciproco dell’informazione prodotta sull’argomento da differenti fonti di informazione. E’ nato quindi un Osservatorio della Comunicazione sul Mercato dell’Energia.

La prima ricerca, pubblicata in anteprima da Nòva24, supplemento del Sole 24 ORE, ha preso avvio dalla raccolta di oltre 350 articoli e commenti comparsi su internet tra il 21 maggio e il 22 giugno 2007. La ricerca ha individuato i sei ambiti tematici specifici sui quali si è concentrata la discussione: le energie alternative (31% degli articoli), operazioni finanziarie e valutazioni sul fatturato e sulle azioni delle aziende coinvolte (20%), accordi e alleanze di mercato (19%), previsioni di mercato, come ad esempio, sul futuro prezzo del greggio e su un possibile rilancio del nucleare (14%), normative che regoleranno il mercato ormai liberalizzato (10%), temi ambientali, come ad esempio la produzione di energia vincolata al rispetto del protocollo di Kyoto (8%).

Il documento integrale della ricerca è reperibile sul sito di eXtrapola e su quello dell’Osservatorio di Pavia, mentre i successivi risultati verranno resi noti da settembre.