Il divorzio tra Tesoro e banca d’Italia e la lotta all’inflazione

Qualcuno pensa che il divorzio nel 1981 tra Tesoro e Banca d’Italia che tanto e` costato all’Italia in termini d’ interessi reali   e che fece esplodere il debito pubblico italiano  sia almeno servito a farci combattere l’inflazione.

Cio’ e` falso. L’Italia negli anni 70 era fortemente dipendente dal petrolio e tra il 1973 ed il 1981 il prezzo del petrolio passo’ da circa 16 a circa 75 dollari al barile, praticamente aumentando del 400% . Per l’economia Italiana si tratto’ evidentemente di un colpo durissimo che avrebbe potuto portare una catena di inflazione fortissima. La Banca d’Italia invece, pur comperando i titoli del Tesoro riusci’ ad avere un inflazione che solo occasionalmente tocco’ qualche punta prossima al 20%.

“Si’ pero’ poi dopo il divorzio l’inflazione diminui’!” . Vero. Ma diamo un ‘occhiata al  prezzo del petrolio negli anni successivi al divorzio. Esso precipito’, ovviamente con l’effetto di condurre ad assenza di inflazione o addirittura alla riduzione dei prezzi.

E’ il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia che ha ridotto l’inflazione? No. E` il fortissimo calo del prezzo del petrolio. Invece  che il divorzio abbia fortemente contribuito a far crescere gli interessi reali e` altamente probabile.

Oggi ricongiungere tesoro e banca centrale, far si’ che la banca compri i titoli del tesoro, non porterebbe nessuna pazza inflazione, ma ridurrebbe fortemente gli interessi che noi dobbiamo pagare sul debito, bloccandone  la crescita e liberando risorse per  far vivere il paese.

 

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.